Due poli aeroportuali in Sicilia: Palermo-Trapani nella parte occidentale e Catania-Comiso per quella orientale. E' l'ipotesi avanzata dal presidente dell'Enac, Vito Riggio, intervenuto al convegno organizzato alla Camera di commercio di Trapani dal gruppo parlamentare Pd all'Ars sul futuro assetto dell'aeroporto di Birgi.
"In Italia c'è già un esempio in questo senso - ha detto Riggio - il polo Firenze-Pisa ha dato vita all'aeroporto di Toscana, la stessa direzione dovremmo seguire in Sicilia anche sulla base delle indicazioni del Piano nazionale degli aeroporti. Per quanto riguarda il futuro di Birgi - ha proseguito il presidente Enac - bisognerà decidere a chi affidare questo processo, se alla Regione o se invece scegliere la via della privatizzazione. Credo che quest'ultima sia la strada da seguire, tutte le principali realtà vanno verso la privatizzazione".
"Abbiamo acceso i riflettori su un aeroporto che si dimostra, ogni giorno di più, determinante per lo sviluppo economico e turistico, non solo del trapanese - ha sottolineato il presidente del gruppo Pd all'Ars, Baldo Gucciardi - e credo che la prospettiva da seguire sia quella della privatizzazione, il che non significa un disimpegno della Regione ma, anzi, una sempre maggiore attenzione alla necessità di legare lo sviluppo dell'infrastruttura alle politiche di promozione del turismo e dei beni culturali".
Per l'assessore al Turismo Cleo Li Calzi, "bisogna dar vita a servizi infrastrutturali coordinati, per una programmazione organica della promozione turistica dell'isola. Quanto al futuro di Birgi credo si debba procedere verso la privatizzazione".
A favore di questa ipotesi anche l'assessore all'economia Alessandro Baccei: "Siamo pronti ad avviare il processo per la privatizzazione, si tratta di un percorso che non si conclude dall'oggi al domani, sarà necessariamente a medio termine, ma la strada da seguire è questa".
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