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Periodo natalizio nelle Dolomiti Friulane per ritrovare lo spirito più genuino e autentico della montagna, viverne le tradizioni, gustarne i sapori, ma anche per andare alla scoperta di piccoli paesi dalle caratteristiche architetture in pietra arenaria a vista e legno, quali ad esempio Poffabro e Andreis, che fanno da teatro a due manifestazioni ricche di fascino e semplicità.
Sbucano inaspettati dai ballatoi, sui davanzali delle finestre, dagli angoli più segreti dei cortili secenteschi o dove il tempo ha creato un minuscolo anfratto in un muricciolo: sono decine i presepi che, nel periodo natalizio, trasformano ogni anno in un fiabesco museo all’aperto Poffabro, uno dei Borghi più belli d’Italia incastonato nelle Dolomiti Friulane. Dal 14 dicembre al 12 gennaio artisti e semplici appassionati espongono all’aperto presepi tradizionali in porcellana, gesso e legno, che si affiancano a quelli realizzati in materiali e con tecniche innovative e fantasiose: il vetro, le stoffe destrutturate, le stoppie, i saponi intagliati, il rame battuto e la lana. E ancora, presepi in cioccolato e dolci, ambientati su sfondi di cotone, cruda pietra o accogliente paglia e quelli che riproducono la vita di questo incantevole borgo di montagna, con scenografie che raccontano in scala e con particolare cura le piazze e le vie del paese. Alcuni raggiungono dimensioni ragguardevoli, altri sono accolti in scenografie fantasiose, anche molto piccole: un minuscolo pentolino in rame, una radice d’albero, una pagnotta che culla al suo interno un piccolissimo Gesù. Il tutto si snoda in una suggestiva ambientazione, con decorazioni di frutta, fiori e legno, musiche natalizie e luci soffuse, capaci di incantare ogni anno migliaia di visitatori e trasformare lo stesso Poffabro in un presepe en plein air, particolarmente suggestivo da visitare all’imbrunire, quando si accende di mille luci di candele.
Sono una sessantina di alberi di Natale decorati con originalissimi addobbi fatti a mano i protagonisti di Ad Andreis nevica la fantasia, che dal 1 dicembre al 7 gennaio invade gioiosamente di colori, luci, profumi questo piccolo borgo nel cuore del Parco delle Dolomiti Friulane. Abeti scintillanti che segnano e illuminano un itinerario che fa scoprire ai visitatori viuzze, cortili, porticati e l’architettura spontanea e particolare di Andreis, preservata intatta nei secoli. Gli addobbi sono realizzati solo a mano da piccoli gruppi di gente del posto, fatti di donne, bambini, ragazzi, anziani, che lavorano insieme e si trasmettono a vicenda saperi e capacità, in un laboratorio creativo che li impegna tutto l’anno. Per prepararli si usa materiale di scarto e di riciclo, oppure legno, muschio, pigne e altro materiale naturale della zona, o ancora lana, carta, stoffa. Il resto dell’incanto lo crea Andreis, coronato dalle vette innevate della Dolomiti Friulane.
L’1, 8 e 15 dicembre, la piazza del paese si anima con le bancarelle di Natale di un Mercatino speciale, fatto di cose semplici create con il cuore, realmente artigianali, che - lontano dall’omologazione e dalla standardizzazione - riportano indietro nel tempo e fanno gustare il piacere del dono inconsueto ed unico: addobbi e corone natalizie, giochi per bimbi e decorazioni per l’albero, piccole golosità tradizionali e capi d’abbigliamento fatti a mano o tessuti a telaio. A fare da sottofondo, musiche e cori. Il resto dell’incanto lo crea Andreis, coronato dalle vette innevate della Dolomiti Friulane.
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La decisione di inserire Cremona Liutaria nel Patrimonio Unesco risale al 5 dicembre 2012, quando a Parigi è stata iscritta l’attività liutaria della cittadina nella lista che rappresenta il Patrimonio Immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco. Al convegno tenutosi a Pisa in gennaio su '10 anni dalla convenzione Unesco' è stata celebrata l’esperienza di Cremona Liutaria ed il riconoscimento ottenuto in dicembre .
