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A Günzburg, in Baviera, a un'ora di strada da Monaco come da Stoccarda, esiste un mondo per piccoli e grandi eroi: il resort LEGOLAND Deutschland, che nel 2012 ha ricevuto il premio del pubblico di Parkscout come "parco di divertimento più a misura di bambino".
Il cuore del parco di divertimento per famiglie LEGOLAND - grande come 26 campi da calcio - è l'impressionante Miniland. La miniatura in scala 1:20 ricostruisce meticolosamente città e paesaggi d'Europa, utilizzando 25 milioni di mattoncini LEGO reperibili in commercio. Numerosi paesaggi a tema aggiungono divertimento al divertimento, per esempio il paese degli avventurieri, LEGO X-treme, Imagination, LEGO City, Knights Kingdom, il paese dei pirati o anche Little Asia con la novità mondiale dei "Flying Ninjago". La partecipazione attiva è molto incoraggiata a LEGOLAND. Gli inventori possono cimentarsi al LEGO-MINDSTORMS-Center nella creazione e programmazione autonoma di robot LEGO, mentre gli architetti in erba possono provare a costruire grattacieli da capogiro nel centro costruzioni e test. Il mondo subacqueo del centro LEGO Indoor occupa ben 1.000 m² e conduce i visitatori in viaggio alla città sommersa di Atlantide: accanto a veri squali, razze e pesci tropicali, nell'acquario e tutt'intorno a esso sono visibili anche 50 modellini costruiti con più di 1 milione di mattoncini Lego. Poco importa se siete un principiante alle prime armi o un esperto arrampicatore: il percorso acrobatico in altezza offre sei diversi percorsi, con un totale di 42 elementi, per invogliare bambini e adulti a mettere alla prova i propri limiti e le proprie capacità ad altezze fino a 10 metri.
Gli oltre 50 milioni di mattoncini fanno sì che i bambini si possano immedesimare in cavalieri, pirati, inventori, esploratori e architetti. In più ci sono fantastici show dal vivo, emozionanti workshop, un cinema 4D e tanto altro ancora. Il grande "Regno dei Faraoni" di 6.000 m² assicura emozionanti avventure grazie all'attrazione indoor "Tempel X-pedition" in cui i più coraggiosi potranno esplorare in jeep le oscure profondità del tempio alla ricerca interattiva del tesoro nascosto. Ma l'avventura al LEGOLAND continua: chi desidera prolungare il soggiorno può pernottare in una delle 72 case vacanza in vivace stile LEGO nel primo villaggio vacanze LEGOLAND al mondo costruito nelle dirette vicinanze del parco. I nobili cavalieri e le belle dame possono scegliere di alloggiare nelle tende dei cavalieri. Le tende a installazione fissa sono in grado di accogliere da 3 a 6 persone.
www.legoland.de
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"Questo collegamento è frutto della grande richiesta che abbiamo riscontrato in molte città italiane, soprattutto del sud, di avvicinare l’Italia alla Polonia”. E’ quanto ha dichiarato S.E. l’Ambasciatore Tomasz Orlowski, in apertura della conferenza indetta dalle autorità turistiche locali a seguito del nuovo collegamento aereo assicurato dalla Mistral Air da Roma Fiumicino su Bydgoszcz, città del Voivodato Cuiava-Pomerania, situata nel nord della Polonia, fra Torun e Danzica. “Un tipo di collegamento, ha detto ancora l’Ambasciatore che risponde a due grandi sfide: favorire gli scambi economici fra i due Paesi e avvicinare i popoli per superare le crisi che in questo momento stanno affacciandosi nel panorama delle relazioni internazionali. Bydgoszcz è una città di 360 mila abitanti poco conosciuta, ma radicalmente cambiata negli ultimi dieci anni. Oggi si presenta come un centro cosmopolita, con una forte tradizione industriale, ma aperta al turismo. Il nuovo collegamento rappresenta per la città e per la Regione una grande opportunità".
