Ebbene, è proprio così: in una serata insolitamente fresca, dopo il sole infuocato d’agosto, siamo andati a trovare Lei, La Madre del Cielo, in un luogo in cui la Sua Presenza è tuttora estremamente viva, palpabile, poiché dopo 31 anni sembra che Ella appaia ancora ad alcuni veggenti. Allora, quando incominciò tutto nel 1981, erano ragazzi di 20 anni, il più piccolo ancora un bambino, oggi sono uomini e donne sposati, alcuni dei quali non vivono più qui. Lei invece no, appare sempre uguale: una bellissima Fanciulla bruna, dicono i veggenti, Colei che Bernardette chiamava la Bella Signora, a Lourdes oltre un secolo fa, né i secoli né gli ultimi trent’anni l’hanno cambiata.

Appena giunti dopo un viaggio di circa sedici ore, sotto il sole ancora torrido della Bosnia, ho pensato che prima di tutto bisognava fare un saluto a Lei: ci sono arrivata colma di stupore, tra i vialetti che si snodano in mezzo ad una campagna arsa e selvaggia da un lato, e le nuove villette e alberghi dipinti a calce fresca con i freschi porticati affacciati sugli orti dall’altra. Quando si arriva in centro cambia il paesaggio; mi accoglie una sfilata di negozietti che vendono di tutto, per portare a casa un Suo piccolo ricordo, ma più in alto di tutto, in mezzo ad un ampio spazio recintato, svetta la Chiesa Parrocchiale, caratteristica per i suoi due campanili ai lati, che ormai hanno fatto il giro del mondo su cartoline ed effigi. Un tempo, era completamente sola in mezzo ai campi. Appare candida, grande, con all’interno tre ampie navate. La terza, dedicata alla Vergine Incoronata, è un angolo di Luce, preghiera, silenzio.

A Medijugorie il programma non può essere organizzato nei minimi particolari, ma rimane sempre un po’ imprevedibile, a cominciare dalle apparizioni stesse di Maria. Nel luogo dove nell’83 apparve a uno dei veggenti, Ivan, alla base della Collina delle Apparizioni, oggi c‘è una croce blu accanto ad una piccola statua della Madonna. Qui a Medjiugorie, dei veggenti, vivono Miriana e Ivanka, oltre a Vizka, purtroppo attualmente assente per motivi di salute, talvolta viene Ivan che lungo l’anno soggiorna a Boston, oppure Marja, che ha sposato un italiano e vive a Monza, molto vicino a noi.

La nostra simpatica e bravissima guida, Anita, ci ha portato a conosere questi luoghi 'santi', ma soprattutto ci ha trasmesso la sua fede genuina e profonda: come non sia importante in fondo vedere 'segni particolari', come il sole che si sdoppia, avvenuto più volte durante le apparizioni, ma credere profondamente e pregare. La fede qui si percepisce ad ogni angolo: nella grande chiesa visitata da genti di tutto il mondo, nei ceri accesi dai fedeli, nell’immensa spianata che ogni giorno si riempie di enormi moltitudini per seguire le messe in tutte le lingue, nella vista della tomba di Padre Slavko, che, chiamato a sfatare che il fenomeno delle apparizioni fosse reale,dovette quasi contro voglia ricredersi, e si dette da fare in ogni modo per rendersi utile ai pellegrini, scrivendo anche delle importanti pubblicazioni. Oggi, dopo i molti miracoli, circa 600, una Commissione della Chiesa sta studiando il fenomeno, nonostante le apparizioni avvengano ancora. A suo tempo i veggenti, quando erano ragazzi erano stati perseguitati dalla polizia comunista, avevano subito esami ed interrogatori da cui non si riuscì mai a dedurre nulla, all’infuori del fatto che erano sani di mente, genuini, sinceri, spontanei, in breve ragazzi normalissimi. In seguito raccontarono che la Madonna ha insegnato loro a pregare ed assegnato a ciascuno un compito da portare avanti nella vita: c’è chi deve pregare per i sacerdoti, chi per gli ammalati, un’altra per le famiglie e i giovani. La Madonna inoltre può apparire in ogni luogo: vi sono state apparizioni anche in chiesa o in casa. E’, questo, l’unico aspetto che la differenzia dalle apparizioni di Lourdes e Fatima. Una volta disse di essere venuta a portare a compimento quello che aveva cominciato allora. Ad alcuni appare ancora tutti i giorni: a Marja in particolare viene dato il messaggio il 25 di ogni mese, ad altri solo una volta all’anno o al mese, come a Miriana. Molto delicato è il fenomeno dei dieci segreti che avrebbe comunicato a Miriana col compito di confidarli ad un sacerdote, che dovrà diffonderli pochi giorni prima che l’evento accada. La prima giornata si è conclusa in adorazione davanti al Crocifisso, dopo la Messa, nel silenzio più profondo, interrotto solo di tanto in tanto da un canto, mentre il Cuore parlava e ascoltava Colui che solo sa accoglierlo nella sua pienezza. Il giorno seguente siamo andati a visitare in primis il Cenacolo di Suor Elisa, presentato da lei stessa e da due ragazzi che hanno narrato la loro esperienza. Suor Elisa sorprendeva: diceva di non aver fatto niente… "Non sono stata io - continuava a ripetere - E’ stata la Madonna". E che cos’ha fatto questa volta? Lei, a cui suor Elvira un aiuto lo ha pur dato, ha fatto sorgere delle case di recupero per ragazzi drogati, le prime in Italia, in Piemonte, e poi qui. Con la pazienza, l’affetto, la fermezza e il lavoro li hanno 'salvati' e trasformati in persone responsabili, che si sono sposate, alcuni son diventati missionari, altri ancora infine son divenuti sacerdoti.

