Con le sue atmosfere mitteleuropee, la storia che si respira in ogni angolo della città e la frizzante vita notturna, Cracovia non ha bisogno di presentazioni. Negli ultimi anni, grazie a importanti investimenti orientati alla promozione della cultura, l’antica capitale polacca è famosa ormai non solo per essere un centro universitario, alcova delle tradizioni e guardiana del passato, bensì anche una città che rivolge uno sguardo sempre più vivace sul contemporaneo. Cracovia è divenuta città UNESCO, ma non dimentica le arti che l’hanno resa famosa per la cultura polacca, cercando modi sempre più innovativi per promuovere anche le arti visive, il teatro e per custodire la memoria.
Tra gli spazi creati recentemente per la cultura, vale la pena rivolgere l’attenzione in particolar modo alla Cricoteka, un centro di documentazione aperto nel 2014 in memoria di uno dei più famosi, in Polonia e all'estero, registi teatrali polacchi e artisti visivi del XX secolo: Tadeusz Kantor. La sede si trova nel quartiere Podgórze, in via Nadwiślańska, ed è facilmente raggiungibile dal quartiere ebraico Kazimierz attraverso il ponte pedonale con tanto di lucchetti dell'amore in perfetto stile Moccia. Tutta questa zona merita attenzione, poiché è uno di quei luoghi che ospitano diverse iniziative, ristoranti, pub e qualche murales interessante, ma sicuramente l'edificio più imponente è proprio la Cricoteka: un esempio di architettura contemporanea molto interessante, quasi bizzarro, con affaccio sulla Vistola. L’edificio si ispira all’arte di Kantor e alla tradizione postindustriale del quartiere, presentandosi come un accento forte nel panorama della zona, reinterpretando e costruendone una identità. La Cricoteka ha l’ambizione di diventare un centro culturale, di diffusione, incontro e documentazione. Infatti, all'interno troveremo un'esposizione degli oggetti di scena e di video degli spettacoli di Kantor, una sala teatrale/conferenze, nonché bar e negozio nel quale acquistare DVD, poster e altro.
Nel vicino quartiere Zabłocie -uno dei quartieri di Cracovia che promettono uno sviluppo culturale, artistico e di intrattenimento molto interessante- si trova la Fabbrica di Oskar Schindler, resa famosa dal film “Schindler's List” di Steven Spielberg. In questo museo è possibile ripercorrere la storia del periodo tragico che fu l'occupazione nazista, grazie alla mostra "Cracovia durante l'occupazione nazista 1939-1945". Da vedere il cortometraggio che mostra le testimonianze dirette e che ricostruisce l'incredibile storia della fabbrica. La Fabbrica è senza dubbio un luogo di memoria, ma anche di riflessione, dove è palpabile il ricordo di Oskar Schindler e degli oltre 1100 ebrei da lui salvati durante la guerra. Da visitare assolutamente lo studio di Schindler e la scultura fatta di pentolini analoghi a quelli prodotti dalla Fabbrica durante la guerra, e chiamata "Arca dei Sopravvissuti".
Non tutti gli edifici della fabbrica storica sono però un museo dedicato alla memoria della Seconda Guerra Mondiale. Una gran parte è stata ristrutturata, secondo un progetto di due architetti italiani (Claudio Nardi e Leonardo Maria Proli), per diventare il Museo di Arte Contemporanea MOCAK. Il Museo rappresenta un’istituzione dinamica che promuove l’arte degli ultimi decenni. All'interno troveremo mostre di artisti contemporanei: al livello -1 si trova la collezione permanente di arte polacca degli ultimi 20-25 anni. Le mostre temporanee vengono presentate al piano terra. Nell'edificio più piccolo è sita invece una piccola galleria che ospita mostre temporanee, principalmente individuali.
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