Al largo della baia di San Francisco, a circa quarantatre chilometri dal Golden Gate Bridge, vi è un sparuto gruppetto di isole, le Farallon. Facente parte della propaggine oceanica, denominata Salinian Block, della quale condividono la loro curiosa formazione con quella della Sierra Nevada, le isolette sono dichiarate area protetta dal 1969 e contengono la maggiore colonia di uccelli marini degli Stati Uniti d’America. L’arcipelago può essere suddiviso in tre aree: settentrionale, centrale e meridionale.
La Southeast Farallon Island è l’isola principale tra quelle meridionali, l’unica a essere abitata da autorità governative californiane. Ospita il Piccolo e Grande Faro e la Marine Terrace, base di ricerca scientifica.Intorno a essa ci sono le Drunk Uncle Islets (le isolette dello zio ubriaco, un nome alquanto pittoresco) un gruppo di rocce e faraglioni sparpagliate.
L’isola centrale è una grande roccia nera, soprannominata “foruncolo”. La parte settentrionale è composta dalle isole North Farallon e San James più cinque rocce denominate in lingua spagnola: Piedra Guadalupe, Peñasco Quebrado e Farallón Vizcaíno.
Famigerate nel continente americano, per essere state dal 1946 al 1970 la “discarica” di scorie radioattive degli States, le isole Farallon sono diventate oggigiorno un must per chi vuole visitare l’East Coast americano in cerca di natura. E’ qui che potete trovare, oltre ai già menzionati uccelli, i leoni marini, le otarie, raramente i squali bianchi ma,soprattutto, le balene.
Il capitano Joe Nazar, accompagnato dall’ entusiasta naturalista John Calambokidis, organizza tour di whalewatching (avvistamento balene) con la sua imbarcazione Kitty Kat dal porto Pier 39 di San Francisco. Durata della gita: circa 6 ore. E se non vedete nemmeno lo sbuffo d’acqua di una balena, Nazar vi offrirà un altro giro, gratuito ovviamente.
Poiché la breve crociera è in oceano aperto, il tempo può cambiare improvvisamente, quindi è fortemente consigliato portare con sé guanti, coperte, scarpe anti-scivolo, e diversi capi d’abbigliamento invernale e estivo.

Matteo Preabianca