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Si parte dalla provincia di La spezia e scorgiamo Ameglia, situata sulla sommità di una collina, che conserva le caratteristiche di antico borgo medioevale. Dall’alto del suo colle domina l’ultimo tratto del corso del fiume Magra e la pianura circostante. Il territorio di Ameglia, compreso nei confini dell’area protetta del Parco Regionale di Montemarcello Magra, è un territorio caratterizzato da un insieme di ambienti differenti che comprendono zone fluviali, spiagge sabbiose e ripide pareti rocciose a picco sul mare; il tutto circondato da una rigogliosa cornice naturale rappresentata dal promontorio del Caprione e dagli antichi borghi e mirabili località turistiche sulla costa. Montemarcello, frazione di Ameglia, si trova al centro del Parco Regionale Montemarcello Magra; è da segnalare il vicino Orto Botanico, che permette di scoprire, attraverso dei percorsi guidati, la flora e la fauna del Parco e di godere di un magnifico panorama sulla Val di Magra e sulle Alpi Apuane. Lungo la strada per Montemarcello merita una sosta il convento dei Carmelitani scalzi, fondato nel 1176 come monastero del Corvo. Punta Corvo è sicuramente uno dei luoghi la cui bellezza selvaggia e a tinte forti lascia il visitatore senza parole e affascinato. Da Montemarcello si può raggiungere Punta Corvo e durante il breve percorso, in lontananza, si vedono le isole del Golfo di La Spezia: Tino, Tinetto e Palmaria. Quando si giunge sul punto estremo, dall’alto dei 260 mt s.l.m., si può ammirare la costa che scende quasi a picco e che si adagia laggiù sulla spiaggia, detta appunto di Punta Corvo. Per chi vuole raggiungere la spiaggia esistono due possibilità: a piedi, percorrendo una scalinata di 700 gradini o in barca con il servizio in funzione in primavera ed estate con partenze da Bocca di Magra e Fiumaretta.
Fiumaretta è un delizioso luogo di villeggiatura dove paesaggio marino e fluviale si confondono e si estendono spiagge in sabbia fine e compatta. Inoltre la particolare esposizione ai venti ne fa il luogo privilegiato per gli amanti della vela e del windsurf. Gli appassionati della canoa invece potranno attraversare la foce del fiume per andare alla scoperta delle spiaggette nascoste tra Punta Bianca e Punta Corvo.
In provincia di Genova, ecco S. Stefano d’ Aveto, in un ambiente tipicamente montano, con annesse piste da sci. Il paesaggio che si offre al visitatore è costituito da ampie vallate, foreste di faggi e dalle pareti rocciose dell’Appennino ligure. Al centro del paese troviamo il Castello Malaspina-Fieschi-Doria risalente al XII secolo, le cui rovine sono in fase di restauro. Di notevole valore anche la Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano d’Aveto che conserva un quadro storico della Madonna di Guadalupe del 1500, proveniente dal Messico.
Noli è situata nella Riviera ligure di ponente in un’insenatura racchiusa tra l’Isola di Bergeggi e l’omonimo capo. Antico centro dei Liguri, fu base bizantina e importante centro marinaro che partecipò alla prima crociata. Divenne in seguito libera Repubblica (dichiarandosi la quinta delle Repubbliche Marinare italiane) stringendo importanti alleanze con la Repubblica di Genova. Nota stazione balneare, Noli si distingue per il suggestivo antico borgo marinaro, considerato uno dei borghi liguri più belli d’Italia, caratterizzato dai famosi carüggi. Di particolare interesse la Cattedrale di San Paragorio ,dichiarata monumento nazionale, sorta sopra una chiesa paleocristiana; il restauro ne riportò alla luce l’aspetto originario in stile romanico lombardo dell’ XI secolo.
