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A Valsavarenche, nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso, riapre i battenti per l'estate 2021 il Centro Visitatori “Acqua e Biodiversità” di Rovenaud: l’acqua delle grandi Alpi in un piccolo Centro.
Inaugurato nel 2019, il Centro, unico in tutto l’arco alpino, è un importante luogo dedicato alla ricerca scientifica e all'educazione ambientale sui temi di conservazione degli ecosistemi acquatici e sulla Lontra. Il centro, situato in un ecosistema ben conservato, ospita un suggestivo allestimento espositivo con percorsi di visita sia all'interno che all'esterno, arricchiti da installazioni, multimediali, video e acquari che permettono di effettuare una vera e propria “immersione” in un ambiente del Parco in cui tutto è legato all'acqua.
Qui il Parco ha deciso di ospitare in semilibertà alcuni esemplari di Lontra, specie un tempo presente in questi ambienti e oggi scomparsa a causa delle persecuzioni e trasformazioni ambientali operate dall'uomo. La lontra, all’apice della catena alimentare negli ecosistemi dei torrenti, rappresenta il simbolo delle problematiche di tutela degli ambienti acquatici. La visita al centro diventa così un momento di conoscenza, esperienza e riflessione sull’importanza della conservazione e del sottile equilibrio che si instaura tra esseri umani e ambienti naturali.
Tra gli obiettivi del Centro vi è infatti anche quello di trasmettere, sia a chi vive nel Parco sia a chi lo visita, la conoscenza della Lontra euroasiatica e dell’importanza di conservareil suo habitat. Allo stesso tempo, le lontre ospitate nel Centro sono oggetto di ricerche ecologiche e comportamentali che, se pur condotte in stato di semilibertà, potranno fornire importanti indicazioni sulla biologia della specie.
Le visite guidate sono possibili, su prenotazione, nei fine settimana di luglio, agosto e settembre oltrechè, per luglio e agosto, anche il lunedì e venerdì. Gli orari delle visite, ciascuna per un massimo di 12 persone, sono: al mattino ore 9.30 e 10.30; al pomeriggio ore 15.00 e 16.30. Il ritrovo con la guida è nel piazzale del parcheggio in frazione Rovenaud, dal quale il gruppo partirà a piedi per recarsi all'ingresso del centro con 15-20 minuti di passeggiata in piano.
Una visita speciale in notturna sarà organizzata al Centro per sabato 28 agosto alle ore 21, in occasione della festa per il 99° compleanno del Parco, che si svolgerà proprio in Valsavarenche.
Per la prenotazione on line accedere al sito del Parco del Gran Paradiso
la redazione
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Un chilometro di mosaici illumina il lungomare di Marotta. Ottocentomila frammenti colorati per oltre duemila mosaici multicolore.
Per un attimo sembra di camminare a Barcellona tra le opere di Antoni Gaudì. La tecnica utilizzata, Trencadis è proprio quella ideata dal maestro catalano e consiste nel riutilizzo di frammenti irregolari di ceramica, vetro e altro materiale che da prodotti di scarto riprendono vita in mosaici artistici.
In cinque anni, l’associazione culturale Chiaro Scuro, insieme ad artisti italiani ed internazionali, ma anche a tante realtà del territorio, ha decorato, per il progetto di riqualificazione urbana ‘Mosaichiamo la città’, sostenuto dall’Amministrazione comunale di Mondolfo, oltre un chilometro di lungomare.
Numeri straordinari che fanno di Marotta la capitale italiana del mosaico a cielo aperto. Siamo nel cuore delle Marche, in provincia di Pesaro Urbino, lungo l’Adriatico, nella terra delle ‘Due vacanze in una’: Mondolfo, uno dei Borghi più belli d’Italia, scrigno di arte e cultura, e Marotta, con il suo mare pluripremiato, dove sventolano la Bandiera Blu e la Bandiera Verde dei Pediatri, per le spiagge a misura di bambino e servizi apprezzati dalle famiglie, insieme alla Bandiera Gialla di Comune Ciclabile, per l’impegno nella promozione e nella realizzazione di infrastrutture e politiche a favore della bicicletta.
