In due giorni sono raddoppiate le proporzioni dell'enorme incendio che ha colpito la zona di Fort McMurray, in Alberta, Canada. Cominciato domenica scorsa in un'area ricca di bacini bituminosi e dopo essersi esteso di ben cinque volte rispetto alle dimensioni iniziali, dilagando su mille chilometri quadrati e inducendo il governo centrale a proclamare lo stato d'emergenza, nelle ultime 48 ore il rogo si è propagato per oltre 200mila ettari. "L'incendio è enorme e pericoloso e continua a nutrirsi di una foresta boreale estremamente secca", ha spiegato il ministro per la Pubblica sicurezza Ralph Goodale, mentre la premier della provincia di Alberta, Rachel Notley, non ha usato giri di parole: "Questo incendio è fuori controllo". Drammatiche ammissioni di impotenza, mentre le fiamme continuano ad avanzare a causa del vento e delle temperature elevate, ha avvertito l'Unità di crisi del governo di Alberta. La polizia sta eseguendo porta a porta l'ordine di evacuazione dei residenti, scattato martedì scorso con la messa in sicurezza di 80mila persone. "Ma ci sono ancora persone nell'area colpita", ha riferito un portavoce.