https://www.tourism.gov.mv/) e del Ministero degli Affari Esteri (https://www.foreign.gov.mv/) del Paese.
Prima di viaggiare alle Maldive:
Ai viaggiatori che negli ultimi 14 giorni hanno avuto contatti con un caso sospetto o confermato di COVID-19, e alle persone che negli ultimi 14 giorni presentano febbre o sintomi respiratori come tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie si consiglia di non recarsi alle Maldive.
E’ obbligatoria la prenotazione confermata in una struttura turistica registrata presso il Ministero del Turismo.
Resort, liveaboard e hotel situati su isole disabitate potranno aprire dal 15 luglio 2020.
Guesthouse e hotel posizionati in isole abitate apriranno per prenotazioni dal 1° agosto 2020.
Tuttavia, guesthouse e hotel posizionati in isole abitate potranno ospitare i passeggeri in transito in attesa di trasferimenti nazionali in base a speciali autorizzazioni. Le modalità di transito possono essere effettuate attraverso la struttura primaria in cui il soggiorno è prenotato.
Si consiglia ai turisti di verificare operatività e offerte della struttura turistica scelta direttamente sui siti e su app della struttura stessa.
I turisti che visitano le Maldive durante la fase 1 dell'apertura (cioè dal 15 luglio) sono tenuti a prenotare l'intero soggiorno in una sola struttura turistica registrata. Durante questo periodo non sono consentiti soggiorni in più resort e hotel. Saranno previste deroghe per i passeggeri in transito.
Durante il volo:
Tutti i passeggeri devono presentare all'arrivo una dichiarazione sanitaria compilata a bordo dell’aeromobile.
Come da procedura sanitaria e di frontiera, se a bordo dell’aeromobile un passeggero presenta febbre, tosse o difficoltà respiratorie deve essere segnalato presso la Health Protection Agency.
All’arrivo in aeroporto:
Ai viaggiatori in arrivo alle Maldive verrà rilasciato un visto turistico gratuito di 30 giorni.
Nell’ambito delle procedure di sbarco sarà richiesta la dichiarazione sanitaria compilata a bordo dell’aeromobile.
Tutti i passeggeri in arrivo devono indossare mascherine.
È necessario garantire il distanziamento fisico.
Sanificazione delle mani all'ingresso del terminal di arrivo.
Tutti i passeggeri in arrivo devono sottoporsi a screening termico all'ingresso.
I turisti non saranno soggetti ad alcuna misura di quarantena all'arrivo alle Maldive.
I turisti non saranno tenuti a presentare alcun risultato di test medici per l'ingresso alle Maldive. Tuttavia, i viaggiatori che all'arrivo presentino sintomi di Covid-19 saranno soggetti a un test PCR a spese del viaggiatore. Il turista verrà inviato a una struttura designata per l'isolamento. L'isolamento verrà effettuato presso una struttura di transito designata o presso il resort di destinazione del viaggiatore (a seconda della policy del resort). Se il risultato del test PCR è positivo, il turista può continuare l'isolamento nel resort o essere trasferito in una struttura di isolamento designata dallo stato. Se il risultato del test PCR è negativo, il turista potrà lasciare l'isolamento. Nel caso di test PCR negativo di un turista che è temporaneamente isolato in una struttura di transito, verrà rilasciato dall'isolamento e potrà viaggiare verso la località di destinazione. Anche se rilasciato dall'isolamento, un turista sintomatico dovrà seguire le misure restrittive nella frequentazione di luoghi pubblici come i ristoranti fino a quando i sintomi non saranno scomparsi.
Il tracciamento dei contatti dovrebbe essere eseguito affinché il paziente sintomatico identifichi i passeggeri entrati in stretto contatto durante il volo e durante il viaggio. Se questi passeggeri sono turisti, possono essere messi in quarantena nei resort di destinazione in attesa del risultato del test PCR del paziente, e saranno rilasciati dalla quarantena se il test PCR del paziente è negativo.
