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(credits Silvia Donnini)
La Redazione
Una giornata per celebrare l’amore che il genere umano nutre per queste creature giocose e ricordarci quanto sia meraviglioso poter ammirare un animale selvatico nel suo habitat naturale
Il 14 aprile è stata la Giornata Mondiale dei Delfini, ricordata e festeggiata in molti paesi in tutto il globo. L’Irlanda è uno di questi e, anche se a causa del coronavirus non è per il momento possibile prendere parte alle numerose attività dedicate all’avvistamento dei delfini, può essere bello e confortante prendere spunto da questa data per pensare che la natura va avanti, mantenendo viva la sua forza e regalandoci preziosi esempi.
I delfini, la cui forma di intelligenza viene paragonata a quella degli esseri umani, sono, infatti, una specie particolarmente altruista ed è comune che i membri di un branco si prendano cura l’uno dell’altro. Un’altra caratteristica incoraggiante in questo momento per pensare in modo positivo è la notevole capacità di guarigione sviluppata dai delfini.
La tutela di questa specie preziosa per tutto l’ecosistema marino è molto sentita in Irlanda. Nel corso degli anni il governo ha emanato una vasta gamma di provvedimenti legislativi come dichiarare i mari irlandesi santuario di balene e delfini e, anche grazie a questo, le acque dell’isola di Smeraldo sono tra le più importanti in Europa per i cetacei: 25 specie su 86 presenti in tutto il mondo vivono nei mari irlandesi!
Per mettere in risalto, inoltre, il valore della difesa dei delfini sono state create attività divulgative e informative che includono il loro avvistamento e monitoraggio, nel pieno rispetto della sicurezza: la loro socievolezza rende molto facile poterli ammirare da vicino perché amano l’interazione con gli esseri umani e spessissimo si spingono vicino a riva o nuotano a fianco delle piccole barche utilizzate per le escursioni.
Un sito molto bello che permette di informarsi a distanza sulla loro vita, i loro movimenti e la loro salute è quello dell’Irish Whale and Dolphin Group – IWDG (https://iwdg.ie ) che pubblica in tempo reale notizie sugli avvistamenti, video, immagini di avvistamenti mandate anche dalle persone comuni (molto ricca la sezione dedicata alle megattere), contenuti interattivi, aggiornamenti video e fotografici su progetti internazionali di ricerca come quello dedicato alle balene che si spostano tra l’Irlanda e Capo Verde, iniziato a inizio marzo 2020.
Molto interessante - anche per fare un piccolo viaggio con la mente - la mappa presente sul sito delle differenti zone che permettono di avvistare i cetacei senza dover necessariamente entrare in mare. In tutta l’isola d’Irlanda, infatti, dal Donegal al nord alla Contea di Cork a sud o lungo le coste dell’Irlanda del Nord esistono numerosi luoghi per osservare i delfini e le balene: punti della costa spettacolari – solo per citarne alcuni - come le Slieve League Cliffs, Klirush o la balconata dell’imponente faro di Loop Head, entrambi lungo la Wild Atlantic Way; il Gobbins Cliff Path, con le sue passerelle sospese a picco sul mare, poco lontano da Belfast; le acque che bagnano il colosso di basalto Giant’s Causeway.
Pensando ai delfini e agli avvistamenti in modalità domestica, non si può non citare Fungie, delfino che da ben 25 anni nuota libero e felice tra le acque della penisola di Dingle, amando la compagnia dei tantissimi bipedi che vanno a Dingle per ammirarlo dal molo o a bordo di piccole barche che si diverte a “scortare”. È sicuramente il delfino più famoso d’Irlanda e uno dei più famosi del mondo: una vera star di Youtube e di Instagram!
