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(ph di Cristina Pergolini)
Mariella Morosi
La Sicilia del prossimo quinquennio
La Borsa Globale dei Turismi sempre più laboratorio di idee e progetti per favorire l’allungamento delle stagionalità, in una logica di mercato e produttività per imprese, lavoratori e consumatori
Manca pochissimo all’inaugurazione della ventiseiesima edizione di Travelexpo, Borsa Globale dei Turismi, in programma dal 5 al 7 aprile 2024 nella tradizionale e splendida location del CDSHotels Città del Mare di Terrasini, si registra già un record di partecipazioni espositive segno della vivacità di un mercato che si è lasciato alle spalle il triste periodo della pandemia.
Anche quest’anno Travelexpo si conferma quindi punto di riferimento per il settore sia per quello che riguarda l’outgoing che per l’incoming il cui filo conduttore è la “Sicilia turistica verso il prossimo quinquennio”. Questa edizione, infatti, cercherà di interpretare le mutazioni intervenute e delineare le strategie di sviluppo possibile in linea con le azioni programmatiche dell’assessorato regionale al Turismo.
Particolarmente vario e numeroso il parterre di operatori che puntano sull’outgoing proponendo anche nuove destinazioni per i viaggiatori siciliani e che oggi sono interessati a incontrare il sistema distributivo delle agenzie dell’Isola, impegnato anche a sviluppare il ricettivo.
“La linea guida - sottolinea il patron di Travelexpo, Toti Piscopo - sarà sempre l’allungamento della stagionalità che quattro anni fa auspicavamo in solitaria ma che oggi costituisce un tema ampiamente condiviso a tutti i livelli e per il quale adesso occorrono provvedimenti governativi sia a livello regionale che nazionale per avviare quel processo che ormai rappresenta una necessità primaria per il consolidamento dello sviluppo del turismo in Sicilia, e in generale nell’intero Paese. In questa occasione delineeremo le azioni possibili da condividere con gli enti locali, le imprese e le confederazioni sindacali e datoriali”.
Per il resto, Travelexpo rappresenterà come sempre un momento di informazione e formazione ma anche e soprattutto di supporto alla commercializzazione con l’ospitalità gratuita offerta agli agenti di viaggio siciliani al CDSHotels Città del Mare. Accanto al workshop B2B, infatti, sono previsti anche degli appuntamenti dedicati, di cui uno, che rappresenta la grande novità, è la presentazione del distretto turistico del lusso. Accanto a questo l’intelligenza artificiale e le opportunità che può offrire al comparto turistico, e le nuove professioni turistiche che via via vanno nascendo per adattarsi alle tendenze emergenti e alle nuove tecnologie ma anche ai mutati gusti dei viaggiatori e delle persone riguardo le loro aspettative professionali.
Per info e programma www.travelexpo.it
Tra poco più di un mese ci sarà una due giorni dedicata al turismo slow per eccellenza: i cammini.
“Scopri l’Italia che non Sapevi – Viaggio Italiano” è un progetto congiunto di promozione turistica delle Regioni Italiane facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2022 del Ministero del Turismo. Tra le attività portate avanti, ora, ce n’è una volta alla valorizzazione del turismo lento, una modalità di viaggio sempre più in voga che permette di assaporare appieno anche angoli meno noti della nostra Penisola, magari con la primavera. È “Cammini Aperti” che ideato dalla Regione Umbria - in qualità di capofila per il turismo slow - si pone l’obiettivo di essere il più importante evento nazionale dedicato ai sentieri/itinerari, promuovendo i valori dell'accessibilità. Si terrà il 13 e 14 aprile, 42 i cammini coinvolti, 2 per ogni regione e provincia autonoma, con oltre 2000 partecipanti, previa iscrizione sul portale dedicato. Le escursioni/passeggiate saranno condotte da guide ambientali escursionistiche o accompagnatori di media montagna. Tra le caratteristiche di ogni percorso: essere un anello e avere una lunghezza tra i 6 e i 10 km.
A essere coinvolti in “Cammini Aperti” anche due importanti partner il CAI – Club Alpino Italiano e FISH – Federazione Italiana Superamento Handicap. Il CAI, Ente pubblico vigilato dal Ministero del Turismo, ha lavorato selezionando 21 cammini, uno per ogni regione, e identificato un tratto di questi - di lunghezza variabile - sui quali portare persone con difficoltà motoria mediante l’impiego di Joilette e/o carrozzine. Inoltre, su tutti e 42 cammini lo stesso darà informazioni, distribuendo un vademecum, per incentivare la pratica responsabile dell’outdoor. FISH, invece, si impegnerà attivamente per garantire l'accessibilità di questi percorsi, lavorando affinché le persone con disabilità possano partecipare pienamente alle escursioni. Attraverso iniziative di sensibilizzazione e collaborazioni con le autorità locali e le federazioni regionali sarà promosso un sistema di turismo lento accessibile e inclusivo per tutti, anche per coloro con mobilità ridotta. A tal proposito verrà redatto un documento con linee guida per tutte le realtà del terzo settore e le regioni per una fruizione il più possibile reale.
