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Tu be-Av – festa agricola e dell’amore – affonda le sue radici ancora prima dei tempi del Talmud e cade il 15 del mese di Av, il penultimo mese del calendario ebraico, ed è l’ultima festività dell’anno ebraico. Quest’anno ricorre il 7 agosto.
Anticamente, era questa l’ultima data utile per tagliare la legna che sarebbe poi servita per cucinare, per costruire, per riscaldare le case. Da questo momento in poi si doveva dare alla natura un periodo di riposo, fino all’inizio del mese di Nissan, il mese della primavera. In occasione di questa ricorrenza era stabilito che le figlie di una tribù avrebbero potuto sposare i ragazzi appartenenti a una tribù diversa.
In questo giorno le ragazze scendevano nelle vigne e danzavano. Indossavano tutte un vestito bianco, prestato da un’altra ragazza. La figlia del re prestava il suo vestito alla figlia del Sacerdote, la figlia del Sacerdote alla figlia dell’aiutante, e così via, affinché “non provasse vergogna chi non lo possedeva”.
Tutte insieme illuminate dal bagliore della luna, danzavano nelle vigne, fuori dalle mura di Gerusalemme, risplendenti grazia e giovinezza nei loro vestiti bianchi, e invitavano i giovani che non avevano già impegnato il loro cuore a alzare gli occhi per guardarle. Le più belle invitavano a ammirare la loro bellezza, quelle provenienti da nobili famiglie invitavano a considerare la loro nobiltà e così via, fino alle meno belle e di famiglie umili, che ricordavano come la bellezza sia fugace, come una buona fama possa andare perduta e che solo una donna che teme Dio è degna di lode.
I giovani le seguivano, con la speranza di trovare una sposa, e così si innamoravano e si celebravano i fidanzamenti. In perfetta armonia con il clima d’amore e di poesia del Cantico dei Cantici.
Oggi Tu be Av è celebrato anche in chiave moderna, in modo simile al nostro San Valentino, ma non ha perso la valenza romantica di un tempo.
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I primi mesi di “Pafos - Capitale europea della cultura 2017” hanno acceso i riflettori sul borgo marinaro cipriota che non ha disatteso le aspettative mettendo in scena serie di eventi che stanno richiamando sull’isola visitatori da tutto il mondo,anche grazie alla concomitanza con alcune manifestazioni in parallelo come la Logicom Cyprus Marathon e la Cyprus Gran Fondo ciclistica, tenutesi nel mese di marzo proprio nell’area della città. Il programma di aprile e maggio vedrà protagonisti del calendario nomi di fama internazionale che daranno vita a eventi destinati a lasciare il segno. Per la pittura, merita una menzione speciale la mostra - che sarà visitabile per tutto aprile, fino al 12 maggio – “Depicting the Invisibile” che, tra le altre, raccoglie opere di Filippo Abbiati, Gian Battista Tiepolo, Jan Tengnangel, e di artisti greci e ciprioti come Gyzis, Parthenis, Kontoglou, Ghikas, Manousakis, Michaelides, Kontopoulos, Golfinos. Senza togliere nulla agli altri appuntamenti, main attraction del mese di maggio sarà la musica. Si inizia proprio il 1° con i giganti Berliner Philharmoniker, che diretti dal grande Mariss Jansons, in una cornice d’eccezione quale il castello di Pafos,eseguiranno uno straordinario concerto che idealmente passa il testimone a un’altra istituzione tedesca come la raffinatissima attrice e cantante Ute Lemper, regina contemporanea del repertorio frutto del sodalizio tra Kurt Weill e Bertold Brecht. Ne porterà in scena, il 20 maggio,
alcune suggestioni, in uno spettacolo che rende omaggio alla passione per l'amore e la vita e a Pafos, luogo di nascita di Venere, ispirandosi anche al musical di Ogden Nash “One Touch of Venus”. Anche per questo appuntamento, il castello sarà protagonista insieme agli artisti.
www.pafos2017.eu
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I turisti italiani continuano ad amare l'Egitto. È quanto riportano i dati sui flussi di arrivi presentati all'Accademia d'Egitto di Roma da Emad Fathy, direttore dell'Ente del Turismo egiziano in Italia.
Nel mese di dicembre a scegliere l'Egitto sono stati 15 mila italiani. Il 19% in più rispetto al 2015.
''Si tratta di numeri che non si vedevano da tempo'. Nel 2016 gli italiani che anno visitato la Terra dei Faraoni sono stati complessivamente 130 mila'', commenta Fathy.
Malgrado le difficoltà dovute all'instabilità dell'area e alla battuta d'arresto dovuta alle relazioni diplomatiche tra Roma e Il Cairo dopo il caso Regeni, il Paese non perde la speranza e punta a rafforzare la propria posizione sul mercato italiano.
