L’Italia è la migliore destinazione europea per gli amanti del vino: è quanto emerge dal Travelers’ Choice wine destinations awards 2012. Con tre regioni nelle prime cinque posizioni della top ten, l’Italia non solo conquista la parte alta della classifica, ma guadagna anche la prima posizione grazie alla Toscana, eletta miglior destinazione europea per gli amanti del vino, mentre Umbria e Sicilia si aggiudicano rispettivamente la quarta e la quinta posizione. I vincitori sono stati determinati sulla base della loro popolarità come destinazioni vinicole, prendendo in considerazione le recensioni e opinione dei viaggiatori relative a cantine locali, ristoranti, attrazioni e strutture ricettive.
L’enogastronomia come fattore di attrazione di flussi e di spesa
L’offerta enogastronomica italiana da sola attira il 5% dei turisti che trascorrono una vacanza in Italia (pari a 18 milioni di presenze nelle strutture ricettive), quota che per il solo mercato straniero sale al 7% (oltre 11 milioni), un turismo che genera sul territorio un impatto economico stimato in oltre 1,5 miliardi di euro spesi nel 2010[1]. Nel corso della vacanza in Italia il 20,7% dei turisti (nel 2009 erano il 17,8%), oltre 76 milioni di presenze, degusta i prodotti tipici del territorio.
L’impatto del turismo sul settore agroalimentare è pari a 7,2 miliardi di euro, corrispondente al 10,5% dei consumi totali generati dalla domanda turistica in Italia, sottolineando così la complementarietà del turismo rispetto agli altri settori. In media un turista enogastronomico in Italia spende 34euro circa per l’alloggio e 62 euro per gli altri acquisti sul territorio, inclusi quelli di prodotti tipici e dell’artigianato locale.
Italia prima destinazione dei tour operator esteri per vacanze enogastronomiche
L’Italia, inoltre, è la prima destinazione per vacanze enogastronomiche proposte dal turismo organizzato internazionale: venduta nel 2010 da circa il 23% dei Tour Operator europei che trattano Italia (nel 2009 erano il 19%) e da ben il 43% di quelli statunitensi (32%, 2009) che commercializzano le località turistiche del nostro Paese.
Il buon cibo e la cucina di qualità sono al primo posto come fattore di godimento e soddisfazione della vacanza, cui i turisti assegnano in media una valutazione di 8,3 (range da 1 a 10).
La cultura enogastronomica italiana espressione dei territori di vacanza
E’ il frutto di un secolare processo della nostra società, da sempre protagonista di significativi momenti della civilizzazione umana. In armonia con la proprie tradizioni, e famosa per ricchezza, varietà e qualità, rappresenta un patrimonio culturale ed economico che concorre significativamente al successo del "Made in Italy" nel mondo. La notorietà e il successo dell’enogastronomia italiana si fonda essenzialmente su due "percezioni" forti:
1) la qualità intrinseca riconosciuta ad alcuni prodotti (pasta, olio di oliva extravergine, salumi, formaggi, vini) autenticamente italiani;
2) l’immagine dell’Italia come meta turistica collegata alla buona tavola e al mangiar sano.
A questi fattori si somma poi la valenza salutistica della "dieta mediterranea", divenuta patrimonio dell’Unesco il 17 novembre 2010, in cui semplicità e gusto si coniugano, con armonia, all’equilibrata ripartizione nutrizionale di carboidrati, grassi e proteine, tipica della cucina italiana.
I vantaggi della promozione enogastronomica
Emerge quindi con forza che promuovere i prodotti tipici e l’enogastronomia italiana significa attuare una strategia che va a beneficio del:
• settore agroalimentare, in termini di una migliore promozione e commercializzazione all’estero delle produzioni italiane; si offrono molteplici vantaggi ad un sistema fatto soprattutto di piccoli produttori, capaci di offrire prodotti di qualità elevata ma spesso "penalizzati" da mezzi (economici e organizzativi) di piccola entità e che li allontanano dai grandi mercati internazionali;
• settore turistico, in termini di qualità, maggiore competitività e diversificazione dell’offerta; la promozione dell’enogastronomia italiana all’estero rappresenta una vera e propria opportunità e un invito per i clienti che la degustano e ne fanno esperienza a scoprire il territorio italiano e tutte le sue attrattive (arte, cultura, natura, etc.).
La qualità del made in Italy
Inoltre, soprattutto all’estero, il concetto di qualità è strettamente connesso a quello di unicità, che presuppone che i piatti della tradizione italiana siano unici nella percezione del consumatore, tali, quindi, che lo stesso non corra il rischio di confonderli con qualcosa di simile alla cucina italiana, ma che pure viene descritto come "Italian". La cucina italiana va perciò difesa e protetta dalle adulterazioni e dalle falsificazioni per salvaguardarne la storia, la cultura, la qualità e la genuinità (il ristorante italiano è cosa ben diversa dal ristorante all’italiana). È su questi presupposti, seguendo quello che si profilava come un naturale processo evolutivo "dall’agroalimentare al turismo enogastronomico", che nel 2009 nasce il progetto "Ospitalità Italiana-Ristoranti Italiani nel Mondo".