Un weekend, dunque, per camminare il più serenamente possibile ma anche per scoprire le bellezze della nostra Italia, tra angoli impregnati di storia e arte, spiritualità e meravigliosa natura. Un viaggio che si articola dal Centro, al Nord al Sud, isole comprese, senza sosta ma a passo lento, anche con momenti di intrattenimento e degustazioni enogastronomiche.
Si incomincierà a muovere i primi passi, magari recandosi in Abruzzo per percorrere il “Cammino dei Briganti” proprio laddove inizia. Un’esperienza da non perdere, per visitare il pittoresco borgo di Valdevarri di Sante Marie, recentemente abbellito da due murales dall’artista Graziella Gagliardi e lasciarsi travolgere dalla musica folkloristica degli organetti e dalla bontà delle pallotte cacio e ova. Per chi invece è alla ricerca di “spiritualità” è facile pensare a San Francesco, specie percorrendo il centro Italia. Il 2024 si celebra l’ottavo centenario delle sue Stimmate cosichè l’Emilia-Romagna, l’Umbria e la Toscana, hanno deciso di portare “Cammini Aperti” sul Cammino di Francesco da Rimini a La Verna e sulla Via di Francesco.
In Toscana si va nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, per percorrere un classico itinerario in prossimità del Santuario della Verna, una delle mete di pellegrinaggio più importanti al mondo, in un percorso ad anello che offre due visioni diverse ma entrambi spettacolari della roccia sul quale si incastona il luogo francescano. “Il cuore verde d’Italia”, invece, in prossimità di Assisi, tira fuori tutta la bellezza dei paesaggi della vallata abbinata a un luogo impregnato di religiosità quale l’Eremo delle Carceri, collocato sul Monte Subasio. La bassa Umbria invece sarà coinvolta in un altro itinerario: uno dei tratti più suggestivi del Cammino dei Protomartiri Francescani, con partenza dal borgo medievale di San Gemini fino a Cesi passando per i resti dell’antico municipio romano di Carsulae. Più in là, ma nel Lazio, si andrà poco lontano da Roma, lungo il “Cammino di San Benedetto” arrivando a visitare anche i suggestivi Eremi Benedettini di San Cosimato a Vicovaro, un complesso di grotte comunicanti con il sovrastante Monastero e con una rete di cunicoli facenti parte di acquedotti romani Marcio e Claudio. Pare che qui arrivò il Santo proveniente da Norcia. E sempre parlando di Cammini dove la spiritualità pervade ecco la Via Lauretana, nelle Marche, con il più antico percorso mariano e l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, testimonianza concreta della presenza dei cistercensi in questo territorio e sublime esempio di architettura tutta da visitare.
Scendendo lungo lo stivale, si giunge al Sud. La Puglia è protagonista con Gravina di Laterza, uno dei canyon più grandi d’Europa con pareti alte più di 200 metri: un meraviglioso paradiso naturalistico, vasto ed incontaminato da ammirare percorrendo la Via Ellenica del Cammino Materano. E regali della natura sono anche in Campania, nel Cilento bizantino, sul Cammino di San Nilo, quando si incontreranno le suggestive Cascate dei Capelli di Venere con le sue vasche naturali. In Basilicata invece l’escursione da non perdere è per visitare il Santuario di Viaggiano dove è collocata, per una parte dell’anno, la Madonna Nera, dichiarata protettrice della Regione oppure per chi è a “caccia di natura” la Via Lucana che porta a conoscere Moglionico - considerato “borgo più bello d’Italia” - e il lago artificiale di San Giuliano, Oasi WWF, paradiso di biodiversità. E poco più in là, nel Parco delle Serre, ma in territorio di Calabria, si andrà a camminare su di un suggestivo tracciato dell’ex ferrovia a scartamento ridotto Decauville del 1860 che serviva per il trasporto di legname, da Ferdinandea fino alla costa ionica. In Sicilia “Cammini Aperti” darà valore alla Magna Via Francigena, un’arteria che da nord a sud permetteva di comunicare e fare commercio e che racconta un lato piuttosto insolita e inedita della regione. La Sardegna, invece, punta tutto sul Cammino Minerario di Santa Barbara, nell’iglesiente, nella tappa che va da Fluminimaggiore alle grotte di Su Mannau, tra bellezza naturalistica e miniere che, seppur dismesse, raccontano la loro storia e i tempi che furono.