All'arrivo, se un turista comunica di essere entrato in contatto con un caso confermato di COVID-19 14 giorni prima dell'arrivo (come da dichiarazione sanitaria del passeggero), il turista dovrà essere visitato dal medico della clinica dell'aeroporto. Se la persona è asintomatica, sarà messa in quarantena. Se la persona è sintomatica, gli sarà prelevato un campione per l’analisi PCR per COVID-19 e il paziente dovrà essere trasferito presso una struttura designata per l'isolamento.
A tutti i viaggiatori è consigliato il download della dell'applicazione il tracciamenti dei "TraceEkee", disponibile sia per dispositivi Android che Apple.
Le autorità sanitarie locali possono condurre test a campione senza alcun costo per i viaggiatori.
Restrizioni obbligatorie per i turisti per viaggi all'interno delle Maldive durante la pandemia COVID-19: i turisti sono tenuti a osservare i già esistenti regolamenti e norme dell'Health Protection Agency (HPA) in materia di restrizioni di viaggi tra le isole. Il Ministero del Turismo dovrebbe aggiornare continuamente e informare le strutture turistiche in merito alle restrizioni di viaggio imposte dalla HPA.
Obbligo per i turisti di informare il resort se al ritorno dalle Maldive il test per il COVID-19 è positivo: se positivi al test per il COVID-19, tutti i turisti devono informare il resort entro 14 giorni dalla partenza dal resort stesso.
Alla partenza dal luogo di soggiorno:
I turisti dovranno sottoporsi a un controllo finale di uscita prima di partire dal luogo di soggiorno.
Il questionario di screening in uscita deve documentare l'anamnesi di febbre o sintomi respiratori come tosse o difficoltà respiratoria nei 14 giorni precedenti. Si deve garantire che l'ospite non si trovi in quarantena o in isolamento. La temperatura deve essere controllata per escludere la febbre.
Il test di routine per il COVID-19 non è richiesto prima della partenza; tuttavia, se durante lo screening finale risultasse che il turista ha avuto febbre o sintomi riconducibili al COVID-19 nei 14 giorni precedenti, dovrebbe sottoporsi al test PCR per il COVID-19.
I servizi di analisi sono disponibili alle Maldive per i turisti che dovessero necessitare dei risultati del test del COVID-19 per tornare nel proprio Paese d'origine o per viaggiare verso un'altra destinazione.
Le Maldive sono uno stato insulare composto da 1.190 isole coralline sparse a cavallo dell'equatore. Si tratta di una destinazione turistica di prima classe, famosa in tutto il mondo per il suo inimitabile concept: "un'isola, un resort". Solo i turisti e il personale sono presenti in questi resort. Insieme alle bellezze naturali incontaminate che circondano le strutture ricettive, la privacy e la tranquillità sono la quintessenza che rendono le Maldive una delle destinazioni turistiche più ambite al mondo. Le Maldive accoglieranno nuovamente i visitatori per far vivere loro the sunny side of life, come recita il claim.
La Redazione
A fare infuriare il Console Onorario della Repubblica di Capo Verde a Milano, con Giurisdizione Territoriale nella Regione Lombardia, la dottoressa Edna Lopes, è il servizio del 18 marzo del programma “Pomeriggio 5”, condotto da Barbara D'Urso.
La D'Urso da' voce alle lagnanze dell'italiano Michele Ferrandi che afferma di essere bloccato a Capo Verde, a causa del Coronavirus, senza la dovuta assistenza.
In un momento particolare come questo occorre prestare la massima attenzione alle notizie che si diffondono ed evitare qualsiasi forma di spettacolarizzazione. Il turismo ha già subito un colpo ferale, non ha alcun senso caricare gli animi e rovinare ottimi rapporti di collaborazione come quelli che intercorrono tra il nostro paese e lo stato di Capo Verde.
Edna Lopes non ci sta e, a nome e per conto dell'Ambasciatore della Repubblica di Capo Verde nella Repubblica Italiana, dottor Jorge José de Figueiredo Gonçalves e di tutti i Consoli Onorari di Capo Verde in Italia, si difende e chiede una rettifica in merito alle affermazioni trasmesse durante il servizio “Italiani bloccati a Capo Verde”, e che hanno creato gravissime conseguenze delle quali afferma: “Ognuno si assumerà la responsabilità”.