Nutrita la rappresentanza polacca, presentatasi a Roma con delegati del turismo delle città di Bydgoszcz e Torun, le due città maggiormente interessate al collegamento, il rappresentante della regione Cuiava- Pomerania, il Presidente dell’aeroporto , tour operator e strutture ricettive. “L’aeroporto festeggia nel 2016 i suoi primi cento anni. Prima era uno scalo militare e solo da poco si è aperto al traffico commerciale, ha dichiarato il Presidente Tomasz Moraczewski. Oggi collega la città di Bydgoszcz con i principali scali nord-europei (Londra, Copenaghen, Dublino, Stoccolma, Liverpool, Vienna e Berlino) con voli operati principalmente dalla Ryanair. Questo è il primo collegamento regolare con L’Italia. La speranza è che possa essere utilizzato non soltanto dai polacchi che si recano in Italia per motivi di lavoro o per viaggi di fede, ma anche dai turisti italiani che avranno un accesso diretto sulla regione che comprende altre importanti città quali Torun (distante solo 30 minuti di auto o di treno) e Danzica raggiungibile comodamente in neppure due ore e mezzo”.
Il nuovo volo ha preso avvio il 16 giugno scorso e durerà per tutta l’estate, fino a ottobre. “Per la Mistral Air, ha detto il direttore commerciale Mark Camilleri, è l’inizio di una strategia che affianca all’attività charter, fino ad ora attuata in modo quasi esclusivo, quella di linea. Dopo il collegamento con l’Albania e quelli attuati sul fronte interno (Bari, Ancona, Firenze, Perugia, ecc), ci siamo ora lanciati in questa nuova avventura. La rotta è operata due volte la settimana (lunedì e giovedì) con orari a metà giornata in modo da consentire le connessioni sullo scalo romano. Come le autorità polacche, anche noi ci aspettiamo molto da questo nuovo collegamento. L’avvio è stato difficile, ma ora stiamo studiando nuove strategie e nuove formule per far conoscere al grande pubblico questa opportunità”. I prezzi sono davvero concorrenziali (si parla di circa 120 euro a.r.)
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“Nebbia sulla Manica, il Continente è isolato”. Questa espressione, ripetutamente citata in questi giorni per sintetizzare lo spirito ‘anglo’ che ha prodotto la vittoria del Brexit, è senz’altro molto rappresentativa, ma andrebbe, a mio giudizio, colta nelle sue sfumature più profonde. E, per coglierle, bisogna fare riferimento al contesto in cui il voto si è espresso.
Innanzitutto, abbiamo assistito a uno schieramento di forze a favore del ‘remain’ che ha pochi precedenti. Della squadra facevano parte tutti, dicasi tutti, quelli che contano: i rappresentanti delle principali istituzioni straniere, a cominciare dal Presidente Obama; praticamente tutte le testate più autorevoli inglesi, con l’eccezione del neutrale Times (gruppo Murdoch); i vertici della finanza nazionale e internazionale; la maggioranza senza confini del mondo accademico, impegnato a dettagliare le nefaste conseguenze soprattutto economiche e sociali della Brexit. Come umanamente capita, anche nel caso di eventi disumani come l’uccisione della deputata Cox, la potenza di fuoco di questa imponente batteria ha raggiunto il massimo spiegamento.
Va inoltre considerato il rapporto circospetto sempre mantenuto dal regno Unito con l’Europa e che non data certo da oggi. Il continente rappresenta per l’inglese medio (leave o remain non fa differenza) una sorta di gabbia di matti, pronti a litigare per una sciocchezza, complessivamente visti come molto inaffidabili per la difficoltà a raccordarsi su qualsiasi cosa, anche all’interno dei singoli Paesi. L’insularità dell’isola, dato di fatto di per sè inoppugnabile, ha parallelamente generato una serie di ‘sì, però…’ (spesso arbitrari e tirati per i capelli) che hanno prodotto un’unione magari anche integrale su alcuni aspetti normativi, ma mai protesa verso un futuro di unità, prospettiva decisamente aborrita un pò da tutti.
