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Il maggior numero di viaggiatori all’estero non proviene da Cina e Brasile, le potenze economiche più solide, e nemmeno dalle popolose Cina e India. La vera tigre, in questo senso, è la Russia. ITB Berlin e IPK International hanno presentato un confronto sull’andamento dei viaggi all’estero dall’area Bric negli ultimi cinque anni. Tra questi Paesi, la Russia è quello con il minor numero di abitanti e il terzo su quattro per potenza economica. Però gli ex sovietici sono quelli che viaggiano di più all’estero: 1,3 volte più dei cinesi, 3,4 volte più degli indiani e 4,6 volte più dei brasiliani. La Russia è al primo posto anche per l’aumento del numero di viaggi. Cinque anni fa erano andati all’estero 15,9 milioni di russi e 13 milioni di cinesi; gli ultimi dati indicano 23,8 milioni contro 18,3 milioni. Sono esclusi i viaggi a Hong Kong e Macao, che ancora oggi riguardano gran parte degli spostamenti dei cinesi. Nel periodo esaminato dal World Travel Monitor le partenze dei russi sono aumentate del 50%, rispetto a una crescita del 41% di quelle dalla Cina.
India e Brasile seguono a larga distanza. Gli indiani, con sette milioni di viaggi, superano ampiamente i 5,2 milioni dei sudamericani. Esaminando gli ultimi cinque anni, però, riscontriamo una crescita del 30% in India (rispetto a 5,4 milioni di viaggi all’estero nel 2006), ma dell’85% in Brasile (da dove erano partite nel 2006 'appena' 2,8 milioni di persone). Il livello è relativamente basso e il tasso di crescita dell’economia è inferiore a quello dell’India, ma il mercato brasiliano si rivela quello più dinamico.
Nel confronto Cina-Russia, la seconda ha percentuali di crescita superiori a quelle cinesi, nonostante un numero di viaggi all’estero costantemente elevato già da diversi anni. Anche in questo caso, non si manifesta alcun rapporto causa-effetto tra lo sviluppo economico e le partenze, dato che il Paese con il tasso di crescita più elevato è il gigante asiatico.
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Nassfeld/Pramollo, il più grande e moderno comprensorio sciistico della Carinzia e uno dei TOP-10 comprensori dell’Austria, ha messo la qualità del servizio al primo posto per offrire agli ospiti rilassanti giorni di vacanza nell'Eldorado della neve' della Carinzia.
Infatti Nassfeld/Pramollo va a segno non solo con il suo impressionante panorama alpino ma anche con la sicurezza di neve. Infatti, approfittando del suo microclima, il comprensorio, grazie alla frequente bassa pressione adriatica, è avvolto nel bianco dall’inizio di dicembre alla metà di aprile. E se il tempo dovesse essere ingeneroso, gli estesi impianti di innevamento consentiranno per tutta la stagione un intatto piacere dello sci sui 110 chilometri di piste e i più moderni impianti di risalita. Inoltre Nassfeld/Pramollo offre un’ampia varietà di servizi che forniscono una porzione extra di confort e divertimento sulle piste: quest’anno nel nuovo assortimento di 'Nice Surprise' ci sono due palchi panoramici, il cui allestimento invita a gustarsi il panorama alpino nel Pramollo-cinema. Per condividere con gli amici a casa il grandioso paesaggio con gli Alti Tauri ed il Großglockner a Nord, le Alpi Carniche e le Dolomiti con le tre cime di Lavaredo a Ovest e le Alpi Giulie a Est, queste postazioni offrono collegamento W-LAN gratuito grazie al quale potrete inviare con lo smartphone le vostre foto anche subito. Una cornice sovra-dimensionata offre il giusto contorno per gli scatti. I punti panoramici e per le foto sono nei pressi della stazione a monte della cabinovia Millennium-Express e della seggiovia del monte Gartnerkofel.
Inoltre, Nassfeld sorprende i suoi ospiti con tutta una serie di servizi per tanto divertimento e confort con gli sport invernali. Come 'Nice Surprise' ci sono ad esempio 2 palchi con allestimento lounge per godersi il panorama sui monti.
