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Alla fine del 2014 ha aperto ad Amsterdam De Foodhallen, il primo grande mercato coperto in Olanda tutto dedicato a coloro che amano assaggiare qualsiasi tipo di cibo senza doversi sedere al tavolo di un ristorante. Chi ha mai visitato il Mercado de San Miguel di Madrid, il Borough Market di Londra o il Torvehallerne di Copenaghen, sa bene di cosa stiamo parlando. Il Foodhallen è un grande mercato ricco di bancarelle e stand che offrono ogni sorta di cibi, snack e bevande da gustare sul posto.
Tranci di pizza, spiedini di gamberi, frozen yougurt, gustosi panini: al Foodhallen potrete assaggiare questo e molto altro. Il nuovo paradiso delle buone forchette si colloca all’interno del De Hallen, la ex rimessa dei tram sulla Bellamyplein nel quartiere di Amsterdam Oud-West. L’intero complesso ha una superficie di 16.000 metri quadri e, oltre al Foodhallen, ospita già due ristoranti, un cinema, una biblioteca e molti negozi per lo shopping.
Nel Foodhallen potrete trovare davvero ogni sorta di cucina take away da gustare subito sul posto. Volete semplicemente fare uno spuntino, deliziarvi con la haute cuisine o scoprire i sapori della cucina etnica? Al Foodhallen ce n’è per tutti i gusti. Tra i tanti stand e bancarelle potrete trovare il vero streetfood di Mumbai da Shirkhan, coi piatti realizzati dallo chef Hariprasad Shetty del famoso ristorante Izakaya, l’entrecôte di qualità di L’Entrecôte Mobile o gli snack vietnamiti di ViêtView. Ancora, meritano un assaggio i prodotti di BBrood, famoso e rinomato panificio che prepara anche delle ottime bitterballen, le tipiche polpette olandesi adatte per un gustoso aperitivo; gli amanti del sushi potranno soddisfare le papille gustative da Friska, mentre i carnivori non potranno dire di no all’Aberdeen Angus di The Butcher. La scelta però è ancora vasta, con ben 21 offerte gastronomiche.
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È tempo di bilanci, e il turismo in Germania si appresta ad archiviare il 2014 con nuovi record. Da alcuni anni, la crescita dei pernottamenti stranieri continua malgrado la crisi economica internazionale. Anche nei primi dieci mesi del 2014 (gennaio-ottobre) questo trend è stato confermato da un + 5 per cento rispetto al periodo analogo del 2013 e da un totale di 65,3 milioni di pernottamenti. I dati definitivi relativi a gennaio-settembre vedono l'Italia al quinto posto tra i top ten dei mercati di provenienza con una crescita del 5,4 per cento. Gli ospiti italiani quest'anno sono stati più numerosi del solito nel Baden-Württemberg , dove da gennaio a ottobre sono cresciuti del 7,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013 con un totale di 393.237 pernottamenti.
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Continua fino al 25 gennaio 2015 l’IJsbeelden Festival, il grande Festival delle Sculture di Ghiaccio a Zwolle (Olanda). Quaranta artisti provenienti da tutto il mondo hanno a disposizione ben 250.000 chili di ghiaccio e neve per realizzare vere e proprie sculture, servendosi di seghe circolari, fiamme ossidriche e scalpelli. Liberando il loro estro, hanno a disposizione soltanto due settimane per modellare blocchi di ghiaccio da 1500 chili, lunghi ben due metri, alti 70 centimetri e profondi un metro. Attenendosi al tema di questa edizione “World in Motion”, devono realizzare spettacolari mezzi di trasporto di qualsiasi genere: auto, imbarcazioni e velivoli, prendendo spunto sia dalla storia che dal mondo della fantasia.
Si può così rivivere il tragico destino del Titanic, ammirare la bellezza e l’ingegnosità dei primi mezzi di trasporto nati con la rivoluzione industriale, emozionarsi con lo scenario surreale dello sbarco sulla Luna, oppure entrare in un’auto di Formula 1 o nella Batmobile, ed esplorare i mezzi di trasporto del futuro. Insomma, si può scoprire un magico mondo di veicoli storici e non, tutti rigorosamente realizzati con il ghiaccio.
L’IJsbeelden Festival 2014-2015, il Festival delle Sculture di Ghiaccio, è il più grande evento invernale in Olanda. Oltre alla spettacolare esposizione delle sculture, c'è tanto intrattenimento per tutta la famiglia.Fino al 25 gennaio infatti, si potrà vivere la magia dell’inverno grazie alla pista da pattinaggio, un cinema, uno spazio dedicato al gaming, spettacoli e ambientazioni tematiche con meravigliosi costumi. Infine, mostre e workshop renderanno la vostra visita ancor più interessante.
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Alle ore 17 del 9 ottobre ’89 nella Nikolaikirche e in altre tre chiese del centro di Lipsia iniziano le abituali preghiere per la Pace del lunedì sera. Questi incontri di preghiera erano iniziati sette anni prima nella chiesa di San Nicola, la Nikolaikirche (foto On the Road), e avevano conosciuto alti e bassi, ma non si erano mai interrotti. Nelle ultime settimane di quell’autunno ’89 la partecipazione era aumentata in modo sorprendente, così che quel 9 ottobre la preghiera per la Pace si teneva contemporaneamente in ben 4 chiese. E questo nella seconda maggiore città della DDR, dopo 40 anni di ateismo di Stato e discriminazioni per i fedeli.