"Tutto iniziò nel 2007 e proseguì nella primavera 2011 quando Cremona presentò la propria candidatura all’iscrizione della sua 'tradizione liutaria' nella lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco. Nel 2012 quella cremonese è stata l’unica tra le numerose candidature italiane ad essere accolta. Da oggi e ancora più di prima, il saper fare liutario, proprio di Cremona caratterizzerà in tutto il mondo la nostra città” ha dichiarato l’assessore De Bona. Quasi parallelamente, a conferma di questa vocazione della città, è stato aperto al pubblico il 26 e 27 gennaio il nuovo Museo del Violino (il primo open day per i cittadini è stato attuato l’8 e il 9 dicembre 2012), con un concerto tenutosi nell’Auditorium Giovanni Arvedi. L’Auditorium era già stato presentato ai tecnici specialisti del suono e dell’acustica, alla stampa specializzata ed internazionale e e alle varie case di registrazione con l’ingegner Yasuhisa Toyota. Diversi sono i concerti che si sono tenuti in anteprima. E’ stata così confermata la perfetta acustica dell’Auditorium, una tra le migliori al mondo.
Cremona città d'arte
Quando si entra nel centro storico ci si avvia per lunghe e strette vie fiancheggiate da nobili palazzi ricchi di fregi, portali in marmo, finestre decorate in cotto a vista e, attraverso i cancelli in ferro battuto, verdi giardini d’altri tempi. Man mano crescono la vita e i negozi finchè si apre luminosa in tutta la sua armonia la piazza del Duomo: è un’ immagine di luce e bellezza che sorprende.
Spicca sulla sinistra per la sua vertiginosa altezza la torre campanaria, detta il Torrazzo, la più alta in Italia (111 metri). Il magnifico loggiato, che emana la stessa luce della facciata del Duomo, congiunge il Torrazzo a quest’ultimo, originario del XII secolo. E’ inevitabile fermarsi a contemplarne la facciata: le loggette a metà altezza richiamano l’eleganza del loggiato sottostante, mentre l’ampio portale gotico slancia il tutto verso l’alto, sostenendo le nicchie con i santi, volute dall’architetto Alberto Maffiolo da Carrara nel 1491. L’interno a tre navate è percorso, in quella di mezzo, da un ciclo di affreschi al di sopra delle colonne, realizzati da vari pittori lombardo-veneti, del XVI secolo; tra i principali Boccaccino, Romanino e il Pordenone.
L’ariosa piazza è chiusa dal Battistero a pianta ottagonale, coronato e alleggerito anch’esso da una loggetta. Di fronte al Duomo si affaccia il Palazzo del Comune, dalla struttura simile al tipico 'Broletto Lombardo'. Risalente al 1206 e sede del governo in epoca comunale, è caratterizzato da un grande arengario porticato. Era detto anche palazzo dei Nobili o dei Ghibellini per distinguerlo da quello dei Guelfi. Al suo interno si trovano esposti alcuni tra i più pregiati violini: Amati (1566 e 1658), Stradivari (1719) e Guarneri (1800). Ce n’è anche uno, il più recente, del 1941. Hanno tutti un nome, come il celebre 'Stauffer', e vengono suonati solo eccezionalmente in qualche grande concerto, da violinisti come Uto Ughi. I Guarneri si distinguono dai più antichi per la maggior potenza acustica, essendo stati costruiti per suonare in sale da concerto più grandi, come si cominciò ad usar fare nell’800, mentre gli Stradivari sono più raffinati nelle decorazioni, secondo l’usanza del ‘700.
Le botteghe di liutai sono numerose in Cremona, mentre l’Arte Liutaria si può studiare presso l’Istituto Professionale Liutario e del Legno. Nell’elegante palazzo Affaitati è ospitato il Museo Stradivariano e un’interessante pinacoteca con affreschi medioevali e dipinti soprattutto di scuola cremonese dal XV secolo ad oggi.
Tra i più bei nobili palazzi di Cremona si possono distinguere il palazzo Raimondi con la facciata a bugnato, o il palazzo dei Guelfi, con portico ogivale, trifore e merli e il magnifico palazzo Trecchi, dalle decorazioni fiammeggianti in cotto rosso.