Edna Lopes inizia ricordando che Capo Verde è un paese amico, che mantiene con fierezza eccellenti rapporti di amicizia e di cooperazione con la Repubblica italiana.
E' riconosciuto come uno stato serio e democratico, rispettoso dei diritti umani, la cui posizione, nel concerto delle nazioni, gli è valso rispetto, amicizia, ammirazione, considerazione e stima di tutta la Comunità Internazionale.
La Repubblica di Capo Verde, come è noto, ha una grande vocazione per l'accoglienza dei turisti, tra i quali spiccano gli italiani che si distinguono, in migliaia, per la ricerca delle nostre isole, come risultato del posizionamento permanente di paese di buona accoglienza, anzi caratteristica del suo Popolo, ma anche di un Paese sicuro, stabile dal punto di vista politico, economico e sociale e che ha sempre riservato un trattamento adeguato e speciale a tutti coloro che scelgono queste isole per il loro meritato riposo.
L'ambasciata, afferma ancora Edna Lopes: “E' rimasta molto sorpresa dalle false dichiarazioni del suddetto cittadino, date alla stampa con particolare rilievo, che potrebbero, per remota ipotesi, portare ad una qualche incomprensione agli ascoltatori del programma ed, in ugual modo, arrecare qualche danno al buon nome del paese, in questo momento travagliato, senza la preoccupazione di inquadrare il contesto che, come tutti sanno, indica restrizioni di vario ordine, imposte da tutti i paesi, incluso Capo Verde. E stiamo parlando del Coronavirus.
È vero che ora, cioè quattro giorni fa, a causa dell'intensificarsi della lotta contro il Coronavirus, sono state aumentate le misure restrittive sui voli da e per Capo Verde, ad eccezione dei mercantili, voli sanitari ed altri, la cui eccezionalità giustifica l'autorizzazione ad entrare nel Territorio Nazionale Capoverdiano. E questo, chiaramente, interesserà a tutte le persone che si trovino nelle stesse condizioni del Sig. Ferrandi. Ma questa situazione succede, sfortunatamente, in quasi tutti i paesi del mondo, per ragioni ben note a tutti”.
L'ambasciata tiene pertanto a precisare che:
Sara Rossi
Il 18 febbraio, nella splendida cornice milanese di Terrazza Martini, il Nepal ha presentato la sua offerta turistica: ‘Visit Nepal 2020 Lifetime experience’, promosso dall’Ambasciata del Nepal in Italia, dal Consolato Generale Onorario del Nepal, situato a Roma e dalla Non-Resident Nepali Association Italy.
L’obiettivo dichiarato dal governo nepalese è quello ambizioso di raggiungere i 2 milioni di visitatori e incrementarne la spesa giornaliera, arrivando a 75 dollari.
La campagna ‘Visit Nepal 2020 - lifetime experiences’ mira ad offrire esperienze di vita uniche attraverso l’innovazione e la personalizzazione, che includano attività, eventi e destinazioni su misura.
“A tale scopo, il Governo ha identificato una serie di punti chiave su cui intervenire – spiega Paolo Nugari, Console Generale Onorario del Nepal a Roma – a partire dall’esigenza primaria di costruire strade, aeroporti e funivie, dalla creazione di nuovi sentieri i trekking, al consolidamento della sicurezza e all’espansione della connettività, oltre alla conservazione e al miglioramento delle strutture esistenti, andando a creare nuove opportunità lavorative, facendo leva su tecnologia, sinergie internazionali e zero emissioni di carbone”.
“It is about the value, the feelings and culture that Nepal is all about”: dagli angoli più remoti al paesaggio urbano, dalle vette più alte al mondo alla sempre attenta e gelosa tutela della propria cultura, il Nepal incarna un’esperienza multi-sensoriale di colori, suoni, panorami e sapori.
