Non solo archeologia, ma natura, ambienti intatti e selvaggi, fatti di immensi deserti, zone costiere battute dal vento, montagne maestose e foreste lussureggianti che ospitano il 70% della biodiversità del pianeta: anche questo è Perù, un paese dove si possono scalare cime innevate e fare sandboard sulle dune, dove si pratica il surf e dove avvistare stormi di pappagalli multicolore e giaguari adagiati sui rami degli alberi.
Il Perù ama e tutela questa enorme ricchezza anche attraverso l’istituzione di importanti parchi e riserve naturali, alcune delle quali sono state riconosciute co me Riserve della Biosfera dall’Unesco: andiamo a scoprirle.
Parco Nazionale del Huascarán
Situato nella Cordillera Blanca, la più alta catena montuosa tropicale del mondo, il Parco Nazionale del Huascarán ospita 27 montagne che superano i 6.000 metri, fra cui lo spettacolare Nevado Huascaran che, con i suoi 6.768 metri, è la vetta più alta del Perù.
L’area del parco è attraversata da gole profonde, dove scorrono torrenti impetuosi e si aprono piccoli laghi di origine glaciale, e ospita una vegetazione varia e lussureggiante; ma è forse la fauna a lasciare stupefatti: in questo angolo di natura incontaminata si possono facilmente avvistare mammiferi e uccelli straordinari, come le vigogne, l’orso dagli occhiali e il puma, oltre al condor delle Ande e al colibrì gigante.
Parco Nazionale del Manu
Il Parco Nazionale di Manu (Biosfera Unesco dal 1977) è uno dei più imponenti ed estesi parchi naturali di tutto il mondo e copre una superficie di oltre 1 milione e mezzo di ettari ad altitudini molto diverse, dai 150 ai 4.200 metri sul livello del mare, che favoriscono la sopravvivenza di specie di flora e fauna estremamente varie.
Nella zona di foresta tropicale sono stati censiti 850 tipi di uccelli e animali rari, come la lontra gigante e l’armadillo gigante;in questa zona si avvistano spesso i giaguari, mollemente adagiati sui rami degli alberi, il caimano nero e l’ornitorinco.
All’interno del Parco del Manu vivono anche numerosi gruppi etnici che conducono la loro esistenza nel rispetto di tradizioni millenarie: alcune di queste tribù sono stanziali e in contatto con il mondo moderno, mentre altre vivono in un isolamento volontario, lontane dalle comodità e dalle abitudini della vita contemporanea, ed è possibile che alcune fra queste non siano mai venute a contatto con il mondo esterno.
Riserva della Biosfera del Noroeste
Riconosciuta Riserva della Biosfera dall’UNESCO nel 1977, la Riserva del Noroeste comprende quattro aree naturali protette che si estendono su una superficie di oltre 2.000 kmq nel dipartimento di Tumbes e in quello di Piura. Le due aree più visitate sono quelle del Parque Nacional Cerros de Amotape e del Santuario Nacional los Manglares de Tumbes, che tutela grandi boschi di mangrovie ed è popolato da un'abbondante comunità di invertebrati acquatici di grande importanza economica, così come da specie di fauna in via di estinzione, come il coccodrillo americano; l'ecosistema della foresta tropicale asciutta dei Cerros de Amotape ospita giaguari, condor e formichieri, anche se è più facile avvistare pappagalli, cervi e pecari, ma il luogo dove gli avvistamenti sono più frequenti ed interessanti è certamente la Riserva Nazionale di Tumbes, che oggi fa parte del parco nazionale e ospita coccodrilli, scimmie urlatrici e nutrie, oltre a tantissime varietà di orchidee e numerose specie di volatili.
Riserva della Biosfera Oxapampa - Asháninka - Yanesha
La Riserva della Biosfera Oxapampa, una delle aree protette più belle del Perù, è situata nella regione di Pasco, a cavallo tra la regione andina e quella amazzonica, e comprende parte del Parco Nazionale di Yanachaga - Chemillén, la Riserva Comunale Yanshá, il Bosco di San Matías-San Carlos e una porzione della Riserva Comunale El Sira. La particolare ubicazione -tra foresta pluviale e montagne della cordigliera andina- fa sì che l’ecosistema e il clima siano complessi e vari: la vegetazione passa da piccoli arbusti ed erbe ad alberi di alto fusto, mentre la fauna locale comprende il giaguaro, varie specie di anfibi e rettili e l’aquila arpia, uno dei più gra ndi predatori della zona.
In questo universo naturale convivono anche diversi gruppi etnici, come gli Yanesha e gli Ashaninka, depositari di antichi saperi e di tradizioni ancestrali, alcuni coloni germanici, stabilitisi in queste zone nel XIX secolo, e gruppi di coloni andini, giunti in zona diversi decenni più tardi.
Riserva della Biosfera Gran Pajatén
Ultima in ordine di creazione – l’Unesco l’ha dichiarata Riserva della Biosfera solo qualche giorno fa – la Riserva di Gran Pajatén costituisce un unicum nel suo genere: si tratta infatti di un luogo misto, dove natura e archeologia sono strettamente intrecciati.
Estesa su un territorio di oltre 2 milioni e mezzo di ettari su 30 distretti di otto province delle regioni di Amazonas, La Libertad e San Martin, il nucleo centrale della Riserva della Biosfera di Gran Pajatén è il Parco Nazionale Rio Abiseo, un'area naturale protetta di straordinaria ricchezza che conserva la più grande manifestazione della cultura Chachapoyas, tra cui il sito archeologico di G ran Pajatén, considerato da molti un potenziale rivale della più celebre Machu Picchu.
Il sito si trova su una collina sul versante amazzonico della catena montuosa orientale delle Ande, alla confluenza dei fiumi Marañon e Huallaga, ed è costituito da una serie di almeno 26 strutture circolari in pietra, numerose terrazze e scalinate; le rovine occupano una superficie di circa 20.000 mq e gli edifici principali sono decorati con complessi mosaici in ardesia che mostrano motivi geometrici raffigurati uccelli ed esseri umani e numerose sculture in pietra, tipiche della cultura Chachapoyas.