NEWS TURISMO
- Dettagli
- Categoria: Italiani si nasce
La Puglia si può raccontare e assaporare con tutti i sensi: mangiando, bevendo, soggiornando in masserie, case rurali, in barca, guardando il mare o l’entroterra e soprattutto potendo fare tutto ciò in un territorio che offre clima caldo, e un patrimonio naturale, paesaggistico, artistico e culturale tra i più ricchi d’Italia.
Cibo Sacro, dotto, dietetico, ma soprattutto buono quello espresso dalla Puglia dei Messapi. Si risale alla storia per proporre i prodotti della terra pugliese. “La terra di mezzo, la Messapia, è quella lingua di terra abitatata anticamente dalle popolazioni messapiche che unisce i due mari, l’Adriatico e lo Ionio, lingua di terra fertile che regala emozioni e prodotti della gastronomia locale” spiega il Presidente del GAL, Damiano Franco presentando alla Bit di Milano il piano integrato della promozione territoriale che parte proprio dalle tradizioni della popolazione messapica.
I temi degli itinerari sono il frutto dalla mappatura effettuata dagli uffici di promozione locale messapici sul territorio in collaborazione con gli operatori economici e i Comuni della sua area.
La Regione Puglia ha voluto sostenere questi operatori e promotori con un apposito piano di sviluppo rurale quinquennale partito nel 2007 affinchè si costruisse un processo di sviluppo partendo proprio da quanti lavorano quotidianamente e fattivamente sul territorio. Grazie alla politica regionale ed al programma svolto dagli operatori del settore rurale e turistico in sinergia, col supporto degli Enti Pubblici sono state identificate le aree tematiche per proporre al turista itinerari di interesse per meglio rivelare la provincia di Brindisi e il Salento. Un lavoro che proseguirà in vista della presentazione del territorio all’Expo 2015
“La Puglia dell’Expo sarà una rappresentazione concreta delle buone politiche degli ultimi anni. Non esporremo solo una Puglia virtuale, ma realtà riconosciute e di successo che fanno della nostra vocazione agricola, del nostro impegno per la tutela del paesaggio e della nostra strenua difesa della tipicità e della salubrità dei prodotti, un caso di buone pratiche riconosciuto a livello internazionale - ha annunciato Fabrizio Nardoni, Assessore alle Politiche Agricole della Regione Puglia - La regione vuole preservare, anche nella prossima programmazione, il ruolo di animazione e coordinamento dei GAL pugliesi sui loro territori”.
La Puglia dalle centinaia di eccellenze alimentari create da un pregiato ambiente paesaggistico si presenterà all’Expo nella terza settimana di agosto all’interno del Padiglione Italia, nello spazio istituzionale della Mostra delle Regioni e di Expo Gate in Piazza Castello proponendo un l’apulian life style” oltre alle attrattive del territorio.
“Porteremo la Puglia accogliente, quella delle feste di piazza, del cibo rituale, del pane dalle mille forme, del coraggio di alcuni imprenditori, dei giovani innovatori, delle identità autoctone, dei nostri vini e del nostro olio extra vergine d’oliva di alta qualità” conclude Nardoni che ricorda come il territorio faccia parte delle Top Trips per National Geographic e migliore destinazione turistica di Lonely Planet.
Le proposte turistiche sono orientate su tre filoni, una è l’APULIA FELIX IN MASSERIA – Il tratturo dell’olio e del rosato, percorsi “inediti” tra cantine e frantoi e nelle antiche dimore disseminate in tutto il territorio pugliese, dalla Daunia al Salento. Un altro è denominato semplicemente TERRA, ma ricca di contenuti che sottolineano nei particolari prodotti locali anche l’aspetto della salubrità e dell’uso sostenibile e innovativo della risorsa primaria. Con cicli di conferenze e un evento festivaliero con ospiti internazionali che avrà come baricentro la città di Martina Franca e tutto il territorio della Valle d’Itria.
La promozione della regione rurale si avvarrò anche di un film realizzato dal regista Sergio Rubini dedicato alla “sacra bellezza” e al cibo rituale che caratterizza la dieta delle comunità pugliesi attraversando le province agricole.