''Il nostro obiettivo è molto ambizioso. Puntiamo a raggiungere quota 300 mila presenze dall'Italia.
In campo – spiega - ci sono numerose iniziative destinate a rilanciare il turismo in Egitto e facilitare l'incontro con i principali player del settore. Nei prossimi mesi sono in programma roadshow e workshop in numerose città italiane: saremo a Roma, Milano e Torino. Ma nel mirino abbiamo anche altre città come Napoli, Bologna e Verona''.
A febbraio l'Egitto sarà presente a TourismA, il salone internazionale dell'archeologia che si terrà a Firenze, in qualità di Paese ospite. Se il grande patrimonio culturale di cui l'Egitto dispone potrà risollevare le sorti del turismo, per far tornare i visitatori del Belpaese le tradizionali mete del Mar Rosso continueranno comunque a fare da volano.
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Selma Elloumi Rekik, 61 anni, imprenditrice agroalimentare, è Ministro del Turismo e dell’Artigianato da due anni. Due anni non facili, segnati ad inizio mandato dalla strage del Bardo (18 marzo 2015, 24 morti tra cui 4 italiani) e dall’attentato di Sousse (26 giugno 2015, 39 morti). Due anni che hanno visto il turismo in Tunisia perdere altri ospiti che si sono aggiunti alle vistose perdite, registrate dalla ‘rivoluzione’ del 2011, un calo impressionante (- 80%) che solo ora segna qualche inversione di tendenza e che confida molto per questo 2017. Nell’incontro che il Ministro ha avuto qualche giorno fà con un folto gruppo di giornalisti italiani specializzati nel settore, ha infatti potuto confermare che il Governo ha ottenuto da un lato il consenso di alcuni importanti gruppi alberghieri nella ripresa degli investimenti, mentre dall’altro ha concordato con le compagnie marittime la ripresa delle crociere, potente volano di presenze turistiche e veicolo di fiducia a respiro internazionale.
Non va infatti dimenticato che, dopo la strage del Bardo, dove i turisti coinvolti erano scesi dalla Costa Fascinosa e dalla MSC Splendida (circa 200 passeggeri stavano in visita al museo) vi sono stati strascichi giudiziari e le compagnie erano state accusate di aver promosso un itinerario che non godeva delle necessarie garanzie di sicurezza. Parlando con la stampa italiana, Selma Elloumi Rekik ha espresso, a nome del Governo, una posizione di estrema durezza nei confronti del terrorismo e del suo ‘brodo di cultura’, non volendo ignorare che, proprio in Italia, si sono verificati alcuni recentissimi episodi di estremismo armato che hanno riportato alla Tunisia: basta pensare all’uccisione, avvenuta a Milano, dell’autore della strage di Berlino, e allo stillicidio di arresti ed espulsioni di cittadini tunisini, susseguitisi nelle ultime settimane.
In proposito, Rekik ha affermato che i terroristi “disonorano il loro Paese” e che apprezza particolarmente l’azione della sicurezza italiana. E ha anche sostenuto che il Governo di Tunisi attua una politica di prevenzione che dovrebbe essere estesa, controllando che “le moschee siano luoghi di preghiera e non di attività politica”, eliminando le storture che dovessero verificarsi. Il Ministro ha anche dato atto che la collaborazione ricevuta a livello internazionale ha consentito che le misure di sicurezza interne venissero rafforzate, soprattutto nei luoghi di transito e permanenza turistica, come aeroporti, alberghi, luoghi di interesse culturale. “Ho ben presente – ha detto – che in Italia accadimenti come l’attentato di Sousse (quindi in zone balneari di prima grandezza, da sempre fiore all’occhiello della promozione turistica tunisina) abbiano avuto un’eco particolare, tanto da provocare nel 2015 un’immediata e pesante caduta negli arrivi. Stato di cose solo recentemente miglioratosi, visto che nel secondo semestre del 2016 abbiamo assistito a una lieve ripresa”. Già circa un mese fa, parlando con con un’emittente locale ripresa per noi da Ansamed e tirando le somme dalla Conferenza internazionale ‘Tunisia 2020’, il Ministro Rekik aveva parlato di progetti di grande respiro per il futuro, sempre con la premessa della sicurezza. “Se non avremo problemi di sicurezza – ha quindi voluto ripetere ai giornalisti italiani - potremmo accogliere 7 milioni di turisti stranieri nel 2017, per arrivare a 10 milioni entro il 2020”. Sempre per quanto riguarda i piani per il futuro, Rekik ha infine dettagliato che l'intero settore sarà rilanciato, con una formazione professionale specifica e controlli più rigorosi che permetteranno una riclassificazione degli hotel, puntando a una ‘certificazione internazionale’. Proseguirà inoltre la strategia di diversificazione dei prodotti turistici (non più focalizzata solo sul balneare) e l'implementazione dell'Open Sky e dell'E-Visa (visto elettronico), che permetteranno di fare della Tunisia una destinazione aperta al mondo intero: Russia e Cina i primi, naturali target. Nel 2016 il numero di ingressi turistici nel paese (al 30 novembre) è stato di 5,2 milioni, dei quali 1,5 mln di turisti algerini e 1 mln di libici. I turisti europei sono stati 2,5 milioni tra cui 600 mila russi. Nelle foto On the Road, il Ministro del Turismo e ArtigianatoSelma Elloumi Rekik e (alla sua destra) il Direttore Generale, Abdellatif Hamam, nel corso dell’incontro con la stampa italiana specializzata.
