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Terme e divertimento: un connubio perfetto che spesso viene sottovalutato. Al Villaggio della Salute più di Monterenzio si può.
I benefici delle terme sono noti a tutti ormai, sin dall'epoca preistorica e coinvolgono diversi livelli di benessere. L'acqua nel mondo antico è sempre stata considerata la più sacra delle cure, elemento in grado di purificare, igienizzare e persino guarire. Lo sapevano i greci e romani, i loro siti termali erano il fulcro della vita sociale, anche gli antichi egizi e persino i sumeri, che utilizzavano le proprietà benefiche dell'acqua già nel terzo millennio a.C.
Le terme di oggi utilizzano le stesse fonti di acqua calda/sulfurea ma si sono aggiunti trattamenti termali come balnoeoterapia e idroterapia, in più anche massaggi, sauna, bagno turco, docce emozionali. Le terme moderne sono un mix delle tradizioni antiche e contaminazioni culturali, dove il benessere del corpo e della mente è al centro di ogni percorso.
Da non sottovalutare un altro aspetto su cui le terme hanno un'influsso benefico: l'umore. Ritagliarsi del tempo e prendersi cura di sè. Questo il must. Fare dei trattamenti o solo immergersi nelle acque termali significa rilassarsi. Grazie alle terme il nostro cervello rilascia neuro ormoni importantissimi per la regolazione dell'umore: serotonina, beta endorfina e ben 4 encefaline. Insomma, una sorta di ricetta per la felicità.
Poco distante da Bologna, precisamente a Monterenzio, immerso tra le colline e i calanchi della Val Sillaro, si trova Il Villaggio della Salute Più, un'enorme struttura ben incastonata fra il verde e l' azzurro non solo del cielo ma dell'acqua.
Il Villaggio della Salute Più è aperto tutto l’anno, si può trascorrere una sola giornata di svago oppure soggiornare per una breve vacanza curativa grazie alle terme al coperto (convenzionate SSN). Un’innovativa struttura di legno e vetro circondata dal verde collinare ospita una piscina termale solfato-calcica.
E poi ci sono i ristoranti, il pernottamento in albergo diffuso. Il soggiorno nel Villaggio costituisce anche il punto di partenza ideale per scoprire il territorio della Futa e Raticosa, con una vasta rete di sentieri da percorrere a piedi, ebike e mountain bike, fino a Porretta grazie alla “Strada delle Terme”.
Oltre alle terme vere e proprie c'è anche l'aspetto ludico e totalmente di svago. Il Villaggio della Salute Più quest'anno festeggia i 20 anni dell’acquapark, oggi considerato il più verde d’Italia. Il parco del Villaggio vanta 24 piscine scoperte (tutte dedicate a un diverso obiettivo salutare), stazioni benessere e un vasto solarium erboso dove godersi il sole, l’aria buona e l’acqua nel cuore di una natura incontaminata.
Il Villaggio sorge infatti in un territorio riconosciuto come SIC (Sito di Interesse Comunitario) per la conservazione della biodiversità.
Tra le novità della stagione, le collaborazioni con Trenitalia Tper per raggiungere il parco il venerdì e sabato con l’intermodalità treno + gomma e renderlo quindi comodamente raggiungibile da tutta Italia; i panini gourmet come la crescente termale (che amplia l’offerta di “cucina termale” del gruppo, affiancandosi alla pizza con impasto all’acqua termale già presente dal 2023); le serate Acquapark by night per vivere il Villaggio non solo di giorno ma anche di notte. Le tariffe sono rimaste quelle dell’anno scorso; sono state inoltre aggiunte agevolazioni per famiglie, come la promo “cinno” (ingresso bambini € 1) e l’estensione della tariffa “fascia bianca” anche ai sabati e domeniche di maggio e settembre.
Via Sillaro, 27 - Monterenzio BO
Telefono: 051 929791
https://www.villaggiodellasalutepiu.it/
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ALTRE TAPPE: PARIGI, ATENE E MONACO DI BAVIERA
Dopo il successo milanese dello scorso anno, il format "Limonaia Urbana" firmata Barilla ha aperto a Roma la festa itinerante più profumata dell'anno con la presentazione della sua nuova entry, perfetta per l'estate: il Pesto Basilico e Limone per condire paste o arricchire nuovi piatti. Poi a seguire,le tappe di Parigi, Atene e Monaco di Baviera.