Nassfeld/Pramollo stupisce anche i suoi ospiti con il corso di lingua più veloce delle Alpi: nella cabina del Millennium-Express gli ospiti ricevono un rapido corso in carinziano per orientarsi meglio nel comprensorio. Nel programma della lezione in tedesco o inglese ci sono parole come 'Pfiateich', 'Jagatee' o 'Kasnudeln'. Lasciando la cabina viene consegnato un diploma che sul retro riporta le dieci parole più importanti del carinziano per gli sciatori.
Oltre al servizio rapido per sci o tavole direttamente sulle piste (in parte gratis, in parte a soli 7 Euro) e al deposito sci gratis, Nassfeld offre il noleggio dell’attrezzatura per bambini fino a 14 anni praticamente gratis (1 € al giorno) e per gli adulti a soli 10 Euro. Altra 'Nice Surprise': Lo Ski Movie sulla pista di velocità che simula l’atmosfera di gara.
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La striscia di territorio lasciato alla natura compresa tra i monti delle Dolomiti di Lienz e le Alpi Carniche, esercita, fuori dalle piste battute, un fascino particolare per gli appassionati degli inverni tranquilli e silenziosi. Scivolare sulle piste di sci di fondo davanti a uno scenario maestoso, scalare con passo leggero con racchette da neve e scendere su sci o snowboard sulla neve polverosa intatta - la magia dell’inverno nella valle Lesachtal si lascia vivere in tanti modi.
La pista di sci di fondo sul confine (Grenzlandloipe) misura 60 chilometri (a doppia corsia e per skating) e nella zona del centro di biathlon di Obertilliach, dai 6 ai 10 chilometri, è addirittura dotata di innevamento artificiale. L’atleta di biathlon norvegese Ole Björndalen, più volte campione del Mondo e vincitore di Olimpiadi, si allena qui per lo sci ed il tiro. Per gli ospiti c‘è ogni settimana biathlon per principianti.
Pendii intatti con tanta neve aspettano gli sciatori ed i boarder che su neve polverosa o neve granulosa, cercano discese solo per sè. Gli escursionisti iniziano le loro ascese lunghe da due fino a quattro ore da un’altitudine a valle di 1.000 metri, con neve sicura, fino ad arrivare a 1.600 metri - si sale tra alberi, fienili e malghe. Per la preparazione e pianificazione vengono offerti speciali servizi di percorso, noleggio di attrezzatura e guide della valle Lesachtal. Ai tour sugli sci possono partecipare anche principianti (a partire dal livello spazzaneve) sotto una guida esperta.
Anche gli snowboarder possono intraprendere escursioni nella valle Lesachtal. Con lo snowboard in spalla e le racchette da neve ai piedi si sale sui monti. In cima si scambiano racchette e snowboard e si scende sulla neve polverosa. Dopo una discesa lanciata un vero bagno di fieno della valle Lesachtal, un massaggio con olio di marmotta insieme ad un sorso d’acqua minerale della propria sorgente a Tuffbad St. Lorenzen, il primo hotel benessere delle malghe, contribuiscono al rilassamento.
Dopo lo sport ed il divertimento sulla neve gli sportivi potranno assaggiare un 'Morende' (tipico della cucina contadina), una sostanziosa merenda della valle Lesachtal che consiste di squisitezze calde e fredde come speck, formaggio, crema spalmabile, frigga (speck arrostito con formaggio delle malghe), schlipfkrapfen (ravioli ripieni), speckknödel (canederli allo speck) ed altro. Da gustare con il 'pane della valle Lesachtal' appena sfornato dal forno a legna. Di sera, potrete gustare un fantastico arrosto di 'agnello della valle Lesachtal' nutrito per tutta l’estate con l’erba speziata degli alpeggi della regione.
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Nelle valli Gailtal e Gitschtal l’inverno inizia in modo piacevole: in programma ci sono escursioni invernali, slittino e sci di fondo nel romantico paesaggio.
