La Croazia ha avviato la procedura per dare in concessione a un investitore privato le infrastrutture turistiche e alberghiere dell’isola istriana di Brioni Maggiore, che fa parte di uno dei più rinomati parchi naturali dell’Adriatico, l’arcipelago delle Isole Brioni, dove l’ex leader jugoslavo Tito stabilì la sua residenza estiva. Secondo il ministro del Turismo, Darko Lorencin, il concorso mirerà a trasformare l’offerta turistica dell’isola in una destinazione esclusiva coniugando il turismo di lusso con la tutela dell’ambiente. Le Isole Brioni furono trasformate in una destinazione turistica già alla fine dell’Ottocento, per divenire un punto nevralgico della vita sociale dell’élite tedesca del Litorale austriaco di Gorizia e Trieste e nel 1945 fu ceduto dall’Italia alla Jugoslavia.
Il maresciallo Josip Broz Tito vi trascorreva anche vari mesi nell’anno, vi teneva riunioni del governo e vi riceveva capi di Stato – almenio un centinaio - e decine di star del cinema internazionale, tra i quali Elizabeth Taylor, Sophia Loren, Carlo Ponti e Gina Lollobrigida. Il complesso non ha però visto investimenti e modernizzazioni da almeno trent’anni e il governo croato vuole valorizzare le alte potenzialità turistiche del Parco nazionale. Il futuro concessionario, che sarà scelto entro autunno, dovrà proporre un piano di investimenti per “una totale modernizzazione delle infrastrutture e costruzione di nuove”. Il valore della concessione è stimato tra i 200 e i 300 milioni di euro per la gestione dell’intera infrastruttura turistica e i campi da golf, mentre la tutela dell’ambiente resterà di competenza del Parco nazionale.
La Croazia vende Brioni, l'isola di Tito
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