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Sul cammino delle buone idee
Il 14 e 15 ottobre 2023 ritorna la Giornata Nazionale del Camminare: organizzata da Feder Trek per riscoprire l’Italia a passo d’uomo propone percorsi sostenibili e nuova sensibilità nel viaggio
“Se cercate idee creative, andate a piedi”. Lo pensava il clinico Raymond I. Myers e non si può che dargli ragione: questa è la cura giusta per la creatività e il rinnovamento interiore. Camminare è come vedere due volte, guardare il mondo alla velocità del respiro, ognuno al suo passo. Ci sono cammini in piano per squadernare con ritmo i propri pensieri, mettendo ordine alle proprie idee. Ci sono cammini in discesa che portano con più rapidità a dar forma a nuovi progetti, ma prima o poi si compiono a ritroso: e allora ecco quella salita, quella fatica necessaria che non deve spaventare perché è proprio li, quando si inanellano un passo dopo l’altro verso l’alto, che tutto all’improvviso si fa più lento, ma anche più chiaro.
Per celebrare il cammino, che sia lento o veloce, irto o facile, Feder Trek – Escursionismo ed Ambiente ha istituito la Giornata Nazionale del Camminare. Un gesto semplice e naturale, per crescere, anche in responsabilità e sostenibilità, nelle nostre scelte di viaggio. L’appuntamento quest’anno è doppio, sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023. Per unire la bellezza del cammino con il piacere di una vacanza in esplorazione, ci sono località e strutture specializzate in escursioni e trekking.
Dove incantevoli sentieri di montagna aspettano solo di essere percorsi: c’è Castel Maurn, dimora storica esclusiva tra la Val Pusteria e la Val Badia, a Palù, frazione di San Lorenzo di Sebato (BZ). Tantissimi i percorsi fra Plan de Corones, con i suoi musei d’alta quota; c’è il Paradiso per gli escursionisti, l'Excelsior Dolomites Life Resort di San Viglio di Marebbe (BZ) dedica un ricco programma di trekking agli amanti delle camminate immersi fra le Dolomiti, patrimonio Unesco, con consigli personalizzati e servizi dedicati per apprezzare al meglio l’autunno, la vera primavera dei colori fra boschi e crode petrose. Il resort fa parte del prestigioso Wanderhotels, che raduna i migliori hotel per escursioni delle Alpi, ed organizza 6 tour guidati a settimana, accompagnati dagli appassionati proprietari, Werner e Tamara Call, oppure dalle guide specializzate. L’hotel mette a disposizione anche zaini e bastoncini a noleggio, mappe escursionistiche, tour digitali, bus escursionistico e la HolidayPass per prendere gratuitamente il bus navetta.
Tel. 0474 501036, www.myexcelsior.com
In Val d’Ega (BZ) con lo sguardo alle linee frastagliate di Latemar e Catinaccio, ci sono circa 530 km di sentieri che si snodano nell’abbraccio delle Dolomiti. Ci sono sentieri per tutti i gusti e tutti i passi, mentre molti rifugi e malghe allungano la loro stagione, offrendo soste gustose anche in autunno.
Tel. 0471 619500, www.valdega.com
I viaggiatori più romantici trovano a Vipiteno (BZ) il Romantik Hotel Stafler, albergo storico da cui partire per esplorare i monti della Valle Isarco ed in particolare il Monte Cavallo con i suoi variegati cammini, che giungono fino a quota 2.189. L’hotel organizza trekking guidati o e fornisce consigli per cammini in autonomia.
Tel. 0472771136, www.romantikhotels.com
L’Emilia è la terra dello Slow Mix: ha grandi cammini da offrire ai suoi viaggiatori: ci sono la Via Francigena e la Via degli Abati, la Via di Linari e la Via Matildica del Volto Santo. Sono tutti percorsi che attraversano il territorio delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, itinerari, lontani dal turismo convenzionale, conducono a borghi, castelli e gioielli naturalistici, dove fare soste golose. Seguendo Visit Emilia – www.visitemilia.com – si scoprono quelli meno battuti, ma sorprendenti: il tour tra i borghi del Parco dei Cento Laghi (PR), per esempio, parte da Corniglio e giunge a Roccaferrata Superiore, con la sorgente sulfurea; il cammino della Val Manubiola (PR) e i sentieri della Val Taro, accompagnano anche lungo la Strada del Fungo Porcino, perfetta per la stagione. Ed ancora, nella Valle Tribolata (PC), ci sono rocce di origine vulcanica sottomarina da ammirare, oppure gli itinerari tra gli antichi mulini e i vigneti dei Colli Piacentini in Val Tidone (PC); i tracciati che portano alla cima del Monte Cusna (RE); l’immersione nelle meraviglie naturalistiche della Val Tassobio (RE), dove, in circa 100 Km2 di territorio nell’Appennino Tosco-Emiliano, diverse colture convivono con boschi, cascate e improvvisi lampi panoramici.
www.visitemilia.com
Come sospeso nel tempo e al centro di un percorso lento fra natura, storia e arte, il Relais Borgo Campello (PG), tra Assisi e Spoleto, è un albergo diffuso per gli amanti delle camminate tra boschi e ulivi. Da qui partono gli itinerari di Natural Slow Life per scoprire la natura umbra, partecipando ad attività esperienziali dal natural bathing, camminate e corse all’aria aperta, escursioni su sentieri tracciati, meditazione guidata, passeggiate panoramiche e molto altro. Tra le esperienze da fare, anche la visita alla Sacra Foresta di Monteluco e al Convento di San Francesco del 1218.