E' stata una vera festa ad aprire il tour europeo, con un magico l'allestimento, tra immense distese di basilico e ghirlande di limoni. A firmarlo è stato il flower designer Vincenzo Dascanio, ricreando una vera e propria Limonaia in grado di offrire a tutti i visitatori un’immersione sensoriale coinvolgente. Altrettanto d'effetto la location scelta: La Lanterna firmata dall’architetto Massimiliano Fuksas, combinazione dell’acciaio e dei mille vetri triangolari al roof top dell’ex palazzo dell’Unione Militare, con avveniristiche vetrate con vista sugli edifici e le chiese del tratto che va da via del Corso e Piazza del Popolo.
E' stato uno spettacolo di grande bellezza che il pubblico romano ha potuto apprezzare nei tre giorni della manifestazione, tra profumi, sapori, musica e degustazioni di piatti a base della nuova edizione del pesto e di cocktails a tema. Il nuovo prodotto, che segue al classico Pesto alla Genovese già molto apprezzato dai consumatori, ha una decisa nota agrumata ed è a base di basilico italiano da agricoltura sostenibile. Il Metodo Delicato Barilla fa il resto: miscelazione a freddo, che preserva l'integrità degli ingredienti e le loro proprietà organolettiche; un trattamento termico veloce e non invasivo che garantisce una conservazione e una qualità sicure al 100% per tutta la vita del prodotto.
Nelle giornate di apertura il pubblico ha potuto godersi un brunch, una merenda o un aperitivo preparati dal team di chef di Academia Barilla, i drink esclusivi di Freni e Frizioni, con musica di Radio 105, con i dj Francesco Giardina, Dario Micolani ed Edoardo Mecca. Tre le masterclass culinarie,tutte dedicate al Pesto Barilla Basilico e Limone, guidate dai food talent, Emanuele Ferrari, Ruben Bondì e Lulù Gargari.
Ma anche tre eccellenze artigianali italiane sono state celebrate con la presenza di Sigrid Ceramics, che ha creato pezzi unici in ceramica, di Flò-ra, che con ago, telaio e filato di qualità ha realizzato in diretta ricami personalizzati, e dell'Ateneo dell’Olfatto, che ha fatto scoprire il mondo dell’arte profumiera.
Il ricavato dalle vendite dei biglietti è stato devoluto al Banco Alimentare del Lazio, per la realizzazione di un progetto sul territorio con l’obiettivo di dare nuovo valore al cibo, combattendo gli sprechi e mettendosi al servizio delle persone in difficoltà e del pianeta. Seconda tappa dell'iniziativa della Limonaia Urbana è stata al Café de l’Homme di Parigi, con vista sulla Torre Eiffel.
Dal 28 al 30 giugno, la festa si sposterà ad Atene, all’Olympias Terrace, con un’ampia veduta sull’Acropoli, sulla collina del Licabetto e sul monte Ymittos. Per chiudere in bellezza l’estate dal 13 al 15 settembre, Limonaia Urbana approderà a Monaco di Baviera, sulla splendida terrazza di Kustermann.
Il Gruppo Barilla è un'azienda familiare, non quotata in Borsa, presieduta dai fratelli Guido, Luca e Paolo Barilla. Fu fondata dal bisnonno Pietro Barilla nel 1877. Oggi Barilla è famosa in Italia e nel mondo per l'eccellenza dei suoi prodotti alimentari. Con i suoi brand - Barilla, Mulino Bianco, Pan di Stelle, Gran Cereale, Harrys, Pavesi, Wasa, Filiz, Yemina, Misko, Voiello, Academia Barilla, First, Catelli, Lancia, Splendor, Pasta Evangelists e Back to Nature - promuove una alimentazione gustosa e sana ispirata alla dieta mediterranea e allo stile di vita italiano.
https://www.barilla.com/it-it/campagna/limonaia-urbana
Mariella Morosi
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Un evento per scoprire le novità nel campo delle energie rinnovabili e come si possa rendere fattibile la creazione di una comunità rurale autosufficiente
Quando intorno a un tavolo si discute come utilizzare le proprie risorse. Per avere una bolletta meno cara, sicuramente, ma principalmente perché è strumento di valorizzazione del proprio territorio, da un punto di vista morale, etico, sostenibile e sociale. Tutto questo è stato palcoscenico di un interessante incontro nel cuore della Sardegna, ad Ottana, in provincia di Nuoro.
