NEWS TURISMO
- Dettagli
- Categoria: Europei si diventa
L’Italia strizza l’occhio alla Repubblica Ceca e sembra dirle “Mi piaci”, ma anche “Ben fatto!”.
Ben fatte certamente le scelte della sede italiana di CzechTourism, che anche nel 2011 ha portato a casa risultati soddisfacenti nonostante l‘avversa congiuntura internazionale. Il risultato più grande è ancora una volta il rapporto sempre più consolidato e felice tra Repubblica Ceca e Italia. Questo il bilancio con cui festeggiare il quinto anno di attività dell’Ente del turismo in Italia e con cui premiare la scelta di portare avanti una politica di destagionalizzazione e differenziazione della destinazione Repubblica Ceca.
Lubos Rosenberg, alla guida dell‘Ente Nazionale Ceco per il Turismo dal 2007, va giustamente fiero del rinnovato interesse del Belpaese per il suolo ceco, frutto di un ‘corteggiamento’ tutt’altro che casuale, basato su attente analisi, strategie mirate e scelte ad hoc. Come quella per esempio di puntare su nuovi settori, destinati a incontrare sempre più la preferenza del pubblico italiano.
Le cifre del 2011, soprattutto se considerate in un clima generale di recessione, sono assolutamente positive e cariche di cauto ottimismo per un futuro prossimo che tutti paventano all’insegna di ulteriori sacrifici e tagli. In fondo, la Repubblica Ceca ha solo carte vincenti da giocare: Praga magnifica stella nel firmamento delle capitali europee, eventi culturali di altissimo livello, un calendario vivace di appuntamenti folcloristici e legati alla tradizione, irresistibili seduzioni enogastronomiche, rinomate località termali, un’ampia e qualificata offerta congressuale e business, scenari impareggiabili per le vacanze en plein air e un patrimonio unico di ben 12 siti UNESCO, distribuiti su un suolo dal grande fascino, attraversato da numerosi itinerari a tema, dalla Via della Birra a quella del Vino, dalla Via della Magia a quella dell’Ambra, fino alla Via del Vetro e tante altre che l’Ente si propone di svelare agli italiani.
In particolar modo, quest’anno, la Repubblica Ceca punta a promuovere e valorizzare la Via della Fede. Tra Boemia e Moravia esiste un itinerario dello spirito, per fedeli e non, che conduce alle radici cristiane d’Europa. Una storia sofferta quella della fede cattolica nelle antiche terre ceche, un credo forte che ha saputo ridisegnare il volto del Paese. Di città in villaggio, di campanile in cripta una nuovissima guida di Czech Tourism invita a ripercorrere le orme di antichi pellegrini ma anche di Papa Benedetto XVI, il cui recente viaggio in Repubblica Ceca ha dato un nuovo input alla devozione cattolica, restituito lustro agli straordinari monumenti religiosi del Paese e ricordato anche i ‘fratelli’ ebrei.
Forse non fu esattamente una conversione spontanea quella a cui l’odierna Repubblica Ceca, allora Boemia, fu costretta nel 1620. Le violente lotte religiose che già avevano caratterizzato il regno di Venceslao IV, figlio di Carlo IV, le guerre hussite, i movimenti antiriformisti sotto gli Asburgo sfociarono infine l’8 novembre 1620 nella battaglia alla Montagna Bianca, che poi dilagò nel resto d’Europa con il più celebre nome di Guerra dei Trent’Anni.