Da qui salire alla collina delle apparizioni non è stato difficile: i miracoli più grandi sono già avvenuti. Era molto importante farlo perché il mattino seguente, alle ore 8.30, dove si trova la Croce Blu, doveva avvenire l’apparizione della Madonna a Miriana, oggi una signora sposata con due figli,che da ragazza studiava a Sarajevo e veniva qui a trovare i parenti. Ci siamo arrampicati anche fino a metà della collina, dove sono avvenute le prime apparizioni e sorge una statua della Madonna candida, alta, svettante verso il cielo. La fede della gente si traduceva in mille gesti; preghiere ma anche foto e biglietti che venivano lanciati all’interno del piccolo recinto che la racchiude, la forza di volontà di coloro che nonostante la fatica dovuta all’età o a condizioni di salute precarie,ce la facevano ugualmente con l’aiuto dei vicini. L’apparizione a Miriana avviene ogni 2 del mese. In queste occasioni la gente incomincia ad arrivare anche all'1, 2 di notte o rimane addirittura lì a dormire. Noi ci siamo divisi in gruppetti di 4 5 persone e uno dopo l’altro siamo giunti tra le tre e le quattro del mattino con un breve tragitto in taxi. E’ stata una veglia di preghiera di quattro ore e mezzo, tra rosari e canti. Lei non si è fatta attendere di più. Alle 8 e 30 circa si è fatto tutto silenzio, un silenzio profondo, indescrivibile, interrotto solo dal bisbigliare di qualche 'Ave Maria'. Solo Miriana la vedeva, ma lei parlava a tutti. Quando è finita si è levato un canto in suo saluto. Poi ci hanno tradotto il messaggio, parole semplici, come sempre, ma significative, non facili da seguire sempre e che vanno dritte al cuore "Io cerco anime che preghino con continuità per coloro che non pregano" ha detto. E poi con la Sua immensa dolcezza: "Io vi sarò sempre vicino, anche nei momenti più difficili". La costanza del Suo messaggio 'preghiera e pace' rivela un disegno, un progetto per salvare l’umanità, ma ha bisogno di noi per realizzarlo. Così infatti si era presentata fin dall’inizio, come la 'Regina della Pace', 'MIR', come si vide scritto in cielo, in una di quelle prime volte.

 

Mostar

Forse per alleggerire il ritmo e l’emozione, l’ultimo giro proposto è stato a Mostar, il capoluogo della regione, con il celebre antico ponte turco, che, bombardato durante la guerra degli anni ’90, è stato tutto ricostruito con le sue stesse pietre: è infatti un patrimonio dell’UNESCO.

A Mostar un tempo vivevano solo i cristiani, ma nel 1400 arrivarono i Turchi Ottomani, che distrussero tutto, chiese, villaggio, riducendo i cristiani in schiavitù. Svilupparono moltissimo il commercio e la zona del quartiere turco ol bazar e l’antico ponte lo dimostrano chiaramente. Il sultano tuttavia era molto crudele e assoldava architetti per costruire la fortezza, le moschee, etc, ma poneva la condizione che se avessero sbagliato il più piccolo particolare gli avrebbe fatto tagliare la testa. Un architetto, secondo la leggenda, riuscì a fuggire e scomparve. Nel bazar si vende di tutto dalle stoffe di seta ai monili in argento e pietre preziose secondo il tipico gusto orientale, monili, soprammobili, persino pentole in rame, ma ancora più bello è vedere il corso del fiume che si snoda tra il verde e le mura della fortezza. Non mancano i segni della guerra del '90 nelle case di periferia ancora bucherellate, e nella miseria nei bambini seminudi sdraiati ai crocicchi dei marciapiedi periferici.

 

Ritorno a Medijugorie

E’ dolce la sera a Medijgorie, ogni giorno c‘è un programma particolare, nella zona delle messe, vissuto intensamente dai fedeli: l’Adorazione della Croce, la Guarigione dello Spirito. E’stato difficile salutarla, salutare Maria che, diversamente da altri luoghi, qui è dappertutto. Risuona la promessa che ci ha fatto parlando a Miriana: "Io sarò sempre con voi, anche nei momenti più difficili". La salutiamo, ma Lei ci segue: domani partiremo con Lei.

Grazia Paganuzzi

Pellegrinaggi Santi' è la sezione del tour operator Club Magellano, predisposta a organizzare i viaggi spirituali. Oltre a Medijugorie, i suoi programmi prevedono anche Lourdes, e i luoghi di Padre Pio.

Per informazioni: www.clubmagellano.it