Tel. 3204549321, https://www.borgocampello.com/it/.
Dove l’Appennino molisano abbraccia quello abruzzese, l’albergo diffuso Borgotufi di Castel del Giudice (IS) è fulcro di turismo esperienziale, soprattutto a piedi. La guida del borgo conduce i viaggiatori lungo le Vie dei Sensi, i sentieri che da Borgotufi si inoltrano tra i meleti Melise con il Giardino delle Mele Antiche e il birrificio agricolo, con tappe nelle aziende agricole del territorio per fare esperienza dell’origine del cibo. Altre escursioni guidate attraversano i boschi fino alle sorgenti dell’Acqua Zolfa, oppure al fiume Molinaro, ideale per praticare forest bathing e poi sul fiume Sangro, dove praticare rafting e canoa. A piedi a seguito del poeta contadino del paese e delle sue asine Rosina e Giulia si partecipa ad una passeggiata poetico-rurale.
Tel. 0865946820, www.borgotufi.it
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I corsi, realizzati dalla Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile in collaborazione con Costa, sono dedicati alla formazione delle figure professionali di Cuoco di Bordo e Multimedia Technician. Grazie al sostegno della Regione Liguria, saranno totalmente gratuiti
L’Accademia Italiana della Marina Mercantile, in collaborazione con la compagnia italiana, ha aperto due nuovi corsi ITS, dedicati rispettivamente alla formazione delle figure professionali di Cuoco di Bordo e Multimedia Technician (i professionisti che gestiscono le infrastrutture tecniche dell’intrattenimento di bordo). Grazie al sostegno della Regione Liguria, i corsi saranno totalmente gratuiti per gli iscritti.
I posti disponibili sono in tutto 44, di cui 22 per i Cuochi di Bordo e 22 per i Multimedia Technician. Entrambi i corsi hanno durata biennale, suddivisi tra una parte didattica in aula, che si svolgerà presso il centro di formazione di Villa Figoli des Geneys ad Arenzano, ed una di stage a bordo delle navi Costa.
Costa Crociere si impegna ad assumere almeno il 70% degli allievi che completeranno i percorsi formativi con esito positivo. Dal 2017 ad oggi, i corsi ITS realizzati in Liguria con la collaborazione di Costa sono stati in tutto 5, ed hanno fatto registrare una percentuale di assunzione del 93% circa, ben al di sopra della soglia minima garantita.
La scadenza dei bandi è prevista il 6 ottobre per l’ITS Multimedia Technician, e il 12 ottobre per l’ITS Cuoco di bordo. Le domande di iscrizione e le scheda informativa dei corsi, con i contenuti e le modalità di selezione, sono disponibili sui siti web www.accademiamarinamercantile.it e https://career.costacrociere.it/academy/. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile contattando i numeri 010 8998424 /010 8998411 oppure tramite e-mail all’indirizzo:
I due corsi ITS sono aperti a cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 35 anni, in possesso di una buona conoscenza della lingua italiana e della lingua inglese.
Inoltre, per l’ITS Cuoco di bordo è necessario il diploma di scuola secondaria superiore di secondo grado conseguito presso Istituti Professionali di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, indirizzo settore cucina. In alternativa, è accettato anche il diploma di scuola secondaria superiore di secondo grado, con l’aggiunta di almeno 6 mesi di esperienza lavorativa, anche non continuativi, e/o corsi di formazione o stage nel settore cucina; oppure il diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, insieme a un certificato di specializzazione tecnica superiore conseguito tramite corsi di istruzione e formazione tecnica superiore della durata di almeno 800 ore, e almeno 6 mesi di esperienza lavorativa, anche non continuativi, e/o corsi di formazione o stage nel settore cucina.
Per l’ITS Multimedia Technician è richiesto il diploma di scuola secondaria superiore di secondo grado, o in alternativa il diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, insieme a un certificato di specializzazione tecnica superiore conseguito tramite corsi di istruzione e formazione tecnica superiore della durata di almeno 800 ore.
Oltre ai due nuovi corsi ITS, rimangono aperte sino al 28 settembre le iscrizioni al corso breve, di 448 ore, anch’esso gratuito, dedicato alla formazione di animatori per ragazzi e bambini, che lavoreranno a bordo delle navi Costa. I posti disponibili sono in tutto 15 e la sede del corso è Genova. Ulteriori informazioni disponibili su www.accademiamarinamercantile.it e https://career.costacrociere.it/academy/.
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Premio Nazionale "Ambasciatore del Turismo" conferito all'Astoria Palace di Palermo il 17 dicembre u.s al giornalista Giacomo Glaviano dall'Accademia degli Studi Turistici e Manageriali, consegnato dal presidente Giuseppe Riticella "per significativi meriti professionali, l'impegno profuso e il raggiungimento di specifici obiettivi operativi conseguiti nel settore turistico alberghiero".
Si tratta della prima edizione del premio “Excellence Award to Hospitality and Hotel Professionals 2022”, ideato e organizzato da C.S.T.M. Accademia degli Studi Turistici e Manageriali,dedicato alle eccellenze nel settore dell’ospitalità e la promozione turistico alberghiera, con una concezione maggiormente sfaccettata per valorizzare e gratificare al meglio l’impegno dei professionisti del settore turismo.
