Per concludere in grande il 150 esimo dalla sua fondazione, il Cai, Club Alpino Italiano, ha pubblicato il volume ‘Montagna da vivere. Montagna da conoscere per frequentarla con rispetto e consapevolezza’.
Scopi di questa pubblicazione sono tanti. Innanzitutto il volume punta proprio a far conoscere la montagna a 360 gradi, elencandone tutte le caratteristiche e gli aspetti positivi e negativi.
La prima parte pone l’accento sulla storia del Cai, sulla struttura, sulle direttive etiche, la cultura degli escursionisti. Si passa quindi a argomenti di carattere culturale, storico, e geografico.
Terza parte dell’interessante guida riguarda la conoscenza dei territori, delle condizioni meteo, delle geologia, segue poi una sezione dedicata agli aspetti organizzativi e alla pianificazione di un’escursione, un’arrampicata o comunque un’uscita in montagna, che va dal calcolo di difficoltà, alla preparazione fisica, ai principi dell’alimentazione fino al primo soccorso e alla richiesta d’aiuto.
Scopo di questa pubblicazione è far conoscere la montagna, rispettandone il territorio e imparando a non sottovalutarla.
Un vero e proprio strumento didattico dedicato sia ai formatori Cai che agli allievi dei corsi, ma anche a tutti gli appassionati di montagna che vogliono approfondire il loro amore.
Perché è questo che il Cai principalmente si augura: spingere i lettori ad approfondire, a riportare le persone, in una società che spinge al limite, a non sottovalutare l’ambiente montagna, a riprendere il concetto del camminare lento, della contemplazione di ciò che ci circonda, a riscoprire l’amore per i luoghi e le culture.
La montagna non deve essere vista come un parco giochi, ma come un luogo dove si può star bene solo se viene rispettato e temuto nella giusta misura. Ciò che molti dimenticano è che la montagna è si libertà ma anche responsabilità, e che occorrono anni di esperienza per capirla veramente e viverla in sicurezza
A differenza di molti volumi sulla montagna che possiamo trovare nelle librerie, questa pubblicazione offre quindi riflessioni nate da persone che hanno alle spalle anni di esperienza montagna e che sanno veramente di cosa si sta parlando.
Sara Marchesi