Era l’alba del Mercoledì delle Ceneri del 1887 quando una violenta scossa di terremoto faceva sussultare le colline circostanti la città di San Remo; Bussana, antico villaggio sorto alle spalle della città dei fiori, fu distrutto da quelle scosse. Le case sorte intorno al castello subirono danni gravissimi. I superstiti dopo aver vissuto per anni in abitazioni di fortuna, decisero di abbandonare il borgo e il Comune di San Remo dopo i primi interventi aveva chiuso ogni accesso al paese. Tra le rovine delle case crebbe una rigogliosa vegetazione che con il passare del tempo nascose i danni causati dal terremoto, Bussana rimase un borgo fantasma per circa sessanta anni, fino agli anni ’60, quando un artista piemontese, Clizia, lanciò l’idea di fondare una comunità internazionale di artisti proprio a Bussana. Ed ecco allora che il borgo ricominciò a vivere, artigiani e artisti provenienti dall’Italia e dall’Europa incominciarono i lavori di restauro, dalle strade alle case, rispettando la struttura urbanistica medioevale del borgo. I materiali impiegati per la ricostruzione furono le tegole, le pietre e i mattoni recuperati dalle macerie. Le grandi vetrate che caratterizzano i laboratori e le abitazioni nacquero dal genio dei restauratori; infatti quando le crepe e gli squarci erano troppo grandi vi inserirono le grandi lastre di vetro. Oggi Bussana Vecchia ospita botteghe e laboratori artistici ed artigianali di ogni sorta, dall’oreficeria all’artigianato oltre ad un piccolo ed incantevole orto botanico.
Se ci spostiamo nella Val Nervia, in un territorio di grande pregio storico e paesaggistico del ponente ligure, troviamo le Antiche Terme di Pigna, unico Istituto Termale della Liguria, che si presenta come una grande e imponente struttura, esclusiva e confortevole, convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale. Le Acque delle Terme di Pigna sono Sulfuree Solfato Clorurato Sodiche e ipotermali microbiologicamente pure. Pigna inoltre è un ottimo punto di partenza per coniugare cultura e relax , passando una giornata sulle spiagge del Ponente Ligure come Bordighera, Ospedaletti, Sanremo e dedicarsi alla visita dei borghi medievali come Dolceacqua, Apricale, Castelvittorio o riscoprire gli affreschi del Canavesio nella splendida chiesetta di Pigna, raggiungibile a piedi.
Antonio Vanzillotta
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Si parte dalla provincia di La spezia e scorgiamo Ameglia, situata sulla sommità di una collina, che conserva le caratteristiche di antico borgo medioevale. Dall’alto del suo colle domina l’ultimo tratto del corso del fiume Magra e la pianura circostante. Il territorio di Ameglia, compreso nei confini dell’area protetta del Parco Regionale di Montemarcello Magra, è un territorio caratterizzato da un insieme di ambienti differenti che comprendono zone fluviali, spiagge sabbiose e ripide pareti rocciose a picco sul mare; il tutto circondato da una rigogliosa cornice naturale rappresentata dal promontorio del Caprione e dagli antichi borghi e mirabili località turistiche sulla costa. Montemarcello, frazione di Ameglia, si trova al centro del Parco Regionale Montemarcello Magra; è da segnalare il vicino Orto Botanico, che permette di scoprire, attraverso dei percorsi guidati, la flora e la fauna del Parco e di godere di un magnifico panorama sulla Val di Magra e sulle Alpi Apuane. Lungo la strada per Montemarcello merita una sosta il convento dei Carmelitani scalzi, fondato nel 1176 come monastero del Corvo. Punta Corvo è sicuramente uno dei luoghi la cui bellezza selvaggia e a tinte forti lascia il visitatore senza parole e affascinato. Da Montemarcello si può raggiungere Punta Corvo e durante il breve percorso, in lontananza, si vedono le isole del Golfo di La Spezia: Tino, Tinetto e Palmaria. Quando si giunge sul punto estremo, dall’alto dei 260 mt s.l.m., si può ammirare la costa che scende quasi a picco e che si adagia laggiù sulla spiaggia, detta appunto di Punta Corvo. Per chi vuole raggiungere la spiaggia esistono due possibilità: a piedi, percorrendo una scalinata di 700 gradini o in barca con il servizio in funzione in primavera ed estate con partenze da Bocca di Magra e Fiumaretta.
