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Dopo mesi di dibattito il Parlamento europeo il 1° marzo scorso ha votato una risoluzione con la quale impone alla Commissione europea di fissare la reintroduzione, almeno per i cittadini Usa, dell’obbligo di visto per l’ingresso in Europa. Per Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio, “si tratta di una follia, che l’Italia pagherebbe più cara di tutti i competitor europei sullo scenario turistico, qualunque siano i motivi politici o regolamentari che spingono l’Europarlamento ad andare in questa direzione”.
L’Italia è, infatti, diventata la prima destinazione fra i turisti extra-europei che visitano i Paesi dell’area Schengen (cinesi, giapponesi, australiani, americani, canadesi e brasiliani). Dati Istat alla mano, nel 2015 solo da Stati Uniti e Canada sono giunti in Italia più di 5 milioni di turisti che hanno trascorso nelle strutture ricettive del nostro Paese quasi 14 milioni di notti, oltre il 30% di tutti gli arrivi e presenze di origine intercontinentale.
“Proprio per questo motivo – sottolinea Patanè – è incomprensibile come, fino ad oggi, nessuno in Italia e in Europa abbia sollevato questa questione di cruciale delicatezza per l’economia turistica nazionale che rischia di costarci il 10% di tutti gli arrivi internazionali, per un ammontare calcolabile, per difetto, in oltre 5 miliardi di euro. Mi rivolgo – conclude – al ministro Dario Franceschini, perché intervenga con immediatezza, prontezza e tutta la determinazione di cui è capace nei confronti di chi può porre rimedio a questa incredibile disattenzione”.
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A Victoria, dal 31 marzo al 9 aprile torna il Melbourne Food and Wine Festival. L'annuale appuntamento con il gusto festeggia 25 anni e torna con un programma ricco di eventi. La capitale dello Stato del Victoria accoglie gli appasionati gastronauti e non solo. Partecipare al festival permetterrà di conoscere i migliori prodotturi locali dello stato. Tra gli eventi più curiosi, in ben 20 diverse località della campagna limitrofa a Melbourne verranno organizzati pranzi con le tavolate bianche più lunghe al mondo. Durante il festival vi saranno degustazioni di vino e prodotti locali, sommelier e chef delizieranno i palati di tutti gli ospiti! (SM)
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Le Isole di Tahiti sono da sempre considerate un angolo di paradiso nel quale vivere immersi nel massimo del relax e del comfort. Ma questi meravigliosi arcipelaghi che punteggiano l’Oceano Pacifico sono anche una destinazione ideale per i più desiderosi di esperienze uniche e attività divertenti e sempre nuove.
In particolare, la destinazione stupirà tutti gli amanti del mare con panorami dai colori mozzafiato e imperdibili attività acquatiche per salpare alla scoperta di suggestive spiagge che regalano ai visitatori una reale fuga dalla vita quotidiana e un genuino riconciliarsi con i ritmi della natura.
Una soluzione ideale per godersi questi incantevoli luoghi è quella della crociera giornaliera: partire la mattina presto e tornare la sera è un’ottima opzione per scoprire alcune bellezze raramente visitate dai turisti, senza rinunciare all’ambiente rilassante e accogliente dell’hotel a fine giornata. Oltre ad un’elettrizzante gita in barca a vela, in motoscafo o in catamarano, potete anche approfittare delle divertentissime attività di jetski, windsurf, parasailing, canoa, diving e snorkeling, oltre ad incontri ravvicinati con squali, mante e balene (a seconda della stagione). Imperdibile, un’escursione in laguna a bordo di una barca con fondo trasparente per ammirare le bellezze dei fondali.
Un valido esempio di escursione, è una visita all’isola di Tetiaroa, il cosiddetto “atollo degli uccelli”, che si trova a soli 40 chilometri da Tahiti ed è raggiungibile solo via mare, con circa due ore e mezza di navigazione. Oltre agli uccelli marini, qui vivono anche moltissime specie di pesci tropicali, protetti nella laguna interna abbracciata quasi completamente dalla barriera corallina. Appena sbarcati, è possibile approfittare di un programma da sogno che comprende una sessione disnorkeling, visita al santuario degli uccelli, picnic con i piedi a mollo nell’acqua e molto altro ancora.
Più comune, ma sicuramente non meno incantevole, un’escursione in laguna attorno a una delle isole, che consente di trascorrere una giornata tra le infinite sfumature degli atolli e nuotate rinfrescanti in un’acqua incontaminata ricca di pesci delle più varie specie.
In particolare, da luglio a novembre, è possibile scegliere fra molte delle crociere giornaliere che permettono di osservare balene e delfini mentre nuotano nelle acque cristalline de Le Isole di Tahiti, Infine, per i più golosi è anche prevista la possibilità di coccolarsi con una crociera culinaria, che comprende cena a bordo nel mezzo della laguna, con vista sul tramonto.