Una strategia di sviluppo dell’industria turistica nepalese e, in senso più ampio, di sviluppo economico che mira al potenziamento di infrastrutture e all’offerta di nuovi prodotti ma, soprattutto, a standard più elevati nella promozione della destinazione quale meta di viaggio sostenibile, che sa valorizzare e custodire il suo ambiente e il suo patrimonio.
“Fin dall’apertura dei propri confini, negli anni ’50, il Nepal ha stuzzicato l’immaginazione dei viaggiatori più acuti e curiosi, quelli desiderosi di avventura e, oggi, la campagna Visit Neapl 2020 è un’opportunità per portare l’industria turistica negli angoli più remoti del Paese con programmi di sviluppo mirati – continua Paolo Nugari – andando a creare i presupposti per offrire al mondo la condivisione di un’esperienza unica e memorabile”.
La campagna fungerà da catalizzatore per il conseguimento degli obiettivi prefissati dal Governo per individuare e accelerare il potenziale di sviluppo dell’industria turistica negli anni a venire, assicurando la sua attenzione a facilitarne la loro realizzazione.
A dare il benvenuto agli ospiti presenti S.E. l’Ambasciatore del Nepal in Italia (non residente), Mr. Mani Prasad Bhattarai. La parola è, quindi, passata a Paolo Nugari – Console Generale Onorario del Nepal a Roma: “Il Nepal non è solo il Paese con le vette più alte al mondo, fortemente legato alle tradizioni e alla sua cultura, ma è anche una nazione in grande trasformazione che guarda con fiducia e positività al futuro, in grado di offrire ai viaggiatori di ogni angolo di mondo attrattive naturalistiche, artistiche e culturali impareggiabili”.
Nel corso della serata sono intervenuti Marco Confortola, noto alpinista italiano, guida alpina internazionale ed explorer, che ha mostrato le imprese estreme che, dal 2004 ad oggi, lo hanno portato a scalare i grandi colossi himalayani e il suo importante impegno sociale nella realizzazione di una scuola in Nepal; Marco Casareto, direttore di Meridiani e Meridiani Montagne, che ha presentato il monografico interamente dedicato al Paese asiatico, in edicola proprio da febbraio, insieme al fotogiornalista Bruno Zanzottera, noto fotoreporter italiano, che ha contribuito alla realizzazione di tre dei servizi più emozionanti del numero in distribuzione.
A fare da moderatore, Stefano Ardito, giornalista, scrittore, fotografo, video maker, amante dell’alpinismo, della natura, della scienza, della storia e autore di numerose pubblicazioni riguardanti questo magnifico Paese (nella foto, da sinistra: Marco Confortola, Paolo Nugari, Stefano Ardito, S.E. Mr. Mani Prasad Bhattarai, Bruno Zanzottera e Marco Casareto).
Ad accogliere il pubblico presente anche esponenti dell’Ambasciata nepalese e Gurung Dev Raj (Presidente di NRN – Non Resident Nepali), insieme ad altri membri dell’Associazione. Tre le compagnie aeree hanno presenziato Air India, Qatar Airways e Turkish Airlines che hanno messo in palio un biglietto aereo ciascuna per Kathmandu, estratto a fine serata.
Ad intrattenere gli ospiti, alcune danzatrici nepalesi della comunità per il Programma Culturale e, per concludere, una cena nepalese offerta dall’Ambasciata del Nepal a cura dell’Himalaya Restaurant di Milano.
Nel 2019, i turisti internazionali che si sono recati in Nepal sono stati 1.200.000, pari ad un incremento del 3% rispetto al 2018.
E anche il mercato italiano continua a crescere: gli italiani che si sono recati in Nepal da gennaio a dicembre 2019 sono stati 16.000, pari ad un incremento dell’3% rispetto al 2018.
per ulteriori informazioni consultate il sito di Visit Nepal.
La redazione
Pokemon e Hello Kitty spopolano in Giappone, tanto che nella Terra del Sol Levante hanno pensato bene di dedicare a questi due eroi alcuni hotel. Ma non pensiate che siano solo i giapponesi a fare questo genere di pazzie o che gli hotel a tema cartone animato siano solo per bambini: sbagliereste di grosso. Ecco una carrellata degli hotel ispirati ai cartoni animati che potrete visitare durate i vostri viaggi.
