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Gioielli in ambra da Danzica, progetti di design da Gdynia e la sabbia della spiaggia di Sopot – tutto questo farà la sua apparizione al padiglione polacco fin dal 1° giugno, quando inizierà la Settimana della Regione Pomorskie all'Esposizione Universale EXPO 2015 di Milano.
Il Pomorskie sarà la prima regione polacca a farsi vedere alla fiera più prestigiosa del mondo. Farà gli onori di casa nel padiglione polacco presso Expo 2015 dal 1° al 7 giugno. Per una settimana presenterà il suo potenziale turistico ed economico, invitando gli italiani, e non solo, a trascorrere le vacanze e a fare affari nella regione Pomorskie.
Hotel, agriturismi, monumenti, attrazioni culturali e di svago, godibili tutto l'anno, verranno illustrati a EXPO 2015.
Unite insieme le loro forze, Danzica, Gdynia e Sopot – che compongono l'agglomerato detto Trojmiasto, Tricitta – partner della Settimana della Regione Pomorskie, faranno in modo che per sette giorni il padiglione polacco a EXPO 2015 fornisca ai visitatori interessanti esperienze. Danzica presenterà un'esposizione di ambra. Gdynia mostrerà il „Sapore dell'oggetto”, ovvero un’esposizione di design contemporaneo associato a originali interpretazioni culinarie. Dell'arredo dello spazio all'esterno del padiglione si occupa Sopot, che invita gli ospiti sulla... spiaggia. Per tutto il giorno i visitatori potranno rilassarsi su della autentica sabbia del litorale baltico ascoltando musica selezionata da dj arrivati direttamente da Tricitta.
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Dal 19 al 23 agosto la città di Amsterdam torna a essere la regina dei mari.
Dopo 5 anni torna infatti SAILAmsterdam.
Senza dubbio l’evento nautico più atteso del calendario, quest’anno promette di essere ancora più grande rispetto alle edizioni passate. Ad agosto, Amsterdam si prepara ad accogliere le imbarcazioni storiche più pregiate e conosciute al mondo, oltre ad offrire un programma ricco di cultura e intrattenimento caratterizzato dall’inconfondibile ospitalità olandese.
La manifestazione apre ufficialmente il 19 agosto con SAIL In, per poi concludersi il 23 agosto con SAIL Out. Per cinque, intense giornate, i visitatori potranno ammirare da vicino una flotta costituita da imbarcazioni meravigliose, salendo a bordo degli storici velieri attraccati all’IJhaven di Amsterdam. Inoltre, l’evento offre l’occasione ideale per scoprire e visitare le cittadine limitrofe che si affacciano sull’acqua. Il SAIL 2015 poi promette molto di più: l’atmosfera sarà resa coinvolgente da performance e esibizioni dal vivo sui diversi palcoscenici allestiti per l’occasione, e da spettacoli pirotecnici. L’evento si prepara ad accogliere circa 2,5 milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo.
Imbarcazioni di ogni genere sono parte importante del passato mercantile olandese. Nei secoli scorsi, queste imbarcazioni uniche solcavano i mari di tutto il mondo, mettendo in comunicazione paesi e culture, e ancor oggi sono simbolo dello spirito imprenditoriale di una piccola, grande nazione.
Negli anni Settanta, dopo aver assistito ad una parata di velieri che rientrava in un porto inglese, un gruppo di entusiasti si riunì ad Amsterdam con l’obiettivo di organizzare un evento simile anche in Olanda. Nel 1975, in occasione dei 700 anni della capitale olandese, una flotta di velieri, vascelli, fedeli repliche e imbarcazioni moderne sfilò nelle acque di Amsterdam, dando così inizio alla lunga tradizione di SAIL Amsterdam. Da quel momento, la magia del passato ritorna in vita nella capitale olandese ogni cinque anni, portando abitanti e visitatori a rivivere un pezzo importante della storia del paese.