La rete di piste da sci di fondo nell’alta valle Gailtal con il centro turistico Kötschach-Mauthen si estende su una lunghezza di 70 chilometri. Il fiore all’occhiello è la pista da sci di fondo panoramica dell’alta valle Gailtal dove si sono già disputate numerose maratone di sci di fondo. I carinziani e gli italiani curano insieme le piste che si estendono in parte in territorio italiano ed in parte in quello austriaco.
La pista escursionistica della valle Gitschtal presenta ripide salite e slanciate discese che lungo 14 chilometri uniscono le località di Hermagor e Weissbriach.
Che le piste siano tracciate e preparate al meglio è confermato dal fatto che sono regolarmente premiate con il 'Kärntner Loipengütesiegel' (marchio carinziano di qualità). Circa la metà dei percorsi per sciatori di fondo si trovano ad un’altezza compresa tra i 1000 ed i 1500 metri, la neve sicura è anch’essa garantita. Kötschach-Mauthen si presenta come base ideale per tour in sci e racchette da neve: ampi alpeggi imbiancati da cui lo sguardo può spaziare sulle Alpi Carniche e le Dolomiti di Lienz, invitano a godersi l’inverno lontano dalle piste affollate. Accanto ad escursionisti in racchette da neve e sciatori ci saranno guide professionali esperte del territorio. L’attrezzatura per le imprese sportive sulle nevi incontaminate può essere noleggiata presso i negozi sportivi locali. Come alternativa all’equipaggiamento in affitto, si raccomanda di costruire da sé racchette da neve artigianali i cui materiali di base sono il legno di salice, noce e frassino. Un corso nella scuola alpina di Kötschach-Mauthen insegnerà come le singole parti devono essere tagliate, levigate ed infine unite insieme per ottenere una buona racchetta da neve.
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Ebbene, è proprio così: in una serata insolitamente fresca, dopo il sole infuocato d’agosto, siamo andati a trovare Lei, La Madre del Cielo, in un luogo in cui la Sua Presenza è tuttora estremamente viva, palpabile, poiché dopo 31 anni sembra che Ella appaia ancora ad alcuni veggenti. Allora, quando incominciò tutto nel 1981, erano ragazzi di 20 anni, il più piccolo ancora un bambino, oggi sono uomini e donne sposati, alcuni dei quali non vivono più qui. Lei invece no, appare sempre uguale: una bellissima Fanciulla bruna, dicono i veggenti, Colei che Bernardette chiamava la Bella Signora, a Lourdes oltre un secolo fa, né i secoli né gli ultimi trent’anni l’hanno cambiata.
Appena giunti dopo un viaggio di circa sedici ore, sotto il sole ancora torrido della Bosnia, ho pensato che prima di tutto bisognava fare un saluto a Lei: ci sono arrivata colma di stupore, tra i vialetti che si snodano in mezzo ad una campagna arsa e selvaggia da un lato, e le nuove villette e alberghi dipinti a calce fresca con i freschi porticati affacciati sugli orti dall’altra. Quando si arriva in centro cambia il paesaggio; mi accoglie una sfilata di negozietti che vendono di tutto, per portare a casa un Suo piccolo ricordo, ma più in alto di tutto, in mezzo ad un ampio spazio recintato, svetta la Chiesa Parrocchiale, caratteristica per i suoi due campanili ai lati, che ormai hanno fatto il giro del mondo su cartoline ed effigi. Un tempo, era completamente sola in mezzo ai campi. Appare candida, grande, con all’interno tre ampie navate. La terza, dedicata alla Vergine Incoronata, è un angolo di Luce, preghiera, silenzio.
A Medijugorie il programma non può essere organizzato nei minimi particolari, ma rimane sempre un po’ imprevedibile, a cominciare dalle apparizioni stesse di Maria. Nel luogo dove nell’83 apparve a uno dei veggenti, Ivan, alla base della Collina delle Apparizioni, oggi c‘è una croce blu accanto ad una piccola statua della Madonna. Qui a Medjiugorie, dei veggenti, vivono Miriana e Ivanka, oltre a Vizka, purtroppo attualmente assente per motivi di salute, talvolta viene Ivan che lungo l’anno soggiorna a Boston, oppure Marja, che ha sposato un italiano e vive a Monza, molto vicino a noi.
