Mondovela Yachting & Vacanze è un tour operator che si occupa di turismo nautico e il suo fondatore, Guglielmo Masala, ha presentato il progetto di una crociera sulla rotta 5/D, con al centro l'Isola d'Elba, rivolta a neo patentati del mare, ma adatta a tutti.
Spiega Masala che, in quest'anno così particolare, è aumentata la richiesta di turismo nautico e di tutto ciò che è ad esso legato, patenti, barca a vela, crociere: “Durante la pandemia c'è stata una grande richiesta di formazione per la patente nautica, ma non solo, anche le barche hanno avuto un'impennata di vendite”, forse perché – continua - “Le persone hanno compreso il valore di trovarsi in un luogo sicuro dove trascorrere tempo di qualità con la propria famiglia, per riuscire a ritagliarsi momenti di intimità e mare all'insegna della libertà”.
Per la formazione Mondovela si è avvalsa della collaborazione con ParmaVela. E' proprio dal successo di questa esperienza formativa a distanza che è nata l’idea di sperimentare per la prossima estate, dal 24 al 31 luglio, una crociera in flottiglia di barche capitanate dai neo patentati e famiglie, assistiti da una barca appoggio di istruttori. Sarà l'occasione per sperimentare l'emozione del primo comando, in totale sicurezza, con l’opportunità di mettere in pratica le nozioni apprese durante i corsi.
Protagonista la carta 5/D. D come didattica, sulla quale tutti coloro che hanno preso la patente nautica si sono esercitati. A luglio si passerà dalla teoria alla pratica effettuando in tutta sicurezza il periplo dell'Elba, un bellissimo viaggio per mare che Mondovela proporrà anche in altri periodi a chi vorrà noleggiare una delle tante barche del tour operator, in autonomia o con skipper, appena si potrà riprendere il mare.
Gianni Bocchi, fondatore di ParmaVela, spiega che la scuola nata a Parma 12 anni fa, offre la possibilità di diventare comandanti, non solo conduttori, anche frequentando il corso online: “La nostra soddisfazione non è solo quella di permettere di superare l'esame, ma di trasmettere il rispetto del mare, del porto, della natura.
La carta su cui gli allievi studiano è la carta didattica 5/D, pubblicata nel 1982 e da allora mai mutata perché serve appunto per la formazione, a differenza delle altre carte che sono continuamente aggiornate. Anche chi arriva da noi senza distinguere la poppa dalla prua, arriverà all'Elba come se avesse già navigato perché avrà già studiato le rotte”.
La vita in barca tra componenti dello stesso nucleo familiare o tra amici, previo tampone ovviamente, è la dimensione ideale per una vacanza covid-free. Il ministero prevede in barca uno spazio di 1 persona per metro lineare, in realtà l'unico vincolo è che nella stessa cabina possano pernottare solo persone conviventi.
Per questa estate Mondovela si sta attrezzando con tamponi rapidi da effettuarsi pre-partenza.
Masala dice la sua: “In primis perché aprire gli occhi e tuffarsi in rada prima che gli altri si sveglino non ha prezzo. Poi la giornata si svolge con un inizio navigazione attorno alle 9.30, stop all'ancora per pranzo. Pomeriggio all'insegna di mare o relax per ripartire verso la meta serale, aperitivo, e poi cena in qualche locale tipico, si auspica che a luglio sia possibile. Ah, non può mancare un briefing serale con il capo-flottiglia che illustra la carta sinottica”.
Ad illustrare le tappe del viaggio ci pensa Marco Tenucci, giornalista, fotografo, naturalista innamorato dell'Isola d'Elba.
La proposta è quella di un'intensa settimana di mare. Si inizia con una breve traversata dal Golfo di Follonica, si giunge nella rada della Biodola o a Procchio, nella parte nord occidentale, per la prima tappa e notte in rada. Un bagno, un aperitivo di fronte al tramonto più strepitoso dell’isola. Da qui in poi con cinque tappe in senso orario si circumnavigherà tutta l’Elba.
La seconda tappa conduce a Portoferraio e il tratto riserva aspetti interessanti, come il golfo della Biodola, con la sede del Parco Nazionale nell’antica tonnara, dove è possibile recuperare prezioso materiale informativo. Ma è il capoluogo a meritare una sosta prolungata, per visitare il vecchio centro con le fortezze medicee, Villa dei Mulini, residenza napoleonica, stradine e piazzette suggestive. E anche i dintorni lungo la baia, la laguna costiera, le terme con i “miracolosi” fanghi metalliferi e le preziose alghe, la Villa romana delle Grotte. La navigazione fino a Cavo e quindi Porto Azzurro segna la terza tappa. La costa si alza imperiosa ornata dalla ricchissima macchia mediterranea. Una piacevole veleggiata passando Rio Marina, ex posto d’imbarco delle minerali ferrosi, con la bella baia di Porto Azzurro, la più sicura dell’isola, fantastica meta. Quindi si salpa da Punta Calamita a Golfo Stella e Golfo Lacona, toccando la terra delle antiche miniere, Capoliveri e le spiagge sabbiose dei due golfi. A proposito di spiagge, l’apice si raggiunge nelle ultime due tappe, con Marina di Campo, Fetovaia e Cavoli, angoli tropicali in mediterraneo.