Infine voglio citare una realtà che spesso viene messa in ombra nelle analisi o valutata come semplice elemento di colore. La Gran Bretagna ha da quattro secoli come controparte il mondo intero e con esso è abituata a convivere e spesso a dominare. Oggi Sua Maestà Elisabetta II è tuttora Regina in 15 Paesi oltre il suo, Canada e Australia compresi. E del Commonwealth fanno parte 53 Paesi, cioè quasi tutti quelli di lingua inglese (non gli USA certo), e l’inglese rappresenta non solo un collante solidissimo, ma anche un passepartout imprescindibile per il mantenimento e lo sviluppo delle relazioni in tutto il mondo. Per non parlare infine del dettaglio costituito dai detestati (a parole) e spesso impresentabili ‘paradisi fiscali’: Cayman e Gibilterra sono territori del Regno Unito come il Kent e l’Essex, mentre l’isola di Man è dipendenza personale della Regina. La dimensione storica e attuale del Regno Unito è quindi globale per definizione, realizzata senza aspettare l’Unione.
Non si può peraltro sottovalutare la realtà di un’Europa un pò (troppo) manipolata dalla Germania e incline a concentrarsi su aspetti normativi penetranti per la quotidianità dei singoli in misura che anche altrove viene sempre più contestata e che, quando affronta problemi grossi, come l’ondata migratoria, lo fa senza una visione di insieme e cercando di mettere una pezza all’oggi senza considerare il domani. Anche per questo subdolo tran tran dell’andazzo europeo, il ceto medio, in Inghilterra come un pò dappertutto, dopo aver costituito il nerbo produttivo dei singoli Paesi e il fondamento sinceramente democratico delle loro istituzioni, si trova oggi ad essere impoverito nei redditi, marginalizzato nelle decisioni, sbeffeggiato nei suoi valori: il lavoro non è più essenziale, meglio un sussidio; il voto serve quasi sempre solo a compilare statistiche; la libertà individuale si espande in ogni direzione, ma non prevede più la vecchia privacy o l’aver in tasca più di mille euro.
Penso che questo serva un pò a capire come mai ha vinto il leave e a non bollare le ragioni degli altri come ‘rigurgiti populisti’. Non è il Regno Unito che è uscito dall’Europa, ma è l’Europa che è stata spinta fuori dal Regno Unito. (cv – 160627e1)
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Apre oggi un nuovo, originale 4 stelle a Parigi. Si tratta di OFF, il primo hotel e bar situato direttamente sull’acqua della Senna. Questo albergo galleggiante è “ormeggiato” tra la Rive Gauche e la Rive Droite, vicino alla Gare d’Austerlitz. Dal design ultramoderno, destinato a un pubblico cosmopolita, OFF offre 54 camere, 4 suite, un bar con vista panoramica sulla Senna, una piccola strada privata interna e una marina. La sua realizzazione, curata da Novaxia, è costata circa11 milioni di euro.
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Mentre l’Inghilterra pensa di lasciare l’Unione Europea, i suoi tifosi l’unica cosa che lasciano è il segno del loro passaggio in Francia, in occasione del campionato europeo di calcio.
Marsiglia sabato è rimasta sotto assedio per i tafferugli tra tifosi inglesi, russi e francesi impegnati in una vera e propria guerra.
Sul campo (non di gioco ma di battaglia) sono rimasti molti feriti, trasportati anche in gravi condizioni negli ospedali cittadini. Lanci di bottiglie e scazzottate le cause dei loro danni fisici.
Parafrasando il Barone De Coubertin, l’importante non è più né vincere né partecipare ma creare scompiglio usando lo sport come pretesto.
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