Nelle camere degli hotel Mimaru Tokyo Ueno East e Mimaru Tokyo Hatchobori a Tokyo la cartaparati è ispirata ai personaggi della famosa serie di cartoni animati, così come i piatti e i bicchierei della zona cucina negli appartamenti di questi hotel e, se ancora non foste soddisfatti, potete dormire abbracciati a un enorme Snorlax, uno dei personaggi di Pokemon, che dorme tutto il tempo e si sveglia solo una volta al mese per nutrirsi. Insomma, un inno al relax totale. E non crediate che la Pokemon mania in campo hotel si sia limitata a contagiare solo Tokyo. A Kyoto, l'anitica capitale del Giappone, gli hotel dedicati ai mostriciattoli sono addirittura 3. Ma non è solo Pokemon ad aver stregato l'immaginario del mondo alberghiero giapponese: a Tokyo, e precisamente al Keio Plaza hotel, a Shinjuku, non solo l' arredamento, ma anche i pasti sono ispirati alla simpatica micetta. Che ne pensate di una omelette con il musetto di Hello Kitty impresso o di un sandwich con insalata e tonno in fette di pane modellate come la dolce felina dei cartoni animati?
La suite dedicata a Snorlex, un personaggio di Pokemon - Credits ©2020 Pokémon. ©1995-2020 Nintendo / Creatures Inc. / GAME FREAK inc
Hello Kitty anche per il Grand Hi Lai Hotel in Kaohsiung in Taiwan in cui tutto è nelle mille sfumature del rosa, i cuscini hanno la forma del pupazzo di Hello Kitty come pure parti dell'arredamento. Se fosse troppo sobrio, potrete sempre fare un'incursione al mall interno all'hotel per trovare altri piccoli e grandi dettagli con cui decorare e personalizzare la vostra camera Hello Kitty.
La Carica dei 101 e Fantasia sono invece i cartoni animati a cui si ispirati per l'All Stars' Disney Resorts. Vi ricordate la scopa che porta secchi e secchi di acqua per lavare il pavimento e che l'apprendista mago Topolino non riesce più a governare? Ecco, la troverete in versione maxi alla piscian del resort, una location più che azzeccata. I simpatici dalmata protagonisti della mitica Carica dei 101 sono invece stati immortalati in statue di circa 10 metri d'altezza che potrete ammirare passeggiando nelle zone verdi del resort. C'è anche un edificio i cui muri sono bianchi a macchie nere in perfetto stile dalmata, ovviamente. Ispirata ai personaggi delle favole create dal Dr Seuss è invece la camera del Loews Portofino Bay Hotel vicino agli Universal Studios a Orlando in Florida. In camera si trovano elefanti blu dalla lunga proboscide che osservano divertiti o delle coloratissime calze appese sopra alla scrivania. I pouf in fondo ai letti sono giganti blu con macchie rosse e i tavolini sono dischi volanti porpora e viola. E Orlando ha dalla sua anche un'altra eccentricità per quel che concerne le camere d'hotel: il Nickelodeon Suite Resort ospita delle camere a tema Sponge, la spugna gialla di nome SpongeBob che fa il cuoco in un ristorante immaginario ed a cui ne succedono di cotte e di crude nell'omonima serie di cartoni.
Alcuni dei gadget nelle camere dedicate ai personaggi dei cartoni animati Pokemon negli hotel Mimuru di Tokyo, Credits ©2020 Pokémon. ©1995-2020 Nintendo / Creatures Inc. / GAME FREAK inc.