Dopo la notte in rada a Marina di campo, la sosta successiva prevede un itinerario terrestre noleggiando una montain bike con pedalata assistita per visitare lo splendido entroterra oppure è possibile imbarcarsi per Pianosa per fare una visita e un tuffo nella spiaggia caraibica di Cala Giovanna. Obbligata è una pausa verso Pomonte, dove un relitto a bassa profondità è diventato incubatore ricchissimo di fauna e flora marina, prima di giungere a Marciana Marina dove è possibile fermarsi in uno dei suoi ristorantini o visitare il Bar Lume, dove sono ambientati i delitti narrati da Marco Malvaldi. Il bar è funzionante solo durante le riprese, ma ormai fa parte del paesaggio.
Di mare, di terra, la cucina elbana non fa mancare nulla. Un piatto da non perdere è lo stoccafisso all'elbana che, importato dagli spagnoli è diventata una pietanza tipica. Parlando di vini invece, una menzione speciale va all'Aleatico, un vino dolce, liquoroso, perfetto per fine pasto e immancabile souvenir. Da qualche anno Dopg, viene detto “il vino dell'imperatore”. Vediamo perchè: la leggenda narra che Napoleone in esilio all'Elba fu attratto da filari di vite disposti in maniera molto ordinata, avvicinatosi fu accolto da un giovanissimo contadino all'urlo di “viva il re d'Inghilterra”, i genitori del giovane per farsi perdonare la gaffe del figlio offrirono al condottiero un calice di Aleatico. Napoleone parve gradire, da allora il nettare fu ribattezzato il “vino dell'imperatore”.
Professore all'Università cattolica di Milano, Marco Rossignoli, ci racconta brevemente la storia dell'Elba. Le prime notizie sull'isola ci arrivano dallo storico Diadoro Siculo nei cui Annali veniva chiamata “Italia”, dal greco scintilla, essendo l'Elba ricca di fornaci in cui si lavorava il ferro. Italia era abitata dagli etruschi, popolo pacifico che capitolerà alla dominazione romana. Nel 476 dc anche l'Elba sarà saccheggiata dai barbari. Solo intorno all'anno mille si troverà un po' di stabilità sotto la repubblica di Pisa. Durante questa fase, che durerà 400 anni, si costruiranno edifici difensivi come la Torre San Giovanni, la Fortezza Marciana. Da sempre territorio conteso, nel sedicesimo secolo la troviamo suddivisa in tre protettorati: francese, spagnolo (Piazzaforte Spagnola di Longone) e mediceo (Forte Falcone, la città fortificata di Portoferraio).
Solo nel 1802 l'Elba passerà totalmente alla Francia.Dopo la sconfitta di Lipsia del 1813 Napoleone sarà mandato qui in esilio per calmierare un po' le sue ambizioni, nascerà così il principato dell'Isola d'Elba che comprendeva anche l'Isola di Montecristo, Pianosa, Gorgona e Giannutri.
Il 4 Maggio del 1814 Napoleone verrà portato a Portoferraio e si insedierà nella Palazzina dei Mulini, per poi spostarsi nella residenza estiva di Villa San Martino, entrambe oggi visitabili su prenotazione.
Rimarrà all'Elba solo dieci mesi, ma ne stravolgerà l'urbanistica, costruendo strade, condotte dell'acqua, si occuperà dell'igiene pubblica costringendo gli isolani a costruire latrine, riorganizzerà l'estrazione mineraria.
Il 26 febbraio 1815 quando tutta l'isola sarà concentrata sulla festa organizzata dalla sorella del generale Bonaparte, Paolina Borghese (Bonaparte), Napoleone riuscirà a fuggire.
Sconfitto a Waterloo, questa volta sarà mandato in esilio a Sant'Elena dove morirà esattamente duecento anni fa.
In occasione dell'imminente bicentenario, l'Isola d'Elba si prepara a solenni festeggiamenti, quale occasione migliore quindi per visitare la regina dell'arcipelago toscano arrivando in barca?
Se avessi una patente nautica ci farei più di un pensiero, e se me la prendessi?
Sara Rossi
Per ulteriori informazioni e per i costi, che indicativamente vanno da 2.000-2.500 euro a settimana per una barca vela da 9-11 metri per una famiglia, con 2 cabine per 4-6 persone, sino ad arrivare a un massimo di 4.500 euro per natanti con 4 cabine e capienza sino a 10 posti, oppure a quote da 690 euro a settimana per imbarchi singoli, consultate il sito di Mondovela.
Mentre per dettagli sulla patente nautica fate un giro sul sito di ParmaVela. Never say never.