I mosaici sono stati realizzati sul muretto, tra la spiaggia, il marciapiede e la pista ciclabile e sono destinati a crescere, tanto che nei prossimi mesi coloreranno altri 500 metri di lungomare.
Vere e proprie opere d’arte, che affascinano turisti e visitatori che in bicicletta pedalano lungo la Ciclovia Adriatica o passeggiano, soffermandosi a osservare i tanti volontari che appongono i frammenti di ceramica e vetro.
Arte, attenzione al sociale, promozione del territorio, ogni mosaico tratta un tema diverso che disegna l'identità di una regione attenta al territorio e alla cittadinanza, strizzando un occhio al turismo così importante per l'economia di queste zone.
Tra i tanti messaggi c'è quello lanciato da ‘La danza delle scarpette rosse’ contro la violenza di genere: 45 metri di mosaici, raffiguranti oltre 130 scarpette rosse che portano la firma di tanti artisti anche internazionali, oppure quello che tratta il tema della denutrizione infantile nel mondo.
Diversi mosaici rientrano nella iniziativa ‘Frammentiuniti’, realizzati in collaborazione con artisti del territorio e non solo. Come “Big fish”, ideato da Francesco Diotallevi e realizzato insieme a Chiaro Scuro. E’ visibile in prossimità del molo, uno dei luoghi più suggestivi della città, dove la vista si perde fino ad arrivare alla riviera del Conero.
Poco più in là quello dedicato a ‘Il mare d’inverno’ con tanto di firma Enrico Ruggeri.
Marotta ha ispirato la celebre canzone all’artista, che dal 2015 ne è anche cittadino onorario. E dal 2018 Marotta è diventata ufficialmente la ‘Città del mare d’inverno’, con il conferimento dell’indicazione territoriale da parte del consiglio comunale. Al mosaico, la cui grafica è stata realizzata dal compianto Giuliano De Minicis, oltre alle volontarie dell’associazione hanno lavorato i bambini delle scuole.
La promozione della terra delle ‘due vacanze in una’, lascia spazio, ogni anno, a un grande tema sociale, che coinvolge centinaia di artisti da ogni parte del mondo.
Nel 2021 il tema scelto è quello della pace. Il 21 settembre sarà presentato il progetto di gemellaggio artistico insieme all’artista mosaicista e ambasciatore per la Pace in Sousse (Tunisia) Bady Essid Jaballah. In occasione della Giornata Internazionale della Pace sarà inaugurato un mosaico di ben 50 metri. Un evento che regalerà una straordinaria visibilità a Marotta, come del resto, il festival ‘Mosaichiamo la Città’ lo scorso anno, la cui seconda edizione è in programma nel 2022.
E i mosaici di Marotta stanno catturando l’attenzione anche di grandi aziende, tanto che la Vinavil è diventata partner, aggiungendosi alla Edil Marotta.
Arte, colori, un mare pluripremiato, chilometri di piste ciclabili, enogastronomia di qualità, e quest'anno anche uno scintillante lungomare: Marotta è pronta per l’estate.
Per informazioni consultare il sito del comune di Mondolfo
la redazione
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Si sta avvicinando il quarantunesimo anniversario della strage avvenuta nel mare di Ustica il 27 giugno del 1980, e si conferma l’impegno dell’Associazione dei Parenti delle Vittime nel perseguire la ricerca della verità e la cura della memoria attraverso la sperimentazione di linguaggi artistici contemporanei, a partire dal Museo per la Memoria di Ustica, che ospita l’installazione permanente “A proposito di Ustica di Christian Boltanski”.
Ed è ancora una volta questo luogo simbolo ad essere il fulcro della rassegna “Attorno al Museo” che, dopo un primo momento istituzionale online dalla Camera dei Deputati il 21 giugno, si svolgerà dal 25 giugno al 10 agosto 2021 nel Parco della Zucca adiacente al Museo (via di Saliceto 3/22, Bologna).
Come negli ultimi anni, la proposta artistica parte da opere prime originali che sappiano rivolgere il proprio sguardo al futuro e alle nuove generazioni nella consapevolezza che solo interrogandosi e mantenendo viva l’attenzione sul passato e sulla storia sia possibile dare risposte ai continui mutamenti a cui siamo sottoposti quotidianamente.
