Dopo Roma Brindisi era la città più importante dell’Impero Romano, la Porta d’Oriente, dove terminava la via Appia (foto). Per questo, proprio in età romana, fiorirono sontuose ville addobbate con statue mosaici e dipinti parietali. Grandi necropoli, rinvenute alla sua periferia, dimostrano quanto fosse ricca e densamente abitata. Per averne un’idea basta visitare il Museo archeologico provinciale, andando alla scoperta delle usanze dei suoi antichi abitanti, che non furono solo i romani, ma anche gli uomini primitivi e poi i messapi, che abitarono la Terra tra i due Mari. Alleati degli Ateniesi, i messapi amavano la lingua e la cultura greca, tanto che nelle loro tombe sono stati ritrovati vasi in stile attico ed erano nemici di Taranto, l’unica colonia spartana nella Magna Grecia. Un vaso in particolare distingue la loro civiltà: la trozzella (foto), che le donne usavano per attingere l’acqua dalle cisterne e con il quale venivano sepolte. 

Le vestigia della Grande brindisi romana si leggono anche per le vie delle città, dove si può vedere il capitello della colonna romana, conservato nel palazzo Nervegna, cuore culturale della città e i resti dell’antica Brundisium, il cui nome viene da Bronte, che significa cervo le cui corna assomigliano alle due anse naturali del porto di Brindisi che si incuneano nella terra ferma.

Un percorso per far conoscere e valorizzare le ricche archeologiche del Salento  è stato organizzato da Regione Puglia, assessorato al turismo, grazie a un finanziamento europeo POIn ed è stato testato con successo da un gruppo di giornalisti nazionali, accompagnati dalla brava guida Daniela Bacca, e dal direttore della rivista di turismo e cultura del Mediteraneo Spiagge (www.mediterraneantourism.it), mentre a curare gli aspetti organizzativi è stata l’Agenzia Spazio Eventi (www.spazioeventi.org).

“Tutto ruota intorno all’aeroporto di Brindisi, aeroporto minore, e le bellezze che lo circondano”, spiega la dirigente della Regione Puglia, Antonietta Riccio che ha ideato il progetto. “Abbiamo voluto valorizzare tutte le bellezze intorno all’aeroporto di Brindisi: dalla natura, ai siti archeologici e i castelli, fino alla Puglia creativa”.  (foto On the Road)