E’ un forum permanente che si svolgerà ogni triennio - "per assegnare il prestigioso riconoscimento ai professionisti del comparto turistico alberghiero e della promozione dell’offerta turistica italiana distintisi per impegno, capacità professionale, aggiornamento e innovazione – sottolinea Giuseppe Riticella, presidente del C.S.T.M. – una occasione imperdibile per incontrarsi, conoscersi, condividere esperienze professionali e confrontarsi sulle strategie più efficaci per migliorare il proprio lavoro con esperti tra le più innovative imprese alberghiere associate su tutto il territorio nazionale".
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ViviAMOnteroni Speciale Feste
Musica, arte, solidarietà
Diciannove eventi concentrati in appena tre settimane: musica, arte, spettacolo, divertimento e solidarietà. Entra nel vivo il ricco cartellone programmato dall’Amministrazione comunale di Monteroni,in provincia di Lecce, guidata dalla sindaca Mariolina Pizzuto e organizzato dall’assessora alla cultura Ramona Visconti.
Gran parte degli eventi si svolgeranno nel magnifico ed elegantissimo Salone delle Feste del Palazzo Baronale, uno dei più ricercati e maestosi del Salento, che risplenderà in tutta la sua bellezza. E tantissimi appuntamenti saranno multipli: si susseguiranno la stessa sera uno dopo l’altro.
“Anche quest’anno - dichiara il sindaco Mariolina Pizzuto - abbiamo coinvolto scuole, associazioni, parrocchie per organizzare un calendario quanto mai ricco di eventi che spaziano dai concerti agli spettacoli di danza, dalla tradizionale accensione delle luminarie alla Casa della Befana. Abbiamo tutti bisogno di rinnovare la speranza e accendere la solidarietà”.
Il primo evento multiplo è stato il Mercatino dell’Artigianato e il Villaggio di Natale, conclusosi domenica 11 dcembre con ospiti d’eccezione e spettacoli a sorpresa. Tantissimi bambini e bambine, guidate dalle loro associazioni sportive si sono alternati per gli auguri e per lasciare la loro letterina con la descrizione dei regali.
In contemporanea è stata inaugurata la mostra del maestro Antonio Pignatelli, artista poliedrico, apprezzato in tutto il mondo, le cui opere saranno esposte sino all’8 gennaio nel Palazzo Baronale, tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20 (nei giorni festivi anche la mattina).
L’appuntamento del 13 dicembre ha visto l’accensione delle luminarie create dai bambini della scuola primaria, in piazza Falconieri, allietate dalla musica della Street Band con tanti dolci per tutti a cura dell’Amministrazione comunale. A seguire, l’Inagurazione della Natività a cura della Parrocchia Maria Santissima Assunta.
Monteroni va anche quest’anno controcorrente e, mentre tutti gli altri paesi, allestiscono il Villaggio di Babbo Natale, la cittadina punta al recupero della tradizione tipicamente italiana, scommettendo sulla Befana. Al via anche quest’anno, con un programma molto ricco e dettagliato, che sarà annunciato in una conferenza stampa il 28 dicembre, il Villaggio della Befana a ridosso tra il 5 e del 6 gennaio.
Chi dice Natale, dice musica. Imperdibili i concerti: il 18 dicembre alle 18 nel Palazzo Baronale, ecco Sinfonie Sotto l’Albero, dell’Orchestra di fiati “M. Rocco Quarta”, il 20 alle 19.30, sempre nel Palazzo Baronale, si esibirà la Fanfara dell’Aeronautica militare al termine di un Premio Studio letterario “In volo verso il futuro”, organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Associazione Aeronautica Militare. Il 7 gennaio, nel Palazzo Baronale, previsto il concerto EpifaNote a cura dell’Amministrazione comunale e dell’Associazione musicale parrocchiale Maria Santissima Ausiliatrice.
Il 22 dicembre è atteso Nando Popu, il noto cantante dei Sud Sound System, che presenterà il suo ultimo libro Li Menati, preceduto da un’esposizione di Street art e uno spettacolo di Break dance e Open Mic.
“Note per una Stella” è il titolo dell’evento che, curato dall’Associazione Alessia Pallara e Fidapa, punta a sostenere la ricerca oncoematologica e che si svolgerà il 23 dicembre alle 18 nel Palazzo Baronale.
Non mancheranno momenti ludici con la prima tombolata organizzata nel Salone del Palazzo Baronale a cura dell’Amministrazione comunale e dell’Associazione Helios, il 28 dicembre dalle 19 alle 23 nel Salone delle Feste del Palazzo Ducale, che risplende in tutta la sua bellezza.
Di seguito il calendario dettagliato:
Sabato 10 dicembre ore 17.00, Palazzo Baronale
Inaugurazione del Villaggio di Natale a cura dell’Amministrazione comunale
e del Mercatino dell’Artigianato, a cura dell’Associazione “Da bruco a farfalla”.
Il mercatino e il Villaggio resteranno aperto anche domenica 11 dalle 10.00 alle 13 e dalle 17 alle 21
Alle 20 di domenica 11, chiusura del Villaggio di Natale e spettacolo a sorpresa a cura dell’Associazione OdV IR
Tantissime associazioni sportive, poi, visiteranno il villaggio con i bambini che lasceranno una letterina per avere i doni sognati. E’ atteso un ospite speciale e a sorpresa.
Sabato 10 alle 17.00 nel Palazzo Baronale sarà inaugurata la Mostra dell’Artista Antonio Pignatelli, che, curata da Silvia Cazzato e Remo Coppola, resterà aperta sino all’8 gennaio dalle 17 alle 20 e nei festivi anche al mattino dalle 10 alle 13.00.