Un popolo senza memoria è un popolo privo di anima, un edificio senza fondamenta che non può resistere alle intemperie e non può nemmeno ergersi verso l’alto, verso il futuro.
L’apertura istituzionale del programma è affidata al convegno on line “Il dolore e la politica” che si terrà dalla Camera dei Deputati lunedì 21 giugno 2021 dalle h 17.30 alle 19.30, visibile su https://webtv.camera.it/, al quale prenderanno parte l’Onorevole Roberto Fico (presidente della Camera del Deputati), Daria Bonfietti (presidente dell’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica), Franco Ferrarotti (sociologo, docente), Giovanni De Luna (storico, docente), Luigi Manconi (politico, sociologo), Gabriella Turnaturi (sociologa, docente) e Matteo Maria Zuppi (cardinale, arcivescovo di Bologna).
L’iniziativa vuole essere un momento di approfondita riflessione sulle vicende del nostro Paese e sull’impegno dell’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica nel confronto con le Istituzioni e le espressioni di una società complessa.
Nel giorno del quarantunesimo anniversario, domenica 27 giugno, il sindaco di Bologna Virginio Merola incontrerà i familiari dell'associazione Parenti delle Vittime della strage di Ustica. All'incontro, che si terrà nel Cortile d'Onore di Palazzo d'Accursio alle h 11.00, parteciperà anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Dal 25 giugno 2021 prende il via la rassegna Attorno al Museo al Parco della Zucca, con sette appuntamenti che, con la consueta versatilità ormai diventata tratto distintivo, sceglie di creare dialoghi peculiari tra gli accadimenti del giugno 1980, l’installazione di Boltanski, il presente e il futuro, spaziando tra installazioni artistiche, teatro, jazz, danza e poesia.
Dal 25 al 27 giugno 2021 il pubblico che visiterà il museo (il 25 e 26 dalle h 18.00 alle 22.00, il 27 dalle 18.00 alle 23.00) potrà ritirare un gettone per accedere all’installazione performativa realizzata dal duo di artisti PetriPaselli, dal titolo Battaglia Aerea, a cura di Lorenzo Balbi e realizzata in collaborazione con il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, che intende affrontare la tragedia di Ustica come un atto di “violenza”, di vera e propria guerra in tempo di pace consumatasi tra aerei militari di diverse nazioni nei cieli sopra Ustica nel 1980, e proseguita negli anni successivi con i giochi di potere e i numerosi ostacoli incontrati nella ricerca della verità.
Gli artisti, in linea con la loro poetica, che parte da un evento giocoso e ironico ma che nasconde sempre una seconda lettura più profonda, inviteranno i visitatori del museo a salire su una vera giostra Telecombat da Luna Park installata nel Parco della Zucca e a inseguire e colpire gli altri partecipanti all'interno del proprio aereo simulando la partecipazione a una battaglia nel cielo.
Giovedì 1 luglio 2021 la rassegna si sposta nei territori della danza contemporanea con AEREA, di e con Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi, progetto vincitore di Premio Hermès Danza della Triennale Milano, che si realizza in collaborazione con Danza Urbana in occasione delle celebrazioni dei 25 anni della rassegna. AEREA è la prima parte di un dittico che si articola attorno ad un oggetto sin dal principio impiegato per manifestare appartenenza e separazione, marcando il distinguo tra un ipotetico noi e loro: la bandiera. In costante prossimità, come facenti parte di un’unica anatomia, umani e bandiere compaiono da un fitto buio, lasciando solo a loro la possibilità di manifestarsi in immagini.
Il titolo fa riferimento a due parole che, graficamente sovrapponibili, possono emergere da un unico vocabolo: ARA - AEREA. La prima allude al luogo che nell’antichità veniva deputato al sacrificio, la seconda indica la qualità fisica dell’oggetto bandiera.
Giovedì 8 luglio 2021, Ottavia Piccolo, sarà l’interprete di “L’orizzonte di notte non esiste”, testo originale scritto da Nello Scavo, giornalista di Avvenire, che nel 2020 ha ottenuto il Premio Roberto Morrione per l’impegno nel raccontare con coraggio e spirito di verità la terribile avventura dei migranti nel Mediterraneo. L’autore ricorda le vite spezzate dei bambini migranti in varie parti del pianeta, in particolare i viaggi dal Messico all’America, dall’Africa in Europa e dall’Asia attraverso i Balcani, in parallelo alle 12 giovanissime vite tragicamente interrotte su quel volo del 27 giugno 1980. A bordo del DC9 Itavia c’erano infatti dodici bambini che tornavano a casa, che andavano in vacanza, che leggevano il giornale, o giocavano con una bambola ignari di quanto sarebbe accaduto.
