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Mariella Morosi
IL CAFFE' NELLA RICERCA, NELL'INNOVAZIONE E IN PAIRING A TAVOLA
La rinnovata sede del Kimbo Training Center, spazio di ricerca e formazione all’interno dello stabilimento a Melito di Napoli, ha inaugurato la sua attività con la prima full immersion nella cultura del caffè dedicata a un team di esperti e appassionati della bevanda. A guidare gli ospiti in un articolato ciclo di analisi e degustazioni in tutte le sue declinazioni sono stati in tre masterclass Francesca Bieker, Andrej Godina, Mauro Illiano e Tommaso Luongo, tutti membri del Comitato Scientifico del Centro. (Nella foto: Godina, Luongo, Bieker, Illiano all'ingresso)
Per la prima volta è stato affrontato il possibile abbinamento del caffè a tutto pasto e non solo alla prima colazione, come già avviene in vari Paesi del mondo, che in genere è un prodotto diverso, allungato con acqua: il cosiddetto "americano". In questo caso tuttavia al centro del dibattito è stato l'espresso, in tradizionale tazzina, simbolo non solo di Napoli ma dell'Italia tutta.
Origine, tostatura, metodologia di estrazione e di temperatura di servizio danno profumi e sapori diversi e con l'aiuto dello chef Maurizio De Riggi sono stati preparati alcuni piatti per un possibile abbinamento con altrettanto tipologie di caffè degustato sia a caldo che a freddo. Sul tema “Il Coffee Pairing, assoluta novità nel campo della formazione dedicata al mondo dei sommelier” e sugli aspetti scientifici, salutistici e gustativi dei possibili abbinamenti, si sono confrontati in un coinvolgente dibattito Mauro Iliano, caffesperto, assaggiatore professionista e membro del comitato scientifico di Slow Food Coffee Coalition, e Tommaso Luongo, presidente di AIS Campania e Giudice internazionale per il Concours Mondial de Bruxelles. “Credo che oggi si sia segnato un momento importante nel mondo del caffè – ha detto Illiano - poiché con l’esercizio di food pairing condotto il caffè ha assunto un ruolo completamente nuovo nel mondo dell’abbinamento gastronomico. Presto potrebbe nascere una nuova figura professionale nel mondo del caffè, molto simile a quella del sommelier”.
Presente all'evento Teresa Armato, Assessora alle Attività Produttive del Comune di Napoli, che si è complimentata per l’iniziativa con Mario Rubino, presidente di Kimbo SPA, che ha arricchito l'incontro con un suo intervento nello stile provocatorio e concreto che lo contraddistingue: “Il caffè in grani - ha detto- è un vero e proprio semilavorato che deve essere necessariamente affidato a mani esperte. Se non si parte da una formazione accurata e costante dei baristi, anche la migliore miscela e la migliore macchina possono generare un risultato in tazza non soddisfacente. È per questo che non condivido la prassi del comodato d’uso. Se i bar fossero disposti ad investire in proprio su una buona macchina da caffè senza ricorrere alle concessioni dei torrefattori, la qualità del caffè sarebbe finalmente messa in primo piano e ciascun titolare di bar potrebbe scegliere il caffè migliore approfittando dei servizi di formazione forniti dal torrefattore".
Nuovo appuntamento Kimbo per il primo Corso per Coffee Master di I Livello il 23 febbraio 2024.
Ma Kimbo va anche in trasferta. A San Remo, durante il Festival della canzone è stato il caffè dei cantanti, dei musicisti e di tutti gli artisti che si alternano sul palco del Teatro Ariston. Simbolo del caffè italiano e ambasciatore della tradizione napoletana dell'espresso nel mondo, ha fatto conoscere la vera tradizione napoletana del caffè in tazzina. anche realizzato con la cuccuma, la caffettiera originale dei napoletani.
Mariella Morosi
JULIETTA PASTRY AND LAB
C'E' ANCHE UN LABORATORIO PER FERMENTATI E PRODOTTI INTERAMTE PLANT BASED
Essere vegano è una scelta di consapevolezza verso i nostri amici animali e la natura e grazie alla sensibilità emergente anche nella dominante comunità onnivora ci si sente sempre meno "diversi". Inoltre le alternative vegetali a tavola sanno essere sempre più invitanti. Ed ora, a Roma, al quartiere Ostiense, c'è anche una pasticceria tutta plant based, Julietta Pastry and Lab.