Martedì 13 dicembre, piazza Falconieri ore 18.30
Accensione delle luminarie e premiazione del concorso “Illuminiamo il Natale”, Street Band con tanti dolci in dono a cura dell’Amministrazione comunale
Inaugurazione della Natività a cura della Parrocchia Maria Santissima Assunta, in piazza Falconieri
15 dicembre, Palazzo Baronale, ore 16.00 – 20.00
Concerto di Natale a cura dell’Istituto comprensivo ad indirizzo musicale di Monteroni-Arnesano “Vittorio Bodini”
16 dicembre, Palazzo Baronale ore 8.30
Convegno e Giornata di Studio su “Medicina e violenza di genere”.
Evento accreditato ECM a cura dell’Associazione CNAI SALENTUM
Sabato 17 dicembre, Palazzo Baronale ore 10.00
Letture natalizie con i bambini dai 5 ai 10 anni
A cura dell’Associazione Fidapa in collaborazione con il Circolo LAAV
Domenica 18 dicembre,
ore 15.00, piazza don Edmondo Adamantino,
Mercatino e sorprese per gradi e bambini a cura della Parrocchia Sacro Cuore
Ore 18.00, Palazzo baronale
Sinfonie sotto l’Albero
Concerto dell’Orchestra di fiati “M.Rocco Quarta”
A cura dell’amministrazione comunale
Lunedì 19 dicembre 2022
Ore 20.00 Palazzo Baronale
“Un’anima sola. La Bella e la Bestia”
Spettacolo di danza a cura del Centro Danza Accademico di Alessandra Semeraro
Martedì 20 dicembre
Ore 19.30 Palazzo Baronale
Premio di Studio, In volo verso il futuro
E Concerto natalizio a cura della Fanfara dell’Aeronautica militare
A cura dell’Amministrazione comunale con la collaborazione dell’Associazione Aeronautica di Monteroni di Lecce
Mercoledì 21 dicembre 2022, Palazzo Baronale
Ore 17.00, scuola primaria
Ore 18.30, scuola secondaria
Festa di Natale, Canti e Poesie
A cura dell’Istituto comprensivo Primo Polo
“S. Colonna”
Giovedì 22 dicembre, area Palazzo Baronale
Ore 17.00 Putea delle arti a Palazzo
Esposizione Street Art
Ore 18.00 Presentazione del libro
Li Menati di Nando Popu
Ore 19.00 Break Dance e Open Mic
A cura dell’Associazione culturale Putea
Venerdì 23 dicembre 2022
Ore 18.00 Palazzo Baronale
Premio alla ricerca oncoematologica
A cura dell’Associazione Alessia Pallara e Fidapa
Lunedì 26 dicembre, Palazzo Baronale
Ore 17.30 Torneo di Burraco
A cura dell’Associazione Kepos Eventi
Martedì 27 dicembre, palazzo Baronale
Ore 18.00, Suoni di magia sotto l’albero
A cura dell’Associazione di danza Ned di Giusi Giancane
Mercoledì 28 dicembre, Sala Consiliare
Ore 10.30 Conferenza stampa di presentazione della Casa della Befana
A cura dell’Amministrazione comunale e dell’Associazione Casa della Befana
Ore 19.30, Palazzo Baronale
Prima Tombolata di Natale
A cura dell’Amministrazione comunale e Associazione Helios
Giovedì 29 dicembre, Palazzo baronale
Convegno – dibattito Il duro Cotogno della Cupa
A cura dell’Amministrazione comunale, della Pro Loco Monteroni e Gal Valle della Cupa
Martedì 3 gennaio, Palazzo Baronale
Ore 19.00 Spettacolo reading
“Un viaggio chiamato amore”
Teatralizzazione di coppie artistiche storiche attraverso l’arte del Kamishibai
A cura dell’Amministrazione comunale e di Paola Bisconti
Giovedì 5 gennaio, piazza Falconieri
Ore 19.00 - Inaugurazione e visita della Casa della Befana
A cura dell’Amministrazione comunale e Associazione Casa della Befana;
Venerdì 6 gennaio, piazza Falconieri
Ore 11.30 Apertura e visita della Casa della Befana
Seconda edizione del Palio della Befana
Ore 17.00 Premio della solidarietà
Ore 19.30 Concerto
A cura dell’Amministrazione comunale e dell’Associazione Casa della Befana
Sabato 7 gennaio, palazzo Baronale
Ore 20.00: EpifaNote
Concerto a cura dell’Amministrazione comunale e dell’Associazione parrocchiale Maria Santissima Ausiliatrice
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CARTE IN DIMORA:SABATO 8 OTTOBRE
IN PIEMONTE SARANNO SETTE GLI ARCHIVI APERTI
L’iniziativa affianca “Domeniche di Carta”istituita dal Ministero della Cultura
Sabato 8 ottobre momenti di vicende pubbliche e private di famiglie e personalità che hanno contribuito a tessere la storia, l’economia e l’imprenditoria del Piemonte e d’Italia, rivivranno negli archivi di alcune dimore storiche del Piemonte aderenti all’ADSI - Associazione Dimore Storiche Italiane. L’Associazione, in collaborazione con la Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura e con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, inaugura infatti “Carte in dimora. Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro”, iniziativa che ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Cultura e si propone come un insolito prologo a “Domeniche di carta”, promossa da diversi anni dal Ministero della Cultura, che il 9 ottobre vedrà l’apertura di Biblioteche pubbliche ed Archivi di Stato.