Lo spettacolo andrà anche in onda su Rai Radio 3 il 26 giugno alle h 20.00 in apertura della trasmissione serale Radio3 Suite.
Il programma di Attorno al Museo prosegue la settimana successiva, giovedì 15 luglio 2021, con “Il segno di Ustica”, una conversazione sull'eccezionale percorso storico artistico nato dalla battaglia per la verità portata avanti dall’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica. All’incontro, coordinato dal presidente dell’Istituzione Bologna Musei Roberto Grandi e realizzato in collaborazione con l’Istituto Storico Parri, partecipano Luca Alessandrini (storico e direttore Museo della Resistenza di Bologna - Istituto Storico Parri), Daria Bonfietti (presidente Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica), Giuseppe De Mattia (artista), Flavio Favelli (artista) e Andrea Mochi Sismondi, curatore dell’omonima pubblicazione Cue Press fresca di stampa. Verrà passata in rassegna l’intensa attività di produzione artistica che negli anni ha generato opere originali di alto valore, in parallelo al percorso di ricerca storica, che ha portato alle recenti pubblicazioni Ustica. Una ricostruzione storica di Cora Ranci, edito da Laterza e 1980: l'anno di Ustica a cura di Luca Alessandrini, edito da Mondadori.
Lunedì 19 luglio 2021 la rassegna registra il ritorno di Marco Paolini con il suo ultimo lavoro “Teatro fra parentesi. Le mie storie per questo tempo”. Lo spettacolo nasce da una necessità scaturita dall’emergenza pandemica: quella di immaginare un ruolo a tutto campo per lo spettacolo dal vivo, che vada oltre le categorie tradizionali di Arte e Cultura. Pensato durante il primo isolamento e andato in scena durante l’estate 2020 per pochi spettatori alla volta, distanziati, avrebbe dovuto proseguire il suo cammino con la stagione invernale, ma si è dovuto fermare. Lo spettacolo si basa su un canovaccio autobiografico che cuce insieme storie vecchie e nuove e si è arricchito via via di canzoni e musiche. Insieme a Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi, Marco Paolini lo ha plasmato come un concerto dedicato al mestiere, anzi ai mestieri del “fare teatro”.
Continua anche quest’anno la collaborazione con Bologna Jazz Festival che porterà nuovamente davanti al museo, giovedì 29 luglio 2021, il Concerto per la Memoria interpretato dal trombettista Enrico Rava, uno tra i nomi più noti del panorama jazzistico internazionale, accompagnato al pianoforte da Andrea Pozza, attualmente tra i pianisti più richiesti a livello europeo. Il duo presenterà melodie e brani tratti dalla migliore tradizione jazzistica: dagli standards più antichi come Cheek to Cheek a brani, particolarmente cari a Rava, tratti dal repertorio di Miles Davis e Chet Baker, a qualche incursione nella musica brasiliana di Jobim; il tutto elaborato in maniera originale dalle personalità dei due musicisti.
Ultimo, atteso e sempre partecipato appuntamento di Attorno al Museo sarà, martedì 10 agosto 2021, La Notte di San Lorenzo. Lascia sia il vento a completar le parole, serata di poesia, progetto artistico di e con Anna Amadori e Francesca Mazza. Si succederanno le parole di poetesse accomunate dalla religione della scrittura, dalle loro vite appartate, quasi clandestine e dal destino della loro opera spesso dimenticata o solo tardivamente rivalutata e amata, così come da una una comunanza di temi: il rapporto intimo e viscerale con la Natura e il continuo dialogo con Dio o con l'elemento spirituale dell'esistenza umana. Sono Cristina Campo, Margherita Guidacci, Antonia Pozzi.
