Una gita da non perdere, a due ore e mezza di auto da Melbourne, è il Great Ocean Road. Un tratto di strada lungo la costa sud-est della Australia, tra città vittoriane, come quella di Warmambool. La strada è stata costruita dai soldati ritornati dalla prima guerra mondiale: è il più grande memoriale dedicato alla Grande Guerra. Lungo la costa si può sostare lungo la Surf Coast, soprannominata così tra chi non può fare a meno di surfare tra le acque cristalline dell’oceano (la cittadina di Torquay è perfetta per alloggiare) e la Shipwreck Coast. Questa ultima offre uno scorcio fantastico sullo Stretto di Bass.
La Great Ocean Road passa attraverso foreste pluviali, spiagge e scogliere, inclusi i dodici apostoli, un gruppo di rocce calcaree di 45 metri d’altezza, staccate dalla costa, nel parco nazionale di Port Campbell. Tenetevi pronti nel rimanere a bocca aperta davanti alle scogliere mozzafiato più famose nell’emisfero australe. La relativa vicinanza tra un “apostolo” e all’altro, ha reso il sito uno dei più visitati in Australia.
Le rocce si sono formate per erosione: le difficili condizioni atmosferiche del Mare Antartico, il più piccolo tra gli oceani, hanno lavorato la scogliera, fino a renderla un capolavoro architettonico, a loro insaputa. Tuttavia, gli apostoli sono diminuiti decade dopo decade, collassando nelle acque. Ne sono rimasti nove. Il sito era conosciuto come Sow and Pigliets (la Scrofa e i suoi piccolo maiali) fino al 1922, ma il nome non era decisamente accattivante.
Non lasciatevi sfuggire l’opportunità di camminare sulla nitida spiaggia e di avvistare tra gli alberi lungo la costa, i pigri e selvatici koala. Al ritorno, concedetevi una serata a Geelong, seconda città dello Stato del Victoria, con poco più di 100.000 abitanti, la quale ha ottenuto una notevole visibilità grazie alla Strada Oceanica.
Matteo Preabianca