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La stagione 2017 della Via Spluga si è chiusa nel miglior modo possibile. La soddisfazione per i dati molto positivi e per la preferenza accordata da turisti provenienti da diversi paesi europei si unisce all’orgoglio di far parte della lista dei migliori cammini d’Italia, 41 in tutto, selezionati dal Mibact e presentati nel primo portale dedicato ai sentieri. “Attraverso le Alpi Centrali uno storico Cammino tra luoghi e culture diverse”, questo il titolo che descrive la Via Spluga, uno degli itinerari culturali di particolare rilievo europeo e nazionale, così come indicato nella direttiva ministeriale, percorribili a piedi o con altre forme di mobilità dolce e sostenibile, che rappresentano una modalità di fruizione del patrimonio naturale e culturale diffuso. Una promozione a pieni voti per il percorso che da secoli unisce Thusis e Chiavenna e insieme un traino per attirare nuovi turisti, italiani in particolare.
Sin qui, infatti, prevalgono nettamente gli stranieri, come evidenziato dai dati relativi alla stagione 2017 che si è appena chiusa. I turisti che percorrono la Via Spluga provengono per quasi la metà dalla Svizzera, per il 25% dalla Danimarca, per il 20% dal Regno Unito, per il 18% da Israele ma anche da Germania, Olanda, Belgio e Spagna. Dall’analisi dei dati emerge che in prevalenza si affidano ai tour operator e che prediligono i mesi di luglio e agosto. Molto positivo è il riscontro sull’esperienza vissuta. La stagione 2017 si è chiusa con la soddisfazione del Consorzio per la promozione turistica della Valchiavenna che, con Viamala Tourismus, si occupa della vendita dei pacchetti.
«Raccogliamo i frutti del lavoro svolto in questi anni, in particolare grazie alle relazioni con i tour operator specializzati nel trekking di Regno Unito, Danimarca e Israele - sottolinea il direttore Filippo Pighetti -. Il numero dei pacchetti venduti e il fatturato in questo 2017 sono in linea con quelli degli ultimi anni, a conferma del gradimento della proposta da parte dei turisti che provengono da tutta Europa. Il dato emerge con evidenza dai feedback che riceviamo dai partecipanti: la Via Spluga con la sua proposta culturale e naturalistica insieme offre l’opportunità di conoscere i diversi aspetti di un territorio di grande fascino».
Da quest’anno a promuovere la Via Spluga c’è anche l’App dedicata per smartphone, scaricabile gratuitamente, disponibile in quattro lingue (italiano, inglese, tedesco, francese) che mette a disposizione informazioni generali e notizie aggiornate.
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Il Parco Archeologico di Pompei apre agli eventi, mettendo a disposizione di agenzie e aziende, ma anche di organizzatori di mostre e spettacoli, i suoi spazi più simbolici. La novità nasce dall’esigenza dell’ente Parco di reperire le risorse economiche necessarie alla manutenzione e tutela di quello che è a buon diritto considerato il sito archeologico più famoso del mondo.
Il direttore generale del Parco Massimo Osanna ha quindi emanato, e pubblicato sul sito web istituzionale, il regolamento per la concessione in uso temporaneo degli spazi, completo di indicazioni su quali sono le aree dove si possono organizzare eventi, le tariffe di affitto e le condizioni per l’utilizzo.
Gli spazi del sito archeologico a disposizione di aziende e agenzie sono 20, con costi giornalieri che vanno da 2mila a 15mila euro: per esempio, 2mila euro per l’Auditorium e l’area verde antistante l’Anfiteatro, 5mila per il Teatro Piccolo, 10mila per il Teatro e la Palestra Grande, 15mila per l’Anfiteatro e il Foro.
Il regolamento esclude dal novero degli eventi che possono trovare posto nell’antica Pompei matrimoni e feste private e stabilisce che ogni richiesta di locazione dovrà essere approvata da una commissione composta da architetti, archeologi e avvocati che valuterà i progetti per esaminarne gli aspetti amministrativi, legali, tecnici e, soprattutto, accertarne la compatibilità con il contesto archeologico e di tutela del monumento.
I soggetti che otterranno la concessione dovranno pagare gli oneri assicurativi, garantire la solvibilità con una fideiussione e coprire le spese della vigilanza affidata al personale del Parco.
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Oltre 200 persone hanno partecipato all'inaugurazione da parte del Club alpino italiano (attraverso il Comitato Scientifico centrale e la Sezione di Reggio Emilia) di due nuovi itinerari escursionistici che conducono al Castello di Canossa. Sono il tratto da Guastalla a Canossa della Via Matildica del Volto Santo e il percorso Brescello – Canossa, itinerari attraverso i quali promuovere una forma di turismo sostenibile in un'area oggetto di crescenti interessi archeologici.