Grazia Paganuzzi
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L’Istituto Piepoli ha ricevuto l’incarico dalla Regione Lombardia di svolgere un’indagine quantitativa e qualitativa per valutare la percezione che si ha degli ostelli, al fine di valutare quali possano essere le potenzialità inespresse degli stessi.
L’obiettivo era quello di realizzare un’indagine pre e post campagna di info-comunicazione per la promozione dell’offerta turistica di tali strutture. Sia la fase pre che post campagna ha previsto 600 interviste telefoniche ad un campione rappresentativo della popolazione lombarda e un’indagine su utenti italiani e stranieri degli ostelli lombardi tramite 400 interviste face to face.
Nella prima fase quantitativa la fascia più ampia di intervistati ha coinvolto utenti di età compresa tra i 25 e i 34 anni (per un volume pari al 35%), ma è interessante osservare che il 26% di tali utenti è compreso nella fascia d’età tra i 35 e i 44 anni. Questo dimostra che gli ostelli non sono frequentati solo da un pubblico di giovani e giovanissimi in cerca di una vacanza low cost, ma anche da un pubblico più adulto.
Sicuramente l’aspetto economico è una delle varianti che influisce maggiormente (92%) sulla scelta dell’ostello come struttura ricettiva, ma anche il fatto di trovare un posto semplice e senza pretese (76%), con un’atmosfera accogliente (61%) sono fattori che hanno un peso specifico notevole. Un’altra peculiarità degli ostelli, che ha registrato un alto punteggio fra gli intervistati(36%), è stata la visione di queste strutture come luogo in cui poter conoscere nuove persone.
Altro dato rilevante dell’indagine è che i turisti stranieri sono stati positivamente impressionati dal livello della struttura in cui hanno soggiornato. Il 44% ha dichiarato, infatti, di avere avuto un impressione migliore rispetto alle aspettative, mentre il 48% ha registrato un feedback in linea con le aspettative. A influire positivamente sulle valutazioni sono stati la pulizia e l’ordine, l’organizzazione di eventi, i servizi disponibili. A completare la visione positiva, si vanno ad aggiungere caratteristiche imprescindibili quali la gentilezza e la disponibilità del personale oltre al già citato ambiente confortevole e accogliente.
L’85% degli intervistati sia italiani che stranieri, posto di fronte a una serie di elementi per la scelta del soggiorno, ha messo al primo posto la pulizia dei bagni e della struttura, mentre il 73% ha votato la qualità dell’ospitalità e la cortesia. Incrociando tutti i dati, si può quindi evincere che le caratteristiche attese dai turisti sono state ampiamente soddisfatte da Ostelli in Lombardia.
Secondo il sondaggio ci sono parecchie caratteristiche, ritenute fondamentali dai fruitori, su cui si è registrata un’alta soddisfazione, come ad esempio il bagno privato, l’ampiezza delle camere, il bar /self service, gli spazi comuni e molto altro ancora.
Sicuramente, esistono altre caratteristiche sulle quali si può ancora migliorare, come i servizi dedicati ai bambini, la presenza di spazi fitness o la possibilità di noleggio di scooter o bici.
Il 91% degli intervistati si è detto in ogni caso propenso a soggiornare nuovamente nello stesso ostello, mentre l’88% si dichiara favorevole a soggiornare in altri ostelli del network Ostelli in Lombardia.
Nella fase di tipo qualitativo, la ricerca ha avuto l’obiettivo di far emergere il “vissuto” rispetto alla vacanza in ostello, le modalità di comunicazione ideali far conoscere gli ostelli di Lombardia.
A questo scopo sono stati realizzati due gruppi ai quali hanno partecipato 8 soggetti metà uomini e metà donne, che negli ultimi 12 mesi hanno soggiornato in ostello. Un gruppo composto da persone di età compresa tra 20 e 30 anni che solitamente frequentano gli ostelli da soli o con amici e/o partner, e l’altro da persone di età compresa tra 30 e 50 anni che tipicamente si recano negli ostelli con la famiglia.
La percezione del “concetto di vacanza” è risultato sostanzialmente lo stesso per entrambi i target, cioè un momento straordinario dove si fanno cose nuove che esulano dalla quotidianità, la vacanza percepita come una parentesi rispetto al flusso normale delle attività che caratterizzano la vita di ciascuno, la vacanza per “staccare da tutto e da tutti”.