Come si dice, però, “non tutto il male vien per nuocere” e il popolo ceco, dapprima forse mortificato da una forzata cattolicizzazione, ha poi saputo aderire alla nuova professione con entusiasmo e nei secoli si sono moltiplicati i segni marcati, preziosi e contagiosi di un credo forte. Il bisogno di fede e di pace ha plasmato le anime ma anche lo stesso volto del Paese. Lo ha letteralmente ridisegnato. Oggi sopra il profilo ondulato delle colline, oltre l’orizzonte piatto delle campagne, nello skyline di città senza grattacieli, a svettare incontrastati, protesi verso quel Cielo che rappresentano in terra, sono infiniti campanili di chiese. Piccole, grandi, minimaliste o sontuose, solitarie o chiuse nell’abbraccio delle case, antiche e moderne, anonime parrocchie di campagna o celebri santuari… sono ad un tempo il punto di riferimento di chi ha fede e i nodi di un lungo filo d’Arianna che conduce tutti, religiosi e non, alla scoperta di una Repubblica Ceca che tocca l’anima. Il cristianesimo giunse in Boemia e Moravia dall’Oriente, nel IX secolo, per mano –o meglio per bocca- di Cirillo e di Metodio. In risposta a un appello di Rastislav (Ratislao), sovrano di Moravia che chiedeva l’invio di missionari nelle sue terre, i due fratelli furono inviati dall’imperatore Michele III a evangelizzare i popoli di Pannonia e Moravia. Per diffondere la parola di Dio, inventarono l’alfabeto slavo glagolitico e tradussero in questa lingua la Scrittura e i testi della liturgia latina. Per portare a termine la propria missione affrontarono prove e sacrifici durissimi.
Quando poi a Rastislav succedette il nipote Svatopluk, favorevole alla presenza tedesca nel regno, Cirillo (nel frattempo morto di malattia a Roma) e Metodio furono dichiarati portatori d’eresia. Per Metodio e i discepoli suoi e di Cirillo fu persecuzione. Molto più tardi, nel 1927, papa Pio XI nella sua Lettera apostolica Quod Sanctum Cyrillum rendeva atto all’operato dei due fratelli, che apostrofava come “figli dell’Oriente, di patria bizantini, d’origine greci, per missione romani, per i frutti apostolici slavi”.
Di certo furono un ponte tra tradizione occidentale e orientale, come sottolineato da Giovanni Paolo II, che nel 1980 li ha proclamati patroni d’Europa.
La sua Enciclica Slavorum Apostoli recita così: “Cirillo e Metodio sono come gli anelli di congiunzione, o come un ponte spirituale tra la tradizione occidentale e quella orientale, che confluiscono entrambe nell’unica grande Tradizione della Chiesa Universale. Essi sono per noi i campioni ed insieme i patroni dello sforzo ecumenico delle Chiese sorelle d’Oriente e d’Occidente, per ritrovare mediante il dialogo e la preghiera l’unità visibile nella comunione perfetta e totale”. Oggi in Repubblica Ceca Cirillo e Metodio sono, insieme a Giovanni Nepomuceno e Venceslao, i santi più venerati.
Il 2013 sarà l'anno di ritorno alle radici storiche. La Repubblica Ceca concentrerà le manifestazioni sullo sviluppo dei valori spirituali, etici e culturali, sull'inizio della liturgua slava, sull'inizio della lingua e del documento scritto e sull'inizio della vita culturale degli slavi. Il Progetto Velehrad 2013 sarà in particolar modo incentrato su Cirillo e Metodio.
Ente Nazionale Ceco per il Turismo
Via G. B. Morgagni, 20 - 20129 Milano
Tel. 02 20422467, fax 02 20421185
www.turismoceco.it
- Dettagli
- Categoria: Europei si diventa
Il Portogallo vi attende “de braços abertos”. Perché? Alla Bit 2012 la direttrice dell’Ente al Turismo Alexandra Rebelo ha comunicato soddisfatta i risultati positivi dell’anno che si è chiuso e ha annunciato le buone notizie e le novità, invitando tutti a visitare il suo Paese che offre tante tipologie di viaggio per ogni tipo di esigenza. L’incremento del +6,5% nei soggiorni e del + 7,3% nei pernottamenti è in continua crescita in tutte le regioni portoghesi e grazie a questo le compagnie aeree rispondono dando fiducia e proponendo nuovi voli.