Non pensate che in Italia siamo esenti da queste bizzarrie: vi sbagliereste. Ad esempio, al Gardaland Resort, nei pressi di Peschiera del Garda, si può dormire nell camera della principessa di Frozen o in quella ispirata a Kung Fu Panda e, per il piacere dei più piccini, ne siamo sicuri, si può anche scegliere la camera a tema Peppa Pig. Ma non finisce qui: anche in Italia, e nello specifico all'Hotel Fabrizio di Rimini, è possibile dormire nella suite Hello Kitty con decorazioni, c'è bisogno di specificarlo, forse, bianche e rosa e con il simpatico musetto della gattina a far capolino da stampe, quadri e lenzuola. E non solo Hello Kitty. C'è anche Barbie al Forte Village di Pula, in Sardegna. Qui i bimbi potranno decidere di dormire in una camera a tema Barbie con letto e beauty case a tema.
Insomma, non c'è che l'imbarazzo della scelta e a ben vedere non è neppure necessario affrontare traversate oceaniche per passare una notte in compagnia di Hello Kittty o di Elsa di Frozen.
Cristiana Pedrali
Destinazione sicura e pronta per accogliere turisti e viaggiatori
Il vostro sogno era volare in Australia o avevate un viaggio prenotato nel continente australiano e gli incendi dell’ultimo periodo vi preoccupano? Nessun problema, perché secondo la direttrice di Tourism Australia Philippa Harrison l’Australia è una destinazione sicura ed è pronta per accogliere turisti e viaggiatori, come sempre.
Anzi, sempre Tourism Australia e molti tour operator stanno strenuamente cercando di far comprendere al mondo che è proprio ora che l’Australia ha maggiormente bisogno di turisti: la maggior parte del Paese non è alle prese con gli incendi e ci sono molti luoghi che meritano di essere visitati. Sia ora che poi, a fine emergenza, il sostegno della comunità internazionale, anche e soprattutto in termini di turismo, è e sarà fondamentale per sostenere la ricostruzione e la ripresa economica.
Certo, ci sono alcune accortezze se viaggiate in Australia che è bene considerare.
Le zone che sono teatro degli incendi sono da evitare, soprattutto per le persone che hanno difficoltà di respirazione. Gli aeroporti internazionali lavorano regolarmente, tranne Canberra che è chiuso ad oggi 24 gennaio e sono mete sicure città come Melbourne, Brisbane e Perth, tra le altre.
La situazione degli incendi boschivi in Australia sta lentamente migliorando, ma resta fluida. Foto Ross via Flickr
Anche per chi aveva pensato o meglio sognato una crociera al largo delle coste australiane per esplorare l’Oceano Indiano può ritenersi al sicuro, mentre la situazione è più delicata per l’Oceano Pacifico anche se sono state prese tutte le precauzioni del momento e le tratte croceristiche che toccavano aree pericolose o a rischio della costa su est sono state deviate per precauzione.
Ad oggi, 24 gennaio 2020, secondo Tourism Australia le zone che sono sicure e non presentano rischi sono: i Territori del Nord (Alice Springs, Uluru, Darwin), l’Australia Occidentale (Perth, il Golden Outback, la Coral Coast), l’Australia del sud, ad eccezione di Kangaroo Island che è invece a rischio, la Tasmania ed il Queensland.
A livello internazionale, gli stati stanno recependo in modo diverso le notizie provenienti dall’Australia: l’Ambasciata degli Stati Uniti in Australia ha consigliato ai turisti americani di allontanarsi dalla costa meridionale del Nuovo Galles del Sud ed il Dipartimento di Stato ha alzato il livello di allerta a 2, ovvero “richiede ai viaggiatori di “esercitare una crescente cautela” nel recarsi in Australia.
La Farnesina, sede del Ministero degli Esteri italiano, tramite il suo sito viaggiaresicuri, comunica che il fenomeno degli incendi boschivi è diffuso, con gradi di intensità diversa, in tutta l’Australia e si concentra soprattutto negli stati di Victoria e nel Nuovo Galles del Sud. Qui, l’accesso alle aree di Batemans Bay, Jervis Bay, Shoalhaven, Batlow e Wondalg è stato vietato e la situazione è particolarmente pericolosa a Canberra e dintorni.
Per trovare le informazioni in tempo reale e da fonte autorevole, ovvero quella di Tourism Australia esiste una pagina con tutti i dettagli sulla situazione degli incendi in Australia.
Cristiana Pedrali
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