In tutta Italia “Carte in dimora” aprirà le porte di oltre 80 archivi storici privati situati in castelli, rocche, e ville visitabili, permettendo così un viaggio nella storia del nostro Paese attraverso luoghi ricchi di preziose tracce del nostro passato. Guidati da proprietari delle dimore storiche e archivisti, i visitatori potranno vedere da vicino esemplari rari e di pregio di libri, carte, carteggi e manoscritti, ascoltando la storia dei palazzi che li custodiscono e delle raccolte librarie, in molti casi ricche di collezioni bibliografiche antiche.
La sezione Piemonte e Valle d’Aosta partecipa a questa prima edizione di Carte in dimora con sette soci che – in sei sedi – aprono al pubblico archivi differenti tra di loro, ma complementari e rappresentativi per ricomporre episodi del nostro passato.
In Provincia di Alessandria:
A Novi Ligure l’antica azienda agricola Tenuta La Marchesa, rarissimo esempio di una dimora intatta che ha conservato i 76 ettari di proprietà che la circondavano nel XVIII sec, consentirà di esaminare i documenti d’archivio relativi alla Villa del XVIII secolo e alla foresteria del XVI secolo.
La visita durerà 30 minuti e riguarderà l'antica limonaia, la Cappella della Villa e la cantina del XVIII secolo, con visita alla tenuta agricola.
Ingresso gratuito per la sola visita di limonaia, cappella, cantina e tenuta.(A pagamento per le esperienze riportate sul sito www.tenutalamarchesa.it/esperienze/)
Orario di apertura- Sabato 8 ottobre, ore 9,30-18,00 orario continuato
Prenotazioni- Prenotazione facoltativa per la sola visita (obbligatoria per le eventuali esperienze)
Indirizzo Via Gavi, 87 - Novi Ligure - www.tenutalamarchesa.it
A Piovera i Calvi di Bergolo accolgono i visitatori al Castello di Piovera - La visita durerà circa 1h, verrà mostrata la biblioteca con la raccolta completa di varie riviste illustrate pubblicate tra il 1840 e il 1960: London News, Le Monde, l'Illustation, Zeitung e la Domenica del Corriere. Poi vi sarà la visita ad una sala dedicata alla Bibbia di Salvator Dalì edita da Rizzoli. Infine l'Enciclopedia originale del 1751 di Diderot e d'Alembert. Nelle sale dedicate all’azienda agricola, saranno visibile eccezionalmente le pagine dei documenti relativi all’antico “Tenimento” agricolo dei Balbi da poco scoperti: lettere, registri, libri mastri, diari, spese portati alla luce da un meticoloso lavoro di ricerca, insieme a carte private della famiglia riguardanti matrimoni o acquisti personali.
Indirizzo: Via Balbi, 2/4 15040 Piovera - Ingresso € 12/persona comprensivo della visita guidata da parte dei proprietari. Orario di apertura- Sabato 8 ottobre, ore 14.30-18
Nel Biellese partecipano alla giornata:
A Pollone la Famiglia Piacenza, una della più antiche famiglie imprenditrici nel campo delle fibre nobili, accoglie i visitatori in una affascinante sala della villa che si affaccia su uno dei più bei giardini del biellese, raramente aperto al pubblico, che sarà possibile scoprire guidati da Guido Piacenza, noto esperto di botanica. L’archivio custodisce sia carte legate alla storia del lanificio che documenti delle esplorazioni geografiche dei membri della famiglia
Le visite, della durata di 1 ora con la presenza dei proprietari, riguardano l’archivio (il cui riordino è iniziato nel 1982) costituito dal Fondo Lanificio Fratelli Piacenza, custode di documenti relativi all'attività del lanificio dalla prima metà del Settecento, e dal Fondo Famiglia Piacenza e di altri numerosi Fondi. Campioni tessili, riviste tecniche e relative alla moda, la fototeca, documenti e una raccolta di oggetti fanno rivivere la storia del lanificio, dai viaggi a Londra per acquistare lane pregiate all’asta, ai carteggi tra familiari e i clienti, sino all’arrivo dei primi telai meccanici. In esposizione anche carte sulle esplorazioni geografiche dei vari membri della famiglia, sulle grandi imprese alpinistiche, sulla botanica e sul parco della Burcina con la sua rara collezione di rododendri e con le sequoie piantate in occasione della promulgazione dello Statuto albertino.
Indirizzo: Via Caduti per la Patria, 55 - 13814 Pollone BI; www.fondazionefamigliapiacenza.org
Accesso gratuito. Gruppi di 12 persone
Orario di apertura: Sabato 8 ottobre, ore 10-13 e 14-18
Prenotazioni: tramite sistema di prenotazione sul sito ADSI: https://www.associazionedimorestoricheitaliane.it/evento-dimora/345271
A Biella Piazzo saranno esposti insieme gli archivi della Fondazione Sella e gli archivi Alberti La Marmora. I proprietari e gli archivisti accoglieranno i visitatori in una sala di Palazzo la Marmora in cui sarà allestita una raccolta di materiali archivistici e librari utili ad illustrare le diverse tipologie di documenti conservati.