Fiumaretta è un delizioso luogo di villeggiatura dove paesaggio marino e fluviale si confondono e si estendono spiagge in sabbia fine e compatta. Inoltre la particolare esposizione ai venti ne fa il luogo privilegiato per gli amanti della vela e del windsurf. Gli appassionati della canoa invece potranno attraversare la foce del fiume per andare alla scoperta delle spiaggette nascoste tra Punta Bianca e Punta Corvo.
In provincia di Genova, ecco S. Stefano d’ Aveto, in un ambiente tipicamente montano, con annesse piste da sci. Il paesaggio che si offre al visitatore è costituito da ampie vallate, foreste di faggi e dalle pareti rocciose dell’Appennino ligure. Al centro del paese troviamo il Castello Malaspina-Fieschi-Doria risalente al XII secolo, le cui rovine sono in fase di restauro. Di notevole valore anche la Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano d’Aveto che conserva un quadro storico della Madonna di Guadalupe del 1500, proveniente dal Messico.
Noli è situata nella Riviera ligure di ponente in un’insenatura racchiusa tra l’Isola di Bergeggi e l’omonimo capo. Antico centro dei Liguri, fu base bizantina e importante centro marinaro che partecipò alla prima crociata. Divenne in seguito libera Repubblica (dichiarandosi la quinta delle Repubbliche Marinare italiane) stringendo importanti alleanze con la Repubblica di Genova. Nota stazione balneare, Noli si distingue per il suggestivo antico borgo marinaro, considerato uno dei borghi liguri più belli d’Italia, caratterizzato dai famosi carüggi. Di particolare interesse la Cattedrale di San Paragorio ,dichiarata monumento nazionale, sorta sopra una chiesa paleocristiana; il restauro ne riportò alla luce l’aspetto originario in stile romanico lombardo dell’ XI secolo.
Era l’alba del Mercoledì delle Ceneri del 1887 quando una violenta scossa di terremoto faceva sussultare le colline circostanti la città di San Remo; Bussana, antico villaggio sorto alle spalle della città dei fiori, fu distrutto da quelle scosse. Le case sorte intorno al castello subirono danni gravissimi. I superstiti dopo aver vissuto per anni in abitazioni di fortuna, decisero di abbandonare il borgo e il Comune di San Remo dopo i primi interventi aveva chiuso ogni accesso al paese. Tra le rovine delle case crebbe una rigogliosa vegetazione che con il passare del tempo nascose i danni causati dal terremoto, Bussana rimase un borgo fantasma per circa sessanta anni, fino agli anni ’60, quando un artista piemontese, Clizia, lanciò l’idea di fondare una comunità internazionale di artisti proprio a Bussana. Ed ecco allora che il borgo ricominciò a vivere, artigiani e artisti provenienti dall’Italia e dall’Europa incominciarono i lavori di restauro, dalle strade alle case, rispettando la struttura urbanistica medioevale del borgo. I materiali impiegati per la ricostruzione furono le tegole, le pietre e i mattoni recuperati dalle macerie. Le grandi vetrate che caratterizzano i laboratori e le abitazioni nacquero dal genio dei restauratori; infatti quando le crepe e gli squarci erano troppo grandi vi inserirono le grandi lastre di vetro. Oggi Bussana Vecchia ospita botteghe e laboratori artistici ed artigianali di ogni sorta, dall’oreficeria all’artigianato oltre ad un piccolo ed incantevole orto botanico.