Anche andando su al Nord non c’è che l’imbarazzo della scelta, in entrambe le giornate.
In Lombardia a essere coinvolta sarà la Via Francigena, nel tratto che da Orio Litta conduce a Senna Lodigiana, considerato uno dei più iconici dell’intero itinerario europeo, mentre a Milano si farà un insolito trekking urbano facente parte del Cammino di San’Agostino, dalla Certosa di Garegnano al Duomo, attraversano anche alcuni parchi della città.
In Liguria invece grande attenzione per il paesaggio: con i panorami mozzafiato dell’Alta Via dei Monti Liguri, da Pratorotondo porta al Rifugio Argentea, sui crinali del Parco del Beigua, per trovare i testimoni di una passata era glaciale: i blockfield. Bellezza naturale anche in Piemonte con i vigneti terrazzati, da Cinzano all’Abbazia di Vezzolano, laddove si erge uno dei monumenti medievali più importanti dell’intera regione che, secondo la leggenda, sarebbe stata fondato per il volere di Carlo Magno. Spostandosi ancora più a ovest, in Valle d’Aosta, un tratto del Cammino Balteo porta i partecipanti a entrare in contatto con una parte di regione. Qui la storia ha lasciato segni evidenti, tra importanti siti archeologici, villaggi, tradizioni locali e imponenti castelli, come il magnifico Forte di Bart, oggi polo culturalmente attivo.
ll viaggio di “Cammini Aperti” non si interrompe neppure a Est. In Fiuli Venezia Giulia un anello conduce a scoprire Aquileia e Grado sulle orme di San Marco, in quello che è parte del Prologo al Cammino Celeste. Si tratta di un percorso di pellegrinaggio per popoli di tre nazionalità diverse: italiani, slavi e austriaci. In Trentino invece si va nel territorio della Vallagarina, per camminare laddove sono stati ritrovati 28 capitelli dedicati a San Rocco, protettore delle malattie, in uno scenario di immensa bellezza dove non manca anche l’aspetto più mistico. Mentre l’Alto Adige, con la Via Romeo Germanica, porta a scoprire tutta la storia e la bellezza di certi luoghi come il Forte di Fortezza, l’Abbazia di Novacella e il Duomo di Bressanone. E per chi è alla ricerca di “unicità” il Veneto da valore al “Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” circondato da un paesaggio dove l’intervento dell’uomo, sulla natura e sulla coltivazione dei vitigni, ha modificato il territorio rendendolo Patrimonio Unesco.
Si ricorda che “Scopri l’italia che non Sapevi” è una strategia di promozione comune delle Regioni Italiane frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo – coordinata dalla Regione Abruzzo - della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT. Un progetto che vede il coinvolgimento in qualità di capofila delle Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Marche e Abruzzo, ognuna per la valorizzazione di una tematica specifica (borghi, turismo lento, turismo attivo, natura e parchi) con quest’ultimo anche responsabile degli aspetti legati all’interoperabilità con il Tourism Digital Hub.
A queste si sono unite le Regioni partner ai quali sono stati affidati alcuni tematismi verticali. Regione Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Campania si occupano così rispettivamente di enogastronomia, golf e percorsi e itinerari di turismo archeologico subacqueo, il tutto per enfatizzare ulteriormente il progetto e così anche il prodotto Italia.
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Ormai ci siamo, tra pochi giorni si aprirà la trentaduesima edizione di Tipicità Festival quest'anno all'insegna di “Armonia di sapori e territori”. Nei giorni 9-10-11 marzo a Fermo si terrà il consueto trionfo di gusto, tradizione, in una parola di Tipicità marchigiane presentate nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Leopardi alla presnza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, del direttore di Tipicità Angelo Serri, del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro (ente organizzatore), del direttore generale di Banco Marchigiano Massimo Tombolini (project partner). Presenti, tra gli altri, anche il Commissario per la ricostruzione post terremoto del centro Italia sen. Guido Castelli, l’assessore alle Attività Produttive Andrea Maria Antonini e l’assessora alla cultura Chiara Biondi.
