Soltanto 3 italiani su 10 sanno che le accise (una forma di tassazione) vengono applicate alle bevande alcoliche, mentre quasi nessuno ( 9 italiani su 10) sa di pagarle quando beve una birra. Lo rivela una ricerca Doxa-Assobirra su un campione di circa 2.000 persone, dai 18 anni in su.
In realtà la pressione fiscale sulla birra, una delle più alte in Europa, continua ad aumentare al punto che oggi un sorso su due della birra che il consumatore compra se lo beve il fisco. Cosi è nata l’idea di lanciare FiscAle la birra che paghi due volte. Un gesto provocatorio e irriverente da parte dell’Associazione Produttori della birra e del Malto per dire “no” all’aumento delle accise e riportare l’attenzione di media e decisori politici su questo importante problema. FiscAle, una birra vera, prodotta in limited edition, è stata offerta a passanti e giornalisti nel corso di una manifestazione davanti a Montecitorio dove era anche possibile firmare la petizione #rivogliolamiabirra.
L’ iniziativa ha lo scopo di sostenere e rilanciare la campagna di sensibilizzazione “salva la tua birra” che ha raccolto in pochi mesi oltre 115.000 firme. La filiera della birra in Italia da lavoro complessivamente a 136mila persone. Con una tassazione 4-5 volte inferiore a quella attuale come quella di Spagna o Germania, sarebbe possibile creare circa 7000 nuovi posti di lavoro.
http://www.salvalatuabirra.it/labattagliacontinua/
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