Alcune delle maggiori compagnie crocieristiche che operano nella destinazione offrono differenti itinerari tra gli arcipelaghi de Le Isole di Tahiti. Le attività proposte all’interno di alcuni di questi itinerari sono molto diversificate: è infatti possibile approfittare di una di queste crociere per passare una giornata sulla spiaggia ad abbronzarsi, per saperne di più sulla cultura di questi luoghi o per cimentarsi in camminate ed attività acquatiche adrenaliniche, oltre ad attività supplementari organizzate con la collaborazione di alcuni resort partner. Alcuni degli itinerari si spingono fino agliarcipelaghi più remoti e alle isole meno battute dai percorsi tradizionali.
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Misperceive è un invito ad alterare volontariamente il modo in cui percepiamo la realtà. Nasce da concetti astrusi quali l’effetto osservatore della fisica delle particelle e la filosofia processuale di buddismo e taoismo, ma anche dalla saggezza popolare del “la bellezza è nell’occhio di chi guarda”.
L’invito ad accettare l’auto-inganno permea tutti i lavori in mostra, senza che mai prenda forma fisica o direzione politica. I lavori sono tutti armoniosamente privi di contenuto salvo la loro stessa struttura e presenza: gli spettatori possono appropriarsi di qualsiasi idea che emerga (o non emerga) tra battute, rumore, errori e non-sense.
Tutti i lavori, compresa la performance di apertura con il musicista sperimentale Alessandro Gigli e fatta di improvvisazioni soniche, disfunzioni della retina, calligrafia accelerata e strato su strato di incomprensione, si basano sullo stesso postulato: se niente è come sembra, allora il distacco non è cinismo e l’ironia non è superficialità.
Attraverso una ricerca performativa, Girolamo Marri unisce la raccolta, produzione e alterazione di immagini, oggetti, suoni, testi e spazi, cercando nella sua pratica artistica di ritrarre e influenzare la realtà secondo l’assunto che l’umanità evolve grazie all’errore.
Il suo lavoro scanzonato e urticante consiste in conferenze che non cominciano mai, interviste silenziose dove non ci sono domande né risposte, mappe cognitive destinate ad essere costantemente aggiornate e istruzioni incomprensibili, installazioni effimere, show radiofonici notturni e ogni sorta di inquietante interazione con pubblico consapevole o inconsapevole.
I suoi lavori sono stati esposti in istituzioni pubbliche e private, tra cui firstsite, the Showroom e Matt’s Gallery nel Regno Unito, Zendai MOMA, Shanghai Gallery of Art e BANK in Cina, NASA Smart Project Space in Olanda e Pierogi Gallery negli USA.
Capo d’Arte è un’organizzazione no-profit italiana che promuove l’arta contemporanea. È stata fondata nel 2009 da Francesca Bonomo e Francesco Petrucci che ancora la dirigono. La mostra è stata realizzata grazie al generoso sostegno di ENEL, Krone e dell’Istituto Italiano di Cultura a Pretoria.
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Dallas – Big things happen here: la città di Dallas vuole decisamente tenere fede al suo claim effettuando grandi investimenti nella realizzazione di progetti che hanno portato e porteranno ad una rivitalizzazione della città. Molti di questi sono orientati a rendere Dallas una città più verde e amica dell’ambiente e nel prossimo futuro si prevede uno sviluppo continuo, così da fornire sempre maggiori ragioni ai visitatori per tornare.
Uno dei progetti, forse il più ambizioso, è il Trinity River Corridor.
Progettato per la riqualificazione del fiume Trinity, avrà scopi ambientali come la protezione da inondazioni e il ripristino della flora ambientale, ma anche scopi ricreativi.
Il progetto, una volta completato, si comporrà di varie aree distinte che formeranno un’unica opera d’arte a cielo aperto e sarà più di 10 volte la dimensione del Central Park di New York. Trinity River Corridor è destinato a diventare una nuova emozionante attrazione all’interno della città di Dallas per residenti e visitatori, interamente dedicata al relax.
Situato a solo 10 miglia a sud del centro di Dallas Trinity River Audubon Center è l’ingresso per la visita della Great Trinity Forest – la più grande foresta urbana degli Stati Uniti. TRAC offre a tutti l’opportunità di riconciliarsi con la natura. Ogni anno 25.000 bambini scoprono la natura e l’importanza della sua salvaguardia attraversando questa foresta in compagnia di esperti biologi. Trinity River Audubon Center è diventato un modello per l’educazione ambientale che affascina grandi e piccini.