La TAP, la compagnia di bandiera che ha lanciato lo slogan “a braccia aperte”, garantisce voli giornalieri da Porto verso Roma e Milano e da Lisbona verso Roma, Milano,Venezia e Bologna; dal 3 giugno si volerà anche da Torino a Lisbona (3 voli a settimana). Opportunità low-cost anche con Ryanair che offre i collegamenti Bergamo-Faro e Roma-Porto, mentre Easyjet propone il Venezia-Lisbona.
Ma cosa vi aspetta in Portogallo e quali sono gli eventi da non perdere? Il 2012 è l’anno di Guimarães, nominata Capitale Europea della Cultura, la “prima città del regno” col suo centro storico (iscritto alla lista del Patrimonio Mondiale Unesco) fatto di castelli e palazzi d’epoca si rinnova e si prepara ad accogliervi con uno spirito moderno proiettandosi al futuro e ai giovani, con un anno di eventi che includono tutte le forme artistiche, dalla musica al cinema, dalla letteratura al teatro. Fra le novità va citata Alqueva, il primo sito al mondo a ricevere lo status di “Starlight tourist destination”, cioè la certificazione che riconosce la qualità del cielo notturno e le attività turistiche connesse ai cieli stellati: si chiama la “Dark Sky Reserve”, l’area ampia 3000 chilometri quadrati con ristoranti, albergi e guide attrezzate per condurre gli astro-turisti in cerca di costellazioni e stelle cadenti. Inoltre la musica lusitana per eccellenza, il Fado, viene riconosciuto come “bene da preservare” e posto sotto tutela dall’Unesco.
I centauri non perdano la Festa Harley-Davidson: dal 14 al 17 giugno Cascais, la Riviera di Lisbona (a soli 30 Km a ovest della città) ospiterà l’European H.O.G. Rally, con guide di dimostrazione, un villaggio per i concessionari e tanti angoli verdi dove godersi una birra con vista mare. Benessere, trattamenti al vino e spettacolari hotel di charme sono in tutto il territorio, ma specialmente nella valle del fiume Douro. L’isola di Madeira resta un paradiso per i golfisti e dal 2 al 25 marzo è un tempio per gli amanti del dolce che possono visitarla in occasione del Festival del Cioccolato.
Valentina Castellano Chiodo
www.visitportugal.com
- Dettagli
- Categoria: Europei si diventa
Il castello Veliki Tabor vicino a Desiniæ, nello Zagorje croato, uno dei più importanti monumenti dell’architettura profana della Croazia continentale e patrimonio culturale di massima importanza nazionale, è stato recentemente riaperto al pubblico, ossia è stata ultimata la seconda fase del restauro di questa rocca nobiliare, perla della cultura non solo al livello croato, ma anche mitteleuropeo.
Negli ultimi quattro anni per il restauro di Veliki Tabor sono stati investiti più di 50 milioni di kune (6,7 milioni di euro).
Il restauro è iniziato nel 2005 con la sistemazione degli atri del castello, nonché con il completo rinnovo della torre pentagonale detta palas, costituente la prima fase del restauro ultimato nel 2007. La seconda fase comprende l’assetto delle facciate esterne del castello e di tutti i tetti e un completo consolidamento strutturale. La fase successiva riguarda la sistemazione degli spazi interni e delle esposizioni museali, ospitate all’interno del castello.
Veliki Tabor rappresenta una rara rocca fortificata rinascimentale del tardo Medioevo nella Croazia continentale che ha preservato quasi completamente il suo aspetto originale, assumendo nei secoli a venire diversi cambiamenti nella sua architettura. Nel Cinquecento fu costruita per volontà della famiglia nobile Rattkay e rimase nella loro proprietà fino al 1793. Situata sulla collina circondata da pittoreschi paesaggi nei dintorni di Desiniæ si nota da lontano e con le sue torri possenti testimonia la turbolenta storia dei suoi signori e della plebe di quei tempi, nonché del suo ruolo nuovo quale destinazione turistico - culturale da non perdere. Il restauro di un monumento così complesso e molto esigente e durevole, e dopo gli interventi di conservazione e restauro durati diversi anni è stata restaurata la parte più antica del complesso architettonico: la torre pentagonale (palas).
