Appenzell, un Cantone racchiuso in un fazzoletto ricamato di verde, in cui il numero di mucche eguaglia quasi quello degli abitanti. In nessun’altra regione della Svizzera cultura, artigianato e convivialità vengono attivamente coltivati come tra le verdeggianti colline dell’Appenzello, dove tutto l’anno gli abitanti festeggiano o rendono omaggio ai momenti felici, ma anche drammatici, della storia dei loro antenati. Le salite agli alpeggi in primavera, le feste dei malgari durante l’estate, le mostre-mercato del bestiame in autunno e i 'Chlausezüüg' (sfilate degli uomini-albero) nel periodo natalizio: insomma, in questi luoghi le tradizioni e i costumi sono presenti e salvaguardati tutto l’anno. E questa dedizione non costituisce una semplice attrazione turistica, ma la genuina manifestazione dell’attaccamento alla propria terra da parte degli abitanti locali. La regione interna dell’Appenzello è da sempre una regione agricola, dedita prevalentemente all’allevamento e alla lavorazione del latte. Non stupisce pertanto che molti usi e costumi di questa piccola area nel Nord-Est della Svizzera traggano le proprie origini proprio dall’agricoltura, ma anche dalla fede religiosa.
Un’importante festività del culto cattolico è, ad esempio, il Corpus Domini. Questa ricorrenza, che si celebra rispettivamente dieci giorni dopo la Pentecoste, è chiamata dagli abitanti locali 'Ösehegottstag', con riferimento al sacramento dell’altare, l’eucarestia. La processione di Appenzell è la più grande e pomposa della Svizzera orientale, sempre che il tempo sia clemente e ne consenta lo svolgimento, s’intende. Oltre alle personalità religiose, ad attirare gli sguardi sono soprattutto le tante donne nel tradizionale costume dei giorni feriali o di festa.
Il Tracht, per le feste, è particolarmente vistoso per il suo ampio copricapo tipo cuffia, impreziosito da vari ricami realizzati a mano, uno dei più belli e sfarzosi dell’intera Svizzera, tuttora indossato da molte donne del luogo alle processioni e alle feste religiose più importanti con grande orgoglio e solennità.

Nei mesi di maggio e giugno le Alpi, nell’Alpstein, vengono monopolizzate dal bestiame e dai malgari per un paio di settimane, fino all’autunno. Mentre in molte località della Svizzera la monticazione si svolge senza accompagnamento musicale o canoro, in quanto gli animali vengono trasportati con camion e rimorchi fino all’alpeggio, nella regione dell’Appenzello capita ancora spesso di imbattersi in un variopinto corteo in ascesa. Questo evento comporta enormi sforzi: non solo, infatti, le mucche vengono 'tirate a lucido' per questa speciale occasione, ma anche gli stessi malgari sono soliti indossare a loro volta l’abito più bello, il Tracht maschile (Sennehääss). Durante la salita all’alpeggio appenzellese occorre attenersi a tutta una serie di regole non scritte, ad esempio che il corteo sia guidato da un ragazzino in costume tradizionale con un gregge di capre bianche. Spesso i vispi animali sono incitati da una ragazza in Tracht per i giorni feriali, seguita dal capo malgaro (Vorsenn) in Tracht maschile e pantaloncini in cuoio (Lederhose) gialli, 'de Geele', che sulla spalla sinistra trasporta il secchio da viaggio intagliato con fondo intercambiabile, un piatto in legno rotondo con un soggetto d’ispirazione rurale. Dietro di lui tre mucche che trasportano campanacci intonati fra loro, disposti su finimenti riccamente decorati. Seguono altri quattro malgari, uno nel Tracht di festa con pantaloncini gialli e tre accompagnatori con pantaloncini marroni, camicia bianca e panciotto rosso brillante ('Liibli'). Dietro alla mandria procede infine il proprietario degli animali insieme al suo cane pastore appenzellese.
Qualche volta un bracciante conduce un toro, tenendolo per l’anello infilato nel naso. Ad una monticazione classica non può poi mancare anche il 'Ledi', un veicolo trainato da cavalli che trasporta tutte le attrezzature della malga. Durante l’estate alpina, nell’Alpstein è da oltre 600 anni tradizione lanciare il 'Betruf', implorando in tal modo la protezione e l’intercessione dei Santi protettori. La vita quotidiana degli alpeggi viene poi rallegrata dalle vivaci feste tradizionali chiamate 'Stobede'. In autunno si svolge la pomposa discesa dagli alpeggi fino alle fattorie a valle, mentre alle mostre di bestiame si può ammirare un’esposizione degli animali con relativa premiazione.
Della realizzazione degli sfarzosi costumi in stile Tracht (sia femminili sia maschili) nell’Appenzello interno si occupano varie botteghe artigianali. Nella regione si ritrovano infatti ancora professioni altrove scomparse: fabbricanti di cinture artigianali, secchiai, orafi e argentieri o ricamatrici a mano. La domanda di gioielli filigranati in stile Tracht, bretelle riccamente decorate, secchi da viaggio accuratamente intagliati o ricami minuziosamente realizzati a mano è ancora elevata, oggi come in passato. E ad Appenzell, il pittoresco capoluogo del Cantone, si ritrovano a breve distanza botteghe artigianali tradizionali, numerosi negozi specializzati, accoglienti ristoranti e alberghi a gestione familiare.