Il primo parco del Texas attrezzato con percorsi sospesi dove potersi lanciare da un albero all’altro attaccati a delle corde, passando su traballanti ponti tibetani e tante altre esperienze avvincenti.
Questo percorso a corde garantirà divertimento a grandi e bambini (sopra i 6 anni) senza bisogno di una particolare preparazione fisica. 7 acri dedicati al divertimento per la famiglia situati tra la Grate Trinity Forest Gateway Park e l’Horse Trails.
Col 2017 Dallas si afferma sempre più come città green evidenziando la propria anima accogliente, sofisticata e frizzante.
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Le Isole di Tahiti, terre dalla sconfinata bellezza e dalla ricca e radicata tradizione, ospitano numerosi giardini botanici in grado di ricreare scenari incantati e paradisiaci. Tutti e cinque gli arcipelaghi presentano una grande varietà di flora, e si preoccupano di preservarne la bellezza e l’unicità anche attraverso queste oasi.
Ogni giardino presenta una propria storia e ogni pianta al suo interno ha un’importanza particolare. L’isola che presenta il maggior numero di giardini botanici è Tahiti, seguita dalle non lontane Moorea, Huahine e Raiatea e dalla più remota Ua Huka, nelle isole Marchesi.
Giardino botanico Harrison W. Smith - Tahiti
Questo giardino è interessante per la storia che lo accompagna. Agli inizi del ‘900 il professore di fisica americano Harrison Smith, da sempre appassionato di botanica, ereditò una piccola fortuna che decise di investire nella magnifica Tahiti con l’acquisto di circa 137 ettari di terreno. Seppur con diverse difficoltà iniziali, Smith ottenne ottimi risultati su diverse centinaia di specie di piante e fiori, anche di importazione da remote destinazioni asiatiche, americane e africane. Dopo la morte di Smith, il giardino rimase abbandonato per lungo tempo, fino a quando venne reso pubblico verso la metà del secolo. Oggi il giardino, che si trova proprio vicino al museo dedicato a Gauguin, è visitabile a pagamento.
Giardini Paofai - Tahiti
I giardini Paofai sono sicuramente tra i più incantevoli dell’isola di Tahiti. Con impianti sportivi, aree giochi per bambini, sentieri, aree verdi e fontane, sono il posto perfetto per ammirare specie endemiche di diverse piante e oltre 400 alberi. Inoltre, qui si raccolgono le piante più tipiche e rappresentative di ognuno dei cinque arcipelaghi. L’area è attualmente pubblica.
I giardini acquatici di Vaipahi - Tahiti
A Mataiea, sull’isola di Tahiti, si snodano 6 km di sentieri costeggiati da piante tropicali e favolose cascate, con un’area picnic in riva al mare. Questo paradiso terrestre custodisce affascinanti leggende e diversi siti archeologici, oltre a numerose piante di diversa origine e appartenenza. I sentieri di Vaipahi vi condurranno a meravigliose cascate, foreste di mape, le castagne locali, e verdi pinete. Il percorso più lungo richiede poco più di due ore di cammino.
Giardino tropicale - Moorea
Tappa imperdibile a Moorea, quest’oasi tropicale che si affaccia sulla baia di Opunohu ospita moltissime specie di alberi da frutto, di fiori e una piantagione di vaniglia. Tuttavia, la particolarità che fa di questo incantevole luogo un punto di sosta irrinunciabile, è il delizioso punto vendita presso cui è possibile degustare e acquistare oltre 30 varietà di marmellata di frutti locali, tra cui il particolarissimo noni e il frutto dell’albero del pane.
Inoltre, ogni venerdì, qui potrete gustare un tipico pranzo polinesiano.
Sentieri del monte Temehani - Raiatea
I sentieri del monte Temehani rappresentano un vero e proprio santuario botanico, con una meravigliosa biodiversità da ammirare circondati da una splendida laguna. Se avrete fortuna, potrete ammirare il leggendario Tiare Apetahi, un fiore a rischio di estinzione molto amato per via di una romantica leggenda locale. Situato sull’isola di Raiatea, il monte ospita molte specie protette e l’accesso per i visitatori è limitato: infatti, è possibile accedere agli altopiani soltanto se accompagnati da una guida certificata ed autorizzata.
Arboreto Papua-Keikaha Temooche
Sull’isola di Ua Huka, nell’arcipelago marchesiano, si trova una riserva botanica del tutto unica, che ospita una piantagione di agrumi considerata la più grande del mondo, fra cui campeggiano anche alcune specie provenienti dalla Corsica. Fondato da uno dei sindaci dell’isola, il giardino è oggi amministrato dal Dipartimento per lo Sviluppo Rurale della Polinesia Francese e l’entrata è gratuita.
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