A completamento delle iniziative che accompagnano il 41° anniversario, su una delle pareti esterne del Museo per la Memoria di Ustica è sempre visibile nel corso della rassegna una mostra di vignette satiriche pubblicate in Come è profondo il Mare il numero speciale della rivista satirica Cuore, diretta da Michele Serra, dedicata alla Strage di Ustica nel 1994. Ai testi di Michele Serra, Andrea Purgatori, alle citazioni dei documenti della Commissione Stragi del senatore Gualtieri si aggiungevano i disegni, le vignette delle firme più prestigiose e note (tra gli altri Vincino, Ellekappa e Vauro) e nell’insieme il racconto diventava stimolo efficace alle coscienze. L’iniziativa si realizza con il contributo dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Nel weekend del 41° anniversario, il Museo per la Memoria di Ustica, che conserva i resti recuperati del velivolo DC9 e l’installazione permanente A proposito di Ustica concepita dall’artista Christian Boltanski in ricordo delle 81 vittime, osserverà i seguenti orari di apertura: venerdì 25 giugno 2021 dalle h 10.30 alle h 13.00 e dalle h 16.00 alle h 22.00, sabato 26 giugno 2021 dalle h 12.00 alle h 22.00, domenica 27 giugno 2021 dalle h 12.00 alle h 23.00.
L’installazione Battaglia Aerea di PetriPaselli sarà accessibile dal 25 al 27 giugno visitando il museo a partire dalle h 18.00. Nelle serate di spettacolo (1, 8, 15, 19, 29 luglio, 10 agosto), il Dipartimento educativo MAMbo propone una visita guidata gratuita al Museo per la Memoria di Ustica alle h 20.00. Prenotazione obbligatoria alla mail
Ad eccezione dell’installazione Battaglia Aerea, tutte le serate iniziano alle h 21.15. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, fino a esaurimento posti. Concerto per la Memoria (29 luglio) ingresso a pagamento. Prenotazioni gratuite e prevendita biglietti sul sito di Attorno al museo
Maggiori informazioni:
www.attornoalmuseo.it
www.associazioneparentiustica.it
www.mambo-bologna.org/museoustica
la redazione
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La natura con i suoi ritmi slow è la protagonista incontrastata della primavera sul Delta del Po. Fino al 20 giugno un ricchissimo programma di eventi, visite guidate ed escursioni immersi negli splendidi scenari del grande fiume, tra escursioni, esperienze di birdwatching, laboratori per i più piccoli e decine di appuntamenti dedicati alla fotografia, all’enogastronomia, alle tradizioni, alla didattica ambientale. Tutti raccolti ed approfonditi nella sezione dedicata del nuovo portale del Delta del Po.
E’ la Primavera Slow, la manifestazione dedicata agli amanti della natura che, dopo lo stop forzato dello scorso anno, torna a vivere fino al prossimo 20 giugno 2021 all’interno del Parco del Delta del Po, Riserva MAB UNESCO. Un ricchissimo programma di iniziative che toccherà tutti i comuni del Parco: da Rosolina a Goro, da Mesola a Comacchio, da Ravenna a Cervia, e dalla costa all’entroterra alla scoperta delle Valli di Argenta, Oasi di Bando, Vallette di Ostellato, fino ai territori della Bassa Romagna.
I modi per fruire delle bellezze del territorio sono davvero i più disparati! A piedi o in barca, in bicicletta o in trenino o ancora a cavallo, in sella ai magnifici esemplari Camargue. Una enorme ricchezza ambientale che si riflette anche nelle numerose specie animali e vegetali identificate all'interno del Parco: quasi 300 specie di uccelli, 50 specie di pesci, 10 specie di anfibi, 15 specie di rettili, 40 specie di mammiferi e più di 1000 specie vegetali.
Gli appuntamenti da segnare in agenda sono davvero tantissimi e avrete soltanto l’imbarazzo della scelta: dai più classici, come le escursioni in bicicletta alle Saline di Comacchio o di Cervia, ai più originali, come il bike&spritz al Castello di Mesola o la canoa lungo il torrente Bevano. Potrete avvistare decine di uccelli attorno al vecchio faro di Goro o godervi un’esperienza bike&boat lungo il fiume Po; potrete salire sull’eco shuttle scoprendo i segreti dell’Oasi di Campotto o vivere una tranquilla passeggiata all’interno della Penisola di Boscoforte, nella foresta allagata di Punte Alberete o ancora nell’antica Pineta di Classe, fonte di ispirazione dantesca.