Veliki Tabor, rocca nobiliare che grazie alle sue numerose e preziose caratteristiche e, soprattutto, all’integrità del complesso architettonico, è ritenuta un monumento di massima importanza nazionale.
L’edificazione di Veliki Tabor ebbe inizio alla fine del Medioevo, cioè all’inizio del Cinquecento: subito dopo la costruzione del palas, al nucleo tardo gotico fu aggiunto un anello difensivo interno ed esterno con delle torri. Così Veliki Tabor fu trasformata in rocca rinascimentale, mentre durante il Seicento e l’Ottocento, con l’arrivo di tempi più pacifici e con le successive costruzioni e ristrutturazioni, ha ottenuto alcune caratteristiche di castello barocco.
Oggi Veliki Tabor rappresenta una destinazione turistica interessante dove si organizzano numerosi programmi culturali. Ogni anno vi si svolge una manifestazione molto attraente, 'Accampamento medievale sotto Tabor' (Srednjovjekovni tabor pod Taborom), in cui si innalzano gli accampamenti militari, ci si sfida in svariate maestrie medievali, si organizza la tradizionale sagra artigianale con l’offerta di diversi prodotti artigianali e delizie gastronomiche autoctone, preparate secondo le ricette antiche.
Dal 1993 il castello Veliki Tabor, proprietà della Repubblica di Croazia, è stato dato in concessione all’ente museale Museo dello Zagorje croato.
http://croatia.hr/it www.tzkzz.hr www.velikitabor.com
- Dettagli
- Categoria: Europei si diventa
Nel 2012 la Sassonia, la principale meta culturale della Germania, s’illuminerà a festa: anniversari eccellenti, celebri festival, eventi culturali di rilievo internazionale e tradizioni secolari. Per chi ama la natura e lo sport, i variopinti e straordinari paesaggi nei dintorni di Lipsia e Dresda offrono diverse idee per una vacanza all’insegna del movimento.
Lipsia festeggia “800 Jahre THOMANA”: le tradizionali istituzioni della Thomasschule, Thomaskirche e Thomanerchor (scuola, chiesa e coro di St. Thomas) risalgono infatti al 1212. Culmine delle celebrazioni sarà la spettacolare settimana di festeggiamenti a marzo con diverse rappresentazioni, un incontro internazionale di cori giovanili e la “Bachfest” a giugno.
Nell’edizione 2012 del festival dedicato a Bach (7-17 giugno) saranno eseguiti celebri brani tratti dalle composizioni dei vari direttori artistici che si sono succeduti alla direzione del Thomanerchor, tra cui un brano del direttore in carica Georg Christoph Biller. Gli storici palcoscenici di Lipsia ospiteranno ancora interpreti internazionali come Masaaki Suzuki, Marcus Creed, Ton Koopman e The English Concerto Per la prima volta verrà proposto il programma per famiglie “b@ch fur uns” (Bach per noi). A giugno sarà inaugurato il ‘Leipziqer Notenspur’. Rendere nota e accessibile la ricca eredità musicale di Lipsia: è questo l’obiettivo di questa iniziativa. Tre itinerari guideranno i visitatori lungo un percorso di 5,1 km che traccia simbolicamente la storia musicale di Lipsia (“Leipziger Notenspur”, appunto), attraverso i siti più importanti della città.
Dresda presenterà, nell’ambito del suo festival musicale ‘Dresdner Musikfestspiele’, dal 15 maggio al 3 giugno 2012 un programma ricco di importanti artisti e rinomate orchestre ed ensemble.
