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Presentata alla Bit di Milano una delle mete turistiche venete piu amate dalle famiglie,dagli sportivi e dai buongustai
Affascinante incontro di cultura, gusto e benessere. Caorle è una destinazione dalla forte identità marinara da vivere tutto l’anno; dal mare all’entroterra passando per il centro storico. Dalla cucina tradizionale alla natura incontaminata della sua laguna.
Caorle è una località annoverata tra i Borghi Storici Marinari - Gioielli d’Italia e dalla forte tradizione peschereccia con ben 18 km di spiagge Bandiera Blu e Bandiera Verde. Un piccolo gioiello dell’Alto Adriatico, custode di un fascino senza tempo e di una storia antica: le abitazioni dai colori vivaci, le piccole calli e i campielli ricordano una piccola Venezia e la sua architettura,mentre il porto e la laguna narrano di un antico villaggio di pescatori. Suggestive le aree naturalistiche oggi protette, infine l’arte e la scultura danno vita ad una delle più belle passeggiate del litorale.
Anche l’entroterra offre un ricco paniere di specialità come il Riso Superfino Carnaroli, il Miele di Barena, il formaggio Montasio DOP, la birra artigianale e i vini. Specialità tipiche ma non solo: questo borgo sul mare si fa custode di una storia antica e di un interessante lato culturale con l’attuale città archeologica di Concordia Sagittaria attiva già in epoca romana, come dimostra la colonia Iulia Concordia. Il Duomo di Santo Stefano, eretto nel 1038, è l’edificio più importante e antico della città, mentre il Santuario della Madonna dell’Angelo sorge proprio sul mare nel luogo in cui probabilmente venne costruitala prima chiesa di Caorle, dedicata inizialmente all’Arcangelo Michele e poi, dopo il ritrovamento miracoloso della statua lignea della Vergine galleggiante nonostante il trono di marmo, anche alla Madonna.
Ed è proprio qui, tra il borgo e il mare, che si estende anche una delle passeggiate più suggestive della litoranea: una scogliera in massi di trachite su cui ogni due anni dal 1993, in occasione del simposio ScoglieraViva, artisti nazionali e internazionali scolpiscono le proprie opere d’arte. Si tratta solo di uno dei tanti eventi che arricchiscono il calendario culturale del suggestivo borgo sul mare: da Caorle Oltremare, una serie di incontri con l’autore in programma da giugno a settembre e che ha visto negli anni la partecipazione di personaggi del calibro di Vittorio Sgarbi, Arrigo Cipriani o Mario Giordano, a Caorle Wonderland, il Mercatino di Natale a due passi dalla spiaggia.
Non solo apprezzata località balneare che offre ben 18 km di spiagge Bandiera Blu e Bandiera Verde, tra il capoluogo e le vicine località Duna Verde, Porto Santa Margherita, Altanea, Brussa e Vallevecchia, Caorle è anche sinonimo di benessere e sport per tutti i gusti e le età. Tante le attività da vivere anche in primavera o in autunno: dal percorso vita in spiaggia, alle offerte wellness degli hotel, senza dimenticare le piste ciclabili che percorrono il litorale, collegando l’entroterra lagunare al mare. Singolare il giro alla scoperta dei Casoni, le caratteristiche abitazioni dei pescatori in legno e canna palustresituate nella Laguna di Caorle, area naturalistica protetta e Sito di Interesse Comunitario,dove anche lo scrittore Hemingway trascorse il suo tempo, traendo ispirazione per alcune pagine del libro “Al di là del Fiume e tra gli alberi”.
Caorle e la tradizione della pesca:
da antico villaggio di pescatori a borgo marinaro senza tempo
In questo borgo storico dalla forte identità marinara, meta gourmet dell’Alto Adriatico, è proprio il pescato il fiore all’occhiello dell’offerta enogastronomica, tra storia, natura e folclore. Pescato freschissimo con i suoi prodotti tipici come il Moscardino, il Canestrello Bianco e le Vongole bio (una dimostrazione pratica con degustazione ha deliziato i palati dei presenti in Bit - Borsa del Turismo - domenica 9 febbraio).