Se ci spostiamo nella Val Nervia, in un territorio di grande pregio storico e paesaggistico del ponente ligure, troviamo le Antiche Terme di Pigna, unico Istituto Termale della Liguria, che si presenta come una grande e imponente struttura, esclusiva e confortevole, convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale. Le Acque delle Terme di Pigna sono Sulfuree Solfato Clorurato Sodiche e ipotermali microbiologicamente pure. Pigna inoltre è un ottimo punto di partenza per coniugare cultura e relax , passando una giornata sulle spiagge del Ponente Ligure come Bordighera, Ospedaletti, Sanremo e dedicarsi alla visita dei borghi medievali come Dolceacqua, Apricale, Castelvittorio o riscoprire gli affreschi del Canavesio nella splendida chiesetta di Pigna, raggiungibile a piedi.
Antonio Vanzillotta
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Terra rossa, feconda,dalla quale, gli ulivi, eleganti si ergono e lasciano che la brezza calda e profumata di Puglia faccia vibrare le loro verdi criniere. Poi il mare, color cobalto, le nuvole rapide del cielo regalano scenari e suggestioni,gli antichi vigneti, le masserie e l’aria ‘buona’.
La Puglia è un mondo di cose da vedere. Ma soprattutto da fare. E’ questo il monito di “Discovering Puglia” ,un progetto destinato ad inaugurare un nuovo modo di vivere le vacanze e che s’inserisce nell’ambito di una ben più ampia offerta turistica regionale, già forte dei successi ottenuti nel 2012. Le nuove strategie di promozione turistica, saranno, inoltre, presentate nel corso della prossima edizione della Bit (Borsa Internazionale del turismo, in programma a Milano, dal 14 al 17 febbraio prossimo), dove, in conferenza stampa interverrano l’Assessore regionale al Mediterraneo,Cultura e Turismo Silvia Godelli, e il Direttore generale di ‘Pugliapromozione’, Giancarlo Piccirillo. Una terra sempre in fermento, la Puglia. Mese per mese, nei week end e durante le festività, tantissime sono le occasioni per scoprire gratuitamente un tesoro identitario costituito da chiese, castelli e musei, siti archeologici e cantine, frantoi, parchi naturali, borghi rurali, masserie didattiche, laboratori artigianali, riti e tradizioni.
E’ proprio grazie a questo straordinario patrimonio culturale e naturalistico, che è possibile conoscere, questa terra incantevole e dal clima mite, camminando, andando in bici o a cavallo praticamente tutto l’anno. Le sue tradizioni popolari e quelle religiose che culminano nel periodo di Natale e di Pasqua,senza dimenticare la golosa offerta di prodotti tipici della cucina pugliese, fanno del tacco d’Italia una terra fascinosa e polliedrica. Dopo il successo degli ‘Open days’ estate 2012, che ha registrato oltre centomila visitatori in tre mesi, molti saranno gli eventi in programma per il 2013, di forte richiamo turistico, che l’Assessorato al Turismo della Regione Puglia, attraverso l’Agenzia regionale ‘Pugliapromozione’, ha valorizzato e organizzato in rete con il Progetto ‘Discovering’, offrendo una serie di servizi gratuiti e di prodotti turistici. ‘Discovering’ si propone di scoprire una Puglia a volte inedita, sempre autentica e straordinariamente intima, grazie anche al contatto più stretto con la gente del posto in tutti i suoi territori, dal Gargano e Daunia alla Puglia Imperiale, da Bari e la costa alla Valle d’Itria, dal Salento alla Magna Grecia, Murgia e Gravine.
