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Il Ministro del Turismo e dell’Artigianato della Tunisia, Selma Elloumi Rekik, questa mattina ha dichiarato alla Radio Nazionale Tunisina che, per volontà della Presidenza delle Repubblica, del Parlamento Tunisino e del Governo Tunisino, una grande manifestazione nazionale sarà organizzata domenica prossima a Tunisi per condannare l’attacco terroristico che lo scorso 18 marzo ha colpito il Museo del Bardo.
Il Ministro ha colto l’occasione per ringraziare la disponibilità del corpo medico tunisino, che attualmente si sta prendendo cura dei dieci feriti che sono ancora sotto osservazione medica, e per lodare la dedizione e il coraggio dimostrati durante l’atto terroristico dalla polizia e dall’esercito tunisino, oltre che dalle guide turistiche e dagli autisti degli autobus coinvolti.
Accogliendo favorevolmente lo spirito di solidarietà manifestato da numerosi tour operator stranieri e altri partner del settore del turismo, il Ministro ha dichiarato che i rappresentanti del turismo tunisino all'estero saranno chiamati a Tunisi il 7 e l'8 aprile per discutere la situazione attuale, e definire una strategia di promozione e di comunicazione volta a informare sulla realtà del Paese e ristabilire la fiducia dei turisti stranieri.
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Il messaggio rassicurante agli operatori del settore di Selma Elloumi Rekik, nuovo Ministro del Turismo della Tunisia
"La Tunisia è un Paese sicuro, moderno e rivolto al futuro. La situazione politica nel Paese è salda, e per i prossimi 5 anni il nuovo governo lavorerà per mantenere la stabilità e la sicurezza del Paese". E’ questo il messaggio di fiducia e positività lanciato dal nuovo Ministro del Turismo, Selma Elloumi Rekik, per la prima volta in Italia in occasione di BIT.
Il Ministro ha scelto l’Italia per il suo primo viaggio ufficiale dopo la recente elezione per rafforzare ulteriormente i rapporti che uniscono i due Paesi.
"Un prezioso legame culturale ma non solo. Dal punto di vista economico, commerciale e turistico Italia e Tunisia sono sempre state profondamente unite" – afferma Selma Elloumi Rekik. "Il nostro obiettivo è quello di essere sempre al fianco degli operatori italiani che promuovono il nostro Paese e contribuiscono a rendere la Tunisia una delle destinazioni più amate dal mercato italiano. Per supportarli, ci focalizzeremo sul mantenimento della nostra offerta turistica, già molto apprezzata dai visitatori italiani, e sulla promozione di nuovi prodotti; desideriamo infatti ampliare il ventaglio di proposte turistiche puntando su temi di tendenza come ad esempio l’ecoturismo, e stiamo inoltre lavorando per implementare il già ricco sistema di collegamenti aerei che uniscono la Tunisia alle principali città italiane. Guardiamo al futuro della Tunisia con estrema fiducia e positività, e siamo certi che con questi presupposti anche il numero di visitatori italiani continuerà a crescere. Invitiamo chi non è mai stato in Tunisia, e anche chi ha già avuto l’occasione di vederla con i propri occhi, ad attraversare il Mediterraneo e intraprendere un viaggio alla scoperta della ricchezza e della bellezza del nostro Paese".
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Il baricentro dell’economia si sposta verso Oriente e Turkish Airlines punta sul ruolo della Turchia di ponte fra Est ed Ovest, ossia fra Europa e Oriente. La compagnia è forte dei numeri che già oggi la vede movimentare oltre 54,7 milioni di passeggeri l’anno fra quelli in arrivo o in transito nel Paese eurasiatico. Nel 2014 ha conseguito un incremento a doppia cifra del numero dei passeggeri trasportati sia a livello mondiale (+13,3%) che in Italia (+12%) mentre si assiste ad una forte crescita annuale dei viaggiatori provenienti dalla regione Asia Pacifica (+,5% all’anno).
“La posizione geografica strategica del nostro hub di Istanbul – ha spiegato Hikmet Mesut Turkseven, Turkish Airlines General Manager nel corso di un incontro alla Bit – il nostro costante impegno nel continuare a migliorarci e la nostra empatia nei confronti di culture, usanze e necessità diverse ci hanno permesso, nel corso dell’ultimo decennio, di incrementare dell’oltre 360% il numero dei passeggeri, molto di più rispetto alla media globale di +60%. E i nostri piani anche per il futuro sono di continuare a crescere e rinforzare il nostro ruolo globale”. Proprio per questo motivo, la compagnia aerea aggiungerà al proprio vasto network alcune nuove, importanti destinazioni nel 2015: Bari in Italia, Manila nelle Filippine, Taipei in Taiwan e San Francisco negli Stati Uniti d’America. Turkish Airlines, inoltre, si sta iniziando a preparare per l’inaugurazione del terzo aeroporto di Istanbul. Questo nuovo centro nevralgico per il trasporto aereo, che dovrebbe essere ultimato nel 2017 e che avrà una capacità di oltre 150 milioni di passeggeri, è un candidato a diventare il più grande aeroporto d’Europa nonché il terzo più grande del Mondo.
L’ambizione di Turkish Airlines fa leva sulle analisi presentate nell’occasioni da Magda Antonioli, docente del Master in Economia del Turismo (MET) dell’Università Bocconi. “Le macro tendenze per i prossimi 20 anni del traffico aereo, sia passeggeri che cargo – ha spiegato – identificano un forte spostamento dei flussi “verso e da Oriente”, stimolato proprio dal trasporto aereo e dall’integrazione internazionale. Questo flusso, dovuto alla crescita della competitività di nuovi mondi come Cina, Indonesia, India e Vietnam, all’emergere di nuove classi con motivazioni turistiche e all’aumento della popolazione e del reddito, rendono necessaria la creazione di prodotti e offerte dedicati”.