La storia di Caorle narra di un antico villaggio di pescatori: piccole isole unite fra loro da ponti e canali navigabili, oggi interrati, su cui si affacciano case dai colori vivaci, tipiche della tradizione veneziana. Un territorio lagunare storicamente vocato alla pesca che comprende anche l’isola dei Casoni, in cui sorgono le antiche abitazioni realizzate in legno e canna palustre dei pescatori e delle loro famiglie, visitabili ancora oggi con suggestive escursioni in barca, a piedi o sui pedali. Oggi località di mare senza tempo, annoverata tra i Borghi Storici Marinari e ancora abitata da pescatori, Caorle conserva orgogliosa l’affascinante tradizione della pesca. Un vero spettacolo che quotidianamente (ogni pomeriggio a partire dalle 15.30), in ogni stagione dell’anno, coinvolge il suo centro storico: dall’arrivo delle imbarcazioni cariche di pesce nel Rio Interno, dove si trova il Porto Peschereccio, alla vendita del pesce nell’adiacente Mercato Ittico Comunale. È qui che ha luogo la tipica “asta ad orecchio”, un procedimento che consiste nel sussurrare all’orecchio dell’astatore la propria proposta, in attesa che l’asta venga infine aggiudicata ad alta voce al miglior offerente. Mentre lungo il Rio Interno è curioso assistere al lavoro dei pescatori che fino al tramonto del sole preparano le reti da pesca e le barche per il giorno successivo.
Imperdibile per gli amanti del mare, e non solo è la Festa del Pesce che nel mese di settembre coinvolge la caratteristica spiaggia della Sacheta, proprio a ridosso del Santuario della Madonna dell’Angelo, per celebrare la più importante tradizione caorlotta e i prodotti del suo mare. La manifestazione, organizzata ogni anno al termine della stagione estiva, propone stand enogastronomici, chioschi bar e tavoli in riva al mare, offrendo un menu a base pesce fresco cucinato dagli stessi pescatori secondo le ricette locali, in un’atmosfera originale e ricca di fascino in cui vengono ricreati anche i caratteristici Casoni, simbolo tipico dell’antico villaggio di pescatori della laguna.
Gusta Caorle, un progetto che guida alla scoperta di ricette tipiche, itinerari gourmet, ristoranti ed eventi a tema dedicati ai sapori del litorale
Tra cucina e territorio esiste un legame indissolubile e l’esperienza enogastronomica è da sempre un’importante chiave di lettura per la scoperta di un luogo e della sua identità. Meta gourmet dell’Alto Adriatico Caorle fa proprio della cucina il suo miglior biglietto da visita, offrendo un’interessante motivazione di viaggio per i buongustai e non solo. Nasce da queste premesse il progetto Gusta Caorle, una guida che invita a conoscere i sapori e i saperi locali, presentando prodotti a km zero, specialità tipiche, ristoranti e appuntamenti culinari che si svolgono durante tutto l’anno. Come Gusta La Cinquecento (ultimo finesettimana di maggio), appuntamento organizzato in occasione della regata velica “La Cinquecento” che ospita anche Sardee in Grea, competizione gastronomica in cui pescatori, velisti e curiosi si sfidano nel cucinare la miglior sardina alla griglia.A fine estate, invece,la sopracitata Festa del Pesce . Da non perdere anche altri eventi come lo Street Wine, laChocofest, il Caorle Street Festival o gli appuntamenti che portano il gusto caorlotto anche oltre confine: a Kronplatz (BZ) dal 20 al 22 marzo, a Bovolone (VR) l’1 febbraio e a Verona con Hostaria Verona dal 9 all’11 ottobre.