Parliamo dunque di turismo “esperienziale”, il trend vero del mercato contemporaneo, e di viaggiatori che sono sempre più a caccia dell’anima di un territorio. Sono state scelte e messe in rete 620 attività gratuite suddivise nelle quattro aree: arte e cultura, natura e sport,riti e tradizioni, campagna e sapori. Prestigiosi i partner del progetto, come MiBAC, Anci e Conferenza Episcopale Pugliese, con i quali Pugliapromozione sta per siglare un accordo storico per l’apertura di siti, beni culturali e chiese, e poi ancora Assessorato alle Risorse Agroalimentari e Assessorato alla Qualità del Territorio, Unpli Pro Loco, i Parchi di Puglia, Movimento Turismo del Vino, Puglia in Masseria, Ens Puglia.
Grazie a Discovering, chi viene in Puglia trova adesso un programma articolato e pieno di attività gratuite come le visite ai monumenti con incursioni teatrali, laboratori creativi e di educazione ambientale. O ancora camminamenti e trekking nei parchi naturali, osservazioni astronomiche e visite speleologiche, oltre a laboratori di pasta fatta in casa, di pizzica o di tamburello, degustazioni di vino e prodotti tipici in cantine e masserie.
“L’obiettivo è valorizzare in modo organico sia gli attrattori pugliesi che la presenza diffusa degli eventi di forte richiamo turistico - afferma l’Assessore al Turismo, Silvia Godelli - Con ‘Discovering’ la Puglia è in grado finalmente di mettere in rete un’offerta integrata per i week end e i giorni di festa a partire da dicembre e per tutto il 2013”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore dell’Agenzia ‘Pugliapromozione’, Giancarlo Piccirillo: “Con il progetto ‘Discovering’ gli asset strategici si organizzano in rete, secondo un’ottica duratura e di sistema; si tratta di un insieme di servizi, inediti e gratuiti programmati per tutto il 2013, destinata a rimanere nel tempo con ripercussioni positive nel settore dell’ospitalità, della ristorazione, delle produzioni artigianali e artistiche e dell’enogastronomia”.
"Discovering rafforza l’identità della Puglia attraverso le sue molteplici anime ed il suo ricco patrimonio di arte, cultura, natura e sapori della tradizione, con una modalità corale e fortemente innovativa”, come sostiene la responsabile del progetto, Stefania Mandurino.
Sara Tufariello
www.viaggiareinpuglia/discovering
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Per le feste natalizie si continuano a scegliere le Dolomiti come meta di vacanza invernale. La magica atmosfera del Natale e del Capodanno sulle piste innevate dei comprensori sciistici più belli al mondo batte la crisi e, famiglie, coppie o gruppi di amici vogliono trascorrere il periodo più 'bianco' dell’anno tra le montagne Patrimonio Unesco delle province di Belluno, Trento, Bolzano, Udine e Pordenone. Le prenotazioni online registrate da Dolomiti.it, portale del turismo nelle Dolomiti, sono in costante crescita. A un mese dal Natale sfiorano l’85% del totale e sono destinate a un forte aumento considerando che la maggior parte è eseguita a ridosso dei periodi di vacanza alla ricerca dei last minute. Rispetto al 2011 le richieste di prenotazioni per il periodo natalizio, nelle strutture ricettive dai tre ai cinque stelle, sono molto alte e maggiori del 10%. La sfida più difficile è per Capodanno, periodo in cui la percentuale di richiesta sfiora il 90%. In particolare per l’Alto Adige, in provincia di Bolzano, dove è un’impresa trovare posto se non si prenota almeno per sette giorni. Una tendenza che soprattutto per il turista italiano sta scomparendo e riducendosi alla richiesta della vacanza breve di massimo cinque giorni. Per quanto riguarda l’Epifania, quest’anno accade un fenomeno interessante: il 6 gennaio 2013 è domenica e rientra nella settimana di Capodanno che va dal 30 dicembre al 5 gennaio. La gran parte delle richieste di prenotazione è orientata nel periodo che va dal 5 al 12 gennaio, soprattutto a causa dei prezzi molto più bassi rispetto al periodo delle feste natalizie.