E per chi al fascino della natura unisce quello dell’arte, non mancherà la possibilità di associare le bellezze naturalistiche del Delta all’incanto della cultura che contraddistingue questi territori, scoprendo le meraviglie di palazzi, monumenti e chiese che caratterizzano molti dei Comuni dell’area.
Il programma degli eventi è consultabile sul nuovo portale del Delta del Po oppure è possibile chiedere informazioni contattando telefonicamente l’ente promotore “DELTA 2000” (tel. 0533 57693/4).
la redazione
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Dal 24 al 26 settembre si terrà la XII edizione di Dialoghi sull'uomo, il festival di antropologia del contemporaneo che quest'anno avrà come tema "Altri orizzonti: camminare, conoscere, scoprire".
In un contesto ancora incerto e con la campagna vaccinale in corso, la XII edizione di Pistoia è stata spostata in autunno.
Il festival è promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia, ed è ideato e diretto da Giulia Cogoli.
La pianificazione di un grande evento culturale richiede in questo momento, più che mai, cautele speciali per garantire una manifestazione in presenza, partecipata, dove lo scambio fra le persone avvenga in un contesto sereno. L’organizzazione si è fatta carico, quindi, di posticipare l’evento, mettendo al primo posto la sicurezza di tutti, e confidando di poter tornare, a settembre, al clima festoso che da sempre contraddistingue il festival.
"Quest’anno le date e le modalità di svolgimento del festival (sia in presenza sia in streaming) saranno diverse dalle edizioni precedenti alla pandemia" - dichiara Giulia Cogoli - "nostro scopo primario e principale responsabilità, come organizzatori, è infatti garantire la massima sicurezza del pubblico, dei relatori e di tutta la squadra organizzativa. Nello stesso tempo, siamo fortemente animati, nel nostro lavoro, dal desiderio di tornare nelle piazze di Pistoia. La cultura è uno dei più importanti strumenti che abbiamo per condividere, rielaborare, approfondire e, se praticata nello spazio pubblico, aumenta la qualità delle relazioni umane".
A marcare la presenza culturale del festival, e in attesa di tornare ad animare il centro storico di Pistoia, venerdì 18 giugno, data originariamente prevista per la partenza della manifestazione, un’anteprima del festival con il sociologo Stefano Allievi, che terrà una conferenza al Teatro Bolognini sul tema di questa edizione, in occasione dell’uscita del suo nuovo libro 'Torneremo a percorre le strade del mondo', nella collana Dialoghi sull’uomo edita da UTET. L’incontro sarà visibile anche in live-streaming sul sito e sui social del festival. A seguire, sarà premiato il vincitore del contest di scrittura lanciato ad aprile dai Dialoghi per studenti delle superiori sul tema Altri orizzonti.
Nel mese di giugno l’anteprima del festival vedrà anche la pubblicazione, sul sito e sui canali social, di interviste a grandi antropologi contemporanei: Jared Diamond, biologo, fisiologo, ornitologo, antropologo e geografo statunitense, vincitore del Premio Pulitzer nel 1997; Philippe Descola, esperto di Amazzonia, direttore del prestigioso dipartimento LAS (Laboratorio di Antropologia Sociale di Parigi) fondato dal suo maestro Claude Lévi-Strauss; Vanessa Maher, esperta di antropologia culturale, che, dopo la formazione a Cambridge, ha svolto ricerche in Marocco, Inghilterra e Italia e insegnato nelle Università di Torino e Verona; Marshall Sahlins, vero monumento dell’antropologia contemporanea, recentemente scomparso.
Altra occasione speciale per divulgare le tematiche antropologiche dei Dialoghi è la piattaforma ITsArt, il nuovo sipario digitale per teatro, musica, cinema, danza e ogni forma d'arte, live e on-demand, con contenuti disponibili in Italia e all'estero, che partirà a fine maggio: non potevano mancare alcuni highlights della storia, lunga dodici anni, dei Dialoghi sull’uomo.
Per ulteriori informazioni consultare il sito di Dialoghi sull'uomo
la redazione
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