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Via libera al restauro dell’antico teatro di Delos, uno dei più importanti centri religiosi della Grecia antica, l’isola delle Cicladi dove secondo la mitologia è nato il dio Apollo. L’antico teatro di Delos è uno dei pochi dell’antichità ad essere costruito interamente in marmo. La sua costruzione è iniziata intorno al 314 a.C. ed è finita dopo circa settanta anni, nel 250 a.C. Nell’88 a.C. il teatro, che era in grado di ospitare fino a 6.500 spettatori, è stato abbandonato dopo il saccheggio dell’isola da parte dell’esercito di Mitridate, celebre re del Ponto. Ora, a distanza di 2100 anni esatti, il Consiglio Centrale dell’Archeologia ha approvato un progetto di restauro che prevede lo spostamento e la classificazione delle parti architettoniche sparse intorno, il restauro dei pezzi marmorei della parte concava del teatro, la protezione della superficie della roccia per facilitare il deflusso delle acque piovane e la protezione del retro del muro di contenimento e delle pareti. Il costo per la realizzazione dell’opera di restauro si aggira sui 1,5 milioni di euro. L’obiettivo è che alla fine dei lavori il teatro venga visitato dalle migliaia di turisti che ogni anno raggiungono l’isola.
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Sono tante le carte che può giocarsi la Turchia, ma quest’anno ha deciso di puntare tutto sull’Unesco.
L’obiettivo dichiarato sembra quello di diventare un museo a cielo aperto, e con i suoi 10 siti patrimonio dell’Umanità, l’ultimo inserito nel 2011, promette bene. Il recente riconoscimento spetta alla Moschea e all’intero complesso di Selimiye a Edirne, nella Turchia europea.
La moschea di Selimiye rappresenta uno dei più grandi esempi di architettura ottomana realizzati da Mimar Sinan, il celebre architetto turco, di origini greche, definito ‘Il Michelangelo Ottomano’. Sinan identificò nell’edificio la sua costruzione più riuscita. Costruita tra il 1568 e il 1574, consta di un unico spazio a pianta ottagonale, non frammentato come le moschee convenzionali, ed al suo interno il mihrab, la nicchia di preghiera dell’imam, è visibile da qualsiasi punto della moschea.
Le ricche decorazioni in ceramica Iznik trovano a Selimiye la loro massima espressione, caratterizzando i cromatismi unici della grande cupola. Il complesso comprende anche una madrasa - un tempo scuola coranica, oggi museo d’arte islamica - un mercato coperto, un ospedale, un hammam, una casa con l’orologio, una corte esterna ed una ricca biblioteca.
Il neosito va ad aggiungersi a quelli della meravigliosa Istanbul nell’Unesco dal 1985, terra di frontiera, di mare, di preghiera, dove moschee, chiese e sinagoghe convivono infondendo un senso di profonda tolleranza; alle case del Safranbolu, costruite tra il XVII e XVIII secolo; alla città di Hattusha con il suo museo megalitico a cielo aperto; alla Cappadocia con i camini delle fate; alla Grande Moschea e all’Ospedale di Divrigi; al Monte Nemrut, uno dei luoghi di culto più maestosi dell’Anatolia; ai siti archeologici di Xantos e Letoon, al travertino e alle sorgenti termali che creano il paesaggio unico di Pamukkale e all’antica città di Troia. E, come se non bastasse, a suggellare ufficialmente il fascino di una nazione che continua ad attrarre turisti, ci sono altri 26 candidati a diventare Patrimonio dell’Umanità.
Come illustrato durante la conferenza stampa alla presenza di ªenay Baºer, vice sottosegretario del Ministero della Cultura e del turismo turco, uno dei settori trainanti dell’economia rimane dunque quello turistico e, anche quest’anno di congiuntura economica non positiva, è stato notevole l’investimento nel settore, si parla di 45.000.000 di dollari, e probabilmente è la via giusta, dato che il flusso degli arrivi è stato ‘Oltre ogni attesa’, come dice lo slogan della campagna di promozione, assestandosi al +9,86 %, rispetto l’anno precedente, con una punta di arrivi italiani del +12,9%.
Dati alla mano, il mezzo di trasporto privilegiato resta l’aereo, grazie anche all’intensificarsi delle rotte della Turkish Airlines e di altre compagnie low cost, ma stanno crescendo anche i collegamenti via mare, mentre ancora un numero limitato di turisti sceglie l’auto o il treno.
