Misperceive è un invito ad alterare volontariamente il modo in cui percepiamo la realtà. Nasce da concetti astrusi quali l’effetto osservatore della fisica delle particelle e la filosofia processuale di buddismo e taoismo, ma anche dalla saggezza popolare del “la bellezza è nell’occhio di chi guarda”.
L’invito ad accettare l’auto-inganno permea tutti i lavori in mostra, senza che mai prenda forma fisica o direzione politica. I lavori sono tutti armoniosamente privi di contenuto salvo la loro stessa struttura e presenza: gli spettatori possono appropriarsi di qualsiasi idea che emerga (o non emerga) tra battute, rumore, errori e non-sense.
Tutti i lavori, compresa la performance di apertura con il musicista sperimentale Alessandro Gigli e fatta di improvvisazioni soniche, disfunzioni della retina, calligrafia accelerata e strato su strato di incomprensione, si basano sullo stesso postulato: se niente è come sembra, allora il distacco non è cinismo e l’ironia non è superficialità.
Attraverso una ricerca performativa, Girolamo Marri unisce la raccolta, produzione e alterazione di immagini, oggetti, suoni, testi e spazi, cercando nella sua pratica artistica di ritrarre e influenzare la realtà secondo l’assunto che l’umanità evolve grazie all’errore.
Il suo lavoro scanzonato e urticante consiste in conferenze che non cominciano mai, interviste silenziose dove non ci sono domande né risposte, mappe cognitive destinate ad essere costantemente aggiornate e istruzioni incomprensibili, installazioni effimere, show radiofonici notturni e ogni sorta di inquietante interazione con pubblico consapevole o inconsapevole.
I suoi lavori sono stati esposti in istituzioni pubbliche e private, tra cui firstsite, the Showroom e Matt’s Gallery nel Regno Unito, Zendai MOMA, Shanghai Gallery of Art e BANK in Cina, NASA Smart Project Space in Olanda e Pierogi Gallery negli USA.
Capo d’Arte è un’organizzazione no-profit italiana che promuove l’arta contemporanea. È stata fondata nel 2009 da Francesca Bonomo e Francesco Petrucci che ancora la dirigono. La mostra è stata realizzata grazie al generoso sostegno di ENEL, Krone e dell’Istituto Italiano di Cultura a Pretoria.