“Oggi abbiamo visto un CAI pulsante, numeroso, che vive sui sentieri per lasciare un'impronta positiva sui territori attraversati”, ha dichiarato il Presidente generale Vincenzo Torti, che ha tagliato il nastro con i Sindaci di quattro Comuni della Val D'Enza (Canossa, San Polo, Bibbiano e Sant'Ilario). “I sentieri sono nati dai passi di chi ci ha preceduto e, unendo comunità, creano vita, gioia, conoscenza, incontro e condivisione di esperienze. Con giornate come questa intendiamo trasmettere, specialmente ai più giovani, l'amore per il proprio territorio”.
Entrando nel dettaglio, il tratto da Guastalla a Canossa della Via Matildica del Volto Santo, ora completamente segnato dal CAI, è lungo 50 km e ha difficoltà turistica, è quindi affrontabile da tutti. L'itinerario arriva a Canossa seguendo la sommità arginale del Torrente Crostolo, sovrastando la pianura e assicurando uno splendido panorama. Il percorso lambisce la stazione dell'alta velocità di Reggio Emilia Mediopadana, consentendo così un facile accesso agli escursionisti. Ricordiamo che la Via Matildica del Volto Santo collega il Passo del Brennero a Lucca, dove i pellegrini si congiungevano alla Via Francigena nel cammino verso Roma. Era dunque il percorso più diretto per arrivare dalle terre germaniche alla Città Santa.
L'itinerario Brescello - Canossa ha una lunghezza di circa 30 km, l'80% dei quali in pianura, da dove si congiunge alla sommità arginale del Fiume Enza e dunque a Canossa. Consente così di arrivare a piedi dal Po al Castello. Anche quest è percorribile da tutti, famiglie con bambini comprese.
I Sindaci intervenuti hanno ribadito il valore turistico dei due percorsi, in grado di consentire un'offerta unificata ai Comuni dell'area e dare così opportunità di lavoro ai residenti contrastando lo spopolamento.
La giornata, che ha visto i partecipanti raggiungere a piedi Canossa da diverse località della pianura, era compresa nel programma di CamminaCAI 2017, evento che ha previsto decine di escursioni sui cammini storici e religiosi di tutta Italia.
Marco Balsamo
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Segnalare in modo puntuale e dettagliato i casi di ipogei naturali e artificiali utilizzati discariche abusive e le conseguenti situazioni di rischio, procedere almeno in parte alla loro bonifica e proporre possibili soluzioni. E' questo l'obiettivo dell'iniziativa della Società speleologica italiana “Puliamo il Buio”, la cui edizione 2017 è in programma dal 22 al 24 settembre in diverse grotte e cavità artificiali dal nord al sud dell'Italia.
La manifestazione, legata al progetto “Puliamo il mondo” di Legambiente, ha consentito di raccogliere, dalla prima edizione del 2005 al 2016, 156.168 kg di materiali, avviati a discarica autorizzata. Sono state impiegate in totale 2.915.183 ore / uomo di lavoro.
Le giornate di Puliamo il Buio saranno anche occasione per aggiornare il Censimento delle cavità a rischio ambientale, ossia gli ambienti sotterranei dove è stata rilevata la presenza di materiali o condizioni in grado di alterare e inquinare le acque provenienti da sottosuolo. “Le acque sotterranee sono fonti preziose di approvvigionamento colturale e civile; il loro inquinamento può mettere a rischio anche le delicate forme di vita di eccezionale specializzazione presenti nei vuoti sotterranei esplorati e documentati dagli speleologi”, afferma il Presidente della Società speleologica italiana Vincenzo Martimucci.
Il Censimento, avviato nel 2005, in continuo aggiornamento e disponibile on line, vuole essere un importante strumento di lavoro per chi opera per la protezione dell'ambiente carsico e delle risorse idriche. “Questa opera di tutela avviene attraverso la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti, la valorizzazione degli habitat naturali e il fermo contrasto delle discariche abusive. Per tutto questo, sono indispensabili i dati della ricerca speleologica e una sempre maggiore attenzione da parte degli enti governativi che si occupano di politiche ambientali”, conclude Martimucci.
www.puliamoilbuio.it/eventi.htm
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Dopo l’estate anche per l’inverno si preannuncia una crescita per il turismo. L’indice di fiducia, rileva l’indagine periodica di Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli, raggiunge ad agosto un valore pari a 69 punti, vicino al massimo annuale toccato a luglio (70 punti), confermandosi a livelli ottimali pur con una leggera diminuzione.