Le CER, Comunità Energetiche Rinnovabili, costituiscono un sistema capace di produrre, consumare e condividere energia prodotta da fonti rinnovabili. Il convegno “Nuovo sud che cresce, soprattutto al nord”, è stato organizzato dal Comune di Ottana in collaborazione con Albatros, l’Associazione che si occupa dello sviluppo della green economy e ricerca scientifica, e E.A.R.T.H Academy. Svoltosi nelle sale del Comune il 18 maggio è stato un incontro e, al tempo stesso, strumento capace di illustrare ed evidenziare il ruolo centrale dei piccoli comuni nello sviluppo delle CER. Presenti a questo importante dibattito anche la Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Alessandra Todde, oltre a consulenti e tecnici ed atri membri della giunta Regionale: Emanuele Cani (Assessore all’industria), Gianfranco Satta (Agricoltura), Mariaelena Motzo (Affari generali). In connect online, il Coordinatore della Transizione Ecologica per il M5S Gianni Pietro Girotto.
“Solo le comunità energetiche rappresentano un valido strumento per incentivare gli investimenti sulle energie rinnovabili senza che rappresentino un devastamento del territorio” - afferma Fausto Faggioli, presidente Rete Albatros – “Scegliere è il must, e Ottana deve farlo senza indugi. Non piu scelte che arrivano dall’alto. Dal territorio per il territorio, dai cittadini per i cittadini, tutti dobbiamo sentirci partecipi e abbracciare l’idea di creare una comunità ospitale”
Franco Saba, sindaco di Ottana, crede fermamente nel modello: “La comunità energetica è il miglior mezzo per dare voce alla comunità, ai cittadini, per partecipare attivamente al cambiamento e alla transizione energetica. E’uno strumento di partecipazione e non solo di dipendenza. Credo fermamente a questo modello perché è un modo per rilanciare il nostro territorio, per troppo tempo sfruttato e depauperato”
Come prima rappresentante della Regione, la Presidente Todde ha rimarcato che: “Occorre partecipare alle linee guida della transizione energetica perché chi valuta a Roma i progetti che impattano sulla Sardegna spesso non conosce l’isola e le sue peculiarità. Occorre fare anche una riflessione sulla gestione delle concessioni e gestire direttamente il tema dell’acqua perché è un bene primario e sta mancando ovunque ma è strettamente necessario all’agricoltura”.
Andrea Prato, direttore generale Albatros, nel suo intervento ha esposto che “la nostra Rete di professionisti sostiene più di 400 enti locali in tutta Italia. Lo scenario internazionale con il quale ci confrontiamo ci da possibilità di fare scelte con meno errori possibili. La scelta più giusta attualmente è autoprodurre il fabbisogno di energia per rendere una comunità autosufficiente, anche in previsione di gennaio 2025 quando verrà abolito il PUN e si aprirà una grande opportunità per il Sud.
Solo il Sud può salvare l’intero paese dal ritorno al Medioevo - prosegue Prato - perché i giacimenti dove produrre energia solare ed eolica non si trovano certo al nord. Ma il Sud deve necessariamente trattenere almeno metà di energia prodotta per attrarre investimenti che generino occupazione”
Ancora più esplicito l’Assessore all’Agricoltura, Gianfranco Satta: “Non possiamo più accettare richieste non sostenibili per produrre, accumulare e trasferire energia. Molte aziende internazionali stanno guardando alla nostra regione, ma tutto ciò deve essere a beneficio dei cittadini e non essere sfruttato da speculatori”.
E proprio ad Ottana un'azienda "sfrutta" la CO2 per immagazzinare energia dal sole e dal vento. Al termine del convegno i presenti, le istituzioni e la cittadinanza si sono recati alle porte della cittadina sarda per osservare il primo impianto sperimentale creato dall'azienda italiana Energy Dome.
L’azienda ha brevettato questo sistema che usa l'anidride carbonica come mezzo di immagazzinamento dell'energia prodotta dalle fonti rinnovabili non programmabili.
Dunque alternative ci sono. Le comunità energetiche rappresentano una vera risorsa per il futuro ed una forma energetica collaborativa, incentrata su un sistema di scambio locale capace di agevolare lo sviluppo sostenibile e ridurre la dipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale.