La compagnia di bandiera infine, unisce gli scali turchi con quelli di Milano, Roma, Venezia, Torino, Genova, Napoli.
Sara Rossi
www.turchia.it
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Sono positivi i risultati del turismo per la Turchia nel 2011, con oltre 31milioni di visitatori stranieri e circa 23 miliardi di dollari di introiti. I dati sono stati forniti dal Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia. Anche l’offerta è cresciuta, passando dai circa 396 mila posti letto del 2002 agli oltre 680 mila del 2011, mentre le Agenzie di Viaggio sono passate dalle circa 4300 del 2002 alle attuali 6366. Nel 2002 i posti letto con licenza "Official Operating" in Turchia erano circa 396 mentre nel 2011 si è avuto un incremento del +71,7%, raggiungendo una capacità di 680.323 posti letto. Se a questi si aggiungono i posti letti con licenza "Investment", la capacità raggiunge quasi i 950 mila posti letto.
"Oltre ogni attesa": con questo slogan è partita la campagna di promozione turistica 2012 per la quale la Turchia ha stanziato 45 milioni di dollari. Il turismo come priorità assoluta, settore trainante nell’economia nazionale che, dal 2001 al 2010, ha raddoppiato le entrate, con un ulteriore significativo incremento nel 2011 (a quota circa 18 miliardi di dollari solo nei mesi gennaio-settembre).
Dunque via alla partecipazione a 157 fiere in 63 Paesi e al miglioramento delle infrastrutture, dagli hotel di lusso ai ristoranti creativi di città rinnovate e vivaci, dai centri congressuali alle tante strutture destinate agli amanti del mare e del golf, dell’avventura e della barca, delle terme e del benessere.
Al centro delle iniziative promozionali del ministero per il Trade del mercato europeo c’è naturalmente Istanbul, città che affascina i giovani per la sua movida e l’atmosfera cosmopolita e che da Capitale Europea della Cultura nel 2010 è stata nominata Capitale Europea dello Sport 2012.
Ma ciò a cui ambisce la Turchia è diventare un museo a cielo aperto puntando sul suo patrimonio archeologico e sui siti UNESCO (10 nel 2011), un’ambizione concreta come dimostra il nuovo Zeugma Museum, il più grande museo del mosaico del mondo, situato nei pressi di Gaziantep nell’Anatolia del Sud-Est, che ha registrato 60.000 visitatori dal 19 giugno, giorno dell’apertura, al 31 dicembre 2011.
In effetti l’archeologia è uno degli aspetti che più affascina i visitatori, gli italiani in particolare. Città piene di fascino come Pergamo, l’attuale Bergama; o Hierapolis, nell’odierna Pamukkale; Myra, a Demre, con la chiesa di San Nicola che fu vescovo della città; Aspendos, vicino Antalya, dove si trova il teatro meglio conservato del mondo romano; o ancora la mitica Troia dell’Iliade ed Efeso, splendida capitale della provincia romana chiamata Asia.
Quanto alle istituzioni culturali:
• Nel 2002 c’erano 42 centri culturali realizzati dal ministero Cultura e Turismo, 84 nel 2011. Altri 19 si aggiungeranno nel 2012
• Nel 2002, 57 scavi archeologici condotti da missioni turche, saliti a 123 nel 2011, più 43 condotti da missioni straniere
• 93 musei privati nel 2002, 157 nel 2011
• Nel 2002 sono stati pubblicati 16.426 libri con codice ISBN (libri, cataloghi, pubblicazioni annuali, libri elettronici, documentari didattici, cassette, software e libri in Braille), nel 2011 sono diventati 43.057 (+162,1%).
Il Ministero del Turismo turco fa inoltre sapere che lo scorso anno è stato concesso a Province e Comuni un finanziamento per il rinnovo delle infrastrutture turistiche pari a 128.5 milioni di Lire turche.
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All’apertura della Bit 2012, si è tenuto un convegno sulla Grecia, presenti i rappresentanti di isole e regioni, compagnie aeree e marittime, catene alberghiere e i più importanti tour operator italiani. Parliamo di turismo con Grigoris Tassios, presidente dell’Associazione alberghiera Halkidiki, che ha sottolineato quanto il turismo italiano sia importante per la Grecia. L’idea di Tassios è di dare nuovo sviluppo alla tradizionale proposta di natura e cultura. “La nostra è una grande tradizione di ospitalità ed è per questo che sono qui, in quando è nostro dovere sostenerla. Lo scorso anno è stato uno dei migliori anni per il turismo; il Pil sul turismo si aggira attorno 35% e ci aspettiamo altrettanto per il 2012, ma certo sarà difficile. Noi però siamo ottimisti perché per prezzi e qualità siamo competitivi, dunque aspettiamo milioni di turisti”. Parlando dell’attuale crisi Tassios dichiara: “Saranno 5 anni di duri sacrifici, ma noi lavoriamo per far rinascere questo Paese. Noi terremo l’euro, la Dracma non è più spendibile”.
