Exhibitaly, la rassegna voluta dal governo italiano per promuovere il meglio del made in Italy in Russia, ha messo a fuoco le eccellenze scientifiche e tecnologiche del Belpaese nell’astronomia. Lo ha fatto all’ambasciata d’Italia a Mosca, dove per l’occasione sono stati esposti il cannocchiale di Galileo Galilei e il trattato 'Sidereus Nuncius' scritto dal celebre scienziato. In mostra anche gli specchi per moderni telescopi della compagnia statale russa Lzos, prodotti a Lytkarino (alle porte della capitale), modellini in scala dei telescopi Eso e fotografie astronomiche. L’Italia, che attraverso il telescopio di Galileo ha dato vita all’astronomia moderna, continua ai giorni nostri a distinguersi nel settore. Un esempio è la costruzione affidata al nostro paese del telescopio dell’Eso, European southern observatory, a grande campo Vst.
A questa impresa di successo, gestita per conto dell’Eso e dell’Inaf, l’Istituto nazionale di astrofisica e dal suo direttore, il professor Massimo Capaccioli, hanno dato un contributo essenziale il gruppo industriale Eie di Venezia e la compagnia di stato russa Lzos.

È' stata inaugurata al museo Puškin di Mosca la mostra 'Lorenzo Lotto, il Rinascimento nelle Marche': una decina di straordinari quadri giovanili di questo genio riscoperto solo nel Novecento.  L’esposizione rientra nella più vasta cornice di 'Exhibitaly', la manifestazione voluta dal governo italiano per promuovere le eccellenze italiane in Russia. Tra le opere, che resteranno esposte sino al 10 febbraio prossimo, figurano il ritratto di Lucina Brembiati, l’Angelo annunciante e la Vergine annunciata, una Madonna col bambino, le Nozze mistiche di Santa Caterina, la Sacra famiglia con Santa Caterina, la Madonna col bambino incoronata dagli angeli e i santi Stefano, Giovanni Evangelista, Mattia e Lorenzo, la Presentazione al Tempio. La maggior parte delle opere provengono dalle Marche, una anche dal palazzo del Quirinale.  Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte l’ambasciatore italiano, Antonio Zanardi Landi, la storica direttrice del museo Puškin, Irina Antonova, che è stata di recente nominata Cavaliere della Repubblica Italiana dal Presidente Napolitano, la direttrice regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche, Lorenza Mochi Onory, la soprintendente per i beni storici e artistici della stessa regione, Maria Rosaria Valazzi, e il curatore della mostra Gabriele Barucca.  Per l’occasione è stato realizzato anche un catalogo curato da Mondo Mostre, la società che ha organizzato l’esposizione.