Per ulteriori info https://comunitaenergeticherinnovabili.it/
Silvia Donnini
(photo Johnny Manzo)
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Il 25 maggio camminata gratuita sul tratto Ivrea-Viverone
Aperte le iscrizioni per l’iniziativa gratuita nata in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene per sensibilizzare
e mostrare il “work in progress” del percorso sul tratto canavesano
Una camminata per scoprire, passo dopo passo, un patrimonio di bellezza, architettura, culture, religioni e comunità. È “I love Francigena-for all”, appuntamento gratuito che si terrà il 25 maggio 2024 organizzato da Regione Piemonte in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e aperto alle associazioni e al pubblico.
Programma:
h. 8:00 ritrovo a Viverone presso la piazzetta davanti al bar "Il porticciolo" (link google maps) sul lungo lago.
h. 9.30: trasferimento in pullman a Ivrea presso la piazza del municipio e inizio della camminata.
h. 13.00: sosta a Bollengo presso la chiesa dei Santi Pietro e Paolo e pranzo al sacco.
h. 14.30: ripartenza.
h. 17.00: arrivo nella piazza del Municipio di Viverone.
Percorrenza totale: circa 20 km. Max 100 partecipanti, accompagnamento di 4 guide escursionistiche.
“I love Francigena-for all” è la prova generale per le successive iniziative pubbliche del progetto “Via Francigena for all”, presentato in risposta al bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la realizzazione di iniziative turistiche sempre più accessibili e inclusive.
L’evento del 25 maggio sarà anche l’occasione per far conoscere le nuove aperture relative al progetto “Chiese a porte aperte” come, ad esempio, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Bollengo.
In un’ottica di innovazione che guarda alle esperienze inclusive a 360°, la camminata ha lo scopo di far conoscere gli interventi di accessibilità sul tratto canavesano Ivrea-Viverone.
“Via Francigena for all” - realizzato in collaborazione con il Tavolo Regionale per il Turismo Accessibile, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, l’Ente Nazionale Sordi a cui si aggiungono l’Agenzia Piemonte Lavoro, il Club Alpino Italiano - Montagna Terapia, la Consulta per le persone in difficoltà – CPD, l’ASL TO – Centro Regionale Autismo, Agenzia di promozione e di accoglienza turistica locale Turismo Torino e Provincia, Regione Ecclesiastica Piemonte con la Consulta Regionale per i beni ecclesiastici del Piemonte e Valle d’Aosta, le amministrazioni locali e con il supporto di Visit Piemonte - si inserisce all’interno di “I love Francigena”, una serie di appuntamenti annuali organizzati in tutta Italia e all’estero: fondata nel 2001, l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), in qualità di unico soggetto abilitato ufficialmente dal Consiglio d’Europa, dialoga con istituzioni europee, regioni, collettività locali.
Gli itinerari - che offrono l’opportunità unica di conoscere sezioni del cammino attraverso il suo patrimonio culturale, naturale e prodotti della gastronomia locale - uniscono viandanti, pellegrini, appassionati, associazioni locali e tour operator alla scoperta del territorio.
Obiettivo generale è la promozione del cammino sulla Via Francigena attraverso l’educazione ambientale, il turismo sostenibile e slow, il coinvolgimento delle comunità locali e stakeholders, il controllo del percorso e della segnaletica, la promozione e la visibilità.
Tutti i partecipanti alla camminata del 25 maggio saranno omaggiati di una tazza trekking con moschettone offerta dalla ditta Ferrino.
Maggiori info sull’avanzamento del progetto “Via Francigena for all” su www.visitpiemonte.com
registrazione obbligatorio su questo link https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfWku3bZG-7xMJWbElLw4LagL0SsCXYJCqu-3iSXQcF1aTOKA/viewform?vc=0&c=0&w=1&flr=0
(Credits: Turismo Torino e provincia - ATL Terre Alto Piemonte - Paolo Meitre Libertini)
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LA RIEVOCAZIONE RINASCIMENTALE, ALLA 22ma EDIZIONE, COINVOLGE TUTTA LA COMUNITA'
DAL 6 AL 12 MAGGIO 2024
Tutto è pronto a Fossombrone, cittadina della provincia di Pesaro-Urbino, affacciata sul fiume Metauro, per la XXII edizione dell'annuale e attasa a rievocazione rinascimentale (6-12 maggio) . Tra sfilate, abiti d’epoca, locande, mercati e degustazioni di sapori antichi,nel rispetto della vera tradizione storica, a rallegrare gli animi dei cittadini e dei visitatori saranno i musici, i giullari e i giocolieri. L'appuntamento si conferma come un ritorno al più vivo e creativo periodo della nostra storia, con l'attività nelle botteghe, le sfide a cavallo e le competizioni per grandi e piccini. Nelle locande e negli stand appositamente allestiti si possono gustare sapori dimenticati con le tipiche produzioni dell'agroalimentare marchigiano.