E' l'evoluzione di un progetto nato nel 2014 quando Valentina de Matteis e Maurizio Di Leta aprirono un bistrot vegano, il Romeow Cat Bistrot, 45 coperti e altri 15 nel dehor, tra piante ed erbe aromatiche. Oltre per il buon cibo divenne famoso per i gatti, adottati attraverso una onlus. Oggi sono diventati otto, e vi scorrazzano liberamente coccolati da tutti, come sucecde nei cat bistrot thailandesi e dai neko cafè giapponesi.
La cucina, affidata allo chef Jun Villarico, è deliziosamente gourmet con zuppe, taglieri di "formaggi-non formaggi" derivati da mandorle e soia e vari piatti esotici come il pad thai, il maki tako o gli spaghetti con crema di noci macadamia e ricotta di mandorle. In pochi anni l'approccio nei confronti dell’alimentazione vegetale - tutt'altro che triste o ripetitiva - è diventato sempre meno critico e si è scoperto che i vegani amano il cibo, sanno sceglierlo e cucinarlo e che, anche per loro, dolci, cioccolato e i gelati sono irresistibili.
Ma come concedersi tali gratificazioni escludendo uova, latte,burro, panna o miele? E allora, a percorrere l'ultimo miglio verso la realizzazione di un completo appagante menu per i vegani romani, ci ha pensato Valentina che ha aperto la sua pasticceria proprio due porte più in là del ristorante.
Vegana di lungo corso, si confessa golosissima e quindi "costretta" da sempre a creare deliziosi dolci con gli ingredienti più naturali e sinceri che sa procurarsi. Ed ora non gratifica soltanto sè stessa: la visione della sua vetrina è coinvolgente e le sue creazioni sembrano molto amate anche da chi vegano non è.
I suoi dolci hanno sapori intensi, forti di un'origine biologica, tracciabile o provenienti dal circuito del commercio equo e solidale.
“Volevo creare una pasticceria gourmet nel pieno rispetto per la vita, per gli animali, per il nostro pianeta - dice Valentina- , che riuscisse a comunicare l’amore per i viaggi e la scoperta e condividere la nostra passione per le eccellenze e il nostro impegno per la sostenibilità”.
Julietta Pastry and Lab, in via via Francesco Negri 25\27, appena due porte dopo il "ristorante dei gatti", appena innalzata l'insegna, ha già conquistato il ruolo inclusivo di pasticceria di quartiere ma di ispirazione internazionale e i frequentatori abituali non sono solo i vegani.
Lo spazio è ampio e accogliente: 170 mq di cui 90 destinati a laboratorio, dove si cuoce e si sforna a tutte le ore ma dove si fa anche ricerca. La linea pasticceria è affidata alla pastry chef Barbara Giovanetti mentre delle fermentazioni è responsabile Simone Salvo. Ci si viene per fare due chiacchiere al bancone gustando qualche dolcezza con il thè, le tisane o il caffè, oppure per scegliere allo shop qualcosa di buono da portarsi a casa. E c'è davvero di tutto, sughi pronti, preparati per torte, marmellate, insaporitori vegetali homemade, granola, frutta secca e tostata. Tanto spazio anche alla parte salata, con mini quiche, club sandwich e sformati.
La linea dolce è di ispirazione francese come macarons, New York rolls, maritozzi, torte (anche crudiste) e monoporzioni, biscotti, mousse, lievitati e per le festività anche il panettone e la pastiera. Tutto vegano e soprattutto buonissimo. Creme sontuose e croccantissime frolle invitano ai peccati di gola e se l'assoluzione non arriva limitando l'apporto calorico c'è la soddisfazione di dimostrare che il benessere del pianeta e delle sue creature può andare di pari passo con il piacere del palato.
Capitolo a parte per le salse: presenti i grandi condimenti vegetali che negli hanno reso celebre Romeow, come la crema di noci macadamia, il pesto, il ragù di funghi e la salsa ‘stonnata’. Frutto di rigorosa ricerca sono i formaggi vegetali, mentre il tofu è derivato dalla soia, il seitan dal grano e il tempeh dai fagioli di soia fermentati. Sono altamente proteici, realizzati attraverso una lunga lavorazione manuale.
