Se per la prima volta nella vita facciamo rotta verso oriente e la meta scelta è la Thailandia, dobbiamo tenere conto di un grosso effetto collaterale: non vorremo più tornare indietro. Dopo un volo con Thai, la compagnia di bandiera tailandese, tra hostess in abiti tradizionali che ci riservano dal decollo fino all’atterraggio sorrisi e attenzioni,  ad attenderci all’interno dell’aeroporto di Bangkok c’è un’atmosfera da giardino botanico affollato di orchidee; il regno del sorriso ha già cominciato a stregarci.

Fuori, una città che si estende su oltre 1.500 chilometri quadrati e con una popolazione di circa 10 milioni di abitanti che con successo è riuscita a coniugare il mondo antico con quello contemporaneo. Negli ultimi decenni la capitale della Thailandia si è trasformata in una città moderna, accattivante e sofisticata che però non offre solo divertimenti metropolitani. Questo Paese del sud est asiatico non è mai stato colonizzato e per questa ragione conserva intatto e inalterato un patrimonio artistico e culturale di rara bellezza, così come le usanze della sua delicata tradizione.

Dal 1782, anno della sua fondazione, Bangkok si è arricchita di innumerevoli palazzi ed edifici ma l’attrazione principale è costituita sicuramente dai 400 templi buddisti che punteggiano scintillanti in tutta la città. Il traffico di un agglomerato urbano di queste proporzioni è un problema al quale si può almeno parzialmente ovviare attraverso un’esperienza indimenticabile: muoversi col servizio di battelli che navigano sul Chao Phraya, il “Fiume dei Re” che si insinua nella città. Dall’acqua, dove i rumori arrivano attutiti, la vita di Bangkok si percepisce in modo diverso, unico. Come unica sarà la visita al Tempio Pho (foto), il più grande della capitale, che custodisce il Buddha Sdraiato: una statua laminata in oro lunga circa 46 metri e alta 15, con occhi e piante dei piedi intarsiate in madre perla che evoca l’ingresso di Buddha nel Nirvana.

Meno spirituale ma di grande impatto “olfattivo e cromatico” è una passeggiata al mercato dei fiori. Migliaia di mazzi colorati di orchidee, ghirlande di calendule, crisantemi e rose. Ancora più suggestivo può essere allontanarsi di poco da Bangkok per vivere il mercato galleggiante navigando sulle tipiche barche dalla lunga coda attraverso uno dei tanti corsi d’acqua della Thailandia. Decine di piccole imbarcazioni con il loro carico di frutta, verdura o cibo pronto si fermano accanto alla riva, dove sono allestite delle passerelle di legno per gli avventori. Tutto intorno una giungla fitta di piante tropicali e palme.

A Milano, in occasione dell’edizione 2012 di BIT, l’Ente Nazionale per il Turismo Tailandese, ha deciso di mettere in evidenza capolavori e attrazioni come queste accanto a molte altre realtà per incentivare il turismo nella capitale e nel resto del Paese. La Thailandia può contare anche su isole paradisiache per le attività balneari e gli sport acquatici, l’antichissima tradizione del massaggio e sulla possibilità di fare un salto nel passato dell’antico Siam grazie a un viaggio sul leggendario e lussuoso treno Easter-Oriental Express (foto). Ombrelli di carta di riso e canne di bambù decorati a mano, trekking nel nord a dorso di elefante, corsi di cucina tradizionale organizzati nei principali alberghi e i fondamenti del kick boxing Muai Thai. Tornare nella vecchia Europa è difficile; separarsi per sempre dai misteri dell’Oriente è impossibile.

Paola Drera

 

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