Il Trionfo del Carnevale è organizzato dalla Pro Loco Forum Sempronii, con il patrocinio del comune e la collaborazione degli 11 quartieri della città. E sostenuta da Confcommercio Marche Nord: visto che Fossombrone è tra le primissime località ad aver aderito all’Itinerario della Bellezza, guida ideata nel 2018 dall’associazione per promuovere gli angoli più suggestivi e meno noti della provincia.
Per una volta il termine storico è veramente pertinente. Perché la manifestazione celebra un evento realmente accaduto nel febbraio 1559, in pieno Rinascimento: quando il cardinale Giulio Della Rovere, fratello del duca di Urbino Guidobaldo II, decise di trascorrere il periodo carnevalesco nella città di Fossombrone, organizzando per diversi giorni feste, banchetti e inmascherate nei palazzi e nelle vie della città. Sulla base delle memorie dell’epoca la Pro Loco ha promosso negli anni la rievocazione dell’evento, giunto quest’anno alla XXII edizione, che vedrà le principali vie del centro popolarsi di ben 1200 figuranti in costume, impegnati in cortei, balli d’epoca, acrobazie, antichi mestieri e spettacoli di fuoco.
Ma anche in giochi rinascimentali: in occasione dei quali le 11 contrade si sfideranno per la conquista del Palio del Cardinale. “Il Trionfo è un’occasione unica per fare un vero tuffo nel nostro passato rinascimentale”, spiega Silvia Bartolini, membro del consiglio direttivo della Pro Loco. “Non è una sagra, non prevede concerti né vendita di piadine o hot dog. No, la nostra è una ricostruzione attendibile dal punto di vista storico, per rivivere, fin dall’ingresso, il più autenticamente possibile le atmosfere dell’epoca, anche dal punto di vista alimentare. La plastica è bandita, le stoviglie sono tutte compostabili, le tovaglie in carta paglia o in tessuto. E un’ordinanza prevede che le attività commerciali creino allestimenti in linea con la festa, con abiti e addobbi ricreati secondo gli usi dell’epoca. Anche l’evento clou della Cursa all’anello, nella quale i cavalieri di ogni contrada devono centrare con la lancia un anello via via di minori dimensioni, è una gara che non esiste in altre manifestazioni”.
Via libera dunque a corse nei sacchi, sfide tra biroccini, tiri alla fune e gare di equilibrio con cucchiai di legno e uova (è previsto anche un Palio dei bambini e dei mezzani). Insieme ad aperitivi cinquecenteschi studiati dai bar tender locali e ad una speciale cena rinascimentale martedì 7 maggio, presso Palazzo Bonaventura Zacchi, curata dall’esperta Daniela Storoni.
La sera di venerdi 10 maggio l’apertura poi delle 11 locande storiche: dove gustare, tra i tanti piatti antichi, la misticanza di ceci, la zuppa di cereali, lo stinco roveresco o le tagliatelle alla moda di Lucrezia Borgia. Ma anche la polenta del Valentino, in ricordo delle scorribande del terribile duca.
Un’occasione insomma per visitare Fossombrone, per una settimana co-capitale della Cultura 2024, e scoprire le sue radici rinascimentali, epoca durante la quale la cittadina di origine romana (l’antica Forum Sempronii) conobbe una forte crescita economica ed urbanistica.
“L’evento di Fossombrone è una manifestazione di grande valore dall’ampissima partecipazione popolare”, spiega Amerigo Varotti, direttore di Confcommercio Marche Nord, “al quale collaboriamo con la nostra Associazione dei ristoratori.Ed è una delle poche rievocazioni nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino, inserite nell’Itinerario della Bellezza. Il suo successo negli anni dimostra, se per caso ce ne fosse bisogno, come le rievocazioni storiche siano elemento di grande attrazione turistica. Pensiamo al favore di pubblico riscontrato annualmente dalla Caccia al cinghiale di Mondavio o dal Palio dell’Oca di Cagli, entrambe in agosto: manifestazioni che sosteniamo con impegno e entusiasmo”.
