L’uomo del Similaun fu rinvenuto il 19 settembre 1991 sull’omonimo ghiacciaio dal quale ha preso il nome, nelle Alpi dell’Ötztal, al confine tra Italia e Austria. Perfettamente conservata e risalente a 5.300 anni prima, la mummia venne scoperta da una coppia di turisti, i signori Simon, durante una loro escursione in alta montagna. Successivamente fu battezzata 'Ötzi', in onore delle catene montuose della Ötztal, la vallata tirolese, che confina direttamente con l’Alto Adige e l’Italia, probabilmente una valle ben conosciuta dallo sfortunato cacciatore. Mentre la città di Bolzano, dove la mummia si trova esposta presso il Museo archeologico, gli dedica un’importante mostra temporanea, la vallata dell’Ötztal, collegata all’Italia attraverso il Passo Rombo, coinvolgerà gli ospiti estivi in molte iniziative dedicate all’uomo arrivato dal ghiaccio. Presso l’abitato di Umhausen è stato realizzato un villaggio dedicato a Ötzi, dove si trova perfettamente ricostruito l’habitat naturale del periodo neolitico, con le varie situazioni di vita di allora: la rappresentazione di scene di caccia, la vita nei campi, le capanne e il vestiario. La visita al parco permette di tuffarsi nel mondo antico di Ötzi. Il villaggio-museo riapre il 7 maggio, quest’anno con una speciale sezione dedicata ai 20 anni dal ritrovamento. Durante tutta l’estate il Consorzio Turistico dell’Ötztal propone escursioni guidate ai luoghi del ritrovamento della mummia e ai siti archeologici della valle, escursioni alla scoperta delle erbe medicinali e aromatiche che vengono usate in valle da millenni, escursioni alla scoperta della flora e della fauna. Anche i bambini verranno coinvolti sul tema.
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