Importante lo spazio dedicato alla fermentazione, che non è solo moda e neppure un nuovo trend alimentare. Da secoli è nella nostra alimentazione, basti pensare al pane, allo yogurt, al vino o alla birra. Si è solo riscoperto che apporta benefici, potenzia le proprietà nutritive e che ha effetti antinfiammatori e depurativi.
Nella linea beverage va forte anche qui il kombucha, un the dolce fermentato da organismi che lo trasformano in un preparato energizzante, che nel gusto ricorda il sidro di mele. E' presente una selezione di vini naturali e anche un intrigante "Julietta – Amore Amaro", l’amaro home made digestivo e ammazza-caffè.
Un bancone scenografico percorre il locale in tutta la sua lunghezza, fino all'angolo dello shop. I colori chiari e il verde delle piante contrastano con materiali come le cementine del pavimento e il legno della struttura nel concept, firmato dall' architetto Roberto Mercoldi, in continuità con quello del vicino ristorante.
Julietta www.juliettapastryandlab.it
Romeow Cat Bistrot www.romeowcatbistrot.com
Mariella Morosi
AL MAXXI DI ROMA LA SESTA EDIZIONE DI "EVOLUZIONE" CELEBRA L’ OLIO EXTRAVERGINE DI QUALITÀ
Successo di pubblico al MAXXI di Roma per la nuova edizione di "Evoluzione", percorsi per l'extravergine di qualità, organizzato da La Pecora Nera Editore e da Oleonauta. Degustazioni guidate da chef, tavoli di consulenza e masterclass a partecipazione gratuita, oltre a convegni e presentazioni di libri, si sono svolti intorno alle tematiche dell'oro verde italiano, preziosa nonostante le criticità del comparto agricolo e in particolare dell'olivicoltura.
“L’edizione di quest'anno -ha detto Simona Cognoli di Oleonauta- si inserisce in un contesto generale critico per il settore, dovuto alle difficoltà produttive e al mercato instabile ed è un’importante occasione per riposizionare il valore dell’olio extravergine di qualità, promuovendone un consumo consapevole”
Grande è il valore economico del comparto, ma questo prodotto simbolo ha anche un grande significato culturale. "Per questo - come hanno sottolineato Simone Cargiani e Fernanda D’Arienzo de La Pecora Nera- ospitare oltre 50 produttori di qualità in un luogo deputato alla cultura è per noi motivo di grande orgoglio. Vogliamo in questo modo sottolineare come l'utilizzo di un olio EVO di qualità da parte dell'operatore ho.re.ca. e del consumatore sia prima di tutto una scelta culturale. I motivi sono molteplici, dal sostegno alle piccole produzioni non standardizzate alle proprietà nutraceutiche del vero olio, passando per l'attività di promozione del territorio a cui quest'anno, col sostegno di ARSIAL e Regione Lazio, abbiamo dedicato un convegno speciale. Questa è per noi l'edizione dei record, ma non si tratta di un traguardo raggiunto bensì di un punto da cui partire per contribuire, nel nostro piccolo, a promuovere e valorizzare un’eccellenza del nostro Paese”
Per la prima volta Evoluzione che si rivolgeva normalmente agli operatori b2b ha aperto i battenti al pubblico con partecipazione gratuita e visite agli stand di 50 aziende alla presenza dei produttori con la possibilità di approfondimenti tematici.
Soddisfazione delle istituzioni per l'iniziativa. “La partecipazione della Regione Lazio a “Evoluzione” attraverso la main partnership di Arsial - ha detto l’Assessore al Bilancio Giancarlo Righini - rappresenta un impegno concreto nella promozione dell'olio extravergine, che è uno dei fiori all’occhiello della nostra agricoltura. Il nostro è un territorio dalla forte vocazione olivicola, da sostenere attraverso azioni efficaci e interventi mirati a valorizzarne l’effettivo potenziale. Va in questa direzione anche la recente legge regionale sull’eno-oleoturismo".
www.lapecoranera.net
www.oleonauta.com
Mariella Morosi
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