La nostra simpatica e bravissima guida, Anita, ci ha portato a conosere questi luoghi 'santi', ma soprattutto ci ha trasmesso la sua fede genuina e profonda: come non sia importante in fondo vedere 'segni particolari', come il sole che si sdoppia, avvenuto più volte durante le apparizioni, ma credere profondamente e pregare. La fede qui si percepisce ad ogni angolo: nella grande chiesa visitata da genti di tutto il mondo, nei ceri accesi dai fedeli, nell’immensa spianata che ogni giorno si riempie di enormi moltitudini per seguire le messe in tutte le lingue, nella vista della tomba di Padre Slavko, che, chiamato a sfatare che il fenomeno delle apparizioni fosse reale,dovette quasi contro voglia ricredersi, e si dette da fare in ogni modo per rendersi utile ai pellegrini, scrivendo anche delle importanti pubblicazioni. Oggi, dopo i molti miracoli, circa 600, una Commissione della Chiesa sta studiando il fenomeno, nonostante le apparizioni avvengano ancora. A suo tempo i veggenti, quando erano ragazzi erano stati perseguitati dalla polizia comunista, avevano subito esami ed interrogatori da cui non si riuscì mai a dedurre nulla, all’infuori del fatto che erano sani di mente, genuini, sinceri, spontanei, in breve ragazzi normalissimi. In seguito raccontarono che la Madonna ha insegnato loro a pregare ed assegnato a ciascuno un compito da portare avanti nella vita: c’è chi deve pregare per i sacerdoti, chi per gli ammalati, un’altra per le famiglie e i giovani. La Madonna inoltre può apparire in ogni luogo: vi sono state apparizioni anche in chiesa o in casa. E’, questo, l’unico aspetto che la differenzia dalle apparizioni di Lourdes e Fatima. Una volta disse di essere venuta a portare a compimento quello che aveva cominciato allora. Ad alcuni appare ancora tutti i giorni: a Marja in particolare viene dato il messaggio il 25 di ogni mese, ad altri solo una volta all’anno o al mese, come a Miriana. Molto delicato è il fenomeno dei dieci segreti che avrebbe comunicato a Miriana col compito di confidarli ad un sacerdote, che dovrà diffonderli pochi giorni prima che l’evento accada. La prima giornata si è conclusa in adorazione davanti al Crocifisso, dopo la Messa, nel silenzio più profondo, interrotto solo di tanto in tanto da un canto, mentre il Cuore parlava e ascoltava Colui che solo sa accoglierlo nella sua pienezza. Il giorno seguente siamo andati a visitare in primis il Cenacolo di Suor Elisa, presentato da lei stessa e da due ragazzi che hanno narrato la loro esperienza. Suor Elisa sorprendeva: diceva di non aver fatto niente… "Non sono stata io - continuava a ripetere - E’ stata la Madonna". E che cos’ha fatto questa volta? Lei, a cui suor Elvira un aiuto lo ha pur dato, ha fatto sorgere delle case di recupero per ragazzi drogati, le prime in Italia, in Piemonte, e poi qui. Con la pazienza, l’affetto, la fermezza e il lavoro li hanno 'salvati' e trasformati in persone responsabili, che si sono sposate, alcuni son diventati missionari, altri ancora infine son divenuti sacerdoti.
