Cefalonia è la più grande delle Isole Ionie. Un panorama sublime di rocce e di verde che si tuffa nelle acque di un azzurro profondo, villaggi pittoreschi e piccole, deliziose cittadine, con palazzi eleganti e case rurali sovrastate dalle rovine di templi ed edifici di antiche città. L’isola è stata chiamata l’isola dei contrasti: romana, veneziana, bizantina e nello stesso tempo un patrimonio di bellissime spiagge famose in tutto il mondo.
Il capoluogo, Argostoli, si trova nel mezzo di un raro fenomeno geologico, per il quale il mare si riversa, scomparendo, in spettacolari tunnel sotterranei.
L’acqua inghiottita riaffiora nel lago di Melissani, un bacino semi-sotterraneo di acqua turchese ed indaco di grande fascino. Sempre nelle vicinanze si trova la grotta Drogorati, una grande caverna con stalattiti che è rimasta intatta nonostante i tanti terremoti che hanno colpito l’isola. Il clima è quello tipico dell’area mediterranea, con inverni piovosi e miti ed estati secche. Il vento, che soffia da est, e non è mai troppo forte. La temperatura oscilla tra i 13 ed i 18 gradi, anche se talvolta può abbassarsi molto durante l’inverno o elevarsi di molto durante la stagione estiva.
Cefalonia offre un’irresistibile combinazione di magnifiche montagne, tormentose grotte sotterranee e di laghi e splendide spiagge.
Il romanziere Louis de Bernieres portò questa isola idilliaca sulla scena mondiale quando ne fece la protagonista del suo meraviglioso ‘Il mandolino del capitano Corelli’. Il mondo perse la testa per Cefalonia e con questo piccolo aiuto da parte di Hollywood, l’isola fu improvvisamente trasformata in una delle più ambite destinazioni di tutta la Grecia. Sami è stata il principale luogo delle riprese del film, ma se avete letto il libro o visto il film saprete che la città fu rasa al suolo dal terremoto del 1953 . Quest'isola poi riveste un particolare significato nella nostra storia poiché bisogna sempre ricordare che a Cefalonia e Corfù 16 mila soldati italiani appartenenti alla 33esima divisione da montagna 'Acqui' combatterono contro i tedeschi dopo l’8 settembre ed a Cefalonia e, in proporzioni minori, a Corfù avvenne la più grande eliminazione di massa di prigionieri di guerra della Seconda Guerra Mondiale.
La divisione 'Acqui' subì una sorte tanto tragica perchè i tedeschi, considerandoli ammutinati, trucidarono migliaia di Soldati, Graduati e Ufficiali, eseguendo l’ordine speciale di non fare prigionieri, emanato da Hitler in persona solo per la Divisione 'Acqui'.
Ancor oggi è presente una lapide in ricordo.
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