https://www.sail.nl/en
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In un momento storico dove l’intolleranza religiosa mostra il suo lato più oscuro attraverso azioni efferate, si scoprono esempi diametralmente opposti, confessioni diverse che convivono in pace addirittura nello stesso luogo di culto. Succede da secoli a Biberach, una cittadina tedesca dell’Alta Svevia, nota per essere un punto di riferimento sul percorso dell’arte barocca del nord Europa e per ospitare la Chiesa di San Martino, splendido esempio di questo stile architettonico. Con la Riforma protestante del XVI secolo, per non rompere gli equilibri sociali ed economici esistenti, Biberach è riuscita a creare un governo di rappresentanza paritaria tra cittadini di fede cattolica e protestante, distribuendo equamente agli uni e agli altri le cariche pubbliche e riconoscendo pari diritti di culto ai suoi abitanti. Tra il 1600 e il 1700 Biberach, così come l’intera regione, soffriva la povertà derivante dalla Guerra dei 30 anni e non era quindi in grado di erigere due distinti edifici che potessero ospitare cattolici e protestanti così, la chiesa di San Martino, è diventata la casa delle due religioni e la tradizione non è mai andata perduta. Ancora oggi, ed è l’unico esempio in tutta la Germania, il tempio viene spartito a orari ben definiti e concordati. In origine era stata fatta di necessità virtù, ma nel presente la pratica di condivisione della parrocchia è la dimostrazione chiara di quanto tolleranza e rispetto reciproco possano essere elementi sufficienti per una pacifica convivenza.
Nata in stile gotico, si evolve in barocco intorno al ‘700 e adatta i diversi spazi degli interni ai caratteri cattolico e protestante: più opulento il primo, espresso nell’area dedicata all’altare, in contrapposizione con l’austerità tipica del secondo rappresentata nella navata. Le due religioni sono testimoniate attraverso adattamenti delle immagini sacre per adeguarsi l’una all’altra e il denominatore comune che le unisce, la Bibbia, è l’elemento ispiratore degli affreschi. A ulteriore riprova della pacifica convivenza delle due fedi, un’antica copia della stessa Bibbia di Martin Lutero troneggia sull’altare, firmata sulla medesima pagina da un vescovo cattolico e uno protestante. “Condivisione” sembra essere la parola d’ordine della cittadina; proprio a Biberach per la prima volta viene tradotta da Cristoph Wieland un’opera di Shakespeare in tedesco e messa in scena nel piccolo teatro amatoriale locale. Naturalmente anch’esso in condivisione! Nel ‘700 infatti il piano terra ospitava di giorno il macello pubblico e la sera, nei locali sovrastanti, le rappresentazioni.
E se il barocco come stile architettonico è l’anima di Biberach, non poteva mancare un rimando all’epoca neppure in cucina. Gli chef locali si sono dedicati allo studio di testi che riportano precise indicazioni su ingredienti e ricette tipiche del periodo, riuscendo così a elaborare menù che riproducono i sapori di un tempo. Il popolo aveva difficoltà a sfamarsi e puntava la propria alimentazione su cereali, rape e cavoli, ma la nobiltà e i monaci potevano permettersi banchetti opulenti composti da pesce, carne di manzo, volatili e selvaggina provenienti soprattutto dalle loro riserve di caccia e accompagnati da vino, birra scura e verdure pregiate. Questi stessi ingredienti sono alla base delle prelibatezze proposte da alcuni ristoranti, piatti fedelmente riprodotti per rivivere a 360° l’atmosfera dell’epoca. Tra i virtuosi dei fornelli il giovane Christoph Kleber del ristorante-hotel Heberbacher Hof che, ispirandosi al periodo barocco fiorente tra il 1575 e il 1770, ha elaborato una sequenza di pietanze, tessere di un mosaico create per ricomporre una cena che riporta direttamente alle tavole nobili. Caratterizzato da preparazioni complesse e al tempo stesso delicate, il menù propone elementi come il songino e il melograno abbinati a guancette di vitello; canederli, pollame e tuberi, per chiudere con un dessert di gelato (che all’epoca viveva già il suo massimo splendore) accompagnato dalla frutta, elemento immancabile nelle residenze aristocratiche. Christoph Kleber ha trovato ispirazione per il suo menù nei testi dell’epoca e si procura gli stessi ingredienti, disponibili ancora oggi, nella produzione locale per mettere nei suoi piatti una storia vecchia di 500 anni.
Paola Drera
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Per la prima volta nella storia le porte del castelletto appartenente al suggestivo e imponente Castello de Haar si apriranno al pubblico, ma solo per un periodo limitato.
Il castelletto si trova accanto al castello e, dagli anni Cinquanta, è la residenza olandese della famiglia Van Zuylen van Nijevelt. Quest’anno si concludono i lavori di restauro nel castelletto, iniziati nel 2013, e proprio per questa occasione la struttura sarà aperta al pubblico solo fino al 31 maggio 2015. Dopodiché il castelletto tornerà ad essere una residenza privata.