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La ricetta per lo sviluppo, e scongiurare la crisi, è creare sinergie. Lo ha capito la Toscana che alla Bit ha iniziato la sua batteria di conferenze con una bella novità: la partnership tra due grandi destinazioni del vino e dell’enogastronomia, la Toscane e la regione piemontese delle Langhe Roero Monferrato. All’insegna di similitudini e differenze, il titolo dell’iniziativa è appunto: “Toscana e Langhe Roero Monferrato: Discover The Differences”. Progetti e proposte comuni per creare un’unica regione di grande appeal, che strizza l’occhio in particolare al turismo straniero.
La convenzione è stata siglata tra la Toscana Promozione Turistica e l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. Paesaggi unici, patrimonio dell’Unesco, da cui nascono pregiatissimi vini rossi e quello che gli antichi greci e romani consideravano il cibo divino: il tartufo bianco.
L’accordo ha innescato un circolo virtuoso e una collaborazione tra la toscana Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Giminiano e quella piemontese, ma Internazionale, del Tartufo Bianco di Alba.
Il progetto, presentato per la prima volta a ottobre 2019 a New York, come ricorda Marie Elena Rossi dell’Enit, dopo la Bit partirà alla volta dell’ITB di Berlino.
Con questa intesa si sono messi in rete 7 operatori toscani e 3 dell’area delle Langhe Monferrato Roero specializzati in tour di alto livello per abbinare enogastronomia, arte e momenti di svago all’aria aperta. Si tratta quindi di una sinergia non solo geografica ma anche tra operatori pubblici, quali sono le Atp, e privati.
I pacchetti vanno da un minimo di 5 giorni ad un massimo di due settimane e prevedono un’immersione territoriale a 360° dalla natura, all’arte per concentrarsi sull’enogastronomia.
Sono territori di grandi vini, al richiamo dei toscani Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, all’antico Moscadello, conosciuto sin dal Rinascimento, fanno da contraltare i piemontesi Barolo, Barbaresco, Barbera d’Asti, solo per citarne alcuni.
Per quanto attiene la cucina, siamo davanti a ricette saldamente radicate alla tradizione contadina, ma che danno vita a piatti immensi: dai pici, gli agnolotti al plin, il peposo, il brasato, e poi ancora i salumi della cinta senese Dop, la salsiccia di Bra, il cacio di Pienza, la Robiola di Roccaverano Dop. Non si possono poi non menzionare le carni pregiate, dalla chianina alla fassona.
E ora veniamo a lui, il re della tavola: il tartufo bianco. Questo gemellaggio permette di far dialogare due terre elettive del Tuber Magnatum e di approfondire la sua conoscenza all’insegna del gusto.
La presentazione di questo accordo tra Toscana e Piemonte è stato celebrato da Francesco Palumbo, direttore di Toscana Promozione Turistica: “L’obiettivo di questa sinergia è celebrare il patrimonio agroalimentare e paesaggistico italiano, aprendo prospettive ad un turismo di qualità che può trovare, in questo crocevia di eccellenze, una opportunità unica ed irripetibile come quella di scoprire due territori che per affinità enogastronomiche sono famosi in tutto il mondo”.
Luigi Barbero, presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero parla di “Un’esperienza di marketing innovativa e intelligente che, grazie al coinvolgimento degli operatori si concretizza in un’offerta di livello come quella del lusso. Uno degli obiettivi che ci preme raggiungere – continua Barbero - è la competitività di un prodotto integrato made in Italy caratterizzato da qualità ed esclusività”.
Nel suo intervento l’assessore regionale toscano Stefano Ciuoffo si dice molto ottimista sulla ricaduta proficua di iniziative come queste che a suo dire “Sono l’archetipo del buon vivere, fatto di tradizione enogastronomica e tutela e valorizzazione dell’ambiente”.
E’ intervenuta anche la sottosegretaria di Stato del Ministero per i beni e le attività culturali con delega al turismo Lorenza Bonaccorsi che ha dichiarato: “Questa occasione rappresenta benissimo la filosofia su cui pensiamo si debbano muovere le politiche del turismo del nostro Paese. Dobbiamo saper mettere a sistema tutte le bellezze e le eccellenze nel nostro territorio. E la partnership tra Langhe e Toscana rappresenta questo elemento. Un turismo esperienziale e sostenibile che crea ricchezza e la lascia nel territorio dove la crea. Il nostro è un turismo che deve puntare sulla qualità, sempre più su quello e dobbiamo avere la capacità di alzare il livello di tutta l’offerta. È lì la sfida dei prossimi anni”.
