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Mancano pochi giorni al 28 luglio, data in cui l’Impero austro-ungarico dichiarò guerra alla Serbia dando inizio la prima guerra mondiale e, a una settimana dall’esercitazione delle Truppe Alpine dell’Esercito presso le 5 Torri e dall’entusiasmante esibizione delle Frecce tricolore nei cieli di Cortina, si fa più forte l’eco dei terribili scontri avvenuti tra le Dolomiti d’Ampezzo.
Di questo drammatico momento storico Cortina conserva, oltre ai monumenti in ricordo ai caduti – come il Sacrario di Pocol, anche i camminamenti, le trincee, i fortini e le postazioni, che costituiscono oggi il più esteso Museo all’aperto della Grande Guerra.
Alcuni eventi e attività, inoltre, mantengono viva la memoria del primo conflitto mondiale, come la presenza in Lagazuoi di un rievocatore storico in divisa del III Reggimento dei Tiroler Kaiserjäger, in grado di accompagnare il visitatore in un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso il Museo all’aperto.
Domenica 6 agosto, durante l’inaugurazione dell’ampliamento del Museo all'aperto presso l’area Forcella Nuvolau, allestita con cartelli multilingue dedicati, il Rifugio Averau proporrà, a sua volta, la rievocazione dei fatti bellici del 1917 in compagnia del professor Paolo Giacomel, esperto di storia locale. Nel corso dell’evento verranno distribuiti il “Caffè di Guerra” (surrogato di caffè a base di fichi secchi, inventato dall’esercito imperiale austriaco) e il rancio militare nelle gavette fornite dal comando generale truppe alpine di Bolzano: il cibo verrà servito da una cucina da campo dell’Imperiale e Regio Esercito austro-ungarico, denominata “Gulaschkanonen.
Sempre il professor Paolo Giacomel accompagnerà gli interessati in una visita guidata serale al Museo della Grande Guerra delle 5 Torri, a partire dalle ore 19.00, in occasione delle Serate alternative del l 4, 11 e 18 agosto che offriranno, inoltre, la possibilità di cenare presso i Rifugi Scoiattoli e Averau per poi scendere in seggiovia.
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Sono ufficiali i nomi dei due vincitori, categoria parchi pubblici e categoria parchi privati, della XV edizione del concorso promosso dal network ilparcopiubello.it, che premia le più incantevoli bellezze verdi italiane.
Villa Durazzo Pallavicini a Genova Pegli e Villa La Foce in Val d'Orcia (Chianciano Terme, Siena): questi due gioielli naturalistici sono stati accuratamente selezionati dal Comitato Scientifico del Premio “Il Parco più Bello d'Italia” come vincitori della XV edizione del concorso. Oltre 1.000 i partecipanti, iscritti al network dei parchi più belli d'Italia e presenti nella guida online “ilparcopiubello.it”, che da oltre quindici anni è promotrice di un turismo verde alla scoperta del patrimonio paesaggistico e botanico italiano.
Considerato uno dei parchi romantici più originali del mondo, il parco di villa Durazzo Pallavicini, voluto dal marchese Ignazio Pallavicini, fu ideato e realizzato nel 1840 dallo scenografo Michele Canzio. Ne scaturì non solo un parco in stile romantico, ma un itinerario composto da scenografie legate una all'altra da una traccia narrativa: il Viale Classico, la Coffee House, l’Arco di Trionfo, la Casa dell’Eremita, le Grotte, il Lago Grande con la Pagoda Cinese, il Tempio di Diana, il Ponte Romano, i Giardini di Flora, il Gazebo delle Rose; il tutto in una pittoresca realizzazione paesaggistica meticolosamente composta nei suoi elementi architettonici e vegetali e ordinata secondo un preciso percorso dai contenuti esoterici. Non mancano esemplari vegetali di grande pregio botanico-paesaggistico: la monumentale canfora affiancata al cedro del Libano posti a margine del lago, la collezione di palme esotiche, l'araucaria e il sughero secolari, la rosa banksia e il lauroceraso; in particolare spicca tra tutte la collezione di antiche camelie, alcune delle quali ultracentenarie, che ogni primavera costituisce una vera attrazione con la sua particolare fioritura.