Margherita Manara
- Dettagli
- Categoria: Italiani si nasce
Da sabato 21 marzo a domenica 21 giugno 2015 Palermo ospiterà la mostra “Via Crucis. La pasión de Cristo” di Fernando Botero. Dopo le esposizioni di New York, Lisbona e Panama, la mostra (costituita da 27 dipinti ad olio e 34 disegni) sarà l’unica tappa italiana. Ma se l’evento potrebbe rivelarsi una grande occasione per il turismo culturale del capoluogo, i tour operator mostrano segnali di disapprovazione.
Il cda della Fondazione Federico II, che organizza la mostra, ha infatti deliberato l’unificazione del biglietto d’ingresso al Complesso Monumentale Palazzo Reale con quello della Mostra. “I visitatori saranno così costretti a pagare la mostra anche se non hanno il tempo per vederla o non vogliono proprio vederla – sottolinea Giovanni Masaniello, guida turistica Palermo e Trapani – e il costo a secondo del giorno varia da 10 a 12 euro, ovvero con un aumento di circa il 41%. IN pratica il biglietto d’ingresso costerà quanto al Louvre”.
In una nota, invece, la Fondazione Federico II spiega il motivo di questa decisione. “Non vi sfuggirà il valore dell’evento espositivo che, non a caso, visti i suoi contenuti, coinciderà anche con il periodo pasquale. Siamo, quindi, certi che cogliate anche il senso della scelta di modificare il costo della visita al complesso monumentale, trattandosi della mostra di uno degli artisti viventi più noti ed apprezzati in tutto il mondo”.
- Dettagli
- Categoria: Italiani si nasce
Da giovedì 12 a domenica 15 febbraio 2015 torna il Carnevale Rinascimentale ad animare i palazzi della Corte Estense e del centro storico di Ferrara (patrimonio dell’umanità UNESCO). Come in un viaggio nel tempo, i visitatori si immergono nel mondo delle feste da ballo e dei banchetti dei duchi, dei duelli e dei tornei cavallereschi, degli spettacoli e degli sfarzi.
Le atmosfere del Carnevale, che gli Estensi usavano celebrare nel Quattrocento e nel Cinquecento, saranno rievocate attraverso la figura di Anna Sforza, sorella del duca di Milano, andata in sposa ad Alfonso I d’Este (che diverrà duca della città dal 1505 al 1534) erede di quell’Ercole I che aveva fatto di Ferrara uno dei più importanti centri culturali europei. La principessa milanese è stata scelta dalla Commissione cultura dell’Ente Palio in occasione delle iniziative di Expo 2015. Il 12 febbraio 1491 Anna fece il suo ingresso nella capitale dei territori estensi. I cronisti del tempo la descrivono come donna colta e molto bella, occhi neri e sopracciglia ben profilate. La festa del suo arrivo in città sarà riproposto a Ferrara tra maschere rinascimentali, spettacoli e danze, giochi di fuoco e sbandieratori, nel giorno più romantico dell’anno: sabato 14 febbraio.
Ma per tutto il fine settimana, a partire da giovedì grasso, Ferrara sarà un tripudio di feste in costume negli edifici storici, visite animate alla scoperta dei tanti luoghi magici della città, di banchetti con piatti tipici dell’epoca – cappellacci di zucca, pasticcio ferrarese, ciambella “brazadela” - e di rappresentazioni del teatro classico. Non mancheranno eventi e laboratori per bambini nei musei, così come le conferenze a tema, le mostre e i concerti di musica rinascimentale, mentre i musei saranno aperti gratuitamente al pubblico sia sabato che domenica.
- Dettagli
- Categoria: Italiani si nasce
Ma Martano è famosa al mondo per l’amaro dei Monaci Cistercensi, che vivono nel convento poco lontano dal paese. Sono un punto di riferimento spirituale per tutta la provincia e producono, come tradizione comanda con 20 erbe l’Amaro San Bernardo da un’antica ricetta del ‘700 che viene dall’Abbazia di Casamari e Gocce imperiali (90° vol.), che venne ideata nel 1766 da fra Eutimio nell’Abbazia di Casamari. In convento si può ammirare una ricchissima biblioteca, una pinacoteca e un piccolo museo (foto in alto), frutto di una donazione ad opera del giudice Michele Paone, cultore di arte e tradizioni salentine, oggi scomparso.