Ma le parole più appassionanti sono quelle di un operatore, che assurge quasi a figura mitologica: il tartufaro. Di generazione in generazione, spiega questo signore ultra sessantenne, in famiglia si tramandano la professione, dove chiave è la figura del cane da tartufo: “Noi tartufari non valiamo nulla senza i nostri aiutanti a quattro zampe, diciamo che loro sono i nostri supereroi”. E, mentre dietro di lui un video ritrae il padre con il suo cane durante il rinvenimento del prezioso tubero, il professionista spiega che è sempre emozionante portare, soprattutto i turisti stranieri specifica, alla ricerca del cibo degli dei: “Ho visto gente commuoversi, del resto noi trasmettiamo passione: il tartufaro è un sognatore che ogni mattina fantastica di trovare il tartufo più grande del mondo”.
Sara Rossi
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San Valentino, festa degli innamorati, ma se al posto di fiori e cioccolatini fosse una fuga romantica?
CON TE PARTIRÒ
In amore vince che fugge! Gli innamorati potranno decidere di partire insieme per il romantico viaggio a bordo del Trenino Rosso del Bernina. Non più ormai solo un collegamento tra Italia e Svizzera ma patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO, il "Trenino Rosso" o "Bernina Express" permette di vivere un’esperienza unica e affascinante attraverso le alte quote dell’Ospizio Bernina, l’alta Engadina, la blasonata St.Moritz e la vallata del fiume Inn percorrendo la tratta ferroviaria più alta delle Alpi.
E, udite udite, dal primo febbraio è possibile approfittare della speciale offerta: viaggio a/r Tirano - St. Mortiz, pranzo incluso, a soli € 99 per due persone.
UNA NOTTE DA SOGNO
Unica, romantica e glamour: sono questi i tre aggettivi che descrivono 2 Cuori in Pista, la prima suite costruita interamente su un gatto delle nevi che permette di vivere un’esperienza da mille e una notte, tra le montagne innevate dell’Alpe Palù a Chiesa Valmalenco. 2 Cuori in Pista non è solo un’esperienza, ma permette di regalare un soggiorno con tutti i comfort. Un layout semplice e confortevole, moderno e allo stesso tempo legato alla tradizione di montagna, un letto matrimoniale accogliente, un bagno privato, una vasca per momenti rilassanti e una vista panoramica che si affaccia su paesaggi unici.
Un servizio innovativo per vivere una splendida esperienza di glamping in alta quota immergendosi anche nei sapori della Valtellina, infatti la cena sarà in uno dei rifugi presenti lungo le piste raggiunto a bordo di una motoslitta.
UNA CENA A CINQUE SENSI
San Valentino è l’occasione perfetta per celebrare in modo speciale l’Amore, perché non prendere per la gola chi si ama? In Valtellina, numerosi sono i ristoranti che proporranno speciali menù dedicati agli innamorati. Tra questi uno davvero unico nel suo genere, lo Snow Cave di Livigno: un ristorante ghiacciato che saprà sicuramente stupire la vostra metà. La struttura è interamente di ghiaccio e scolpita da un’artista locale, tranne il tavolo e le sedie che sono ricoperte con una morbida pelliccia.
Il menù è a cura dello chef Luca Galli ed è un menù di piatti caldi studiato appositamente per rendere piacevole la cena. Lo chef propone una cucina alpina gourmet che non tradisce però la tradizione, rendendo omaggio ai sapori autentici della Valtellina.
TERME, CUORE E AMORE
Per esprimere un San Valentino all’insegna del relax c’è solo una parola: terme.