Confcommercio Pesaro e Urbino/Marche Nord
strada delle Marche n. 58 - Pesaro (PU) 0721/698205
Pro Loco Forun Sempronii -via dell'Unità, 1 - Fossombrone (PU)
(ph di Cristina Pergolini)
Mariella Morosi
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La Sicilia del prossimo quinquennio
La Borsa Globale dei Turismi sempre più laboratorio di idee e progetti per favorire l’allungamento delle stagionalità, in una logica di mercato e produttività per imprese, lavoratori e consumatori
Manca pochissimo all’inaugurazione della ventiseiesima edizione di Travelexpo, Borsa Globale dei Turismi, in programma dal 5 al 7 aprile 2024 nella tradizionale e splendida location del CDSHotels Città del Mare di Terrasini, si registra già un record di partecipazioni espositive segno della vivacità di un mercato che si è lasciato alle spalle il triste periodo della pandemia.
Anche quest’anno Travelexpo si conferma quindi punto di riferimento per il settore sia per quello che riguarda l’outgoing che per l’incoming il cui filo conduttore è la “Sicilia turistica verso il prossimo quinquennio”. Questa edizione, infatti, cercherà di interpretare le mutazioni intervenute e delineare le strategie di sviluppo possibile in linea con le azioni programmatiche dell’assessorato regionale al Turismo.
Particolarmente vario e numeroso il parterre di operatori che puntano sull’outgoing proponendo anche nuove destinazioni per i viaggiatori siciliani e che oggi sono interessati a incontrare il sistema distributivo delle agenzie dell’Isola, impegnato anche a sviluppare il ricettivo.
“La linea guida - sottolinea il patron di Travelexpo, Toti Piscopo - sarà sempre l’allungamento della stagionalità che quattro anni fa auspicavamo in solitaria ma che oggi costituisce un tema ampiamente condiviso a tutti i livelli e per il quale adesso occorrono provvedimenti governativi sia a livello regionale che nazionale per avviare quel processo che ormai rappresenta una necessità primaria per il consolidamento dello sviluppo del turismo in Sicilia, e in generale nell’intero Paese. In questa occasione delineeremo le azioni possibili da condividere con gli enti locali, le imprese e le confederazioni sindacali e datoriali”.
Per il resto, Travelexpo rappresenterà come sempre un momento di informazione e formazione ma anche e soprattutto di supporto alla commercializzazione con l’ospitalità gratuita offerta agli agenti di viaggio siciliani al CDSHotels Città del Mare. Accanto al workshop B2B, infatti, sono previsti anche degli appuntamenti dedicati, di cui uno, che rappresenta la grande novità, è la presentazione del distretto turistico del lusso. Accanto a questo l’intelligenza artificiale e le opportunità che può offrire al comparto turistico, e le nuove professioni turistiche che via via vanno nascendo per adattarsi alle tendenze emergenti e alle nuove tecnologie ma anche ai mutati gusti dei viaggiatori e delle persone riguardo le loro aspettative professionali.
Per info e programma www.travelexpo.it
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Tra poco più di un mese ci sarà una due giorni dedicata al turismo slow per eccellenza: i cammini.
“Scopri l’Italia che non Sapevi – Viaggio Italiano” è un progetto congiunto di promozione turistica delle Regioni Italiane facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2022 del Ministero del Turismo. Tra le attività portate avanti, ora, ce n’è una volta alla valorizzazione del turismo lento, una modalità di viaggio sempre più in voga che permette di assaporare appieno anche angoli meno noti della nostra Penisola, magari con la primavera. È “Cammini Aperti” che ideato dalla Regione Umbria - in qualità di capofila per il turismo slow - si pone l’obiettivo di essere il più importante evento nazionale dedicato ai sentieri/itinerari, promuovendo i valori dell'accessibilità. Si terrà il 13 e 14 aprile, 42 i cammini coinvolti, 2 per ogni regione e provincia autonoma, con oltre 2000 partecipanti, previa iscrizione sul portale dedicato. Le escursioni/passeggiate saranno condotte da guide ambientali escursionistiche o accompagnatori di media montagna. Tra le caratteristiche di ogni percorso: essere un anello e avere una lunghezza tra i 6 e i 10 km.