Villa La Foce e il suo straordinario giardino sono fortemente legati a Iris Cutting che, con il marito marchese Antonio Origo, decise di trasferirsi qui dopo il matrimonio negli anni Venti del secolo scorso; l’architetto paesaggista inglese Cecil Pinsent venne incaricato dei lavori - che continuarono fino al 1939 - per i quali si ispirò ai giardini formali della tradizione classica italiana.
La casa è circondata da un giardino formale diviso in “stanze” da siepi di bosso, con piante di limoni in vasi di terracotta. Scale di travertino portano al roseto e a un pergolato ricoperto di glicine e delimitato da siepi di lavanda. Pendii terrazzati salgono dolcemente su per il colle, dove ciliegi, pini e cipressi crescono tra la ginestra selvatica, il timo e il rosmarino, e un lungo viale di cipressi porta ad una statua di pietra del XVII secolo. Un sentiero attraversa il bosco e collega il giardino con il cimitero di famiglia, considerato una delle migliori creazioni di Pinsent.
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È ripartito, e durerà fino a dicembre 2017, il ricco calendario di visite guidate sui luoghi della Grande Guerra che da quest’anno è organizzato e gestito dagli esperti storici del territorio con la regia di PromoTurismoFVG. Molte le novità proposte: visite guidate notturne, concerti all’alba, diverse tipologie di escursioni e nuovi itinerari.
Le visite guidate porteranno i turisti, ma anche cittadini regionali interessati all’argomento, attraverso itinerari che si snodano all’interno di diversi contesti naturali, dall’Altopiano carsico che circonda Trieste, fino alle cime delle Alpi al confine con l’Austria.
I partecipanti potranno così osservare con i propri occhi i campi di battaglia e i luoghi dove vissero i soldati in prima linea e rivivere, attraverso la narrazione di guide specializzate, storie e curiosità della Grande Guerra.
Fra le novità di quest’anno sono state introdotte due nuove tipologie di visite e diversi nuovi itinerari. Sul Carso goriziano, anche attraverso i musei all’aperto, alcune escursioni sui luoghi della Grande Guerra sono unite alla attività di nordic walking mentre nelle Prealpi Giulie e Pordenonesi e nella Alpi Carniche e Giulie l’accompagnamento in alcuni itinerari prevede, insieme alla guida storica, la presenza di una guida naturalistica, al fine di promuovere così a 360° l’ambiente e la biodiversità del territorio protagonista. Di notevole importanza anche i nuovi itinerari proposti dagli esperti come, per citarne alcuni, la scoperta del ruolo del fiume Timavo durante il periodo bellico o le visite a alla Stretta di Fleons e Pierabech, che permettono di scoprire le enormi difficoltà logistiche e le condizioni di vita non semplici dei soldati lungo questo tratto di fronte o, infine, l’itinerario dell’Alta via della Val Meduna, luogo cardine per capire le dinamiche storiche della ritirata di Caporetto.
Ad esclusione di alcune uscite di trekking, gli itinerari sono adatti a chiunque, si svolgono in mezzo alla natura e coprono l’intero territorio regionale.
Le visite guidate Grande Guerra hanno un costo di 10€ a persona, con diverse possibilità di riduzioni, mentre sono gratuite per i bambini fino ai 12 anni.
www.turismofvg.it
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Arezzo rende omaggio alla settima arte con “Il cinema ritrovato– tra emigrazioni e ritorni”, una serie di appuntamenti che profumano di riscoperta, antiquariato, di pionierierismo.
Dal 1 luglio al 20 agosto il Palazzo di Fraternita ospita un singolare percorso espositivo che racconta la vita di Francesco (Frank) Bernasconi e che, grazie al Comune di Arezzo, mette in mostra alcune macchine per proiettare i film muti che si pensava non esistessero più.