Fondazione Sella, costituita nel 1860, è considerata uno dei più grandi e strutturati enti di conservazione archivistica a livello nazionale. Esporrà varie tipologie di documenti e immagini tratte dai fondi famigliari Sella, in particolare relativi a Quintino Sella (1827-1884), scienziato e statista, al fratello Giuseppe Venanzio (1823-1876), imprenditore, studioso di chimica, pioniere della fotografia (è suo il primo trattato italiano di fotografia che sarà esposto in questa occasione), e al Lanificio Maurizio Sella.
Gli Archivi Alberti La Marmora sono di grande rilevanza per tipologia ed origini geografiche. I visitatori potranno vedere una selezione di documenti originali provenienti dagli archivi di famiglia, che danno vita al racconto di storie e aneddoti tra “passato e futuro” e nel contempo sono un esempio di come è strutturato un archivio storico. Negli stessi giorni 7- 8- 9 ottobre a Palazzo La Marmora e Palazzo Ferrero si terrà la VI edizione di "Fatti ad Arte", la manifestazione sull'artigianato di alta qualità.
Indirizzo Corso del Piazzo 19, Biella; www.palazzolamarmora.com ; www.fondazionesella.org
Ingresso gratuito, visita libera senza necessità di prenotazione, accessibilità disabili.
Orario di apertura:Sabato 8 ottobre 10,30-13 e 15-19
N.B. Il Palazzo si trova in zona a traffico limitato pertanto i visitatori possono accedervi attraverso ascensore dal Parcheggio del Piazzo (accesso da via Mentegazzi)
In Provincia di Torino:
A Piossasco, Casa Lajolo, dimora storica nell’antico Borgo di San Vito, raccoglie l’archivio dei Conti Ambrosio di Chialamberto-Lajolo, famiglie che nel tempo raccolsero un cospicuo patrimonio terriero, di cui Piossasco costituiva il centro amministrativo. Accompagnati dagli archivisti si potranno scoprire antichi documenti e carteggi del periodo tra il XVI e il XIX secolo, come la corrispondenza di fine Settecento tra la contessa Maria Teresa Ambrosio di Chialamberto, nata Sclarandi Spada, e il figlio Domenico Simone Ambrosio conte di Chialamberto, dove la storia familiare e la grande storia si incontrano e si intrecciano.
Indirizzo: Via S. Vito, 23 - 10045 Piossasco TO: www.casalajolo.it
Biglietto- intero 8 €; Visita guidata dal curatore del giardino per gli esterni organizzata in gruppi in base agli orari di prenotazione.
Orario di apertura- Sabato 8 ottobre, ore 15-18 - Prenotazioni a
Al castello di Pralormo in occasione della Giornata Nazionale ADSI "Carte in Dimora", sarà possibile visitare gli interni della dimora e la Biblioteca. In particolare si accederà alla prima sezione della Biblioteca che si trova nella Sala del biliardo, con esposizione di documenti d’archivio, e oltre 7.000 volumi rari e preziosi dal 1700 al 1900, oggetti particolari e molte curiosità: dal Menu in cirillico di un invito dello Zar di San Pietroburgo del 1883; a un messale ornato di ametiste regalato da Re Vittorio Emanuele II; un documento del 1764 che attesta la concessione della cittadinanza onoraria a Vincenzo Sebastiano Beraudo di Pralormo emesso dalla Città di Carmagnola a titolo di ringraziamento per aver ottenuto da Re un finanziamento per modificare il percorso del fiume che, all’epoca, esondava due volte l’anno. E ancora inviti per balli a corte, cataloghi delle prima macchine fotografiche di fine ‘800; settimanali sulla moda a Parigi e sulla vita nelle corti europee; nonché fotografie delle Olimpiadi di Parigi del 1924 dove Emanuele Beraudo di Pralormo, padre dell’attuale proprietario del Castello, ottenne una medaglia di bronzo nello sport di equitazione.
In biblioteca sono invece raccolti volumi dal ‘500 ad oggi, collezionati da alcuni antenati particolarmente bibliofili. Un viaggio che porta fra l’altro alla scoperta di volumi di disegni di Galileo Galilei, trattati di botanica e medicina, erbari,una collezione di Atlanti, in particolare un grande formato del 1692 dedicato al ‘’Delfino di Francia’’disegnato da famoso geografo del Re Sanson; il Theatrum Sabaudiae voluto dal Re per pubblicizzare la bellezza e la vastità del Piemonte; album di viaggio in Olanda con vedute del XVIII secolo e12 volumi di viaggi dei Gesuiti in Oriente Molto interessanti la collezione di ricettari dal XVIII secolo e dei libri per bambini dal 1800 con accurate rilegature ed illustrazioni straordinarie.
Indirizzo - Via Umberto I, 26 - 10040 Pralormo TO; www.castellodipralormo.com
Visite guidate di 1 ora. Partenza visite ogni ora per massimo 20 persone alla volta.
Biglietto- Adulti: € 9,00 a persona / Bambini dai 4 ai 12 anni € 5,00
Prenotazioni- tramite email scrivendo a
Orario di apertura- Sabato 8 ottobre dalle 10 alle 18
Quella degli immobili storici è una rete unica, dall’immenso valore sociale, culturale ed economico che i proprietari si impegnano quotidianamente a custodire e a valorizzare. Le dimore storiche, infatti, costituiscono non solo un patrimonio turistico di rara bellezza ma anche il perno di una economia circolare per i borghi su cui si trovano. Il 54% di tali immobili si ubica, infatti, in piccoli comuni con una popolazione inferiore a 20.000 abitanti e, nel 26% dei casi, addirittura sotto i 5.000 residenti.
