L’autenticità di una destinazione passa soprattutto attraverso le tradizioni locali e, prima tra tutte, l’espressione artistica dei suoi usi e costumi. Ecco spiegato perchè la musica ne Le Isole di Tahiti gioca un ruolo fondamentale per conoscere, omprendere e, soprattutto, vivere in prima persona lo spirito della loro gente.
Le dolci melodie polinesiane hanno da sempre accompagnato molte delle attività collettive, prima tra tutte la celebrazione religiosa in luoghi suggestivi come gli antichi Marae, siti sacri immerse nella natura.
La musica è poi la protagonista assoluta delle tipiche danze polinesiane, che hanno caratterizzato per decenni la cultura locale e che costituiscono ancora oggi un tratto inconfondibile di queste terre lontane.
La danza polinesiana, Ori Tahiti, era anticamente legata ai diversi aspetti della vita quotidiana per esprimere gli stati d’animo, come forma di seduzione o come modalità di venerazione e preghiera agli dei, come espressione di sfida nei confronti di un nemico o, al contrario, per accogliere un visitatore.
Questa forma di danza, dai movimenti molto delicati e allo stesso tempo pieni di energia, è ancora oggi accompagnata dagli strumenti musicali tradizionali, come percussioni, strumenti a corda e flauti.
Nonostante le progressive influenze occidentali, ancora oggi le musiche ed i canti polinesiani rappresentano una parte molto rilevante della cultura locale. Questa colonna portante della storia locale, in gran parte tramandata oralmente, viene celebrata con orgoglio dal popolo polinesiano che si impegna a preservarla anche ai giorni nostri.
Sono numerosi i festival e gli eventi che vengono organizzati ogni anno per tramandare questa tradizione anche alle generazioni più giovani. Tra questi, l’Ukulele Festival, dall’11 al 17 settembre, con una serie di appuntamenti dedicati a questo strumento tipico delle isole del Pacifico.
Lo strumento, tanto caro agli abitanti locali, è riuscito anche ad annoverare Tahiti tra i Guinness World Records dell’anno 2015 per il gruppo più numeroso di suonatori di ukulele, superato solo quest’anno da una compagnia cinese.