E' stata da poco presentata a Milano la settima edizione di Bere spumante, la guida edita da Cucina&Vini e dedicata, sin dalla sua prima edizione, al mondo della produzione nazionale degli spumanti secchi. Grazie alla collaborazione di Agrimercati e della Camera di Commercio di Milano, Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa e del mondo finanziario italiano, è stato il prestigioso contesto in cui tutti gli amanti e gli estimatori delle bollicine nazionali hanno potuto degustare un'interessante e nutrita selezione di spumanti secchi. Un centinaio le aziende in degustazione, più di trecento le etichette proposte e provenienti dalle zone a denominazione più storicamente vocate alla produzione di bollicine, come Franciacorta e Oltrepò Pavese (Lombardia), Conegliano Valdobbiadene (Veneto), Trentino, Alto Adige e Piemonte, ma anche da regioni come Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia, Umbria, Val d'Aosta, Lazio ed Emilia Romagna. "Il sensibile incremento della produzione spumantistica nazionale sia in termini di quantità, ma anche e soprattutto di qualità - spiega Francesco D'Agostino, curatore della guida - è il dato importante che, unito alla molteplice varietà della nostra produzione, ci ha spinti a riflettere sulla necessità di un processo di internazionalizzazione del consumo delle nostre bollicine, così come è già accaduto per il vino rosso e sta ancora avvenendo per quello bianco". Ecco perché questa edizione 2009 di Bere spumante si è vestita d'inglese con il nuovo sottotitolo 'Sparkle', che ha dato il titolo all'evento che ha ospitato la presentazione della guida e che ha visto la premiazione dei 'Campioni di Bere spumante 2009'. Durante la serata sono infatti stati premiati con le prestigiose Cinque Sfere, simbolo dell'eccellenza in guida, ben 19 aziende. La Lombardia si è posizionata in vetta con 11 etichette premiate e precisamente 9 franciacortine e 2 dell'Oltrepò Pavese, seguita da Veneto e Trentino con 3 e Piemonte e Puglia con un riconoscimento ciascuna.
Tema principale della serata 'Il futuro dello spumante secco italiano sui mercati esteri ed il valore delle denominazioni di origine', dibattito a cui sono intervenuti alcuni autorevoli opinionisti, presidenti dei più importanti Consorzi di Tutela e rappresentanti delle Istituzioni. (SM)