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Dal 2 dicembre al 7 gennaio 2017, il Gruppo Monte-Carlo Société des Bains de Mer trasformerà la Place du Casino di Montecarlo in una stazione sciistica glamour.
Grandi e piccini potranno, così, ammirare le decorazioni natalizie della Place du Casino, vero e proprio cuore pulsante del Principato di Monaco, che offrirà uno spettacolo sontuoso di luci seguendo il tema “Snow Chic by Monte-Carlo”.
Per quest’anno la fontana dei Pavillons Monte-Carlo verrà trasformata in un’enorme palla di neve e diventerà una delle principali attrazioni. Completeranno questa magica scenografia i dettagli vintage ispirati all’universo della montagna, che creeranno un elegante ambiente dove rilassarsi. Non potranno mancare gli abeti innevati e le funivie, rivisitate da Chopard, Richard Mille, HRH e Pretty You. E per deliziare il palato, Bernard Mure-Ravaud, il noto produttore di prodotti caseari, nominato Migliore Artigiano di Francia 2007, proporrà alla Brasserie del Café de Paris, una degustazione dei più ricercarti formaggi francesi, tra cui il Bleu de Termignon o il Beaufort d’Alpage.
La meravigliosa scenografia si estenderà lungo tutto il percorso Monte-Carlo Shopping: i Pavillons Monte-Carlo, lo Square Beaumarchais, l’Avenue de Monte-Carlo e l’Allée François Blanc, dove si potrà trovare una selezione di regali dedicati per queste feste speciali. Lo slalom tra i negozi e le casette di Natale terminerà con una merenda a base di cioccolato nella sala Belle Epoque dell’Hôtel Hermitage Monte-Carlo.
I più golosi, inoltre, non resisteranno al fascino della “Bûche du Châtaignier”, il famoso “tronchetto di Natale” ideato dallo Chef pasticcere delle Thermes Marins Monte-Carlo, che ha voluto condividere il ricordo delle sue lunghe passeggiate nelle foreste, dando vita a questo dolce straordinario, divenuto simbolo delle feste e disponibile anche da asporto. Quest’anno la “Bûche du Châtaignier”, rappresenterà l’invito a un viaggio bucolico d’eccezione, attraverso i sapori della composta di mandarino e di una mousse di castagne, sul croccante pralinato ai pinoli.
Il Monte-Carlo Bay Hotel & Resort, infine, si trasformerà in una “stazione sciistica” per tutto il mese di dicembre; la prima fermata sarà al ristorante L’Orange Verte, dove una funivia allestita in terrazza
diventerà il pretesto per sorseggiare un drink nel cuore di una foresta di abeti, passeggiare tra gli chalet in legno, degustando cioccolata calda e gaufre artigianali o pattinare sulla pista di pattinaggio
ricreata al ristorante Las Brisas o divertendosi nella neve al ristorante Le Grande Bleue, dove sarà possibile degustare il menu da 4 portate dello Chef stellato Marcel Ravin.
Per festeggiare il nuovo anno, tutti gli indirizzi del Gruppo Monte-Carlo Société des Bains de Mer offriranno la propria versione dell’incanto delle feste; la Salle des Étoiles dello Sporting Monte-Carlo
preannuncia un veglione indimenticabile con il trio “Il Volo”, che accenderà la serata con un repertorio “pop-opera”. I casinò di Monaco saranno la location perfetta dove tintinnare le coppe di
Champagne, mentre il Monte-Carlo Bay Hotel & Resort presenterà lo spettacolo dei fuochi d’artificio che, per il primo anno, lanciati partiranno dalla terrazza del bar il Blue Gin. Il 1° gennaio, la Salle
Empire de l’Hôtel de Paris Monte-Carlo e la Salle Belle Epoque de l’Hôtel Hermitage Monte-Carlo saranno invece la location perfetta per il primo brunch dell’anno, in famiglia o con gli amici.
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