QC Terme Bagni di Bormio (Bagni Nuovi e Bagni Vecchi) invita gli innamorati a una fuga d’amore. Un pacchetto all’insegna delle coccole e del benessere che comprende l’ingresso giornaliero nel centro termale dell'hotel in cui si soggiorna; una cena romantica per due, bevande escluse, nel ristorante dell’hotel; un profumo Hortus for her QC Terme Cosmetics; colazione dolce e salata a buffet, con selezione di prodotti gluten free.
Bormio Terme, invece, propone il pacchetto Gocce d’amore, un puro momento di relax pensato per la coppia. Dopo ave fatto il pieno di benessere all’interno del percorso termale la magia prosegue nella cabina di coppia per per un piacevole massaggio in un'atmosfera illuminata dalla rilassante luce delle candele. 50 minuti di puro piacere.
ACTIVE LOVE
Per gli innamorati alla ricerca di esperienze al cardiopalma, imperdibile l’avventura del Flyemotion - Aerofune, in compagnia del proprio partner.
Il sogno di volare tradotto in un’esperienza sicura e accessibile a tutti grazie a un impianto, situato vicino a Morbegno, che congiunge -mediante possenti funi d’acciaio- Albaredo per San Marco e Bema dopo essere stati accuratamente imbragati e assicurati al carrello. Non è richiesta nessuna abilità particolare, basta solo avere la voglia di vivere un’esperienza emozionante, godendosi il panorama dall’alto.
In Val Tartano, invece, sarà possibile andare da un versante all’altro della valle percorrendo il Ponte nel Cielo: il ponte tibetano più alto d’Europa lungo 234 metri e sospeso a oltre 140 metri di altezza. Il ponte è percorribile da tutti (anche bambini) e offre una vista panoramica unica: dalle montagne alla vallata del Tartano, dalla diga di Colombera al maggengo Frasnino sino al fondovalle della Valtellina che culmina nel lago di Como.
La Redazione
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Anche quest'anno torna l'appuntamento solidale con Fa' la cosa giusta, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, che arriva alla sua diciassettesima edizione.
Dal 6 all’8 marzo 2020, a fieramilanocity, la grande mostra-mercato, organizzata da Terre di mezzo Editore, con centinaia di espositori da tutta Italia e un ricco calendario di incontri, laboratori e presentazioni, a ingresso gratuito per tutti i visitatori.
Tema centrale di quest'anno sarà la vegetazione, linea con le Nazioni Unite che hanno proclamato il 2020 “Anno internazionale della salute delle Piante”, con l’intento di sensibilizzare i governi e la società civile a tutelare il mondo vegetale, anche allo scopo di contrastare il dissesto idrogeologico e i cambiamenti climatici. Uno dei temi portanti della prossima edizione di Fa’ la cosa giusta! sarà proprio “ambiente, giustizia sociale e sostenibilità”, che mette al centro il prezioso, e spesso sottovalutato, rapporto tra vita vegetale, umana e animale, e la loro interdipendenza. La presenza delle piante, infatti, concorre a ridurre la povertà e a migliorare il nostro benessere psicofisico.
La vegetazione influenza in maniera importante le condizioni meteorologiche, garantendo precipitazioni piovose e mitigando il cambiamento climatico. Fenomeni come la deforestazione e la perdita di biodiversità hanno ripercussioni concrete sulla vita quotidiana degli esseri umani e sui processi migratori causati da desertificazione e carestie. Fa’ la cosa giusta! affronterà questi temi con incontri, approfondimenti e laboratori per adulti e ragazzi. “La Foresta di città” sarà uno spazio dedicato a grandi e bambini, caratterizzato da laboratori in cui sperimentare i molteplici usi delle piante: erboristici, farmaceutici, cosmetici e alimentari; conoscere la biodiversità presente nelle aree urbane e non del nostro territorio, imparando a tutelarla.
Una novità di questa edizione è la “Fiera delle idee dei Territori Resistenti”, uno spazio per la condivisione di progetti e pratiche dai “territori di frontiera”, aree interne e periferie urbane.
La Fiera delle idee è organizzata da Terre di mezzo in collaborazione con Cramars società cooperativa sociale & INNOVALP, e con la rete d’imprese “Saint Barthélemy Vivere Guardando Lontano”.