Eleni, storica tour operator ci presenta la penisola Calcidica situata nel nord della Grecia, vicino alla città di Volos. “Questa e un’area spettacolare che offre una perfetta combinazione di paesaggi montagnosi e splendide coste. La zona è caratterizzata da imponenti vette con una fitta vegetazione, alberi altissimi e lunghe spiagge sabbiose con acque cristalline. una ricca storia, numerosi interessanti musei, prodotti locali inimitabili, un’ottima cucina e alcuni tra i più bei villaggi tradizionali rupestri della Grecia”.
La regione della Calcidica è formata da tre penisole ben individuabili sulla carta geografica a Nord della Grecia; viene apprezzata dai turista per il suo splendido mare trasparente considerato tra i più belli del Mediterraneo. Nelle tre penisole si possono trovare infrastrutture turistiche di alto livello, da alberghi extra lusso fino a tradizionali case greche e campeggi economici. Grazie alla sua efficiente rete stradale si può raggiungere sia il suo paesaggio costiero che la zona continentale. In loco si possono inoltre apprezzare anche siti archeologici e monumenti storici. Si accede agevolmente dalla città di Salonicco.
Le spiagge della penisola Calcidica sono famose in tutto il mondo e hanno la reputazione di essere le migliori della Grecia. Esse ricordano le spiagge tropicali, con le loro acque cristalline turchesi e lunghe lingue di sabbia fine.
La penisola dove si erge il Monte Athos, che si innalza a 2033 m dal livello del mare ed è ricoperto da foreste, è considerato il più bel sito di tutta la Calcidica. Questo tratto della penisola è popolato esclusivamente da una comunità di monaci ortodossi che vivono senza i confort della civiltà moderna e da centinaia di anni si dedicano al lavoro e alla loro fede.
Nel 963 d.c. è stata fondata la prima comunità di monaci ortodossi e un secolo dopo è stato definita una nazione non accessibile ai non religiosi per non violare la santità del luogo. La proibizione continua tutto oggi con l’esplicito divieto di accesso per le donne, gli uomini possono accedere nello stato solamente provvisti di una documentazione rilasciata dalle autorità governative. Questo isolamento e la devozione alla religione ortodossa hanno infuso al monte una mistica atmosfera. Nel 1400 il Monte Athos era popolato da 40.000 monaci i quali vivevano in una quarantina di monasteri. I monasteri rimasti invece ai giorni nostri sono all’incirca 20 i quali ospitano attualmente circa 1700 monaci. All’interno dei monasteri si trovano biblioteche con preziosi manoscritti. A causa delle restrizioni, l’unico modo per ammirare i magnifici monasteri è tramite un escursione in battello che costeggiano la penisola.
La penisola di Kassandra è il promontorio più vicino alla città di Salonicco, tra le tre penisole è la più popolata . Il turista oltre a immergersi in un mare cristallino e baie solitarie con distese di pinete tutt’intorno, trova anche paesi e luoghi con ogni tipo di servizio turistico; per gli amanti della buona cucina si trovano le tradizionali taverne greche dove gustare una cena mediterranea a base di pesce con un buon vino greco. I più sportivi possono mantenersi in forma scegliendo un ampia gamma di sport acquatici, come scuba diving e wind surf. Oltre al meraviglioso mare all’ interno la penisola offre una campagna tutta da ammirare, dove si possono svolgere lunghe camminate alla scoperta di una Grecia rurale.
Sithonia ha un territorio più montagnoso rispetto a Cassandra ma la caratteristica peculiare di questa penisola è uno stupendo paesaggio naturale, ottimo per turisti alla ricerca di un rifugio dalla vita frenetica delle città. Sulla meravigliosa costa frastagliata è possibile trovare piccoli villaggi di pescatori, pittoreschi porti e spiagge deserte. Si può soggiornare nella penisola in appartamenti tradizionali e campeggi immersi in una natura selvaggia.
Antonio Vanzillotta
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