A essere coinvolti in “Cammini Aperti” anche due importanti partner il CAI – Club Alpino Italiano e FISH – Federazione Italiana Superamento Handicap. Il CAI, Ente pubblico vigilato dal Ministero del Turismo, ha lavorato selezionando 21 cammini, uno per ogni regione, e identificato un tratto di questi - di lunghezza variabile - sui quali portare persone con difficoltà motoria mediante l’impiego di Joilette e/o carrozzine. Inoltre, su tutti e 42 cammini lo stesso darà informazioni, distribuendo un vademecum, per incentivare la pratica responsabile dell’outdoor. FISH, invece, si impegnerà attivamente per garantire l'accessibilità di questi percorsi, lavorando affinché le persone con disabilità possano partecipare pienamente alle escursioni. Attraverso iniziative di sensibilizzazione e collaborazioni con le autorità locali e le federazioni regionali sarà promosso un sistema di turismo lento accessibile e inclusivo per tutti, anche per coloro con mobilità ridotta. A tal proposito verrà redatto un documento con linee guida per tutte le realtà del terzo settore e le regioni per una fruizione il più possibile reale.
Un weekend, dunque, per camminare il più serenamente possibile ma anche per scoprire le bellezze della nostra Italia, tra angoli impregnati di storia e arte, spiritualità e meravigliosa natura. Un viaggio che si articola dal Centro, al Nord al Sud, isole comprese, senza sosta ma a passo lento, anche con momenti di intrattenimento e degustazioni enogastronomiche.
Centro
Si incomincierà a muovere i primi passi, magari recandosi in Abruzzo per percorrere il “Cammino dei Briganti” proprio laddove inizia. Un’esperienza da non perdere, per visitare il pittoresco borgo di Valdevarri di Sante Marie, recentemente abbellito da due murales dall’artista Graziella Gagliardi e lasciarsi travolgere dalla musica folkloristica degli organetti e dalla bontà delle pallotte cacio e ova. Per chi invece è alla ricerca di “spiritualità” è facile pensare a San Francesco, specie percorrendo il centro Italia. Il 2024 si celebra l’ottavo centenario delle sue Stimmate cosichè l’Emilia-Romagna, l’Umbria e la Toscana, hanno deciso di portare “Cammini Aperti” sul Cammino di Francesco da Rimini a La Verna e sulla Via di Francesco.
In Toscana si va nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, per percorrere un classico itinerario in prossimità del Santuario della Verna, una delle mete di pellegrinaggio più importanti al mondo, in un percorso ad anello che offre due visioni diverse ma entrambi spettacolari della roccia sul quale si incastona il luogo francescano. “Il cuore verde d’Italia”, invece, in prossimità di Assisi, tira fuori tutta la bellezza dei paesaggi della vallata abbinata a un luogo impregnato di religiosità quale l’Eremo delle Carceri, collocato sul Monte Subasio. La bassa Umbria invece sarà coinvolta in un altro itinerario: uno dei tratti più suggestivi del Cammino dei Protomartiri Francescani, con partenza dal borgo medievale di San Gemini fino a Cesi passando per i resti dell’antico municipio romano di Carsulae. Più in là, ma nel Lazio, si andrà poco lontano da Roma, lungo il “Cammino di San Benedetto” arrivando a visitare anche i suggestivi Eremi Benedettini di San Cosimato a Vicovaro, un complesso di grotte comunicanti con il sovrastante Monastero e con una rete di cunicoli facenti parte di acquedotti romani Marcio e Claudio. Pare che qui arrivò il Santo proveniente da Norcia. E sempre parlando di Cammini dove la spiritualità pervade ecco la Via Lauretana, nelle Marche, con il più antico percorso mariano e l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, testimonianza concreta della presenza dei cistercensi in questo territorio e sublime esempio di architettura tutta da visitare.