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Un vero boom a Capodanno e un più che lusinghiero +13,1%, registrato complessivamente a dicembre 2014 dagli arrivi italiani sul Mar Rosso, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente: chiari segnali di una destinazione in netto recupero. Dopo la revoca dello sconsiglio, la tendenza alla crescita del turismo egiziano è infatti palese. E non solo per quanto riguarda l'offerta balneare, tanto che tutti i tour operator sono concordi nel registrare una lieve ripresa anche dei flussi turistici verso le mete culturali del Paese: il segmento che più ha sofferto in questi anni e che ora è al centro degli sforzi promozionali dell'Ente del Turismo nazionale. Gli investimenti sono infatti oggi principalmente focalizzati proprio sulle aree dell'Alto Egitto, dove si trovano Luxor e Aswan, nonché sul rilancio degli itinerari crocieristici lungo il Nilo, come ben dimostra la nuova immagine del Paese, riassunta nel claim “Egitto: Vivi la magia”.
È insomma con rinnovata fiducia, e con la chiara consapevolezza di quanto sia vitale la collaborazione con un partner storico quale l'Italia, che l'Egitto si presenta alla Bit 2015 (pad. 18 D42/E47). Alla fiera milanese del turismo parteciperanno, tra gli altri, il Ministro del Turismo S.E. Hisham Zaazou, nonché il nuovo Direttore dell'Ente per l'Italia Cons. Emad F. Abdalla, che ha sostituito, lo scorso dicembre, lo storico rappresentante del turismo egiziano nella Penisola, Cons. Mohamed Abd El Gabbar. Il giovane neo-Direttore, che appare fortemente motivato ed entusiasta di promuovere attivamente il Paese dei Faraoni sul nostro mercato, avrà quindi l'occasione di incontrare tutti i principali attori del settore, in modo da valutare insieme a loro le migliori strategie da adottare al fine di consolidare la ripresa del turismo e degli investimenti in Egitto.
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Si chiama EuroVelo 8, ed è stata ideata per essere la pista ciclabile del Mediterraneo. Si tratta di un progetto europeo co-finanziato dalla Commissione europea e ambisce a essere tra i “prodotti turistici transnazionali per aumentare la competitività e la sostenibilità del turismo europeo”. La pista ciclabile si estende per circa 5.900 km, partendo da Cadice, in Spagna, per raggiungere Cipro, dopo aver attraversato molti paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
Alla presentazione del progetto, tenutasi presso la sede dell’ENIT di Roma, hanno partecipato il commissario straordinario dell’Enit, Cristiano Radaelli, che ha sottolineato l’importanza economica del ciclismo, attività che coinvolge decine di milioni di appassionati solo in Europa.
Erano presenti anche il Presidente della Provincia di Mantova, Alessandro Mull, e il presidente della Fiab, Giuliano Pasticci, che ha introdotto il problema dell’adattamento del territorio e la costruzione di nuove infrastrutture, necessarie e di vitale importanza per la fattibilità del progetto. Paolo Pileri, della regione Veneto, ha illustrato come nel corso degli anni sia cambiato lo scenario dei percorsi ciclabili lungo il fiume Po, trasformati in formidabili esempi di architettura, design e ingegneria. Per concludere, Vania Virgili, consulente per i fondi della comunità, il Mibact, ha confermato la presenza di risorse economiche europee dirette e indirette (quelle gestite da parte delle istituzioni regionali) che costituiscono preziose opportunità per diffondere questa pratica.
Undici i paesi coinvolti
EuroVelo8, è uno dei 14 percorsi ciclabili compresi nel progetto EuroVelo che si diffuse in tutta l’Europa per più di 70 mila chilometri. In dettaglio EuroVelo8 è un processo che coinvolge anche l’Italia, attraversando 10 altri paesi, tra cui Spagna, Francia, Principato di Monaco, Slovenia, Croazia e Grecia.
L’Italia copre una lunghezza di 965 km ed è considerate capofila attraverso la Provincia di Mantova, la Provincia di Ferrara e la regione Piemonte.
Gli obiettivi di questo progetto comprendono la valorizzazione e la promozione di prodotti turistici in Europa che contribuiscono allo sviluppo di un tipo di turismo sostenibile da un punto di vista economico, ambientale e sociale. La seconda priorità è quella di collegare destinazioni a livello transnazionale, attraverso piste ciclabili che hanno il ruolo fondamentale di far conoscere e scoprire ai partecipanti le tradizioni culinarie uniche, il patrimonio artistico e culturale e i paesaggi dei paesi attraversati.
Pienamente condivisa dai partecipanti alla presentazione è la necessità che in Italia vengano trovate soluzioni concrete a quattro fasi fondamentali per la realizzazione di questo ambizioso progetto ciclistico: intermodalità, servizi complementari, ospitalità, e cartelli stradali.
La Federazione europea dei ciclisti (ECF) sta coordinando lo sviluppo di una rete di piste ciclabili di alta qualità per collegare tutto il continente. I percorsi potranno essere utilizzati da cicloturisti a lunga distanza oltre che dalla popolazione locale che effettua spostamenti giornalieri. EuroVelo attualmente comprende 14 tratte ed è previsto che la rete sarà sostanzialmente completata entro il 2020. (Mario Masciullo - eTn)
www.eurovelo.org
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