Carte in Dimora si inserisce nelle attività che ADSI promuove durante l’anno per sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che le dimore storiche ricoprono per il tessuto socio-economico e culturale del Paese. Non solo, il loro indotto genera un impatto positivo su moltissime filiere: da quella artigiana, in particolare del restauro, a quella del turismo, dalla convegnistica alla realizzazione di eventi, dal settore agricolo al mondo vitivinicolo.
Giacomo Di Thiene, Presidente ADSI: “Questa iniziativa racchiude in sé il vero significato del ruolo di proprietario di una dimora storica. Noi siamo orgogliosi custodi della storia e il nostro compito è valorizzarla e tramandarla alle future generazioni, illustrando il significato che può avere anche dal punto di vista occupazionale. Le dimore private di interesse storico sono pertanto una vera e propria filiera economica, stabilimenti produttivi culturali non delocalizzabili che generano un valore sociale ed un’economia indissolubilmente legata al territorio su cui insistono, alimentando diversi settori produttivi: restauro, cultura, agricoltura, turismo, eventi. Gli archivi e le biblioteche storici privati, con le loro carte, libri e manoscritti, rappresentano la testimonianza tangibile di come le dimore storiche siano un elemento fondamentale e imprescindibile del patrimonio culturale del nostro Paese, grazie anche alla loro presenza capillare e costante in ogni città, comune e borgo d’Italia di cui non solo ne rappresentano la storia, ma possono, e devono essere, perni dello sviluppo sostenibile dei territori che rappresentano, il loro futuro”.
Per informazioni e prenotazioni delle visite alle dimore prescelte consultare il sito www.associazionedimorestoricheitaliane.it/carte-in-dimora-2022/
La chiusura delle prenotazioni per tutta Italia è prevista per venerdì 7 alle ore 16:00.
Materiale fotografico e video sono disponibili per le redazioni. Per qualsiasi informazione è possibile contattare l’Ufficio Stampa ai recapiti sotto indicati
Associazione Nazionale Dimore Storiche
L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia. Nata nel 1977, l’Associazione conta attualmente circa 4500 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese. L’Associazione promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili, di valore storico-artistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori. Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le Istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.
www.adsi.it – www.associazionedimorestoricheitaliane.it
(Alcune ph.FBdiP)
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Una scommessa vinta, una grande festa popolare, gioiosa e all'insegna della pace, intorno al cibo buono, pulito e giusto
Terra Madre Salone del Gusto 2022 chiude ma il lavoro di Slow Food continua. Da martedì 28 settembre gli oltre 3.000 delegati arrivati da 130 Paesi, che per cinque giorni hanno portato a Torino uno spirito di festa, l’entusiasmo per essersi ritrovati in presenza quattro anni dopo l’ultima volta e il desiderio di cambiare il sistema alimentare, torneranno a casa. Rigenerati da un appuntamento che per Torino e l’intero Piemonte è storia, e rafforzati nella convinzione che il mondo possa essere salvato a tavola, con gusto.
«Per cinque giorni, a Terra Madre si è fatta politica: alimentare, economica, climatica, sociale» ha dichiarato la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini. «Terra Madre è una festa popolare, la dimostrazione che il cibo buono, pulito e giusto è un elemento di gioia e un ponte di pace tra i popoli. Ma questa edizione riafferma con forza la consapevolezza che la produzione alimentare è anche uno straordinario strumento di contrasto alla crisi climatica e alle ineguaglianze sociali».
La 14esima edizione di Terra Madre, organizzata da Città di Torino, Slow Food e Regione Piemonte, è stato un successo di pubblico. In cinque giorni, l’evento ha registrato oltre 350 mila passaggi di visitatori: un pubblico che ha accolto con entusiasmo la scelta di Parco Dora, dando ragione agli organizzatori che hanno voluto parlare di rigenerazione a partire dall’ex area industriale, oggetto di un processo di riqualificazione ancora in atto. L’esperienza acquisita in questa prima volta a Parco Dora rappresenta un prezioso bagaglio che consentirà di mettere a punto, in futuro, un evento ancor più rispondente alle esigenze di pubblico, espositori, partner e organizzatori.
«Ringrazio Slow Food per aver creduto alla scommessa di organizzare questa edizione a Parco Dora che non nasce con la vocazione di ospitare grandi eventi – ha commentato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo –. Come amministrazione, crediamo all'opportunità di rendere luoghi della città come questo capaci di ospitare manifestazioni importanti. Il bilancio di questi cinque giorni è più che positivo, ma come ogni prima edizione sarà preziosa per correggere quelle pochissime cose che possono essere migliorate: penso, ad esempio, agli allacci elettrici e agli scarichi, e alla segnaletica dei parcheggi».
«I giorni di Terra Madre sono rilevanti dal punto di vista culturale ed educativo – ha aggiunto Matteo Marnati, assessore all’Ambiente della Regione Piemonte –. Vedere così tanti giovani e studenti è importante perché qui non si promuove soltanto il cibo, ma un approccio sistemico a tutte le tematiche che ne derivano, come la crisi climatica che ci troviamo ad affrontare. Il nostro augurio è che la prossima edizione accolga un pubblico ancora più vasto e interessato».
«Sono stati giorni di crescita – ha affermato Marta Messa, segretaria generale di Slow Food – frutto dello scambio di esperienze, buone pratiche e idee. Le comunità arrivate a Terra Madre hanno raccontato la biodiversità del mondo, dimostrando che offre soluzioni immediate e sostenibili. Abbiamo incontrato tanti produttori e agricoltori che ci hanno detto che, prima di conoscere Slow Food avevano perso la speranza: grazie all’evento sono tornati a crederci».