Sud e Isole
Scendendo lungo lo stivale, si giunge al Sud. La Puglia è protagonista con Gravina di Laterza, uno dei canyon più grandi d’Europa con pareti alte più di 200 metri: un meraviglioso paradiso naturalistico, vasto ed incontaminato da ammirare percorrendo la Via Ellenica del Cammino Materano. E regali della natura sono anche in Campania, nel Cilento bizantino, sul Cammino di San Nilo, quando si incontreranno le suggestive Cascate dei Capelli di Venere con le sue vasche naturali. In Basilicata invece l’escursione da non perdere è per visitare il Santuario di Viaggiano dove è collocata, per una parte dell’anno, la Madonna Nera, dichiarata protettrice della Regione oppure per chi è a “caccia di natura” la Via Lucana che porta a conoscere Moglionico - considerato “borgo più bello d’Italia” - e il lago artificiale di San Giuliano, Oasi WWF, paradiso di biodiversità. E poco più in là, nel Parco delle Serre, ma in territorio di Calabria, si andrà a camminare su di un suggestivo tracciato dell’ex ferrovia a scartamento ridotto Decauville del 1860 che serviva per il trasporto di legname, da Ferdinandea fino alla costa ionica. In Sicilia “Cammini Aperti” darà valore alla Magna Via Francigena, un’arteria che da nord a sud permetteva di comunicare e fare commercio e che racconta un lato piuttosto insolita e inedita della regione. La Sardegna, invece, punta tutto sul Cammino Minerario di Santa Barbara, nell’iglesiente, nella tappa che va da Fluminimaggiore alle grotte di Su Mannau, tra bellezza naturalistica e miniere che, seppur dismesse, raccontano la loro storia e i tempi che furono.
Nord
Anche andando su al Nord non c’è che l’imbarazzo della scelta, in entrambe le giornate.
In Lombardia a essere coinvolta sarà la Via Francigena, nel tratto che da Orio Litta conduce a Senna Lodigiana, considerato uno dei più iconici dell’intero itinerario europeo, mentre a Milano si farà un insolito trekking urbano facente parte del Cammino di San’Agostino, dalla Certosa di Garegnano al Duomo, attraversano anche alcuni parchi della città.
In Liguria invece grande attenzione per il paesaggio: con i panorami mozzafiato dell’Alta Via dei Monti Liguri, da Pratorotondo porta al Rifugio Argentea, sui crinali del Parco del Beigua, per trovare i testimoni di una passata era glaciale: i blockfield. Bellezza naturale anche in Piemonte con i vigneti terrazzati, da Cinzano all’Abbazia di Vezzolano, laddove si erge uno dei monumenti medievali più importanti dell’intera regione che, secondo la leggenda, sarebbe stata fondato per il volere di Carlo Magno. Spostandosi ancora più a ovest, in Valle d’Aosta, un tratto del Cammino Balteo porta i partecipanti a entrare in contatto con una parte di regione. Qui la storia ha lasciato segni evidenti, tra importanti siti archeologici, villaggi, tradizioni locali e imponenti castelli, come il magnifico Forte di Bart, oggi polo culturalmente attivo.
ll viaggio di “Cammini Aperti” non si interrompe neppure a Est. In Fiuli Venezia Giulia un anello conduce a scoprire Aquileia e Grado sulle orme di San Marco, in quello che è parte del Prologo al Cammino Celeste. Si tratta di un percorso di pellegrinaggio per popoli di tre nazionalità diverse: italiani, slavi e austriaci. In Trentino invece si va nel territorio della Vallagarina, per camminare laddove sono stati ritrovati 28 capitelli dedicati a San Rocco, protettore delle malattie, in uno scenario di immensa bellezza dove non manca anche l’aspetto più mistico. Mentre l’Alto Adige, con la Via Romeo Germanica, porta a scoprire tutta la storia e la bellezza di certi luoghi come il Forte di Fortezza, l’Abbazia di Novacella e il Duomo di Bressanone. E per chi è alla ricerca di “unicità” il Veneto da valore al “Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” circondato da un paesaggio dove l’intervento dell’uomo, sulla natura e sulla coltivazione dei vitigni, ha modificato il territorio rendendolo Patrimonio Unesco.
Si ricorda che “Scopri l’italia che non Sapevi” è una strategia di promozione comune delle Regioni Italiane frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo – coordinata dalla Regione Abruzzo - della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT. Un progetto che vede il coinvolgimento in qualità di capofila delle Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Marche e Abruzzo, ognuna per la valorizzazione di una tematica specifica (borghi, turismo lento, turismo attivo, natura e parchi) con quest’ultimo anche responsabile degli aspetti legati all’interoperabilità con il Tourism Digital Hub.
A queste si sono unite le Regioni partner ai quali sono stati affidati alcuni tematismi verticali. Regione Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Campania si occupano così rispettivamente di enogastronomia, golf e percorsi e itinerari di turismo archeologico subacqueo, il tutto per enfatizzare ulteriormente il progetto e così anche il prodotto Italia.
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