La Madonna Sistina, uno dei più celebri dipinti di tutti i tempi e uno dei pezzi principali della collezione stabile della pinacoteca di Dresda, compirà 500 anni nel 2012. Per l’occasione la pinacoteca Gemètaeqeierie Alte Meister di Dresda organizzerà la mostra speciale ‘Die Sixtinische Madonna. Raffaels Kultbild wird 500’ dal 26 maggio al26 agosto 2012.
La Sassonia, “Paese del Natale”, si propone come meta ideale per chiudere l’anno in bellezza. Il Natale è sicuramente uno dei periodi più affascinanti da vivere in Sassonia. In nessun’altra regione esistono così tante tradizioni legate a questa festività. La Sassonia vanta il più antico mercatino di Natale al mondo, quello di Dresda, allestito per la prima volta nel 1434, ma anche innumerevoli eventi come il grande “Calendario dell’Avvento” di Lipsia, il “Christkindelmarkt” di Gorlitz e tanti altri.
Chi poi intende combinare cultura, tradizione e vacanze sportive, troverà in Sassonia ciò che cerca: alle porte di Dresda, per esempio, si aprono i paesaggi della Svizzera Sassone, tra i più spettacolari della Germania, ideali per passeggiate, arrampicate o gite in bicicletta. Sul sito web italiano della Sassonia vengono proposti dettagliati itinerari a piedi, in bici e in moto in tutta la regione in lingua italiana.
- Dettagli
- Categoria: Europei si diventa
Il Tour Operator
La situazione per i turisti alle Maldive è tranquilla e molti vacanzieri non si sono nemmeno resi conto di che cosa sia accaduto, dato che sono sparsi per tutto l’arcipelago ed i disordini hanno interessato solo Malè”. Così spiegava all'AGI Roberto Corbella, presidente Astoi, in merito ai fatti avvenuti nell’arcipelago dell’Oceano Indiano. “Nel complesso - aggiunge - i connazionali presenti in quest’area sono circa 2.000.
Il Sindaco
Sulla seconda più grande città dell’arcipelago delle Maldive, Addu (32 00 abitanti) circa 300 poliziotti e militari sono sbarcati dalle navi da Malé per procedere ad effettuare arresti dopo una notte di violenza, ha rivelato il sindaco d’Addy city, Abdulla Sodig. Il sindaco aveva precedentemente indicato che truppe di una base militare straniera erano vicine ad occupare e proteggere l’aeroporto di Gan, dove numerosi turisti atterrano prima di essere condotti verso i lussuosi hotel collocato sulle isole.
Il Ministero
Il sito Viaggiare Sicuri della Farnesina segnala: “Dopo ripetute manifestazioni nelle scorse settimane, nei giorni 6, 7 e 8 febbraio si sono registrati disordini nella capitale Malè, con le dimissioni del Presidente e l’insediamento di un nuovo Capo dell’esecutivo. Non si esclude la possibilità, in questa fase di assestamento dei nuovi equilibri di potere, che si verifichino nuove tensioni a seguito di manifestazioni da parte delle diverse fazioni”.
“Nella città di Malè si consiglia pertanto di prestare la massima attenzione, evitando assembramenti, luoghi isolati e di circolare soli nelle ore notturne. La situazione nei vari villaggi è sempre stata tranquilla, così come l’operatività dell’aeroporto della capitale, che non ha sinora subito interruzioni. Si consiglia ai connazionali di registrare i dati relativi al viaggio sul sito".
Il Codacons
Chi decide di disdire un viaggio alle Maldive precedente acquistato, ha diritto al rimborso integrale di quanto versato.
Lo afferma il Codacons, che spiega: “E’ comprensibile che gli utenti, in tale situazione di incertezza, preferiscano rinunciare a recarsi alle Maldive. In tal caso – afferma il Presidente dell’Associazione Carlo Rienzi – il diritto alla paura è un elemento sufficiente a garantire all’utente il rimborso integrale di quanto già versato per la vacanza, o il diritto alla sostituzione del pacchetto con altro di eguale valore, senza spese a suo carico”.
Altri articoli …
Pagina 76 di 81