www.cistercensimartano.com
Non deve quindi stupire se la loro arte di coltivare ed estrarre il meglio dalle erbe officinali ha affascinato un giovane imprenditore, Domenico Scordari (foto a fianco), che in appena 25 anni di attività, ha realizzato una grande azienda di dermo cosmesi biologica Naturalis, all’avanguardia nella ricerca e nell’estrazione di prodotti cosmetici dall’aloe. (foto sopra e a sinistra)
Oggi Naturalis, marchio di Natura&Benessere, è anche un bio resort di grande fascino, circondato dalle piantagioni di aloe, da un vigneto e un uliveto e impreziosito da una piscina depurata biologicamente e da una Spa.
www.naturalisbioresort.com
- Dettagli
- Categoria: Italiani si nasce
“Un sentiero da percorrere in punta di piedi, dove si può fare la conoscenza dello Gnomo Gnogno o del Saggio del Bosco, incontrare a tu per tu il famigerato Homo Salvadego e il suo bizzarro asinello, provare la paura di perdersi nel labirinto dei tronchi morti o la rassicurante sensazione di essere accolti nel grembo di Madre Terra” così lo scultore bergamasco Alessandro Cortinovis ha definito uno dei luoghi più magici del territorio lariano, che lui stesso ha contribuito a creare con la sua fantasia e la sua abilità artistica.
Il “sentiero dello spirito del bosco”, immerso nella foresta dei Corni di Canzo (CO), famosa per la sua bellezza e la ricchezza della sua biodiversità, non è semplicemente un percorso che porta a godere di uno di panorami più belli di tutto il comasco, ma è soprattutto un’occasione per immergersi in un mondo di fate, gnomi, animali fantastici ricavati dai tronchi senza vita di un bosco magico e dal fascino unico.
Inaugurato il 21 giugno del 2008 e realizzato dall’ERSAF, l’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, il sentiero collega il Primo Alpe (725 m) al Terzo Alpe (800 m), seguendo un percorso che va dai 25 ai 45 minuti, un tempo variabile a seconda delle soste impiegate per “scovare” le misteriose creature intagliate nel legno e a cui si deve aggiungere quello che dalla località Gajum di Canzo porta alla fontana di Prim’Alpe, di circa 30 minuti.
Cercate parcheggio nell’area del Piazzale Giovanni XXI o in via Monte Rai e preparatevi a attraversare torrenti, scale di legno e improvvise curve tra i rami per scorgere gli “spiriti del bosco” che vi osserveranno seminascosti dalla foresta.
Un’alternativa per chi parte da Milano è prendere il treno per Canzo, scendere al capolinea, e raggiungere il bosco “magico” con una passeggiata di circa un’ora.
Al culmine della passeggiata, un “labirinto” di tronchi vi terrà impegnati per trovare la via che porta al rifugio di Terz’Alpe, luogo ideale per riposare e godere del bellissimo panorama dei Corni di Canzo. La foresta che racchiude il sentiero è infatti collocata nel cuore del Triangolo Lariano, sul versante destro della Val Ravella, a sua volta affacciata sul ramo lecchese del lago di Como e sull’Alta Pianura Lombarda.
Le sculture di Cortinovis - il Saggio del Bosco, la Salamandra, l'Homo Salvadego, gli Spiriti Canterini - sembrano aver ridato nuova vita alla foresta che, dal 2008 ad oggi, è in continuo cambiamento. Nuove creature si aggiungono infatti ogni anno a quelle che già popolano il bosco (nel 2012, durante un happening artistico, altri 15 scultori hanno arricchito il percorso con nuove creazioni), mantenendo immutato il fascino del luogo anche per chi lo ha già visitato.
Adatto soprattutto ai bambini, il sentiero sembra studiato per portare chiunque a perdersi nella magia della foresta, a cominciare dalle simpatiche indicazioni con dicitura “per di qua” o “per di là”, fino ad arrivare alle sculture stesse, posizionate ovunque e volutamente celate al primo sguardo.
Una passeggiata di grande interesse (la via del ritorno porta a un Sentiero Geologico, con vari cartelli che spiegano la costituzione geologica della zona), ma soprattutto un modo per abbandonarsi all’immaginazione e, citando ancora una volta le parole di Alessandro Cortinovis, per “trovare la soglia da attraversare per incontrare nuovamente il bimbo spesso dimenticato che c’è in noi, la nostra fantasia”.
Marco Besana
Altri articoli …
Pagina 44 di 50