Settimane bianche 'a gogò' dal 12 gennaio in poi dove Dolomiti.it ha riscontrato, da parte degli utenti, un maggiore interesse rispetto all’anno scorso. Il merito va alle nevicate già avvenute in quota che permettono la formazione del fondo per la neve artificiale. Gli impianti sciistici che hanno già inaugurato la stagione invernale a metà novembre, quello del Solda all’Ortles, di Madonna di Campiglio e del Tonale. Fenomeno che non si ripeteva da molti anni.
www.dolomiti.it
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L’arrivo dell’inverno, a Courmayeur, porta con sé la magia di una stagione dedicata agli sport invernali, ma anche il profumo dei dolci tipici, lo sfavillìo delle luminarie riflesse dalla neve e dalle vetrine delle boutique, l’incanto delle tradizioni che accompagnano questo periodo dell’anno. La vigilia dell’avvento, il 1° dicembre, è dedicata all’accensione dell’albero di Natale. Il momento in cui oltre 20mila lucine si illuminano e fanno risplendere il paese è carico di attesa e meraviglia. Attorno all’albero, il gruppo folkloristico Les Badochys, aiutato dai tradizionali Beuffon invita tutti i partecipanti a fare il grande girotondo portafortuna. Per tutti, poi, ci sono cioccolata calda e vin brulé preparati dai volontari del Comité de Courmayeur. Dolce simbolo delle Feste, il 'greichen', a base di uova e uvetta.
Il gusto per la tradizione si accompagna al glamour e allo stile: una passeggiata per le vie del centro riserva molte piacevoli sorprese, e nella storica via Roma si possono trovare le firme più prestigiose e i locali più alla moda per godere di un momento di relax. La vigilia di Natale è il momento di scoprire un’altra tradizione di Courmayeur, che può vantare una sua versione originalissima di Babbo Natale: si chiama Rhémy de Noël. Nato il 24 dicembre, il generoso spazzacamino è il protagonista di una fiaba speciale, legata alla leggenda del gigante che vive in cima ai ghiacciai del Monte Bianco. Alla vigilia di Natale i bambini di Courmayeur lasciano una lanterna accesa davanti alle loro finestra e Rhémy, guidato dalle luci, porta loro doni e caramelle. Ogni anno giungono in paese centinaia di letterine per il Santa Claus valdostano, che risponde meticolosamente a tutti. La festa vera e propria si svolge al Cinema Palanoir e in piazza Abbé Henry, il pomeriggio della vigilia.
Il 25 dicembre lo speciale Babbo Natale arriva in ce ntro, a bordo di una carrozza trainata dai cavalli, per distribuire caramelle e festeggiare con grandi e piccini. E’ forse la più particolare tra le feste inserite nella rassegna Mini Mont Blanc Mania, il programma di intrattenimento après-ski interamente dedicato ai bambini, a base di animazioni, giochi, sport e appuntamenti, che si sviluppa da dicembre ad aprile
Courmayeur saluta con calore l’anno nuovo: è il momento per augurarsi a vicenda "treinadan!", ovvero "buon capodanno" in patois. I festeggiamenti, coinvolgono tutta la comunità, a cominciare dalla fiaccolata del 30 dicembre, con gli oltre 180 maestri della Scuola di Sci Monte Bianco che illuminano la pista di rientro, da Chécrouit verso Dolonne.
Tra gli appuntamenti imperdibili c’è la tradizionale Festa del Pane, nell'antico forno di Dolonne, pronto a sfornare il tipico pane nero. I festeggiamenti di Capodanno entrano nel vivo il 31 dicembre, con i locali di Via Roma aperti fino a tarda notte, concerti e musica live a cielo aperto nelle vie del centro e tante iniziative per iniziare l’anno sotto i migliori auspici. Nel 2013, puntuale, arriva il fine settimana dedicato alla Befana, amata protagonista di spettacoli, animazioni itineranti per le vie di Courmayeur.
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