Tre valli valdostane e due piemontesi, oltre 71 mila ettari di aree protette, 533 chilometri di sentieri accessibili, 57 ghiacciai e 183 laghi, questi alcuni dei numeri del parco nazionale naturale più antico d'Italia: Il Gran Paradiso. Fondato ufficialmente nel 1922 allo scopo di proteggere il suo animale simbolo, lo stambecco, cacciato indiscriminatamente per secoli su tutto l'arco alpino. L'ungulato era preda ambita per le sue carni, per alcune parti del suo corpo che erano utilizzate come medicinale, per le sue corna e per un ossicino, la croce del cuore, che si credeva avesse potere afrodisiaco.
All'inizio del XIX secolo si pensava che la specie fosse definitivamente egran paradiso vedutastinta sino a quando l'ispettore forestale valdostano Joseph Delapierre scoprì che proprio negli scoscesi valloni del massiccio del Gran Paradiso ne sopravviveva una colonia di un centinaio di esemplari. Così, il 21 settembre 1821, il re di Sardegna Carlo Felice ordinava che: “Rimane fin d'ora proibita in qualsivoglia parte de' regni domini la caccia degli stambecchi”. Ma la passione venatoria del giovane re Vittorio Emanuele II lo portarono nel 1856 a farne una Riserva Reale di Caccia, si creeranno dei sentieri ed aree per le escursioni, ma l'intera zona era battuta da intense campagne di caccia della famiglia reale, durante le quali solo il re aveva il potere di sparare. Venivano abbattuti solo capi maschi ed in breve, il numero di animali aumentò. L'ultima caccia reale si tenne nel 1913. Vittorio Emanuele III cedette i territori del parco allo stato italiano nel 1919, dando specifiche indicazioni per l'istituzione di una zona protetta. Si arriverà al 3 dicembre 1922, quando, durante i primi giorni del regime di Mussolini, il re firmerà il decreto legge che istituiva il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Oggi l'ente parco ha censito 2568 stambecchi. Ma non solo, si contano anche oltre 6700 camosci, 27 coppie di aquile reali e, vero fiore all'occhiello, 3 coppie nidificanti di gipeti, si tratta dei più grandi avvoltoi europei, estinti nel novecento e reintrodotti nel parco negli anni Ottanta, in Val di Rhêmes. Oggi il gipeto nidifica grazie alle condizioni ideali che trova nel parco: abbondante fauna selvatica, pareti rocciose scoscese, tranquillità, per effetto anche del divieto di sorvolo aereo.
parco gran paradiso ponte romanoIn Val d'Aosta il parco comprende: la Val di Rhêmes, la Valsavarenche e la Valle di Cogne. Infinite le possibilità di escursioni, dalle più semplici alle più impegnative. Tantissimi i rifugi da raggiungere e dove sostare per rifocillarsi con una polenta oncia, uno per tutti, dove si giunge dopo una passeggiata di un paio d'ore, è il rifugio Benevolo in Val di Rhêmes, dove è possibile anche fermarsi per la notte, nei mesi di maggior affluenza è sempre meglio prenotare.
L'estate valdostana si presenta sempre ricca di eventi, dai laboratori per bambini, alla scuola di arrampicata, a feste della birra, sagre, ma anche il Gran Paradiso Film Festival che, quest'anno alla sua 22 esima edizione, nei mesi di luglio e agosto, permette di assistere a numerose proiezioni gratuite distribuite nei diversi comuni del parco. Si tratta di una tra le più famose kermesse europee dedicate al cinema naturalistico. Ma le vere protagoniste di una vacanza più o meno lunga in questi luoghi sono la natura e la montagna, in tutte le loro declinazioni. Non fanno per voi queste valli se disdegnate il silenzio, la tranquillità e la vita all'aria aperta.
granparadiso valdi rhemesPer il soggiorno una delle possibilità, forse la migliore, è fermarsi in una delle case del Villaggio diffuso, a Rhêmes Notre-Dame e a Rhêmes Saint-Georges c'è quello gestito dalla famiglia Pellissier. Qui è possibile vivere come nei borghi alpini di una volta, con ritmi lenti e a contatto con la natura. Interessanti le offerte per l'autunno, quando il bosco si tinge di colori caldi, il silenzio regna sovrano e, con le temperature che ci regalano ottobre e novembre negli ultimi anni, è possibile godere a pieno di questi luoghi meravigliosi. Per informazioni sulle strutture del borgo: www.casegranparadiso.com.
Via accorgerete che in queste case non manca nulla, ma soprattutto si aprono le imposte ed il parco è lì e ti sembra di toccarlo allungando una mano.

Per info sul parco: www.grand-paradis.it

di Sara Rossi

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