Ma la gente continuava ad affluire e quando verso le 18 terminarono le celebrazioni 70.000 persone invasero pacificamente e bloccarono il centro di Lipsia. Erano persone comuni, giovani e non, perfino famiglie con bambini; erano scesi in strada per chiedere libertà e rispetto per i diritti civili. Quella sera anche la polizia, la Stasi, la milizia volontaria e perfino l’esercito erano scesi in strada in assetto antisommossa, con manganelli, cani, gipponi blindati e camion idranti, i cui serbatoi erano additivati di colorante, allo scopo di marcare i manifestanti e di arrestarli anche nei giorni successivi. Lo spettro del 4 giugno ’89, Pechino piazza Tienanmen, aleggiava su Lipsia. La DDR era stata una delle poche nazioni quell’anno a salutare con soddisfazione il deciso intervento dello Stato e del partito per bloccare sul nascere la protesta antirivoluzionaria.
“La paura era la nostra compagna quotidiana, e ringrazio Dio che mi sorresse, così che la mia fede fu sempre un poco più forte della mia paura”, dirà successivamente il Pastore della Nikolaikirche Christian Führer ricordando quel 9 ottobre. Nonostante l’aria fosse carica di tensione , in 70.000 sfilarono lungo il ring di Lipsia cantando e scandendo ripetutamente “No alla violenza” e “Noi siamo il popolo”. Passarono anche davanti alla centrale della Stasi, dove erano le celle d’isolamento degli arrestati dei giorni precedenti e deposero candele sui gradini dell’entrata. Quella sera tutti tornarono a casa incolumi: poliziotti e dimostranti e non ci fu un colpo di manganello, né un fermo, né un arresto, perché tutti si erano comportati con senso di responsabilità.
Da quella sera la DDR fu un paese nuovo; il 18 ottobre Honecker rassegnò le dimissioni, il 6 novembre oltre 400.000 persone sfilarono pacificamente per Lipsia.
Il 9 novembre, esattamente un mese dopo quel lunedì che avrebbe dovuto tristemente unire Lipsia a piazza Tienanmen, a Berlino crollò il Muro.
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Il 56esimo Congresso Internazionale della Fijet. si è svolto , lo scorso settembre in Ungheria, a Budapest, la capitale, definita “Parigi dell’ Est “ e considerata “La perla del Danubio”. Riisultato della fusione di due città, Buda e Pest , unite dal caratteristico Ponte delle Catene e da altri sette ponti, ognuno diverso dall’altro e tutti altrettanto fotografati.
Buda è la parte medievale, con il Palazzo Reale sulla collina ed il Bastione dei Pescatori, e offre uno scorcio suggestivo e romantico della città. Pest, invece,piú moderna, frenetica e trafficata merita una visita al Palazzo del Parlamento, al Duomo di Santo Stefano e alla Grande Sinagoga. Entrambe offrono uno spettacolo notturno di straordinaria bellezza, ancora più irresistibile se ammirate in crociera da uno dei numerosi battelli che solcano le acque del Danubio.
Di giorno, un trionfo di colori e di vita, infatti, le strade e le piazze sono adorne di cesti di fiori. Nella stessa strada ogni lampione è circondato da una ghirlanda di gerani dello stesso colore. Quegli stessi lampioni, la sera, accendono le luci della vita notturna rendendo piacevole girare e spostarsi da un locale all’altro. Passando da eleganti, sontuosi e sofisticati café come il New York Café considerato il più bel café letterario al mondo, ai “Pub in rovina” chiamati così perché allestiti nei cortili delle vecchie fabbriche abbandonate. Un richiamo per giovani e meno giovani che amano sentire musica e gustare una buona birra accompagnata dal piatto più tipico: il “Goulash”. Ne esistono numerose varianti ma in tutte è presente l’immancabile 'paprika', una spezia che si ottiene dall’essicazione dei peperoncini e dalla loro macinazione e viene prodotta dal gusto dolce a lievemente piccante, fino alla versione “hot”! Il museo della paprika, le piantagioni ed i centri di produzione rappresentano una tappa 'piccante' per i visitatori di tutto il mondo.
La città offre numerosi spunti per trascorrere anche dei piacevoli momenti di relax.
Infatti, alle Terme Rudas è possibile immergersi tutta la notte fino all’alba. L‘Ungheria è uno dei paesi più ricchi nel mondo di sorgenti termali e curative e la cultura termale è ampiamente diffusa. Infatti, è possibile osservare alle Terme Gellert e Szechenyi, in città, giovani e anziani divertirsi, rilassarsi o curarsi in ampie piscine dove il vapore prodotto dall'acqua calda permette di stare all’aperto anche in pieno inverno.
Budapest è una città dal fascino inossidabile, appoggiata al passato ma a cavallo del cambiamento, con una straordinaria capacità di adattarsi ai tempi che corrono, che merita di essere vistata e scoperta.
testo di Rosaria Lubrano e Cecilia Nonnis - foto di Andrea La Rosa
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