Cosa sarà la “Fiera delle idee dei Territori Resistenti”?
Un modo per conoscere, rendere visibili e condividere le esperienze di chi ritorna ad abitare paesaggi dimenticati; di chi lotta per non doversene andare e promuove il proprio territorio; di chi da solo o creando cooperative o consorzi, investe sulla terra, sulla qualità dei propri prodotti, sul rispetto dell’ambiente, sulla valorizzazione delle risorse locali, creando economia e promuovendo uno sviluppo economico e sociale del territorio. L'obiettivo è quello di promuovere la narrazione e condivisione delle esperienze in una logica di identificazione di “casi di successo trasferibili” che facciano riferimento, in generale, al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dentro i Territori Resistenti e che siano attivatori di reti e di socialità, oltre che di uno sviluppo economico ed imprenditoriale.
Queste esperienze saranno raccolte e poi presentate in uno spazio e con momenti dedicati durante i 3 giorni di Fa’ la cosa giusta! Parallelamente la volontà è quella di cogliere questa occasione di scambio per interrogarsi su che ruolo e che prospettive di facilitazione può avere la Fiera per accompagnare processi di scambio di esperienze di questo tipo.
Chi fosse interessato a portare in Fiera la propria esperienza può inviare l'apposito modulo, scaricabile sul sito www.falacosagiusta.org, entro il 15 febbraio.
L'inizitiva sarà presentata venerdì 6 marzo dalle 18.00 alle 20.00, durante il convegno di apertura ufficiale dei “Territori Resistenti”. Le esperienze saranno invece condivise con il pubblico nei giorni sabato 7 e domenica 8 marzo.
Per qualsiasi suggerimento o richieste di chiarimento, è possibile scrivere a:
Altre novità e conferme della diciassettesime edizione
A Fa' la cosa giusta! 2020 ci sarà anche spazio per il cibo biologico e a kmzero, il turismo consapevole e la cosmesi naturale, la moda etica e l'arredamento sostenibile, ma anche proposte vegan, cruelty free e per intolleranti. Il programma di incontri, laboratori e appuntamenti si affiancherà a 32mila m2 di spazio espositivo, suddiviso in sezioni tematiche che ospiteranno centinaia di realtà, aziende, associazioni e le loro proposte di servizi, prodotti e tecnologie per ridurre l’impatto della nostra vita quotidiana. Infine, Fa’ la cosa giusta! 2020 ospiterà la terza edizione del salone Sfide. La scuola di tutti, dedicato a insegnanti, dirigenti, studenti e famiglie, con un fitto programma di incontri, laboratori e seminari che affronteranno, tra i molti temi: l’insegnamento e l’apprendimento “con gli altri”, il legame tra scuola, territorio e cittadinanza e lo stretto legame tra libri e libertà. Il convegno principale sarà dedicato alla valorizzazione degli elementi di eccellenza della scuola italiana, ad esempio nel campo dell’inclusione delle differenti abilità e culture. Il programma di Sfide offrirà anche 2 giorni di formazione specifica per i dirigenti scolastici. L'edizione 2019 di Fa’ la cosa giusta! si è chiusa con 65mila visitatori registrati, oltre 700 aziende e realtà presenti e 450 appuntamenti nel programma culturale.
Fa’ la cosa giusta! 2020
da venerdì 6 a domenica 8 marzo
Giorni e orari di apertura: Venerdì 6 marzo: 9 - 21 Sabato 7 marzo: 9 – 22 Domenica 8 marzo: 10 – 20
fieramilanocity, Padiglioni 3 e 4 viale Scarampo, angolo Via Colleoni, GATE 4, Milano (Metropolitana M5, fermata Portello)
INGRESSO GRATUITO
La redazione
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Potrebbe sembrare, l’inverno, la stagione da dedicare in modo esclusivo alla montagna ma, con poco tempo a disposizione e la voglia impellente di nuovi orizzonti, ci sono piccoli capolavori spesso sconosciuti da visitare impegnando una sola giornata.
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