La decisione di inserire Cremona Liutaria nel Patrimonio Unesco risale al 5 dicembre 2012, quando a Parigi è stata iscritta l’attività liutaria della cittadina nella lista che rappresenta il Patrimonio Immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco. Al convegno tenutosi a Pisa in gennaio su '10 anni dalla convenzione Unesco' è stata celebrata l’esperienza di Cremona Liutaria ed il riconoscimento ottenuto in dicembre .
"Tutto iniziò nel 2007 e proseguì nella primavera 2011 quando Cremona presentò la propria candidatura all’iscrizione della sua 'tradizione liutaria' nella lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco. Nel 2012 quella cremonese è stata l’unica tra le numerose candidature italiane ad essere accolta. Da oggi e ancora più di prima, il saper fare liutario, proprio di Cremona caratterizzerà in tutto il mondo la nostra città” ha dichiarato l’assessore De Bona. Quasi parallelamente, a conferma di questa vocazione della città, è stato aperto al pubblico il 26 e 27 gennaio il nuovo Museo del Violino (il primo open day per i cittadini è stato attuato l’8 e il 9 dicembre 2012), con un concerto tenutosi nell’Auditorium Giovanni Arvedi. L’Auditorium era già stato presentato ai tecnici specialisti del suono e dell’acustica, alla stampa specializzata ed internazionale e e alle varie case di registrazione con l’ingegner Yasuhisa Toyota. Diversi sono i concerti che si sono tenuti in anteprima. E’ stata così confermata la perfetta acustica dell’Auditorium, una tra le migliori al mondo.

Cremona città d'arte
Quando si entra nel centro storico ci si avvia per lunghe e strette vie fiancheggiate da nobili palazzi ricchi di fregi, portali in marmo, finestre decorate in cotto a vista e, attraverso i cancelli in ferro battuto, verdi giardini d’altri tempi. Man mano crescono la vita e i negozi finchè si apre luminosa in tutta la sua armonia la piazza del Duomo: è un’ immagine di luce e bellezza che sorprende.
Spicca sulla sinistra per la sua vertiginosa altezza la torre campanaria, detta il Torrazzo, la più alta in Italia (111 metri). Il magnifico loggiato, che emana la stessa luce della facciata del Duomo, congiunge il Torrazzo a quest’ultimo, originario del XII secolo. E’ inevitabile fermarsi a contemplarne la facciata: le loggette a metà altezza richiamano l’eleganza del loggiato sottostante, mentre l’ampio portale gotico slancia il tutto verso l’alto, sostenendo le nicchie con i santi, volute dall’architetto Alberto Maffiolo da Carrara nel 1491. L’interno a tre navate è percorso, in quella di mezzo, da un ciclo di affreschi al di sopra delle colonne, realizzati da vari pittori lombardo-veneti, del XVI secolo; tra i principali Boccaccino, Romanino e il Pordenone.
L’ariosa piazza è chiusa dal Battistero a pianta ottagonale, coronato e alleggerito anch’esso da una loggetta. Di fronte al Duomo si affaccia il Palazzo del Comune, dalla struttura simile al tipico 'Broletto Lombardo'. Risalente al 1206 e sede del governo in epoca comunale, è caratterizzato da un grande arengario porticato. Era detto anche palazzo dei Nobili o dei Ghibellini per distinguerlo da quello dei Guelfi. Al suo interno si trovano esposti alcuni tra i più pregiati violini: Amati (1566 e 1658), Stradivari (1719) e Guarneri (1800). Ce n’è anche uno, il più recente, del 1941. Hanno tutti un nome, come il celebre 'Stauffer', e vengono suonati solo eccezionalmente in qualche grande concerto, da violinisti come Uto Ughi. I Guarneri si distinguono dai più antichi per la maggior potenza acustica, essendo stati costruiti per suonare in sale da concerto più grandi, come si cominciò ad usar fare nell’800, mentre gli Stradivari sono più raffinati nelle decorazioni, secondo l’usanza del ‘700.
Le botteghe di liutai sono numerose in Cremona, mentre l’Arte Liutaria si può studiare presso l’Istituto Professionale Liutario e del Legno. Nell’elegante palazzo Affaitati è ospitato il Museo Stradivariano e un’interessante pinacoteca con affreschi medioevali e dipinti soprattutto di scuola cremonese dal XV secolo ad oggi.
Tra i più bei nobili palazzi di Cremona si possono distinguere il palazzo Raimondi con la facciata a bugnato, o il palazzo dei Guelfi, con portico ogivale, trifore e merli e il magnifico palazzo Trecchi, dalle decorazioni fiammeggianti in cotto rosso.

Grazia Paganuzzi