La Redazione
La Serbia è uno stato della ex Jugoslavija. Con oltre 7 milioni di abitanti e una superficie di 88mila km2 è circa un terzo dell’Italia. La sua capitale, Belgrado, considerata la “Berlino dei Balcani” per la vivacità culturale e la frizzante vita notturna, conta quasi un milione e 600mila abitanti. Quanto accaduto negli anni 1991-1999 ha purtroppo generato nell’immaginario comune una percezione non positiva del Paese. Basterebbe tuttavia recarvisi, visitare la sua capitale e apprezzare l’ospitalità del popolo serbo per abbattere ogni forma di pregiudizio.
Attraversata da importanti fiumi come il Danubio, la Sava, la Morava (e i suoi affluenti), il Tibisco, il Tamiš e la Drina, la Serbia è uno stato indipendente dell’Europa Sud-Orientale sito a meno di un’ora e mezza di volo dall’Italia. Il Paese è tuttavia raggiungibile anche in auto se si parte dal nord Italia, grazie a un comodo percorso autostradale che tocca le città di Trieste, Ljubljana (capitale della Slovenia), Zagabria (capitale della Croazia), Belgrado e Niš (terza città della Serbia) fino ad arrivare, più a sud, in Penisola Calcidica (Grecia), passando per Skopje (capitale della Macedonia del Nord) e Salonicco (Grecia). Non manca la possibilità di raggiungere la Serbia in bus, grazie alle partenze frequenti, dalle principali città del centro-nord Italia (Firenze, Genova, Milano, Verona, etc).
Dalle aree rurali alle città più moderne, la Serbia è in grado di offrire molto di più di quanto si immagini: vanta attrazioni turistiche di tipo storico-culturale, naturalistico, sportivo e spirituale. Si pensi ai parchi nazionali, alle aree collinari e montuose, alle città dove è possibile respirare la storia e le tradizioni locali. Gli edifici storici presenti in Serbia, rispecchiano le fasi che ha attraversato: dal dominio bizantino e romano a quello ottomano e austro-ungarico, passando per il periodo socialista e quello della cultura ortodossa serba. Non mancano complessi residenziali, ponti e costruzioni moderne, vasti centri commerciali e hotel rispondenti ai più alti standard dell’accoglienza. Contaminazioni della cultura turco-ottomana e austro-ungarica si ritrovano non solo nei centri turistici più importanti (Belgrado e Novi Sad), ma in ogni altro punto del Paese. Belgrado, città composta da 17 municipalità, è l’unica città d’Europa a sorgere sulla confluenza di due grandi fiumi, la Sava e il Danubio. Il panorama che ne risulta, gradevole dalla parte alta del parco storico Kalemegdan, è una meta obbligata per chiunque si trovi a visitare la città. Viva di giorno, ma soprattutto di notte, ed estremamente vivace dal punto di vista culturale (musicale, teatrale e artistico in generale), Belgrado rapisce il visitatore per l’inaspettato mix di antico e moderno.
La Repubblica di Serbia è caratterizzata da pianure, montagne, laghi, fiumi, grotte carsiche e piccole cascate, oltre a uno straordinario numero di specie animali e vegetali. Ben cinque sono i Parchi Nazionali della Serbia: Fruška Gora, Tara, Đerdap, Kopaonik e Metohija. Il fiume Drina, il più grande affluente del Danubio, scorre in territorio serbo per circa 220 km, segnando per buona parte il confine fra il Paese e la Bosnia Erzegovina. A Višegrad si trova il vecchio ponte che ispirò lo scrittore serbo Ivo Andrić (Premio Nobel per la letteratura nel 1961) portandolo alla stesura del suo romanzo più famoso, il Ponte sulla Drina. Nei mesi estivi, lungo il fiume Drina si organizzano eventi sportivi come discese e rafting. La più nota è la cosiddetta Regata sulla Drina.
Altre importanti città della Serbia sono Jagodina, Kragujevac, Niš, Novi Sad, Subotica e Smederevo, cui seguono i centri turistici di Kopaonik, Mokra Gora (con la famosa ferrovia a scartamento ridotto e a forma di otto “Šarganska Osmica”) e Zlatibor. Novi Sad, capoluogo della Vojvodina, sarà Capitale Europea della Cultura per l’anno 2021.
