Primi passi, ieri a Caorle, per la promozione di due nuove attività, pescaturismo e ittiturismo, disciplinate con la Legge della Regione del Veneto dell’agosto scorso che aggiorna anche le norme sull’agriturismo. Contenuti e opportunità della legge sono state presentate dall’assessore alla pesca Franco Manzato, accompagnato dall’assessore comunale al turismo Francesco Giuseppe Gusso (non ha potuto intervenire il presidente della IV Commissione consiliare Davide Bendinelli), nel corso di una battuta di pesca turistica e del successivo coronamento in un tipico casone in compagnia di giornalisti e rappresentanze delle istituzioni coinvolti nel 'pianeta mare', voluto dalla Regione e organizzato dalla marineria caorlotta per 'testare' dal vivo queste nuove attività (nuove almeno per il Veneto), che abbinano una parte di quello che viene chiamato settore primario con l’economia turistica nella quale il Veneto è primo in Italia nonostante la crisi economica mondiale.

E’ stata una sorta di 'prova del 9' per il prossimo futuro della legge, discussa ed esaminata a stretto contatto con abitanti dei casoni e pescatori in un luogo che è tra i più belli e meno conosciuti del Veneto: quelle parti della laguna di Caorle dove non è facile arrivare e dove vigono anche vincoli molto stretti, che al momento ne limitano le potenzialità di approccio da parte dei turisti. Alla realizzazione di questa singolare esperienza ha collaborato l’insieme della marineria locale, con le barche, i pescatori e il pescato per poter gustare i sapori del mare, abbinati agli spumanti messi a disposizione per l’occasione da Iris Vigneti.

Proprio dai colloqui diretti con i pescatori professionali, titolati ora ad esercitare una attività collaterale che prevede la presenza di turisti sulle barche da pesca e la possibilità di dare loro ospitalità e ristoro, sono emersi utili suggerimenti per l’attivazione pratica delle nuove norme, che toccano un settore dove convergono competenze locali e nazionali che, è stato detto, non devono diventare un ostacolo ma semmai concorrere per sviluppare nel migliore dei modi le nuove opportunità di reddito collaterale che comportano. Su questo si è particolarmente soffermato Manzato, che ha ribadito l’esigenza di combattere la burocrazia in Italia a tutti i livelli, ma soprattutto di evitare che se ne crei dell’altra. "Pescaturismo e ittiturismo sono segmenti che si collegano direttamente a quanti oggi lavorano in un settore in crisi profonda, quello della pesca - ha ricordato Manzato - che possono dedicarsi ad una attività collaterale che rappresenterebbe non solo una fonte complementare di reddito ma anche un’occasione per alleggerire lo sforzo di pesca sul nostro mare". Ora si tratterà di operare tutti per darne rapida attuazione.