Gli internati a Mürren
Lo sviluppo del turismo a Mürren fu interrotto dal primo conflitto mondiale; tuttavia, gli abitanti del luogo ebbero fortuna nella sfortuna: 800 soldati britannici vennero internati dalla Croce Rossa in vari hotel e chalet e Arnold Lunn, il futuro padre dello sci alpino sportivo, fu incaricato di assisterli.
Essendo lo sci, appunto, la sua passione, egli organizzò corsi di sci per gli inglesi già più esperti, che, dopo il loro ritorno in Gran Bretagna, fecero pubblicità alle piste e al paese di Mürren rendendolo noto in tutta il paese. Grazie a loro, Mürren divenne un vero e proprio paradiso per lo sci, nonché meta turistica privilegiata degli inglesi.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Mürren ricevette nuove visite: poco dopo la caduta di Mussolini nel 1943, circa 20.000 italiani furono internati in Svizzera, di cui buona parte a Mürren. Tra di essi, vi era anche Zeno Colò, che successivamente divenne uno dei grandi protagonisti della storia dello sci italiano.
Sulla scorta di questa massiccia e improvvisa affluenza di persone a Mürren, per un breve periodo venne addirittura aperta un’università.