Sono specialmente i giovani fino a 34 anni e coloro che si trovano in piena età lavorativa (fino a 54 anni) a dimostrare maggiore propensione al viaggio nei prossimi mesi, con valori dell’indice che segnano rispettivamente 81 e 75 punti, ben al di sopra della media generale.
Dopo un’estate molto positiva per l’Italia, il flusso turistico crescerà anche per la prossima stagione invernale. “La spinta – spiega Confturismo – arriva dal buon andamento economico. Il prodotto interno lordo crescerà nel 2017 dell’1,3%, il valore massimo da quando l’Italia è uscita dalla recessione nel 2015. Il dato è confermato dall’indagine: si evidenzia un saldo positivo dall’inizio dell’anno tra ottimisti e pessimisti per quanto riguarda la fiducia degli italiani nei confronti della situazione economica nel lungo periodo”.
La crescita nel settore turistico è trainata dalle destinazioni nazionali. Si denota un allungamento della stagione estiva a settembre, con il mare che rimane in cima alle preferenze. Al tempo stesso la visita di musei, monumenti o mostre rimane la prima motivazione di viaggio per quasi 5 italiani su 10 ed in particolare la scoperta dei beni culturali è indicata al primo posto da per chi viaggerà per riposarsi sia da chi viaggerà per divertirsi. Per questi motivi, destinazioni quali Puglia, Toscana, Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna e Sicilia sono preferite dai turisti che resteranno in Italia nel prossimo trimestre. La Spagna rimane in cima alle preferenze, nonostante i tragici fatti di Barcellona, mentre gli Stati Uniti saranno la meta prediletta nel continente americano.
Continua la tendenza a destagionalizzare le vacanze, o meglio, a considerare settembre e anche ottobre come mesi candidabili per una vacanza lunga o anche solo per un ulteriore piccolo viaggio dopo la vacanza principale. Per il prossimo trimestre si evidenzia una durata media del viaggio che raggiungerà le 7 notti, in leggera diminuzione rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Gli intervistati propendono dunque a ripetere più volte l’esperienza di viaggio, anche se con vacanze leggermente più brevi se prese singolarmente.
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Le notti del Monte Amiata si vestono di luce: sarà un agosto davvero speciale quello che si prepara a vivere la montagna che domina il sud della Toscana.
A partire dal 1 agosto infatti, la croce monumentale che sovrasta il monte e che ne è divenuta il simbolo, verrà illuminata grazie ad un’istallazione artistica che la renderà visibile fino a 70 chilometri di distanza.
Più di 1 chilometro di cordoni led, per un totale di oltre 30.000 luci a basso consumo vestiranno l’imponente opera in ferro battuto realizzata dalle officine senesi di Luciano Zalaffi tra il 1900 e il 1910.
La croce venne costruita in seguito alle indicazioni di Leone XIII che, in occasione dell'Anno Santo del 1900, propose di edificare sulle montagne italiane monumenti che celebrassero la redenzione.
Un invito che venne accolto dalle popolazioni amiatine che affidarono al senese Luciano Zalaffi, uno dei più raffinati interpreti nella lavorazione del ferro battuto, la progettazione e realizzazione di quest’opera che si sviluppa in altezza per 22 metri.
Un progetto ambizioso quanto avveniristico che richiese quattro tonnellate di ferro, all’epoca trasportate sulla cima del monte a dorso di mulo.
Da allora la croce, per le popolazioni che vivono nei bellissimi borghi dell’Amiata, è una sorta di faro, un punto di riferimento comune che va al di là delle singole bellezze che caratterizzano ciascun paese e supera ogni velleità campanilistica: sotto la sua ombra si riconosce ogni amiatino.
Nella volontà di legare il passato al futuro oggi si fa appello all’arte che, linguaggio universale e senza tempo, offre la possibilità di celebrare con strumenti contemporanei (i led), un monumento e il territorio che esso rappresenta riscoprendone passato e cultura.
“L’Amiata si illumina” è un progetto che si inserisce nel percorso “Destinazione Amiata”, il nuovo piano di destinazione turistica territoriale che riguarda l’area amiatina che vede insieme l’associazione culturale Ferra il Bosko di Abbadia San Salvatore in collaborazione con la Società Macchia Faggeta ed i comuni di Abbadia San Salvatore, Santa Fiora, Arcidosso, Castel del Piano, Piancastagnaio e Seggiano.
Un’occasione per valorizzare la montagna toscana e le sue straordinarie bellezze e raccontare una storia antica ancora viva.
www.croceamiata.com
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