Da oltre un secolo la Svizzera è associata all’inverno in tutte le sue declinazioni. Sci, slittino, escursioni invernali o ice climbing: le Alpi svizzere sono un vero paradiso per vivere avventure da favola nella neve. I numeri parlano chiaro. Oltre 7.000 km di piste per lo sci alpino, 5.500 km di piste da fondo, sentieri per racchette da neve (2.300 km) e
passeggiate (5.150 km) di tutte le difficoltà e 250 comprensori che si adattano alle esigenze di un pubblico variegato. L’ospite può personalizzare il suo soggiorno in base ai suoi interessi e alla sua capacità di spesa approfittando di un’offerta ampia e di qualità.
La conformazione territoriale, la visione di alcuni protagonisti della storia turistica e la costante ricerca della qualità hanno contribuito all’affermazione del mito della Svizzera come meta invernale. L’altitudine media delle piste è maggiore rispetto alle altre destinazioni delle Alpi. Unica in Europa, la Svizzera vanta ben 29 comprensori al di sopra di 2’800 metri. Ciò significa innevamento garantito già a inizio stagione e possibilità di sciare fino a tarda primavera.
Appartiene alla Svizzera anche la pista più lunga: 25 km dal Kleine Matterhorn (3’883 m) a Zermatt (1’620 m) con lo sguardo rivolto all’inconfondibile Cervino. Altrettanto spettacolare è la pista per slittino Faulhorn – Grindelwald nella regione della Jungfrau: 15 km da percorrere sulla tipica slitta in legno - ancora oggi fatta a mano in alcuni laboratori artigiani - oppure sulle moderne varianti come snowbike e bob. Immortalata nella pellicola “Al Servizio Segreto di Suo Maestà”, la pista Inferno regala emozioni agli aspiranti James Bond. Per i patiti della velocità c’è la discesa Bernhard-Russi, sopra Andermatt, che in soli 8 km conduce dal ghiacciaio del Gemsstock a valle superando un dislivello di 1500 metri.
E’ il 1864 quando l’imprenditore Johannes Badrutt invita i suoi ospiti inglesi a soggiornare a St.Moritz durante l’inverno e da allora il turismo invernale si è diffuso in tutte le Alpi. Tracce inglesi si ravvisano anche in Vallese, in particolare nell’Aletsch Arena. A Belalp sorge l’Hamilton Lodge&Spa, ispirato alle vicende di Lady Hamilton e del marito John Tyndall, glaciologo e alpinista che qui compì alcuni studi a fine .800. A Davos si celebrano i 130 anni dalla prima competizione internazionale di slittino, organizzata ancora una volta grazie su iniziativa di un inglese. Pioniere fu anche il parroco di Saas Fee, Johann Imseng, che nel 1849 si recò in uno dei paesi vicini scivolando su due tavole di legno. Oggi Saas-Fee è una rinomata località sciistica senz’auto che si impegna a preservare l’autenticità del paesaggio.
L’attenzione per l’ambiente è un altro punto che contraddistingue l’offerta invernale. Sono in tutto 12 le destinazioni sciistiche dove è bandito l’utilizzo dell’auto ma ovunque il sistema dei trasporti pubblici (skibus, treni e autopostali) è così capillare e ben organizzato che l’ospite può lasciare l’auto in garage anche laddove sia permesso circolare. La Svizzera è all’avanguardia anche nello sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile. L’Hotel Saratz di Pontresina o il Palace di Gstaad sfruttano il geotermico; le Zermatt Bergbahnen sono alimentate in parte con il fotovoltaico; svizzero è anche il primo hotel PlusEnergie delle Alpi, l’Hotel Muottas Muragl.
La qualità del servizio e delle infrastrutture è frutto dei continui investimenti da parte degli operatori. La novità principale per la stagione 2013/14 è il collegamento fra Arosa e Lenzerheide ma numerose sono anche le aperture e i rinnovamenti di hotel di montagna. Non è un caso che nella classifica dei 10 migliori “Best Ski Resort 2012” figurino 4 comprensori svizzeri: Saas-Fee (2° posto), Aletsch Arena (3° posto), Zermatt (4° posto) e Arosa (8° posto). L’indagine, realizzata in 55 comprensori delle Alpi coinvolgendo più di 41’000 persone, valuta le caratteristiche delle piste ma anche dei servizi collaterali come ricettività, scuole di sci, offerta apres-ski.
Ma l’inverno in Svizzera non significa solo sport e attività fisica. E’ il fuoco che scoppietta nel camino o il calore rigenerante dei bagni termali. Condividere una fondue in un rifugio di montagna, gustare una cioccolata calda e una fetta di torta mentre fuori nevica piano sono esperienze che rendono ancora più affascinante la stagione invernale. L’offerta benessere non è da meno. Oltre alle località termali (Scuol, Leukerbad e Charmey) sono ormai sempre più numerosi gli hotel con centri wellness dal design particolare come la Tor da Lenn dell’Hotel
Valbella Inn di Lenzerheide, che si sviluppa su 5 piani, o la Mineralbad Rigi & Spa progettata da Mario Botta.