Da qui salire alla collina delle apparizioni non è stato difficile: i miracoli più grandi sono già avvenuti. Era molto importante farlo perché il mattino seguente, alle ore 8.30, dove si trova la Croce Blu, doveva avvenire l’apparizione della Madonna a Miriana, oggi una signora sposata con due figli,che da ragazza studiava a Sarajevo e veniva qui a trovare i parenti. Ci siamo arrampicati anche fino a metà della collina, dove sono avvenute le prime apparizioni e sorge una statua della Madonna candida, alta, svettante verso il cielo. La fede della gente si traduceva in mille gesti; preghiere ma anche foto e biglietti che venivano lanciati all’interno del piccolo recinto che la racchiude, la forza di volontà di coloro che nonostante la fatica dovuta all’età o a condizioni di salute precarie,ce la facevano ugualmente con l’aiuto dei vicini. L’apparizione a Miriana avviene ogni 2 del mese. In queste occasioni la gente incomincia ad arrivare anche all'1, 2 di notte o rimane addirittura lì a dormire. Noi ci siamo divisi in gruppetti di 4 5 persone e uno dopo l’altro siamo giunti tra le tre e le quattro del mattino con un breve tragitto in taxi. E’ stata una veglia di preghiera di quattro ore e mezzo, tra rosari e canti. Lei non si è fatta attendere di più. Alle 8 e 30 circa si è fatto tutto silenzio, un silenzio profondo, indescrivibile, interrotto solo dal bisbigliare di qualche 'Ave Maria'. Solo Miriana la vedeva, ma lei parlava a tutti. Quando è finita si è levato un canto in suo saluto. Poi ci hanno tradotto il messaggio, parole semplici, come sempre, ma significative, non facili da seguire sempre e che vanno dritte al cuore "Io cerco anime che preghino con continuità per coloro che non pregano" ha detto. E poi con la Sua immensa dolcezza: "Io vi sarò sempre vicino, anche nei momenti più difficili". La costanza del Suo messaggio 'preghiera e pace' rivela un disegno, un progetto per salvare l’umanità, ma ha bisogno di noi per realizzarlo. Così infatti si era presentata fin dall’inizio, come la 'Regina della Pace', 'MIR', come si vide scritto in cielo, in una di quelle prime volte.
Mostar
Forse per alleggerire il ritmo e l’emozione, l’ultimo giro proposto è stato a Mostar, il capoluogo della regione, con il celebre antico ponte turco, che, bombardato durante la guerra degli anni ’90, è stato tutto ricostruito con le sue stesse pietre: è infatti un patrimonio dell’UNESCO.
A Mostar un tempo vivevano solo i cristiani, ma nel 1400 arrivarono i Turchi Ottomani, che distrussero tutto, chiese, villaggio, riducendo i cristiani in schiavitù. Svilupparono moltissimo il commercio e la zona del quartiere turco ol bazar e l’antico ponte lo dimostrano chiaramente. Il sultano tuttavia era molto crudele e assoldava architetti per costruire la fortezza, le moschee, etc, ma poneva la condizione che se avessero sbagliato il più piccolo particolare gli avrebbe fatto tagliare la testa. Un architetto, secondo la leggenda, riuscì a fuggire e scomparve. Nel bazar si vende di tutto dalle stoffe di seta ai monili in argento e pietre preziose secondo il tipico gusto orientale, monili, soprammobili, persino pentole in rame, ma ancora più bello è vedere il corso del fiume che si snoda tra il verde e le mura della fortezza. Non mancano i segni della guerra del '90 nelle case di periferia ancora bucherellate, e nella miseria nei bambini seminudi sdraiati ai crocicchi dei marciapiedi periferici.
Ritorno a Medijugorie
E’ dolce la sera a Medijgorie, ogni giorno c‘è un programma particolare, nella zona delle messe, vissuto intensamente dai fedeli: l’Adorazione della Croce, la Guarigione dello Spirito. E’stato difficile salutarla, salutare Maria che, diversamente da altri luoghi, qui è dappertutto. Risuona la promessa che ci ha fatto parlando a Miriana: "Io sarò sempre con voi, anche nei momenti più difficili". La salutiamo, ma Lei ci segue: domani partiremo con Lei.
Grazia Paganuzzi
Pellegrinaggi Santi' è la sezione del tour operator Club Magellano, predisposta a organizzare i viaggi spirituali. Oltre a Medijugorie, i suoi programmi prevedono anche Lourdes, e i luoghi di Padre Pio.
Per informazioni: www.clubmagellano.it
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