Cuba, l’isola più anomala tra quelle del mare dei Caraibi, per ragioni socio-politiche, non offre solo un fantastico mare e spiagge incantevoli, ma anche storia e cultura.
In quella che tutti conoscono come la migliore spiaggia cubana, la popolare località turistica di Varadero, ci sono anche luoghi di interesse storico. A est, fuori dagli ultimi complessi turistici, vi è la Cueva Ambrosio, una caverna con reperti archeologici pre-colombiani. Si possono ammirare le pitture rupestri dei "primi" nativi presenti in questo sito ben conservato. La grotta è profonda 300 metri, era il rifugio degli schiavi in fuga e un antico luogo di culto delle popolazioni locali. Una guida, esperta e entusiasta, vi aspetta all’entrata per darvi spiegazioni in merito e fornirvi di casco e torcia per meglio scovare i pittogrammi.
Inoltre, a circa 100 metri dall’Hotel Cuatro Palmas, quasi nascosto, vi è il Museo di Varadero: una grande casa colonica, una delle prime dell’era post-Batista, in cui si trovano reperti storici della Revolucion (da questa città è iniziato il processo di alfabetizzazione di Cuba) e le ricostruzioni di alcuni esemplari marini e non che abitano le acque circostanti, come il celeberrimo pesce a due teste.
Da Matanzas, la provincia che racchiude Varadero, si possono prenotare escursioni della durata di circa 8 ore alla Penisola di Zapata, nella parte meridionale dell’isola. Una gita da non perdere. Il primo luogo interessante è il paesino nominato Australia in cui , oltre al museo dedicato alla battaglia nella Baia dei Porci, in cui il comandante Castro e i suoi hanno dato filo da torcere agli americani, vi è la possibilità di assistere alla raccolta della frutta come ananas, platani e gustare il "succo di zucchero", ricavato direttamente dalla omonima canna.
Inoltre, si può salire a bordo di uno degli ultimi treni a vapore cubani, una esperienza da non perdere, specialmente per chi viaggia con bambini (il capotreno insisterà per fargli suonare la campana per la partenza).
La vera attrazione della penisola è, a poco più di due ore da questo paesino, il santuario dei coccodrilli. Chi non avesse mai visto questa specie di rettili, rimarrà a bocca aperta. Vi sono tre siti: uno per i coccodrilli adulti, i quali vivono in un ecosistema consono a quello per loro naturale, un secondo che ospita quelli di lunghezza fino a 1 metro e si possono accarezzare, con le dovute precauzioni, e un terzo il quale raccoglie tutti i nuovi nascituri.
Tra questi due luoghi, l’ufficio del turismo ha pensato di rendere omaggio alla popolazione tahino, gli originari abitanti di Cuba, tristemente sterminati dai conquistadores spagnoli, ricostruendo un villaggio della loro epoca con statue raffiguranti diversi momenti della loro vita.
Matteo Preabianca