Una storia ricostruita da Fausto Casi, direttore del museo dei Mezzi di Comunicazione di Arezzo che parte da una scoperta sensazionale: Casi ritrova una macchina per proiettare i film datata al 1903 e una macchina da teatro di qualche anno dopo. Le fa restaurare e le mette in funzione.
Si ritrovano anche un baule con accessori di ricambio per la macchina, proiettili a salve utilizzati per sparare durante le proiezioni nelle scene che richiedono effetti speciali, varie pellicole di film muti databili negli anni che vanno dal 1900 al 1933 ancora da studiare, vetrini con titoli di film e curiosi biglietti di ingresso sia americani che italiani.
Sono materiali appartenenti a Francesco Bernasconi, vero pioniere del cinema muto.
Nella sede espositiva vengono riproposti alcuni film muti di autori quali Reynold, Lumiere e altri ancora tratti dalle pellicole di proprietà di Bernasconi.
Ma non finisce qui: dal 6 al 9 luglio Piazza Grande si trasforma in un grande cinema all’aperto per ospitare “Cinema in piazza”, una mini rassegna-evento.
Il 6 luglio la piazza tornerà ai primi anni del ‘900 con una proiezione di cinema muto che verrà realizzata proprio come si faceva allora: due bauli con tutto il necessario per dare vita alla proiezione si apriranno davanti al pubblico e verrà allestita l’attrezzatura per la visione dei film muti. La stupenda macchina da proiezione Pathè del 1903 tornerà ad illuminare occhi e cuori degli spettatori proiettando inedite immagini mute dell’archivio Bernasconi che verranno accompagnate da musiche eseguite live da docenti e allievi del Liceo Musicale Francesco Petrarca di Arezzo.
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Il 26, 27 e 28 maggio arriva a Rho (MI) in Piazza Visconti, la nuova tendenza di sposare l’eccellenza del cibo con la convivialità urbana, lo Street Food. Tre giorni dedicati alla musica e alla scoperta del cibo di strada di ultima generazione. Oltre 20 food truck veri e propri ristoranti su ruota che offrono cucina gourmet alla portata di tutti. Un evento a cura di Chocolat Pubblicità, realizzato in collaborazione con il Comune di Rho.
Contemporaneamente nel parcheggio tra via Meda e corso Garibaldi, ritorna Lasciamo il Segno con la 5^ edizione speciale 2017, che propone la sistemazione dei muri dipinti nell'ultima edizione 2016, ma danneggiati a poche ore dalla loro realizzazione. A differenza delle scorse edizioni, dove ogni artista si esprimeva al 100% con il proprio stile, questa volta sarà realizzata un'opera unica fatta da più artisti, un omaggio alla città di Rho, un racconto con personaggi, luoghi e immagini della storia rhodense. Gli artisti lavoreranno dal vivo realizzando la propria parte del progetto sul muro di via Meda – corso Garibaldi. Inoltre da sabato 10 giugno a domenica 2 luglio, presso la Galleria d’arte Quadrifoglio, si terrà la mostra con l’esposizione delle opere degli artisti selezionati e partecipanti alla 5^ edizione.
“La presenza di Urban Street Food Festival risponde al nostro obiettivo strategico dell’abitare sempre di più lo spazio pubblico. – sostiene Sabina Tavecchia, Assessore al Piano Strategico, Commercio, turismo e attività produttive - Attraverso i due progetti Street Art e Street Food la città trova dinamicità e offre ai cittadini la gioia della convivialità e della condivisione. Urban Street Food Festival è rivolto a un pubblico eterogeneo, dove ogni fascia di età potrà trovare una risposta alle proprie passioni culinarie e musicali. E’ importante che le persone sentano il desiderio di uscire e con queste iniziative Rho si allinea alla tendenza di Milano e delle grandi città. Il benessere e la qualità della vita fanno adesso scegliere di vivere in una città piuttosto che un’altra. Vorremmo segnare una rotta da percorrere che vada verso questa direzione di agio nel vivere gli spazi pubblici e che attragga le persone in arrivo con il post EXPO.”
