«L’industria del turismo in India cresce a ritmi superiori rispetto a molti Paesi del mondo e anche grazie al suo efficacissimo slogan “Incredible India”» ci dice giustamente soddisfatto C.Gangadhar, da poco direttore di India Tourisma Milano. Tra gennaio e agosto del 2012 hanno visitato il grande Paese 4,3 milioni di viaggiatori stranieri (sul totale che sfiora i 7 milioni) inclusi quasi 100mila italiani: la crescita generale è stata del 3,6% sul 2011, che già aveva segnato un più 6%. E l’Europa è il bacino di mercato più importante per l’India, con 2,17 milioni di visitatori l’anno scorso.

 «Ci auguriamo di mantenere costante la crescita» ci dice Gangadhar con l’entusiasmo coraggioso di chi affronta un nuovo mercato in un momento economicamente molto critico. E per cominciare annuncia: «Slogan che vince non si cambia. Nel 2014 torna la nostra “Incredible India”, che esprime l’eccezionale varietà del nostro prodotto, incluse le mete nel Nord-Est, ancora tutte da scoprire».

Così tra i temi di punta dell’anno prossimo c’è l’incredibile patrimonio culturale indiano, «insieme ai prodotti di nicchia individuati  dal nostro ministero del Turismo – spiega Gangadhar – dal turismo d’avventura al benessere con Ayurveda e Yoga, il Mice e le crociere fluviali su Gange e Brahmaputra, le vacanze ecologiche, turismo rurale, turismo religioso e balneare. Parliamo al viaggiatore italiano di un’esperienza di viaggio in India molto intensa, splendida per i giovani e per viaggiatori di ogni età».

Internet e social media restano protagonisti nel marketing indiano:  il sito istituzionale è più user friendly, con link a quello dell’associazione dei t.o. indiani (IATO) che ha un booking di pacchetti, e collegamenti per prenotare hotel e voli. E torna l’anno prossimo la campagna online lanciata dal ministero del Turismo a giugno scorso sui grandi siti internazionali, agganciata anche al successo del film “La Vita di Pi”. Prosegue anche la serie di eventi di promozione dell’India sul mercato europeo, come i “Days of India” a Malta, con l’Alto Commissariato indiano di Tripoli: una settimana di gastronomia con due chef indiani, artigianato e cultura: tutto come da Piano Centralizzato del ministero del Turismo.
Il problema per l’Italia resta piuttosto la scarsità di voli diretti:  «Per ora – dice Gangadhar – abbiamo voli Air India tra New Delhi e Francoforte, Londra e Parigi, ben connessi all’Italia da British Airways, Air France e Lufthansa. Ma Air India conta di riprendere a volare su Roma e Milano, il che darà certamente un forte contributo al turismo, oltre che al business, e in India ora abbiamo alcuni tra i migliori aeroporti del mondo». Intanto c’è il comodo volo diretto di China Airlines da Roma a New Delhi, e gli altri  di Etihad, Emirates, Qatar Air, Turkish dai loro hub orientali. E nel frattempo l’offerta ricettiva indiana spazia dal bed and breakfast al lusso, «con sistemazioni di qualità per ogni budget – assicura Gangadhar – a costi ancora molto competitivi. Il nostro impegno è di sviluppare intorno a questa ricettività i nuovi filoni di prodotto identificati dal ministero, novità e suggestioni per offrire al viaggiatore italiano l’India autentica, e la migliore».