Dalle libere associazioni appare un’idea di vacanza simile nei due target ma con qualche sfumatura differente. Per i più giovani la vacanza è soprattutto divertimento, cioè andare incontro alla novità e all’avventura, stare in posti dove c’è tanta gente, conoscere nuove persone, muoversi molto, sentirsi liberi e senza limiti.
Per il target meno giovane, il divertimento della vacanza è svagare la mente dalla quotidianità, conoscere nuove realtà e persone ma con una nota di minore smania, con più serenità.
Partendo dalla visione comune degli intervistati, è possibile dire che la forza dell’ostello è di:
- essere poco costoso
- favorire l’interazione tra le persone e di differenti culture
- essere divertente e allegro
Bisogna sottolineare che dall’indagine è emersa anche qualche piccola differenza nella percezione degli ostelli tra i due target.
Secondo i giovani, avendo meno disponibilità economica, l’ostello rappresenta spesso l’unica possibilità per viaggiare: si può arrivare senza prenotare, è spensierato, è un modo per fare nuove esperienze e per conoscere persone nuove, per sentirsi una collettività con modalità simili di pensare e di agire, senza barriere culturali e linguistiche, ci si può andare soli senza sentirsi mai da soli.
Per i più adulti l’ostello è una scelta ragionata non dettata esclusivamente dal denaro, ma deriva forse da una sorta di anticonformismo e dall’apprezzare l’essenzialità di queste strutture. Questa scelta indica anche la capacità di adattamento, la volontà di investire il denaro in altre attività connesse al viaggio piuttosto che nella comodità della camera d’albergo.
Ne risulta che l’ostello è per persone dall’animo giovane ovvero per tutte le età.
Inoltre l’ostello, per la maggioranza degli intervistati, è associato immediatamente alla visita di una città. In generale non si pensa a un ostello nel verde di una campagna o lontano da luoghi affollati. Qualcuno parla di ostelli al mare o in montagna, ma per lo più vengono considerati un’eccezione che conferma la regola, perché l’ostello è percepito in città.
E infine per la totalità degli intervistati l’ostello si trova principalmente in due modi: internet e il passaparola.
Grazie ai risultati raccolti, la rete Ostelli in Lombardia ha potuto verificare gli standard di ospitalità ricercati dagli utenti e potrà migliorare e implementare diverse aree per offrire un gamma sempre più ampia di servizi ai propri ospiti.
Itinerari turistici & Ostelli di Lombardia
Gli ostelli della Lombardia, oltre a fornire una piacevole accoglienza, permettono di entrare in contatto con il patrimonio paesaggistico, culturale, religioso ed enogastronomico del territorio lombardo. Gli ostelli, infatti, disseminati su tutta la Regione, sorgono non solo in città ma anche in mezzo al verde, in aree ricche di interesse storico, culturale e paesaggistico.
La rete degli ostelli è stata così collegata idealmente a degli itinerari tematici dedicati a luoghi dello spirito, storia e cultura, laghi e montagna, percorsi del gusto, sport e benessere. Per coloro che ricercano la spiritualità diversi i santuari dislocati nel territorio e i pellegrinaggi a cui partecipare, per gli appassionati di storia e cultura un tuffo nel passato tra castelli, ville e cascine, per gli amanti della natura un viaggio tra i diversi parchi e riserve naturali, percorsi del gusto per assaporare la gastronomia locale, momenti di benessere presso le strutture termali e infine per gli sportivi tante le avventure da vivere.
Per creare sinergie tra la rete degli ostelli e dei percorsi turistici ideali, nei quali le strutture risultano inserite, è stata avviata una collaborazione con il Touring Club Italia andando così ad integrare l’offerta degli ostelli con quella del territorio e individuando, ad oggi, 10 itinerari.