Ritornando alla novità di quest’anno, Urban Street Food Festival è un progetto che coniuga ricerca, innovazione e design, nel cibo innanzi tutto, ma anche nei truck e nella musica. Live performance con i migliori interpreti jazz indipendenti della scena nazionale e internazionale che suoneranno dal vivo creando atmosfere magiche con tromba, sax, violino e percussioni. Dj e musicisti si alterneranno sul tetto dell’Airstream con inimitabili performance, mixando diversi stili e proponendo Dj-set caratterizzati da mix esplosivi di sonorità ricercate all’insegna della qualità. I migliori food truck su ruota, altissima qualità del cibo e delle materie prime utilizzate, ottimo rapporto qualità/prezzo della proposta gastronomica ma soprattutto tanto divertimento, sono gli ingredienti di questa prima attesissima edizione di Urban Street Food Festival.
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Il 26, 27 e 28 maggio arriva a Rho (MI) in Piazza Visconti, la nuova tendenza di sposare l’eccellenza del cibo con la convivialità urbana, lo Street Food. Tre giorni dedicati alla musica e alla scoperta del cibo di strada di ultima generazione. Oltre 20 food truck veri e propri ristoranti su ruota che offrono cucina gourmet alla portata di tutti. Un evento a cura di Chocolat Pubblicità, realizzato in collaborazione con il Comune di Rho.
Contemporaneamente nel parcheggio tra via Meda e corso Garibaldi, ritorna Lasciamo il Segno con la 5^ edizione speciale 2017, che propone la sistemazione dei muri dipinti nell'ultima edizione 2016, ma danneggiati a poche ore dalla loro realizzazione. A differenza delle scorse edizioni, dove ogni artista si esprimeva al 100% con il proprio stile, questa volta sarà realizzata un'opera unica fatta da più artisti, un omaggio alla città di Rho, un racconto con personaggi, luoghi e immagini della storia rhodense. Gli artisti lavoreranno dal vivo realizzando la propria parte del progetto sul muro di via Meda – corso Garibaldi. Inoltre da sabato 10 giugno a domenica 2 luglio, presso la Galleria d’arte Quadrifoglio, si terrà la mostra con l’esposizione delle opere degli artisti selezionati e partecipanti alla 5^ edizione.
“La presenza di Urban Street Food Festival risponde al nostro obiettivo strategico dell’abitare sempre di più lo spazio pubblico. – sostiene Sabina Tavecchia, Assessore al Piano Strategico, Commercio, turismo e attività produttive - Attraverso i due progetti Street Art e Street Food la città trova dinamicità e offre ai cittadini la gioia della convivialità e della condivisione. Urban Street Food Festival è rivolto a un pubblico eterogeneo, dove ogni fascia di età potrà trovare una risposta alle proprie passioni culinarie e musicali. E’ importante che le persone sentano il desiderio di uscire e con queste iniziative Rho si allinea alla tendenza di Milano e delle grandi città. Il benessere e la qualità della vita fanno adesso scegliere di vivere in una città piuttosto che un’altra. Vorremmo segnare una rotta da percorrere che vada verso questa direzione di agio nel vivere gli spazi pubblici e che attragga le persone in arrivo con il post EXPO.”
Ritornando alla novità di quest’anno, Urban Street Food Festival è un progetto che coniuga ricerca, innovazione e design, nel cibo innanzi tutto, ma anche nei truck e nella musica. Live performance con i migliori interpreti jazz indipendenti della scena nazionale e internazionale che suoneranno dal vivo creando atmosfere magiche con tromba, sax, violino e percussioni. Dj e musicisti si alterneranno sul tetto dell’Airstream con inimitabili performance, mixando diversi stili e proponendo Dj-set caratterizzati da mix esplosivi di sonorità ricercate all’insegna della qualità. I migliori food truck su ruota, altissima qualità del cibo e delle materie prime utilizzate, ottimo rapporto qualità/prezzo della proposta gastronomica ma soprattutto tanto divertimento, sono gli ingredienti di questa prima attesissima edizione di Urban Street Food Festival.
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