Su tutto il territorio serbo si trovano interessanti monasteri ortodossi (quelli di Studenica, Žiča, Sopoćani e Gradac sono di età medievale e si trovano lungo la Valle dei Re) patrimonio dell’Unesco. Si dice che i monasteri serbi di epoca medioevale siano l’anima della nazione: durante i secoli più bui hanno contribuito a preservare l’identità nazionale, religiosa e culturale della Serbia. Il Paese ospita anche chiese di edificazione più recente, fra le più belle d’Europa. Alcuni esempi sono il Tempio di San Sava e la chiesa di San Marco a Belgrado, la chiesa di San Giorgio sulla collina di Oplenac a Topola, la chiesa cattolica del Santo Nome di Maria di Novi Sad.
La Serbia è uno degli stati d’Europa più ricchi in termini idrografici, con circa 300 sorgenti attualmente attive. Di queste, una ventina sono classificate come sorgenti di acque dalle notevoli proprietà curative . I centri termali e curativi sono ben attrezzati e il più delle volte inseriti in paesaggi naturali incantevoli; le destinazioni più interessanti sono Vrnjačka Banja, Sokobanja ,Vrdnik, Rusanda e Palić. Quasi tutte le località inoltre offrono varie opportunità di svago: sport, escursioni, tradizioni eno-gastronomiche.
di Antonio Vanzillotta
foto credit Marco Costarelli
per ulteriori informazioni consultare il sito Visit Serbia
Tipicità (festival marchigiano, giunto alla ventottesima edizione, che promuove l’Italian Style) e Anek Lines Italia varano la “crociera degli affari”.
Un’insolita crociera a cui partecipa un selezionato gruppo di imprenditori coinvolti in una Smart cruise: un viaggio nel corso del quale si trascorre il tempo della traversata in mare con attività orientate alla formazione, comunicazione, informazione e altre variazioni sul tema del turismo. Questo progetto, è un prodotto caratterizzato da elasticità sia nei contenuti che nella durata del viaggio in modo tale da poter essere adattato alle esigenze del committente.
Un viaggio ‘prototipo’ è salpato dal porto di Ancona e ha avuto come destinazione l’incantevole scenario delle isole Ionie. A bordo della nave di Anek Lines, in normale navigazione tra Ancona e la Grecia, un gruppo di imprenditori marchigiani appartenenti a diverse filiere produttive è stato protagonista di un modulo formativo durante il tragitto Ancona-Igoumenitsa e viceversa.
All’interno di questo modulo sono stati organizzati momenti di confronto e interessanti spunti di riflessione, caratterizzati tra l’altro da giochi, simulazioni, test e da un financial meeting.
Una volta sbarcati in territorio greco, i partecipanti al programma si sono dedicati alla visita delle isole, grazie all’ausilio dell’Ente Ellenico del Turismo. Tra le mete: la splendida Lefkada, il monastero di Faneromeni, le spiagge di Aghios Nikitas e Sivota, le isole di Cefalonia, Itaca, Meganissi e Skorpios. Il porto di Nydri è uno dei villaggi di Lefkada a maggior sviluppo turistico, con diversi ristoranti, locali, e negozi affacciati sul mare; passeggiando lungo il porto di Nydri si incontra la statua dedicata ad Aristotele Onassis, che amava frequentare quest’isola. Da Nydri si possono raggiungere le isole di Prinkiponissia, Skorpios, Skorpidi, Itaca, Madouri, Sparti. Anche l’isola di Skorpios era cara ad Onassis in quanto sua dimora estiva, ora è proprietà di un magnate russo e l’unico avvicinamento consentito, è in una piccola baia dalle acque cristalline.