“Tipicità è una manifestazione di grande valenza promozionale e commerciale in quanto ci porta alla scoperta dell’identità profonda del territorio marchigiano, dei suoi prodotti d’eccellenza e delle sue tradizioni – ha detto il presidente Acquaroli che sabato mattina parteciperà all’inaugurazione dell’evento – ed è anche una preziosa opportunità di destagionalizzazione perché attrae turisti e visitatori nell’ambito di una tendenza turistica diffusa che vede l’enogastronomia come grande protagonista. Oggi presentiamo la 32esima edizione: il numero attesta un percorso importante e dimostra che questo evento non è solo il risultato di una grande intuizione, ma il frutto di una solida organizzazione che anno dopo anno, con il coinvolgimento sempre più largo di enti locali, produttori e operatori, ha portato la manifestazione fuori dai confini regionali prima e adesso addirittura nel mondo. Come Regione non possiamo che essere orgogliosi di sostenere realtà che, come Tipicità, condividono i nostri stessi obiettivi di crescita e sviluppo per l’intera regione facendo leva sulle peculiarità uniche che le Marche sono in grado di offrire”.
“La pandemia – ha proseguito il direttore Serri - ci ha posto dinanzi ad un significativo cambio nelle modalità di consumo del prodotto e di fruizione del territorio. Già lo scorso anno Tipicità Festival ha evoluto la sua formula lasciando centralità al racconto, facendo uscire le storie dagli stand per dar vita ad un’esperienza corale, ad un grande mosaico di conoscenze capace di trascinare espositori e visitatori in un percorso esperienziale partecipato. L’enogastronomia si apre per raccontare le grandi tradizioni e le nuove tendenze capaci di disegnare la tipicità di oggi e di domani. Il programma prevede oltre 150 eventi: non solo tavole rotonde, talk show e convegni destinati ad affrontare le tematiche del presente e a scansionare le grandi incognite del futuro, ma anche la partecipazione di realtà ospiti provenienti da sette regioni italiane coinvolte e paesi stranieri: l’Ucraina, fortemente voluta dal Comune di Fermo, la Francia, la Germania, la Cina, il Gambia, gli Emirati Arabi Uniti ed il Sud Africa. Ospite d’onore è il Giappone con cui stiamo preparando un percorso verso l’Expo di Osaka del 2025. In mezzo, a novembre, avremo la Settimana della cucina italiana nel mondo, sempre in Giappone”.
L’iniziativa, allestita su diecimila metri quadrati di percorso del padiglione espositivo di Fermo Forum si rivolge a produttori e consumatori, ma anche a turisti, food trotters, wine lovers, gourmet, giornalisti ed accademici.
Il centro del padiglione sarà dominato dal racconto del territorio, mentre l’esperienza enogastronomica tornerà ad essere protagonista nel “Teatro dell’esperienza”, nel quale le destinazioni turistiche si trasformano in spettacoli del gusto capaci di stimolare i sensi. In questo contesto gli chef diventano ambasciatori delle proprie terre e si affiancano ad artigiani, guide escursionistiche, narratori del territorio.
Il “tuffo nei localismi” sarà al centro del rinnovato format offerto dal percorso espositivo di “Tipicità experience” che, aprendosi ad esperienze di viaggio e di gusto del Belpaese, mira a restituire tutti i colori della tipicità d’Italia. Da quest’anno presente nell’ambito del padiglione anche l’area “Tipicità Benessere”.
Col percorso espositivo Autocthon si darà invece voce alla biodiversità, a tutto quel panorama di produzioni legate indissolubilmente al territorio, dalla vigna all’ulivo passando per i grani antichi.
Torna il Mercatino, con tutti i suoi contenuti valoriali, capace di innescare intense emozioni, ormai sopite o del tutto dimenticate, come la piazza, il clima di festa, le sfumature folkloristiche, i profumi, il chiacchiericcio e la confusione come piacevole colonna sonora e, infine, l’incontro con il produttore che narra le sue creazioni.
Nella nuova “Cantinetta”, spazio alle degustazioni di vino per esperti e curiosi, che, come nella migliore tradizione italiana della cantina intesa come fucina di idee, accoglierà e renderà protagonisti i personaggi appartenenti a questo ambiente: vignaioli, olivicoltori, agricoltori custodi di specie dimenticate, produttori di conserve, salumi e formaggi.
Si ripropongono due aree da sempre distintive della manifestazione: l’Accademia, arena show per grandi chef, e “Lievito & fermento”, uno spazio dedicato ad un distretto in vivace evoluzione, colorato speaker corner dove si racconta il mondo dei grani antichi, delle tecniche innovative, dei lieviti madre, delle farine, delle magie del forno e di tutto ciò che richiede tempo e pazienza per essere assaporato e valutato nei giusti modi.
Tipicità Festival è organizzata dal Comune di Fermo in collaborazione con Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche ed Anci Marche, con un nutrito pool di partner comprendente Atenei, aziende, entità territoriali e con il supporto del project partner Banco Marchigiano.
per informazioni è possibile consultare www.tipicita.it
Sara Rossi
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