Per le informazioni su tutti gli ostelli
negli itinerari descritti:
www.hostellombardia.net
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Questo nuovo percorso turistico vi è stato proposto da Carmen Mancarella, direttore della rivista di turismo e cultura del Salento, Spiagge (www.mediterraneantourism.it), Comuni di Oria, Francavilla Fontana, Castro e Nardò, Unione della Grecìa Salentina, Gal Terra dei Messapi, Compagnia aerea Ryanair (www.ryanair.com), Bottega d’arte Agostino Branca di Tricase, il maestro di pizzica e tamburello, Carlo Canaglia De Pascali, le Associazioni la Casaccia di Francavilla Fontana, Pro Loco e Gruppo di promozione umana, Porta del Salento di Oria, le Associazioni degli Operatori turistici di Castro e Vito di Vignacastrisi (www.vignacastrisi.it), il Parco turistico Palmieri di Martignano (www.parcopalmieri.it), le strutture ricettive di Oria: Borgo di Oria resort (www.borgodioria.it), B&B Le Chianche (www.beblechianche.it); Domus Frumenti (www.domusfrumenti.com), La Tana del lupo (www.latanadel-lupo.com), La Trozzella (
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Da oggi la Toscana ha un nuovo, avanzato, strumento di promozione turistica: si tratta di www.toscanaevents.it presentato a Milano in occasione di BIT 2013. Il sito racchiude il panorama di concerti, musical, sagre, rappresentazioni teatrali, convegni, eventi sportivi, congressi in programma ogni giorno in Toscana. In altre parole presenta dettagliatamente l’universo dell’offerta artistica, culturale e gastronomica della nostra regione, in un click.
La nuova piattaforma, realizzata da Regione Toscana attraverso Fondazione Sistema Toscana, è un ambiente agile, fresco e user-friendly, pensato per rispondere alle esigenze dei milioni di turisti, italiani e stranieri (esiste anche la versione inglese www.toscanaevents.it/eng), che scelgono ogni anno di visitare la nostra regione.
Il ‘visitatore 2.0’, assiduo utilizzatore degli strumenti messi a disposizione dal web e delle tecnologie digitali, preferisce pianificare il proprio viaggio da solo, alla ricerca di esperienze uniche. Proprio per intercettare queste nuove esigenze nasce www.toscanaevents.it, raggiungibile anche dalla homepage di www.turismo.intoscana.it, il portale ufficiale del turismo regionale online dal 2009 e cuore della promozione turistica della Toscana online.
Su www.toscanaevents.it sono centinaia le proposte ogni giorno in calendario. I dati inseriti nel portale confluiscono infatti nella piattaforma gestionale che sta alla base di www.toscanaevents.it, un vero e proprio contenitore di tutte le informazioni sugli eventi, che possono essere così elaborate a fini statistici, promozionali e di marketing.
Ma come avviene il processo dell’inserimento eventi su www.toscanaevents.it? Istituzioni, associazioni di categoria, operatori turistici hanno a disposizione una piattaforma dedicata alla quale possono accedere utilizzando delle credenziali di accesso. I form sono stati studiati per essere di agevole compilazione anche per i meno esperti. Gli eventi, una volta inseriti, vengono suddivisi in tre categorie: internazionali e nazionali, quelli regionali o interprovinciali e infine gli eventi di animazione locale.
L’obiettivo per i prossimi mesi è quello di allargare il numero degli enti abilitati all’inserimento, in modo che www.toscanaevents.it arrivi ad offrire la fotografia esatta di tutto ciò che accade in Toscana, dallo spettacolo del Maggio Musicale Fiorentino alla Sfida dello Stufato alla Sangiovannese, dal Mondiale di ciclismo al Palio Marinaro dell’Argentario. Sono in programma anche una serie di incontri divulgativi e di formazione sul territorio pensati per agevolare l’utilizzo del nuovo strumento da parte dei soggetti interessati. Il sito verrà affiancato anche da un serie di profili su Facebook, Twitter, Youtube, FourSquare e Pinterest.
“Il Toscana Events non solo è un agile e aggiornato calendario web - afferma Davide De Crescenzo, responsabile contenuti editoriali del portale www.turismo.intoscana.it e curatore del progetto - ma una piattaforma aperta al sistema e agli organizzatori di eventi che offre alla Regione e a tutti gli stakeholder un database ricchissimo a fini statistici, promozionali e di marketing territoriale. Un sito con un proprio brand, ma allo stesso tempo fortemente integrato al portale regionale del turismo”.
www.toscanaevents.it
www.turismo.intoscana.it
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