"Grazie alla capacità di fare rete di Tipicità, per noi è stato un vero piacere ospitare sulla nostra nave questo gruppo di imprenditori e sviluppare insieme nuove idee per il futuro” ha sottolineato Massimo Di Giacomo, amministratore unico di Anek Lines Italia.
Ed Angelo Serri, direttore di Tipicità, ha dichiarato: “Ispirazione, relazione e rigenerazione sono le tre parole chiave che hanno caratterizzato il viaggio, con il quale abbiamo provato a immaginare il futuro in maniera nuova, grazie al determinante contributo degli imprenditori, ognuno portatore delle proprie specifiche esperienze personali e aziendali. Si tratta di un percorso innovativo, con al centro una sorta di “buen retiro” a Lefkada per confrontarci, condividere un percorso e nel contempo sperimentare un nuovo format”.
Antonio Vanzillotta
Brafa2020 :Un viaggio tra arte antica e anticipazioni contemporanee. Dall'arte egizia al fumetto e al disegno d'autore, passando per le tele dei maestri fiamminghi e l'arte moderna: BRAFA è un evento noto per la grande varietà delle opere esposte oltre che per l'atmosfera accogliente.
BRAFA 2020 CRESCE E BRINDA AI SUOI "PRIMI 65 ANNI"
Da Domenica 26 Gennaio a Domenica 2 Febbraio 2020 gli spazi del Tour & Taxis di Bruxelles ospitano l'edizione 65 della manifestazione d'arte più antica d'Europa: BRAFA Art Fair.
Un elenco espositori stabile a 133 con uno dei ricambi più bassi nel settore: solo 18 infatti le gallerie che cambiano rispetto all'edizione precedente. Peraltro 10 sono i professionisti che rientrano mentre 8 sono alla loro prima partecipazione, la metà italiani. Il 2020 sarà dunque anche l'anno in cui l'Italia passa al secondo posto tra i paesi stranieri dopo la Francia con 10 galleristi (12 considerando gallerie di italiani situate all’estero), mentre le gallerie del Belgio saranno il 37%. New entry italiane: Paolo Antonacci (Roma - Pittura europea XVIII-XIX sec.); W. Apolloni (Roma - Antichità XVII-XIX sec.); Nardi (Venezia - Gioielleria); Dalton Somaré (Milano - Arte Africana e Indo-Buddista).
Un indicatore evidente del successo di questa manifestazione che da almeno una decina di anni vive un significativo trend di crescita tanto da prevedere un nuovo aumento dei visitatori a 67.000 nonostante la durata abbreviata di un giorno rispetto agli altri anni. Il tutto in un contesto globale -anche finanziario- in cui l’arte torna a svolgere un ruolo importante in termini di investimento.
“Festeggiamo i 65 anni con vero entusiasmo " spiega Harold t’Kint de Roodenbeke Presidente BRAFA “Non essendo un ente fieristico abbiamo come primo obbiettivo trasmettere proprio questa nostra passione per l'arte a un pubblico sempre più vasto. E' questo il ruolo degli antiquari e di chi, come me e tutti i colleghi, dedica il proprio lavoro alla tutela della conoscenza e poi alla collezione di opere d'arte di ogni tempo”.
Attraversando l’intero ventaglio della Storia dell’Arte, dall'archeologia all'arte contemporanea, i responsabili dell'Associazione Foire des Antiquaires de Belgique, hanno una particolare sensibilità per garantire un buon equilibrio tra le specialità. Benché ad esempio negli ultimi anni, l'arte moderna e l'arte contemporanea abbiano avuto un maggiore peso rispetto al passato, l’anima del BRAFA resta comunque l’arte antica di ogni continente. Le stesse nuove gallerie sono perlopiù specializzate in archeologia classica, Old Master, antichità.
La cifra del Brafa resta infatti il mix tra stili, luoghi e periodi della storia dell’arte: occidente e oriente, Africa e archeologia, grafiche originali e fotografia d’autore. Arte di ogni tempo ma anche design del 20° secolo. Pezzi rari, da collezione per interni raffinati.