Ma anche la musica popolare in tutta la regione fa parte della grande tradizione e costituisce una vera e propria istituzione; gli abitanti locali sono noti per la loro propensione, oltre che alla musica, al canto e alla danza. Una tipica formazione di musica per archi appenzellese contempla due violini, violoncello, contrabbasso e salterio. Vari ensemble originari di questa regione hanno già viaggiato attraverso tutto il globo e se un ambasciatore o un Ente svizzero devono festeggiare una ricorrenza, spesso la scelta ricade su una formazione originale appenzellese. Gli speciali strumenti utilizzati producono un suono particolare, conferendo ai brani musicali un carattere inconfondibile.
Naturalmente, anche i costumi tradizionali in stile Tracht indossati dai membri degli ensemble musicali costituiscono un altro emblema identificativo.

Appenzell non è solo una terra di tradizioni e costumi, ma anche una regione perfetta per viziare il palato: la gamma di specialità gastronomiche va ben oltre il celebre formaggio o l’amaro Alpenbitte. Il biber appenzellese, disponibile in diversi motivi e formati, ma sempre con gli stessi ingredienti di base, ne è un esempio. Questa ghiottoneria consta di una pasta al miele farcita di un ripieno morbido e chiaro a base di mandorle. Un altro dolce al forno tipico dell’Appenzello è il 'Landsgmeendschrempfli', che costituiva il dolcetto per eccellenza che gli uomini riunitisi per la Landsgemeinde erano soliti portare a casa per i propri cari. Si tratta di una ricetta a base di uova e zucchero con farcitura di nocciole finemente macinate. Ma il tipico menu locale non offre solo dolci, bensì anche un insaccato particolare: la Siedwurst appenzellese, una salsiccia scottata prevalentemente di carne di manzo, tradizionalmente servita con maccheroni, formaggio e patate. E quando dopo l’abbuffata la sete si fa sentire, si può optare per una bella birra Appenzeller fresca, oppure per un 'Flauder', una bevanda dolce aromatizzata con fiori di sambuco e melissa prodotta dall’etichetta della sorgente di acqua minerale Gontebad.
La regione dell’Appenzello è caratterizzata dalla presenza dell’Alpstein, che racchiude tra i suoi affascinanti anfratti tre laghi montani che rispecchiano in modo suggestivo il paesaggio circostante. Ma l’Alpstein offre anche molti altri tesori: gli amanti della natura qui avranno solo l’imbarazzo della scelta tra gli innumerevoli sentieri per escursioni, dagli itinerari più semplici a quelli più impegnativi in alta quota. L’Alpstein rappresenta uno dei gruppi montuosi più pittoreschi delle Prealpi Svizzere, grazie soprattutto alla presenza del Säntis, che con i suoi 2502 metri s.l.m. costituisce la vetta più alta della regione.
L’Hoher Kasten, il Kronberg e l’Ebenalp rappresentano poi ulteriori altrettanto rinomate mete per escursioni. In più, circa una trentina di accoglienti locande di montagna sapranno viziare tutti gli ospiti con squisite specialità gastronomiche locali, offrendo anche confortevoli possibilità di pernottamento. Il fascino romantico delle baite di montagna, dotate di tutti i comfort attuali, non restano tuttavia un privilegio riservato agli escursionisti: l’Alpstein infatti è raggiungibile con un’ampia serie di moderni impianti di risalita. A chi pernotta per un minimo di tre notti presso la stessa struttura ricettiva nell’Appenzello viene consegnata gratuitamente una Carta vacanze, che consente agli ospiti di beneficiare di oltre venti offerte gratuite: corse in dodici zone delle Ferrovie dell’Appenzello, corse con le ferrovie di montagna (Kronberg, Hoher Kasten ed Ebenalp), nonché ingressi a musei, piscine e altre attrazioni turistiche.

Leonella Zupo

Appenzellerland Tourismus
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