Si avrà così la possibilità unica di percorrere la storia del castello, visitare di persona le stanze private, tuttora abitate, e ammirare gli interni storici dall’atmosfera medievale; interni che vennero realizzati dal famoso architetto olandese Pierre Cuypers, ideatore dell’edificio che ospita ora il Rijksmuseum di Amsterdam, e dal figlio Joseph.
Il Castello de Haar è il complesso più grande dei Paesi Bassi e una delle poche fortezze in Europa che conserva ancora il suo caratteristico aspetto medievale con torri, rampanti, canali e ponti levatoi. Il castello, restaurato e parzialmente ricostruito nel XIX secolo, si trova immerso in un grande parco, pieno di giardini, fiori e laghetti. Questa oasi di pace e storia si trova a soli 30 minuti dall’animata città di Utrecht ed è un’attrazione adatta ai visitatori di tutte le età, che siano interessati alla storia, all’arte o semplicemente a una rilassante passeggiata in un elegante parco.
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In qualsiasi periodo dell’anno, l’Istria nord occidentale e le sue quattro perle, Umago, Cittanova, Verteneglio e Buie, offrono il meglio della gastronomia locale. In primavera a farla da padrone è il pesce, che con sardine, capesante e frutti di mare contribuisce a valorizzare il calendario dei piaceri di questo territorio ricco e vario.
Ogni anno Cittanova delizia il palato con le manifestazioni gastronomiche riunite sotto il nome comune “Gnam-Gnam Fest”. Sabato 23 maggio 2015 è la volta della Sardelafest! Pesce azzurro ricco di omega 3, la sardina è la protagonista assoluta della festa, estremamente salutare, nutriente, gustosa e anche conveniente. Motivi per cui il famoso pesce ha nutrito generazioni di famiglie mediterranee e oggi ritorna sulle tavole in tantissime combinazioni fantasiose. Secondo gli esperti, proprio in maggio si pescherebbe la sardina più buona, abbinata naturalmente a oli e vini istriani che ne esaltano il sapore.
Ma non solo gastronomia, la Sardelafest è un’ottima occasione per passeggiare lungo la riva cittanovese, addentrarsi nel villaggio di pescatori, tra i negozietti con i souvenir artigianali, nel periodo in cui le giornate sono lunghe e soleggiate, il clima ideale.
Musica live accompagnerà le serate di maggio creando un’atmosfera magica e suggestiva, in perfetto stile mediterraneo.
Venerdì 5 e sabato 6 giugno 2015 un’altra protagonista della tavola al centro dell’offerta gastronomica istriana. Stiamo parlando della capasanta cittanovese.
Organizzata da “Gnam-Gnam Fest” la manifestazione, giunta alla sesta edizione, presenterà una tavola lunga un centinaio di metri, allestita davanti al piccolo porto del Mandracchio, che ospiterà i deliziosi piatti a base di capesante e frutti di mare, tutti da assaggiare e comperare a prezzi particolarmente convenienti. Insieme al pesce anche oli e vini di alta qualità, formaggi, salumi, pasta, miele e altri prodotti tipici.
In programma anche degustazioni, show-cooking con piatti a base di capesante, intrattenimento con musica tradizionale e balli folcloristici, giochi, animazione e laboratorio di pittura per bambini. Inoltre numerosi artigiani locali esporranno qui i loro prodotti, creando una sorta di vivace e goloso mercatino con manufatti originali e ricercati.
Accanto alla lunghissima tavola, i pescatori del paese organizzeranno una festa di pescatori con cibi tradizionali a base di pesce e frutti di mare, vino e l’immancabile atmosfera di festa.
La capasanta cittanovese è considerata dai veri buongustai una tra le conchiglie più saporite al mondo per la mescolanza dell’acqua marina con l’acqua dolce del fiume Mirna.
Coste chilometriche e spiagge accarezzate da un mare cristallino, villaggi di pescatori che colorano l’entroterra e affascinanti borghi ricchi di cultura e storia. Siamo in Istria, nella parte nord occidentale, quella più vicina al confine italiano, dove sorgono 4 perle dell’Adriatico: Umago, Cittanova, Verteneglio e Buie. Un territorio ricco di meraviglie naturali, una tradizione culinaria che gode dei prodotti locali, strutture di lusso e comfort con centri benessere all’avanguardia: tutto questo assicura una vacanza all’insegna di cultura, wellness e buona cucina. Un ventaglio di colori, profumi e sapori!
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