Sono stati anche gli oltre 600 volontari che hanno permesso lo svolgimento dell’evento: 270 studentesse e studenti dei licei torinesi Cattaneo, Cottini e Lagrange impegnati come sentinelle ecologiche, 150 alunne e alunni del Gioberti e del Mazzarello che hanno accompagnato i delegati assistendoli anche nelle traduzioni, e oltre 100 ragazze e ragazzi dell’istituto alberghiero Colombatto che hanno messo a disposizione la loro esperienza nei Laboratori del Gusto e in molte altre aree di degustazione. Entusiasmante la grande partecipazione delle scolaresche, con oltre 1000 studentesse e studenti che hanno partecipato agli appuntamenti su prenotazione nel Giardino dell’Educazione, oltre a tutti gli altri che hanno seguito i percorsi a libera partecipazione.
Terra Madre ha messo al centro l’importanza del suolo: è lì, e non nelle stalle degli allevamenti industriali o nei laboratori dove si fa ingegneria genetica, che nasce il cibo vero.
La rigenerazione parte dall’invisibile, dai prati stabili che conservano la biodiversità naturale assicurata da decine di specie erbacee spontanee: a Terra Madre è stato presentato il progetto che mira a difenderli e ad aumentarne la superficie, promuovendo i prodotti lattiero-caseari ottenuti da animali allevati al pascolo. E all’allevamento è dedicato anche il documento di posizione di Slow Food, intitolato Oltre il benessere: gli animali d’allevamento meritano rispetto, che riafferma l’urgenza di modificare l’approccio tra uomo e animali, che non sono e non possono essere considerati semplici mezzi di produzione.
A Torino è stata lanciata anche la rete Slow Fiber, nata dall’incontro tra Slow Food e alcune aziende virtuose della filiera del tessile che vogliono rappresentare il cambiamento positivo attraverso un processo produttivo sostenibile, volto alla creazione di prodotti belli, sani, puliti, giusti e durevoli.
La rigenerazione, tema della manifestazione, è stata affrontata da diversi punti di vista. Due esempi per tutti: la rinascita delle terre alte, simboleggiata dal recupero e dalla valorizzazione dei boschi di castagni da parte della rete Castanicoltori, e l’importanza di riavvicinare le città, luogo del consumo, alle campagne, da dove arriva il cibo che portiamo in tavola, attraverso un ripensamento delle politiche alimentari urbane che coinvolga anche la ristorazione collettiva. E il contributo alle food policy secondo Slow Food è arrivato anche dalle amministrazioni comunali e dalle istituzioni presenti a tutti i livelli regionali, nazionali e internazionali.
Cibo significa solidarietà (come il sostegno della rete Slow Food alle comunità dell’Ucraina), integrazione e giustizia sociale, lavoro, diritti e naturalmente anche salute: se, da un lato, l’alimentazione è all'origine dell’insorgere di determinate patologie, dall’altra una dieta sana e uno stile di vita attivo rappresentano la prima forma di garanzia per una vita longeva e in salute. Particolarmente significativo e ricco di spunti di riflessione il calendario degli eventi organizzati all’interno dello spazio dedicato proprio al rapporto tra cibo e salute.
Per dare un futuro al cibo – The Food regenerAction continues
Il cibo è piacere: ma per continuare a goderne occorre modificare le abitudini alimentari di ciascuno di noi. Ecco quattro cose che tutti noi possiamo fare da subito, quattro modi per rigenerare le nostre abitudini alimentari:
non sprecare: un terzo del cibo prodotto viene buttato via, un fallimento epocale secondo Slow Food;
meno carne, più legumi: «l’eccedenza delle proteine animali nelle diete occidentali è fuori da ogni logica e ha conseguenze enormi sul clima e sulla salute», le parole di Carlo Petrini fondatore di Slow Food; a tavola, distinguiti! La biodiversità è buona e utile: scegli, ad esempio, le varietà ortofrutticole meno diffuse, i pani con farine di grani antichi, i formaggi a latte crudo;
segui la stagione: consumare gli alimenti locali, al momento giusto dell'anno e coltivati secondo princìpi agroecologici significa anche difendere la sovranità alimentare dei popoli.
Fare la differenza è possibile, anche individualmente: sul sito di Slow Food è disponibile il Regeneraction Toolkit , per scoprire concretamente che cosa ognuno può fare per combattere il sistema alimentare globale oggi dominante.
A garantire il successo della manifestazione il contributo di tutti i partner coinvolti che hanno apportato i propri contenuti e animato con i loro appuntamenti il programma: tra gli altri le regioni, tutte rappresentate nel Mercato degli espositori e con spazi di incontro e degustazione allestiti da quasi tutte le istituzioni regionali che hanno aderito al progetto di Terra Madre; i main partner Iren, Lavazza, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, QBA - Quality Beer Academy di Radeberger Gruppe, Reale Mutua, UniCredit; gli enti patrocinatori, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il Ministero per la Transizione Ecologica, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Anci e i sostenitori Consulta delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte e della Liguria, Fondazione Compagnia di Sanpaolo e Fondazione CRT. Un ringraziamento speciale va alla Camera di Commercio di Torino con cui, insieme all’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice) e all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, abbiamo messo in contatto oltre 100 buyer da più di 10 Paesi con i 700 espositori del Mercato.
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