"I visitatori del BRAFA ci chiedono di garantire i loro investimenti con opere di altissimo livello" - spiega Christian Vrouyr, Segretario generale BRAFA - "Parliamo a collezionisti di vario genere ma anche a curatori museali e a fondi d'investimento. Ecco perché per tutti noi è importante avvalerci di esperti esterni per il vetting e curare il più possibile la varietà oltre alla qualità delle proposte".
Non solo esperti o potenziali acquirenti: BRAFA è un'esposizione aperta a tutti, da visitare piacevolmente che va ad aggiungersi a un sistema museale di Bruxelles unico al mondo.
Durante l'intera settimana di apertura, ogni giorno alle 16 gli appassionati d'arte potranno inoltre seguire le #artalk: conferenze di curatori ed esperti su opere, artisti o collezionisti. Si parlerà di Keith Haring ma anche di Raffaello e della più grande collezione al mondo (francese) del pittore; il curatore spiegherà la "Rivoluzione ottica di van Eyck" in mostra a Gand; mentre il regista Robert Wilson racconterà la sua passione per il collezionismo.
I visitatori del BRAFA potranno perfino portarsi a casa (si fa per dire) un pezzo del muro di Berlino grazie a una speciale asta di beneficenza. Le offerte verranno visualizzate su un tabellone elettronico dal primo all'ultimo giorno con una base d'asta di 15.00 € per ognuno dei 5 elementi in mostra. I cinque blocchi (1,2x3,8 mt con un peso di 3,6 t) coperti di graffiti dalla parte un tempo esposta a Ovest, verranno allestiti nella parte centrale del BRAFA. Quanto raccolto sarà devoluto a 4 associazioni onlus nonchè al sostegno di progetti museali. Un modo per ribadire la vocazione no-profit del BRAFA dando evidenza alla ricaduta non solo culturale ma anche sociale di un evento che nasce 65 anni fa proprio per far conoscere meglio il ruolo dei professionisti del mercato dell'arte.
Farsi incantare dalla Regina dei Belgi
La gioielleria veneziana Nardi ebbe, tra i suoi clienti più celebri, la Regina dei Belgi, Paola di Liegi, per la quale creò la spilla “Paola”, ancora oggi uno dei pezzi più noti, in mostra a BRAFA. Realizzato in diverse varianti, con turchesi o corallo, o con rubini e zaffiri è un omaggio alla regalità e all’eleganza della Regina.
/Immagine: Brafa 2020- Gioielleria Nardi - Paola Moretto - Prince of Moors, Spilla, oro 18 kt. con rubini, perle e diamanti)
Conoscere i veri antiquari
I mercanti d'arte sono molto diversi da come li si immagina e hanno mille storie che amano raccontare ai visitatori: non si rifiuteranno di rispondere ad una domanda o soddisfare una curiosità su qualsiasi oggetto esposto.
Immagine: Didier Claes esperto di arte africana e vice-direttore BRAFA
Visitare Bruxelles
La capitale d'Europa è ricca di eventi, musei, negozi e cioccolaterie: da non perdere il Museo di Belle Arti (Rue de la Régence www.fine-arts-museum.be) e le botteghe dei maître chocolatier fornitori della casa reale belga come Neuhaus (Noorddoorgang 29 www.neuhauschocolates.com) e Mary (950 Chaussée de Wavre www.mary.be).
BRAFA 2020 - Edizione 65
Domenica 26 Gennaio - Domenica 2 Febbraio 2020
Tour & Taxis, Avenue du Port 88, Bruxelles
Orari: 11-19 (Giovedì 30 Gennaio late opening fino alle 22)
Ingressi: intero 25 €, under 16 gratuito, 16-26 anni 10 €. Catalogo 15 €.
Info e biglietti: www.brafa.art
La Redazione
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